dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-HELLAS VERONA
Nuovo corso. Inizia con Milan - Verona l'avventura sulla panchina rossonera di Clarence Seedorf.
Gara che già all'andata aveva dato il primo segnale di come sarebbe proseguito il cammino in campionato della squadra di Allegri.
A lui il compito di riportare entusiasmo, disciplina e mentalità alla squadra e all'ambiente tutto. Di dare una guida sicura e sostenuta alla squadra.
La stagione, almeno in campionato, è stata fin qui disastrosa. 22 punti in 19 partite, 31 gol subiti, 7 sconfitte. Una tragedia, della quale ognuno ha le sue colpe.
Ma in qualche modo è necessario ripartire. Il Milan ha difatti dinanzi ancora obiettivi sensibili.
La Coppa Italia rimane di fondamentale importanza. Prima la sfida secca con l'Udinese ed eventualmente la semifinale per tentare di andare a Roma a guadagnare un trofeo ed una qualificazione europea. Non poco per una stagione balorda.
La Champions, poi, con la sfida tra allenatori rampanti Seedorf-Simeone nell'ottavo tra Milan e Atletico di Madrid.
E poi il campionato. Il Milan deve dare un segnale a se stesso e alle altre. Il Milan da ora riparte. Vuole rimontare i punti persi e provare a guadagnarsi un posto in Europa.
I punti da rimontare per raggiungere il sesto posto sono parecchi. Per la precisione 10. Difficile, ma non impossibile.
E proprio a quota 32, assieme all'Inter, c'è proprio, a sorpresa, L'Hellas di Mandorlini.
La neopromossa è certamente la rivelazione del torneo. 32 punti in un girone, salvezza già ottenuta e un occhio strizzato all'Europa. Non sarà facile mantenere questo ritmo anche per il girone di ritorno, anche perché il fattore appagamento superati i fatidici 40 punti attanaglia tutte le piccole rivelazioni della Serie A. da sempre.
Mandolini però è certamente garanzia di concentrazione e impegno fino alla fine.
Questo Verona è una sua creatura. Dopo qualche avventura andata malamente, l'ex interista, sta trovando soddisfazioni incredibili in Veneto.
Prima la promozione in pompa magna, senza passare dal play off. E poi questo campionato.
Ha valorizzato Jorginho, ceduto ora al Napoli. Ha rivitalizzato Toni e Romulo. Ha lanciato Iturbe.
Insomma, ha fatto un gran lavoro. E pazienza se non è simpatico. Se qualche volta ha qualche uscita fuori dalle righe.
Il suo Verona gioca un 4-3-3 piuttosto classico nello sviluppo del gioco, ma anche parecchio efficace.
Dopo un po' di rodaggio, ha saputo scegliere i suoi con fermezza.
Iturbe e Gomez accompagnano benissimo Toni nel tridente offensivo. Donati è l'uomo d'ordine, Romulo quello di corsa e inserimento. La difesa, seppure senza nomi altisonanti, regge bene.
L'Hellas è squadra propositiva. Non è in grado di difendersi ad oltranza come è tipico delle piccole squadre.
Prova sempre a giocarsi la gara. Lo fa anche nei campi importanti. Forse per questo che le sconfitte incassate dai veronesi sono quasi tutte nei match con le squadre piu' forti.
Sconfitte a Firenze, Roma, Napoli, Torino ed a Milano con l'Inter. Nelle altre gare, raramente hanno steccato.
I numeri parlano di ben 8 vittorie casalinghe su 10. Meglio del Verona solo la Juventus con 9.
I problemi arrivano lontano dal Bentegodi. 2 vittorie soltanto, a Bologna e Udine, con 2 pareggi e 5 sconfitte. Quelle citate in precedenza.
Lo score realizzativo è simile a quello rossonero. Il Milan ha incassato 31 gol, segnandone 30.
L'Hellas ne ha fatti 34 e subiti 30.
La due squadre si sono incontrate a San Siro solo 23 volte e i veronesi non hanno mai vinto a Milano : 14 vittorie del Diavolo e 9 pareggi. La vittoria più larga risale a 23 anni fa, nel campionato '83/'84, quando il Milan si impose con un 4-2 con due gol di Damiani e le reti di Fanna, Gerets, Galderisi e Blisset.
L'ultima sfida è quella del campionato 2001/2002, con l'ultima vittoria milanista targata Ambrosini e Contra. Finì 2-1, e per i veneti andò a segno Paolo Cannavaro. In panchina per il Milan c'era già Carlo Ancelotti. Poi il Verona ha militato per ben 10 anni tra serie C e serie B.
I gol realizzati sono 53, 40 rossoneri e solo 13 da parte dei veronesi.
Mandorlini conferma il suo 4-3-3 ma ha da sciogliere il grande nodo. Chi sostituisce Jorginho finito al Napoli?
Mandorlini sembra aver deciso, ma andiamo per gradi.
In porta ci sarà il brasiliano Rafael.
Classica difesa titolare con Cacciatore e Agostini sulle corsie e la coppia Maietta-Moras ad agire centralmente.
Le mezze ali del centrocampo a 3 saranno Halfredsson e Romulo. Per il ruolo di nuovo Jorginho, è in rampa di lancio l'argentino Cirigliano. Tecnico anche lui, ma forse dal passo piu' compassato. L'alternativa è Donati, ex rossonero, qualora Mandorlini volesse un giocatore piu' fisico.
Tutto confermato davanti con Juanito Gomez e il gioiellino Iturbe ad accompagnare un Toni in versione Mondiale 2006.
Assenti della sfida per il Verona solo Jorginho, per l'appunto, e Sala.
Il primo Milan di Clarence Seedorf parte da un nuovo modulo, il 4-2-3-1.
Difficile capire chi potranno essere gli interpreti, dato che l'allenatore è in carica da solo tre giorni. Proviamoci.
In porta ci sarà senza dubbio Abbiati.
Sulle corsie, sicuri del posto Emanuelson e De Sciglio.
Qualche dubbio sulla coppia centrale, ma la sensazione e' che si vada verso la conferma di Bonera e Zapata. Ma la presenza di Toni nel Verona potrebbe spingere il neo allenatore rossonero a schierare uno tra Rami e Mexes, certamente difensori più fisici e quindi più adatti a marcare la forte punta dei gialloblù.
I due mediani saranno De Jong e Montolivo.
La singola punta sarà certamente Mario Balotelli, anche perché non ci sono alternative.
I dubbi veri sono nei tre trequartisti. Uno sarà certamente Kakà.
Poi Honda, Birsa e Robinho, si giocano due maglie.
Restano out per la gara Pazzini, El Shaarawy, Abate, Muntari e Saponara.
L'arbitro della gara sarà il Signor Bergonzi di Genova.
I suoi assistenti saranno Alessandro Giallatini e Giulio Dobosz. Quarto uomo, Giacomo Paganessi. Assistenti addizionali Andrea De Marco, arbitro del recentissimo Sassuolo-Milan 4-3 e Renzo Candussio.
Bergonzi ha esordito in serie A il 7 dicembre 2003 in Lecce-Parma 1-2. Ha diretto 130 partite in Serie A tra cui alcune "classiche" come 1 Derby di Roma, 1 Roma-Juventus e 1 Inter-Roma e 94 in B.
Sono 7 i precedenti di Bergonzi con i gialloblù, 1 in Serie A e 6 in Serie B. Una vittoria, 2 pareggi e 4 sconfitte l'attuale score. L'ultima sconfitta risale al 2-1 subito allo Juventus Stadium, contro i bianconeri nel settembre 2013.
Sono 9 i suoi precedenti con il Milan con un bilancio di 5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte.
In 245 presenze tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, il fischietto ha inflitto 1.106 ammonizioni, 35 espulsioni ed ha assegnato 89 calci di rigore.
Seedorf ha parlato a lungo nella sua prima conferenza stampa di oggi da allenatore del Milan di filosofia, di mentalità. Di calcio offensivo e mentalità vincente.
E vedremo se già da domani inizierà a vedersi qualcosa di questi ingredienti importanti che negli ultimi mesi si erano un po' persi.
Certamente, però, sarà importante tornare alla vittoria. Cambiare marcia, per un nuovo corso.
Tornare a essere il Milan, da domani, se possibile. |