dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE GENOA-MILAN
La ricorsa riparte? Inaspettata come la neve d'agosto, il Milan è tornato nella lotta per un posto europeo.
I 7 punti nelle ultime tre gare, con conseguenti passi falsi di Inter e Parma, hanno riacceso la classifica. Ora, calendario alla mano, la rincorsa è possibile.
Ma tutto, o quasi, dipende dalla gara di domani. Genoa-Milan, stavolta si, è davvero l'ultima spiaggia.
Le due vittorie consecutive, con gioco convincente, difesa solida e un Balotelli ritrovato, hanno salvato, se davvero ce n'era bisogno, la panchina e il progetto Seedorf.
L'allenatore olandese ha saputo risollevarsi dalle critiche, dal momento no e dall'inaspettato tutti contro uno che ha dovuto affrontare nelle ultime settimane. Ne è uscito indenne e probabilmente rafforzato, come quando ne usciva da calciatore. Il mestiere passa anche da questi momenti.
Il Genoa arriva alla gara dopo la sconfitta per 3-0 a Verona che tanto ha fatto arrabbiare Gasperini.
Un "Gasperson" che però ha poco da rammaricarsi, dato l'ottimo cammino fatto dalla sua squadra dal suo arrivo. Punti, gioco e convinzioni. Un Genoa vecchio stile, quasi come la sua precedente versione. Senza Motta e Milito, ma con lo stesso 3-4-3 e nuovi interpreti da scoprire.
Certamente Perin, portierino dal grande talento e dalla prorompente personalità. Futuro assicurato.
In difesa hanno dato il loro contributo la rinascita sportiva di Antonini e la scoperta felice di De Maio.
In mezzo, Sturaro e Matuzalem sono state sicuramente le note liete.
I tanti esterni, come chiede Gasperini, hanno dato il passo. Gilardino, sempre lui, i gol. Sculli la malizia e l'esperienza.
Insomma, una squadra che appare completa, ambiziosa e soprattutto insidiosa. Soprattutto al Ferraris.
Trasferta da sempre ostica per il Milan, quella di Genova.
In primis, ahinoi, per la questione ambientale. Tutti purtroppo ricordano la tragica giornata del 29 Gennaio 1995, quando il povero Vincenzo Spagnolo, allora 25enne, fu accoltellato a morte da un tifoso rossonero durante alcuni scontri a Marassi. Da li in poi, tra Milan e Genoa, polemiche, scontri, partite sospese, rinviate, altri scontri. La parola fine ora sembra essere stata messa, domani per la gara non si prospetta nessun rischio. Bene cosi'.
A livello di numeri, da quando, nella stagione 2007-2008, il Grifone è tornato in serie A, lo score dei risultati a Marassi presenta 3 vittorie milaniste, 2 rossoblu ed un pareggio.
Nelle ultime due gare, il Milan si è imposto per 2-0 a Genova. Lo scorso anno con gol di Pazzini e Balotelli, mentre nella stagione precedente con reti di Ibrahimovic e Nocerino.
Nella stagione 2010-2011, la prima di Allegri in rossonero, la gara terminò 1-1, ultimo pareggio negli scontri diretti tra le due squadre. A segno, quel pomeriggio, andarono Pato alla mezz'ora e Floro Flores, poco prima dell'intervallo.
L'ultima vittoria interna risale alla stagione precedente. Si affrontavano il Milan di Leonardo e il Genoa di Gasperini, in un clima surreale, dato che il Ferraris era a porte chiuse. Vinse il Genoa, con l'1-0 targato Sculli nel finale.
Prima di quella gara, una vittoria per parte. Ancora 2-0, ma stavolta per i padroni di casa, nel 2008-2009 e 0-3 nella stagione precedente, con reti di Kaka, autore di una doppietta, e Ambrosini.
Quello che si andrà a giocare domani sera allo stadio Ferraris sarà, in generale, il 46esimo confronto tra Milan e Genoa nella massima serie, con 15 vittorie rossonere, 19 pareggi e 11 vittorie rossoblu.
Gasperini arriva alla gara di domani con qualche infortunio di troppo e conseguenti dubbi. Burdisso ha recuperato e sarà della gara, Antonini è ancora in forte dubbio.
Assenti sicuri per la partita Matuzalem, Vrsalijko e Kucka.
In porta ci sarà Perin, quello che in molti designano come futuro della porta rossonera.
Davanti a lui, difesa a 3 con Burdisso e De Maio certi del posto. Il terzo sarebbe dovuto essere di Antonini, che però resta in dubbio. Portanova, Gamberini e l'outsider Marchese, sono pronti a sostituirlo.
Per il resto, pochi dubbi. Gli esterni saranno Antonelli a sinistra e Motta a destra. Trio centrale formato da Cofie, Sturaro e Bertolacci. Sculli agirà da raccordo tra centrocampo e attacco, dove Gilardino agirà da unica punta.
Seedorf perde uomini, ma non certezze. Quelle ritrovate nelle ultime due gare.
In settimana stop per il duo ghanese Muntari-Essien, che si aggiungono a De Sciglio, El Shaarawy e Petagna.
I dubbi della vigilia sono quasi tutti riversati sulla difesa. Abate ha recuperato, ma non è certo che Seedorf lo rischi dal primo minuto. Possibile che parta dall'inizio ancora Bonera. Al centro, di conseguenza, spazio a Rami e Mexes, con Constant a sinistra leggermente favorito su Emanuelson.
A centrocampo, dentro gli unici due abili e arruolabili : Montolivo e DeJong.
Davanti a loro, spazio a Kaka dietro le punte, Taarabt largo a sinistra e Honda a destra, in ballottaggio tuttavia con Poli per una maglia da titolare.
In avanti, nemmeno a dirlo, un ritrovato Mario Balotelli.
Balotelli che entra prepotentemente anche nei discorsi riguardanti l'arbitro.
Il direttore di gara sarà infatti quel Banti che in Milan-Napoli fece andare fuori dalla grazia divina tutti i milanisti ed in particolar modo, purtroppo, anche lo stesso SuperMario, che prese poi una lunga squalifica.
La paura, anche fondata, come vi abbiamo raccontato in settimana, è che Banti, condizionato da precedente, e soprattutto dall'ambiente di Marassi, possa incappare, diciamo, in una giornata no, soprattutto nel giudicare l'attaccante numero 45.
Mani avanti? può essere. Ma il Milan è in allerta.
Accanto a lui ci saranno i due assistenti Giallatini e Passeri, il quarto uomo Dobosz ed i due arbitri addizionali Di Bello e Borriello.
Con il Milan, Banti si è incrociato 14 volte, con un bilancio che parla di 6 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.
Con il Genoa invece sono 18 i precedenti: 4 vittorie, 7 pareggi ed altrettante sconfitte.
In totale ha diretto 137 gare di A, estraendo 608 gialli, 16 rossi ed assegnando 21 calci di rigore.
La speranza è che la gara vada via liscia dal punto di vista arbitrale da una parte, e comportamentale dall'altra.
L'obiettivo del Milan ora è chiaro. Il passo falso, l'ennesimo ravvicinato, dell'Inter, ha lasciato i nerazzurri a +8. 42 contro 50. Ma con una gara in meno da giocare, un derby in casa tutto da vivere e un calendario nettamente favorevole ai rossoneri che dovranno affrontare in casa Livorno, Sassuolo e Catania.
Dunque l'idea è chiudere la stagione con un'unica, forse effimera, soddisfazione. Superare l'Inter di Thoir e Mazzarri, portarle via il posto in Europa e poi ripartire da un estate che sarà piena di significati.
Tutto, però, passa da Genoa. La terza vittoria consecutiva, un assoluta novità per questa annata, sarebbe forse il lasciapassare decisivo per attuare questa mission.
Genoa-Milan: superare l'ostacolo. |