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2 marzo 2014, Milan vs Juventus 0-2




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-JUVENTUS
Un Milan finalmente a colori. Le prove con Atletico e Sampdoria hanno lasciato negli occhi di tifosi e critica un Milan finalmente tornato ad incanalarsi verso livelli consoni al suo blasone. La strada è ancora lunga, ma qualcosa si muove.
I frutti del lavoro iniziato un mese e mezzo fa da Clarence Seedorf iniziano, piano piano a mostrarsi. Cautamente il Milan tira fuori la testa e dice : ci sono anch'io. La classifica, con i 13 punti portati in dote da Seedorf, inizia ad avere un'altra faccia. La zona Europa League si è avvicinata di molto, cosi' come Inter e Fiorentina, messe nel mirino dal tecnico olandese. Ma ridurre tutto ad un mero conto della serva è poco. L'aria è cambiata. La sensazione è che ci sia una nuova e ritrovata autostima, un gruppo tornato solido, una squadra conscia dei propri mezzi e vogliosa di farlo vedere.
Qualcosa che a livello di spirito avevamo visto nel girone di ritorno dello scorso anno, o nella seconda metà dell'annata del recente scudetto, ma che avevamo perso con l'inizio di questa stagione, per diverse motivazioni. Questo, ancor prima del gioco, è stato ritrovato e rimesso al suo posto. Ma il ritrovato Milan a colori ora è atteso dalla prova del nove. Il mostro in bianco e nero.
Questo è la squadra di Conte. Una squadra che in Italia al momento non ha eguali, per rendimento, intensità, risultati. Quello che trasmette il tecnico juventino, la cura dei dettagli, la preparazione tattica. Tutto fa la differenza.
La stagione della Juventus, sul solo suolo italiano, è fin qui strepitosa. 66 punti, 13 vinte su 13 in casa, miglior attacco con 60 gol realizzati, seconda miglior difesa con solo 19 subiti. Tutte le big schiacciate in casa con 3 gol. Una schiacciasassi che sta riuscendo ad oscurare non solo l'ottimo campionato che sta facendo la Roma, ma anche e soprattutto le versioni precedenti di questa Juventus.
Ma anche le macchine strepitose, hanno dei difetti. E la Juve di Conte, solitamente proprio da metà febbraio a fine marzo, inizia a farli vedere, per poi riprendere la corsa.
Quest'anno, si sono visti solo a tratti, soprattutto perché non sono costati risultati negativi. Ma la Juve nell'ultimo mese sta attraversando una flessione che, seppur leggera, può far sperare avversari e inseguitori. Piu' difficoltà a battere gli avversari, qualche gol subito di troppo, qualche infortunio qua e la, qualche aiutino arbitrale che ha fatto rumore.
Piccole cose, lievi dettagli. A questo bisogna appigliarsi. Perché per il resto il 3-5-2 di Conte funziona benissimo. Tevez e Llorente formano una coppia completa e prolifica, forse oltre le aspettative. Pogba ha fatto il salto di qualità definitivo. Il trio difensivo resta solidissimo. Vidal, Pirlo e Marchisio tre grandi centrocampisti. Ma nessuno è imbattibile. E il Milan, domani, prova a dimostrarlo.
La Juventus fa visita a San Siro, in campionato, per la 79esima volta nella sua storia. Il bilancio è favorevole ai rossoneri, che hanno sconfitto la Juventus 27 volte, contro le 18 dei rivali bianconeri.
Il risultato più ricorrente è però il pareggio, occorso in ben 33 sfide. La vittoria interna piu' recente è quella dello scorso anno, con l'1-0 su rigore targato Robinho. Tralasciando per evidenti motivi l'1-1 della stagione 2011-12, falsato chiaramente dall'errore arbitrale sul celebre gol di Muntari, la precedente sfida vide i bianconeri passare per 2-1 al Meazza, con i gol di Qualgliarella e dell'allora capitano, Del Piero, a portare la gara sul 2-0 ed Ibrahimovic a ridurre le distanze per la squadra di Allegri.
Questa resta l'ultima vittoria in campionato della Juventus, mentre per trovare un ulteriore successo del Milan risale alla stagione 2009/10 quando all' ultima giornata di campionato, con il primo gol ufficiale di Luca Antonini a cui seguì una doppietta di Ronaldinho, il Milan di Leonardo si impose per 3-0 sulla Juve di Zaccheroni.
Le partite con più scarto sono invece quelle della 26' giornata della stagione 96/97 e quella della 12' giornata della stagione 47/48. Il primo confronto, che corrisponde anche alla partita con più reti, terminò 6-1 a per la Juventus, mentre la seconda sfida, terminò 5-0 a favore del Milan.
Antonio Conte arriva alla gara con due soli dubbi, legati entrambi alle condizioni fisiche di Asamoah e Chellini. La sensazione è che il tecnico pugliese decida alla fine di rischiarne solo uno, nello specifico, Chiellini. In porta ci sarà Buffon.
Difesa a 3 con Barzagli, Bonucci e, appunto, Cheillini, in vantaggio su Caceres. I due esterni saranno Lichtsteiner e Peluso, pronto a sostituire Asamoah. Nessun dubbio sui 3 centrocampisti. Con Vidal squalificato, spazio a Marchisio e Pogba a supporto di Pirlo. In avanti, dopo la buona prestazione in Europa di Giovinco e Osvaldo, tornano titolari Tevez e Llorente.
Per Seedorf, settimana ricca di recuperi. Rispetto a Genova, il tecnico olandese recupera Abbiati, Bonera, De Sciglio, Birsa e Robinho. Anche Zapata e Silvestre stanno decisamente meglio, cosi' come Pazzini che non ha subito danni gravi dopo il colpo al naso subito nel finale di gara con la Sampdoria. Il grande dubbio della settimana è stato Mario Balotelli. Difficile, al momento in cui questo pezzo viene scritto, che possa essere della partita. Tuttavia resta una speranza per la panchina. Per quanto riguarda la formazione, in porta ci sarà Abbiati. Difesa a 4 formata da De Sciglio a destra, dalla coppia centrale Rami-Bonera e da Emanuelson a sinistra.
A metà campo, De Jong favorito su Essien per affiancare Montolivo. Qualche dubbio in piu' a trequarti, dove comunque Poli pare favorito su Honda. Assieme a lui, Kaka e Taarabt. In avanti, spazio a Gianpaolo Pazzini.
Il big match di domani sera sarà arbitrato da Marco Guida della sezione di Torre Annunziata. Lo staff arbitrale sarà composto inoltre da Di Liberatore e Cariolato, in qualità di assistenti, Gervasoni, nell'occhio del ciclone dopo Parma-Fiorentina, e Russo saranno invece gli assistenti addizionali mentre Marzaloni vestirà il ruolo di quarto uomo.
Dai precedenti delle due squadre con il fischietto di Torre Annunziata sembra la Juventus quella favorita. Negli 8 match disputati dai bianconeri e arbitrati da Guida, non si registra alcuna sconfitta, mentre sono 6 le vittorie e 2 i pareggi. Il Milan, invece, è stato diretto in 6 partite dall'arbitro campano e di queste si contano 3 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta.
Discorso arbitro decisamente importante dopo l'ultima settimana di bufera in cui è stata coinvolta la Juventus. Nel Derby la squadra di Conte ha infatti potuto beneficiare, suo malgrado, di due errori vistosi dell'arbitro Rizzoli. Roma e Torino non le hanno certo mandate a dire. La Juve, ancora una volta, in mezzo alle questioni arbitrali.
Ecco che forse la scelta di un arbitro giovane ed alla prima grande partita, potrebbe essere un boomerang. Sarà in grado di gestire al meglio la gara senza farsi condizionare dalle voci, dalla partita e soprattutto dallo stadio ? Proprio Guida che un anno fa, dopo un Juventus - Genoa terminato 1-1, fu al centro delle invettive di Marotta e Conte, i quali lo definirono come un "senza personalità" e "fazioso" data la sua origine campana e la contemporanea lotta scudetto tra Napoli e Juventus. Insomma, anche questo sarà uno dei fattori di questa partita.
Come lo potrà essere il pubblico. Finalmente un tutto esaurito in campionato per San Siro. Poco importa se quasi un terzo dello stadio sarà bianconero, ma ciò che importa sarà l'atmosfera, l'adrenalina, il calore che solo San Siro stracolmo sa trasmettere. Per una volta, come accade allo Juventus Stadium o al San Paolo ogni domenica, il fattore campo deve farsi sentire.
Seedorf sa come battere la Juventus. Da sempre e storicamente è la sua vittima preferita. Ci ha vinto due finali di Champions League, ha segnato gol memorabili, in tutte le squadre in cui ha giocato. Ora c'è bisogno che lo trasmetta a tutto il gruppo: Battere la Juve. Si può.





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Striscione in Curva Sud
(Foto Curva Sud)




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Juventus 0-2
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Foto gentilmente concesse dal Milan Club BNL - Roma
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Il gol del vantaggio juventino, siglato da Llorente


Il raddoppio di Tevez




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
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La Curva Sud
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Duello Pazzini-Bonucci
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l'occasione fallita da Kakà nel primo tempo


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Andrea Poli a terra
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L'infortunio occorso ad Andrea Poli
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Il fallo di Pirlo sanzionato solo con un giallo


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Pazzini sconsolato dopo
aver mancato un'occasione
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Rami in azione
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Rivolto ai gobbi...


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Taarabt impreca dopo un'occasione fallita
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Taarabt in azione




Foto gentilmente concesse da Alessia Carlino
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La "Gazzetta dello Sport" del 3 marzo 2014


Il "Corriere dello Sport" del 3 marzo 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 3 marzo 2014
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dal sito www.gazzetta.it

GOL DI LLORENTE E TEVEZ. LA CAPOLISTA ALLUNGA A +11
Posticipo 26a giornata: i bianconeri vincono a San Siro. Soffrono contro un Milan volitivo vicino al gol con Kakà e Poli, ma poi grazie agli attaccanti, portano a casa tre punti venendo fuori alla distanza e vanno in fuga
MILANO, 2 marzo 2014 - La Juventus vince l'Oscar della notte di San Siro. Quello di miglior attore protagonista ex-aequo va a Fernando Llorente, che oltre ad avere la faccia d'attore ha il dono di farsi trovare sempre al posto giusto al momento giusto, e a Tevez: autori dell'uno-due che frantuma un Milan bello solo per 45'. I 34 punti di differenza alla fine sono impietosamente esposti sul prato del Meazza. La squadra di Conte allunga sulla Roma e intravede il traguardo. I rossoneri, come contro l'Atletico Madrid, sprecano occasioni, per poi crollare fisicamente: inchinarsi davanti al più forte alla fine non è un sacrilegio.
LE PEDINE - Seedorf non rischia De Sciglio. A corto di preparazione, dopo l'infortunio contro i Colchoneros, concede la fascia destra ad Abate. Il tecnico conta gli assenti, da Zapata a Balotelli, e dietro a Pazzini-uomo mascherato, schiera Taarabt, Poli e Kakà. Non c'è lo squalificato Vidal? Nessun problema: nella Juve l'alternativa è Marchisio. Chiellini va in panchina, quindi tocca a Caceres, ma Conte recupera Asamoah.
ALLA CARICA - Milan-Juve è un film d'azione serrato. Bianconeri subito impetuosi; pressing e palla a terra, con esterno destro di Lichsteiner al 3' sul palo protetto da Abbiati. I rossoneri replicano al 5' con Taarabt da fuori area, ma il pallonetto, per Buffon è un giochetto da ragazzi. Al 9' Pazzini, fa da torre a Kakà, ma il brasiliano dal limite spedisce a lato. Al 12' Taarabt scodella dalla destra; spizzica Kakà, lo fa anche Pazzini: colpo di testa largo. Tre segnali forti: la fame non è solo una questione bianconera. La Juve rilancia. Al 16' Llorente serve Tevez; il sinistro dell'Apache è bello, ma troppo centrale per sorprendere Abbiati. Al 18' la Juve sfiora il vantaggio con Lichsteiner dopo una serie di svarioni difensivi rossoneri, ma il portiere del Milan compie il miracolo di piede. Non si rifiata: contropiede, e sulla spinta di Taarabt, Pazzini tenta il colpo ravvicinato, ma Buffon dice di no. Chi voleva lo spettacolo è accontentato: da una parte un Milan cattivo e aggressivo, dall'altra la Juve che fa valere la forza fisica in difesa.
SBAGLI E PAGHI - I rossoneri travolgono la Juve con azioni veloci; quasi telecomandati a distanza da Seedorf che ordina il massimo della carica offensiva; sia sulle fasce, sia centralmente. Al 26' il Milan getta al vento l'1-0. Kakà a tu per tu con Buffon prima si fa ipnotizzare dal capitano bianconero che respinge; sulla replica, a colpo sicuro, trova Bonucci sulla linea di porta. Al 32' è invece Poli a calciare a lato sfruttando al limite una corta respinta. Montolivo subito dopo impegna a terra Buffon che al 40' neutralizza il sinistro di un assatanato Pazzini. Ma il festival del gol mancato non ha limiti;: minuto 43', Buffon respinge il tiro a giro di Kakà; Poli arriva sulla palla, ma mira alto. Guai però a dare per spacciata la Juve che non perdona al minimo errore. Rami non arriva sulla verticalizzazione di Pirlo, Abbiati nemmeno. La palla va a Lichsteiner che dal fondo mette davanti alla porta rossonera: per Llorente, fino a quel momento impalpabile, infilare è elementare. E' la dura legge del calcio: Milan fin troppo bello, ma sprecone, punito dall'infinita Juventus: beffarda, cinica e spietata.
ROBA DA APACHE - La trama del secondo tempo non cambia. Il primo squillo è di Tevez al 4'. L'argentino sfrutta l'esitazione di Rami e impegna a terra Abbiati. Ma la risposta del Milan è immediata: palla in mezzo di Taarabt su cui Pazzini non ci arriva. Poli ci prova subito dopo; colpo di testa di poco a lato e relativo scontro con Caceres. Il bianconero se la cava con un'abbondante fasciatura; il rossonero deve lasciare il posto a Saponara. Ma il cambio coincide con la fine della benzina rossonera. La Juve si ricompatta ed esalta tutti i suoi poteri. Come la magia di Tevez al 23' che fulmina San Siro: un tiro dalla distanza che si insacca sotto la traversa. Seedorf annichilito dal gol impressionante del Carlitos prova a scuotere l'ambiente: fuori Montolivo, dentro Honda, out Taarabt per Robinho. Ma non c'è più spazio per la fantasia e per le illusioni rossonere. Basta e avanza il palo scheggiato da Pogba al 42'. Il regista Antonio Conte ordina possesso palla e pazienza. Il Milan non ne ha più, basta e avanzano. I rossoneri stanchi e svuotati si arrendono; anche Robinho che al 93', da due passi, conclude sulla traversa. E la Juve vola verso spazi siderali.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

LA PRESTAZIONE DELLA SQUADRA È INCORAGGIANTE. RAMI, CHE ERRORE SUL PRIMO GOL. POLI È FONDAMENTALE
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 5.5: su Lichtsteiner e Pogba salva la porta rossonera dalla capitolazione, sul retropassaggio di Rami fa due passi verso il pallone e poi rientra in porta. Il tiro di Tevez è si potente e preciso ma la conclusione è centrale e lui è troppo fuori dai pali.
Abate 6: corre tanto e l’asse con Taarabt sembra creare più di un grattacapo alla Juventus sulla fascia di destra. Crossa tanto e per una difesa più equilibrata sarebbe il caso di provare l’accoppiata con De Sciglio a sinistra.
Rami 5.5: Un suo retropassaggio errato da il via all’azione del gol dell’1-0 della Juventus che taglia le gambe al Milan. Nel movimento a scalare, perde Llorente. Ma nell’arco della partita regge molto bene il confronto con Llorente.
Bonera 6: riprende le misure del reparto con Rami e concede davvero poco sia a Llorente sia a Tevez. Roccioso e concentrato.
Emanuelson 5.5: trotta sulla fascia mancina ma è troppo impreciso nei cross. E in questo sistema di gioco i rifornimenti dagli esterni sono vitali.
Montolivo 7: nettamente il migliore in campo del Milan nel match di questa sera. Recupera una quantità industriale di palloni, imposta e si rende pericoloso con un paio di conclusioni da fuori. (dal 70’ Honda 5: gioca l’ultima frazione di partita ma non entra nel match. Il flop è sempre più vicino)
De Jong 6: rulla in mezzo al campo con la solita grinta. Non balla davanti ai tre centrali della Juve.
Poli 7: annienta Pirlo finché resta in campo. E’ anche l’uomo più pericoloso del Milan con tre occasioni importanti che arrivano sul suo piede e sulla sua testa. Esce per una brutta botta alla testa (dal 53’ Saponara 5: entra a freddo al posto di Poli e, inevitabilmente, il Milan cambia faccia. Non riesce ad accendere la luce)
Kakà 5.5: il suo doppio errore sullo 0-0, con Buffon e Bonucci che si guadagnano la canonizzazione, pesa come un macigno sulla partita. Sarebbe cambiato tutto se avesse usato la clava al posto del fioretto.
Taarabt 6: partita dai due volti. Nel primo tempo è imprendibile e scherza con Pirlo e Marchisio in un paio di occasioni. Nel secondo tempo, probabilmente, sente la stanchezza e Seedorf lo toglie (dal 75’ Robinho sv: entra nella cronaca per la traversa nel finale)
Pazzini 6.5: un leone nel deserto. Manda in tilt Bonucci e tutta la difesa juventina con i suoi movimenti sempre precisi e ficcanti. Lotta e per impegna Buffon. Meriterebbe di essere servito meglio nel cuore dell’area di rigore.
Seedorf 6.5: il Milan gioca a calcio e di questo gli va dato atto. Come contro l’Atletico due episodi a sfavore indirizzano la partita. Se riuscirà a inserire Balotelli in questo modulo, nei tre dietro la punta, allora avrà trovato una chiave importante.