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22 dicembre 2013, Internazionale vs Milan 1-0




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE INTER-MILAN
Il derby della nuova era.
Prima stracittadina milanese per molti, quella di domani sera. La prima per Barbara Berlusconi come nuovo Ad e vice-presidente. Il primo derby anche per il suo corrispondente nerazzurro, Thoir, che tornerà anche a San Siro per l'occasione. Il primo Derby di Milano per Walter Mazzarri. Il primo, dopo il suo ritorno, anche per Ricardo Kaka. Una serata speciale: sarà il ballo dei debuttanti.
Questo impreziosisce soltanto una partita già importante e affascinante di suo. Il Derby di Milano è tante cose. È tifo sfegatato, anche motivo di contrasto all'interno della stessa famiglia. È rispetto, ma anche accesa rivalità. È storia, classe, calore. È forse unico nel panorama delle stracittadine italiane. Riesce ad unire nello stesso calderone tutte le caratteristiche di tutti gli altri Derby.
Le due squadre ci arrivano forse in momenti simili. L'Inter ha fatto una gran partenza, sorprendendo tutti e partendo a razzo. Ora, tuttavia, i nodi stanno venendo al pettine. 3 pareggi ed una sconfitta nelle ultime 4 gare hanno segnato il distacco dalla vetta. Preoccupano i gol subiti, troppi, e lo smarrimento di gioco in alcune fasi delle partite.
Il Milan è partito male, molto male. Piano piano si sta riprendendo. Il passaggio di turno in Champions da unica superstite e il buon pareggio con la Roma, danno un minimo di fiducia ad una squadra imbattuta da 7 partite. Vero è che sono stati ben 5 i pareggi in queste gare. Ma è altrettanto vero che per come la squadra era partita, può essere un passo avanti. La classifica, tuttavia, piange ancora. Decimo posto appena, con distanza dall'Europa, quella che conta meno, maggiore di quella dalla retrocessione.
Ma qualche segnale arriva. Il mercato che si muove, un minimo di serenità societaria ritrovata, i risultati che lentamente si fanno vivi. Premesse che per il derby e per il 2014 possono far cautamente sorridere, benché i problemi persistano. I punti che dividono le due squadre, attualmente, sono 9.
L'obbiettivo in casa Inter è scappare per non essere piu' ripresi. In casa Milan l'imperativo è farsi sotto. Recuperare. Un derby che vuole, necessita, di un vincitore. Il pareggio, non sarà buono per nessuno.
Partita, questa, che ha avuto risultati parecchio altalenanti negli ultimi anni. Allegri, infatti, dopo i primi 3 derby consecutivi vinti, nella sua carriera da allenatore rossonero, è reduce da alcuni risultati negativi.
Infatti, dopo aver battuto per 0-1 l'Inter di Benitez con rete di Ibrahimovic su rigore nella stagione 2010-2011, dopo aver battuto, nella stessa stagione, per 3-0 l'Inter di Leonardo nel Derby scudetto e dopo aver battuto la squadra di Gapserini a Pechino per 2-1 nell'Agosto 2011, Allegri ha perso le successive tre stracittadine. Prima contro Ranieri, nell'Milan-Inter terminato 0-1 nel Dicembre 2011, poi nel 4-2 dell'Inter-Milan di due stagioni fa, partita che di fatto sancì la vittoria dello scudetto da parte della Juventus, in lotta proprio con il Milan, e infine nell'andata della scorsa stagione. Un 1-0, con rete di Samuel, ricco di polemiche per l'arbitraggio di Valeri, che quella sera favorì la squadra di Andrea Stramaccioni.
Nell'ultimo precedente, invece, fu 1-1. In gol nel primo tempo El Shaarawy per il Milan. Poi tantissime occasioni per Mario Balotelli, al suo primo derby in maglia Milan, ed infine il casuale gol del pareggio di Schelotto, una delle tante meteore passate da casa Inter.
In totale sarà il 211° derby di Milano. In tutto sono 75 le vittorie nerazzurre, 73 quelle del Milan e 62 i pareggi. Le reti realizzate sono 289 dalla squadra di Corso Vittorio Emanuele, contro le 285 del Diavolo.
Un dato interessante è quello legato ai pareggi. Negli ultimi 9 anni, e per ben 19 gare consecutive, non è mai uscito il segno X in campionato. Lo scorso anno è stata un'eccezione. 1 pareggio su 20 gare è qualcosa di difficilmente spiegabile. Un dato curioso e sorprendente, ma che dimostra che Milan-Inter è sempre gara tosta, vera.
Era, il 2004, e tra la squadra di Mancini e Ancelotti, quella sera, finì a reti inviolate. Da li in poi, 10 vittorie nerazzurre e 9 rossonera. La più importante per l'Inter, lo 0-4 dell'Agosto 2009. A segno quella sera, per la squadra di Mourinho, Motta, Maicon, Milito e Stankovic. La più importante vittoria rossonera, invece, sono i 3-1 della stagione 2003-2004, con il primo gol in maglia Milan di Kaka, e proprio il 3-0 dell'anno del 18esimo scudetto rossonero. Quella sera in gol, Pato con una doppietta e Cassano, su rigore.
Se si analizzano le sole partite giocate in "casa" dell'Inter, gli ultimi 10 precedenti, da quello 0-0 citato, vedono sole 3 vittorie milaniste, un pareggio, appunto, e ben 6 nerazzurre. Due milanisti sono invece in testa a due speciali classifiche. Quella dei gol e quella delle presenze. Nella prima, svetta Shevchenko, con 14 reti, contro le 13 di Meazza, al secondo posto. I giocatori in attività più vicini all'ucraino sono Ibrahimovic e Milito, entrambi con 6 gol. La sensazione è che per molto tempo nessuno raggiungerà il Bambi di Kiev.
Per quanto riguarda le presenze, è Maldini il record man del Derby, con ben 56 presenze. Dietro di lui, nell'ordine, Zanetti, Bergomi e Costacurta, con 46, 44 e 43. L'altro giocatore in attività nei primi posti è Clarence Seedorf, a quota 31. Anche qui, difficilmente Maldini verrà raggiunto, a meno che Javier Zanetti giochi ancora 4 o 5 anni.
Pochi dubbi per quanto riguarda le due formazioni. Mazzarri pare aver scelto i suoi 11.
Solito 3-5-1-1 ben coperto. In porta ci sarà Handanovic, reduce da prestazioni non sempre ineccepibili.
La difesa a 3 vedrà Rolando, Ranocchia e Juan Jesus. In dubbio fino all'ultimo sarà la presenza di Campagnaro, al quale però sembra che Mazzarri per questa gara preferisca altri interpreti. Le due ali saranno come sempre in questa stagione Jonathan a destra e Nagatomo a sinistra. Spazio al centro per Zanetti, che vince il ballottaggio con Taider, Cambiasso e Kovacic. Guarin, alla sua ultima gara in maglia nerazzurra, appoggerà in avanti Rodrigo Palacio.
Allegri recupera in extremis Urby Emanuelson, e lo schiera dall'inizio. In porta agirà Abbiati, dopo i problemi fisici riscontrati durante la gara con la Roma. Tutto sembra risolto.
Difesa a 4 con De Sciglio e l'olandese sulle fasce, mentre i centrali saranno Bonera e Zapata, che hanno sfoderato una grande gara contro i giallorossi.
Con la squalifica del capitano Montolivo, spazio al centrocampo Muntari-DeJong-Poli, con quest'ultimo in vantaggio su Nocerino.
Tridente pesante in avanti, con Kaka in appoggio di Balotelli e Matri, che vuole sbloccarsi definitivamente in un occasione importante dopo l'isolato gol al Tardini contro il Parma. Restano assenti per la gara : Abate, Silvestre, Montolivo, El Shaarawy, Birsa, Robinho.
A dirigere la sfida, dopo gli ennesimi errori di Rocchi, che fanno seguito a tantissimi errori a danno del Milan, ed in una settimana in cui Mazzarri si è inspiegabilmente lamentato dell'arbitraggio di Napoli-Inter, sarà Paolo Silvio Mazzoleni. Il fischietto della sezione di Bergamo ha all'attivo in Serie A 108 presenze.
Quest'anno ha già diretto 7 sfide in Serie A, estraendo 28 gialli, nessun rosso, e decretando un solo calcio di rigore.
Il suo bilancio con l'Inter in campionato parla di 9 precedenti con 4 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Gli incroci con il Milan ammontano a 10, con 4 successi rossoneri, 5 pareggi ed una sconfitta. Mazzoleni era anche l'arbitro dell'ultimo Derby, Inter-Milan 1-1 con gol di Schelotto ed El Shaarawy.
San Siro, fortunatamente sarà tutto esaurito. Fino a venerdi' c'era il forte rischio di giocare questa gara senza Curve, senza tifo, senza colori e coreografie. Un derby senza la sua essenza. Il buon senso ha vinto, per una volta.
Tre punti in palio, una città da conquistare, un albero di Natale da griffare con i propri colori. Sarà il derby di Kakà alla ricerca del suo gol numero 100 contro la squadra con cui aveva segnato il suo gol numero 1, per chiudere un cerchio che sembra perfetto. Sarà il derby di Allegri e Mazzarri, concittadini, ma nemici da sempre. Di Balotelli che vuole segnare il primo gol alla squadra che lo ha lanciato e scaricato. L'ennesimo Derby di un indistruttibile Zanetti. L'ultimo di Guarin. La sfida tra due nuove, ambiziose, classi dirigenti. Sarà tutto questo. Ma sarà anche qualcosa in più. Lo è sempre. E' il Derby.





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La maglia con cui il Milan fa il riscaldamento pre-derby



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La Curva Sud
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La Curva Sud


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La Curva Sud
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La Curva Nord




Maglia Rossonera a San Siro per Inter vs Milan 1-0
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Javier Zanetti e Kakà si scambiano i gagliardetti



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Mario Balotelli in azione
(dal sito www.gazzetta.it)
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Il gol di Palacio, che decide la partita
(dal sito www.gazzetta.it)





Il gol di Palacio, che decide il derby






La "Gazzetta dello Sport" del 23 dicembre 2013


Il "Corriere dello Sport" del 23 dicembre 2013




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 23 dicembre 2013
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dal sito www.gazzetta.it

INTER-MILAN 1-0, MAGIA DI PALACIO: I ROSSONERI CROLLANO ALL'86'
Una prodezza di tacco dell'argentino decide il derby. Nel primo tempo la squadra di Allegri gioca meglio, ma c'è un rigore su Palacio. Nella ripresa la grande reazione nerazzurra. Nel finale l'espulsione di Muntari
MILANO, 22 dicembre 2013 - C'era il tacco di Dio, ora c'è il tacco di Babbo Natale. Babbo Natale Palacio. Senza renne, senza piccoli aiutanti, tira la slitta da solo, e consegna regali da tre punti. Meglio, regali da derby. Che sarà pure derby minore, con Constant, Kuzmanovic, Saponara e Taider là dove c'erano Van Basten, Baggio, Ronaldo e Matthaeus, ma conta lo stesso. L'Inter porta a casa la Partita (1-0), dove la p maiuscola indica non il tasso tecnico, non sempre all'altezza, ma l'importanza immutata del match. Lo fa con un finale veemente, in cui due volte Palacio pare avere la palla giusta, ma è stoppato da Abbiati. Le ovazioni piene di speranza con cui il pubblico di San Siro accoglie gli ingressi di Kovacic prima e Icardi poi (tardi) sono il segno di quanto l'accortezza tattica di Mazzarri inizi a perdere popolarità. A quel punto si accende anche la curva Nord, senza striscioni e senza cori, in polemica con le autorità. A quel punto affiorano anche tutti i limiti del Milan attuale, che dopo aver condotto a lungo i giochi sbaglia più degli avversari e lascia Balotelli (che inizia a litigare col mondo) e Kakà al loro destino.
RIGORE - Prima si era fatto preferire il Milan, ma aveva recriminato l'Inter che con il suo solitario terminale offensivo, Palacio, si era meritato un rigore (fallo da dietro di Zapata nel primo tempo). Sembrava inevitabile che in una stracittadina non proprio indimenticabile la vetrina se la prendesse un errore, quello di Mazzoleni, che non vede il contatto. Invece al 41' della ripresa, su cross basso di Guarin, spuntava il tacco del Trenza, ed era festa nerazzurra. La reazione del Milan era tutta nervi, con tanto di espulsione di Muntari.
SAPONARA! - La mossa a sorpresa di Allegri era stata Saponara, impiegato pochissimo fin qui e lanciato titolare nel derby. L'intento, come confermavano le posizioni fluide di Balotelli e Kakà, era quello di non dare riferimenti al terzetto difensivo interista. La mossa sembrava funzionare (nonostante l'ex Empoli non brilli), col Milan decisamente più pericoloso nel primo tempo, con Kakà che parte largo e si accentra (in una occasione impegna non poco Handanovic), con Balo che va vicino a segnare il suo primo gol dell'ex. Muntari e Poli non soffrono l'inferiorità a centrocampo, l'italiano avrebbe anche l'occasione di fare l'1-0, con Handanovic uscito a farfalle, ma tira alto. Col passare dei minuti le distanze fra i reparti si allungano, lo spazio sugli esterni per l'Inter aumenta, i contrasti dei centrocampisti arrivano tardi. Fino all'imbarcata finale, in cui si conferma che dietro Zapata e Bonera non possono essere la soluzione.
SUPER PALACIO - L'assenza di Alvarez non cambia l'assetto dell'Inter mazzarriana, ma le toglie quei rari momenti di imprevidibilità, che certo Zanetti non può garantire. Resta Guarin (almeno per ora), ma il colombiano ha una unica soluzione in testa: correre e tirare. Palacio per Natale ha chiamato tutti i parenti possibili: dopo tanta solitudine, nell'attacco interista, ha bisogno di sentire qualcuno vicino. Prima di allora riceve l'abbraccio collettivo, dopo il gol: meriterebbe un monumento equestre, per quanto corre e lotta. Lo si vede anche ripiegare fino alla difesa. Là dove non arriva il gioco, che si concretizza spesso in discese di Nagatomo concluse da tiri prevedibili, può la "garra". Non basta per sognare, ma per tingere di nerazzurro il Natale sì.
Valerio Clari


dal sito www.milannews.it

ABBIATI E BONERA I MIGLIORI, ALLEGRI PERDE LA PARTITA NELLA RIPRESA. MUNTARI, GESTO NON DA MILAN
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 7: primo tempo da spettatore ma regala al pubblico una paratona su Taider a gioco fermo. Nella ripresa salva due volte su Palacio che calcia da zero metri. Sull’invenzione dell’argentino che regala il derby all’Inter non può nulla.
De Sciglio 6: spende subito un giallo per evitare un contropiede che poteva essere letale. Nel secondo tempo Nagatomo lo punta tante volte ma lui risponde presente. Poco preciso in fase di cross.
Bonera 7.5: prestazione maiuscola di Daniele che chiude ogni varco, si concede anche un sombrero su Palacio ed è preciso come non mai. Non meritava di perdere questo derby.
Zapata 5: clamoroso passo indietro rispetto alla Roma. Stende Palacio ma Mazzoleni lo grazia, poi perde l’argentino in occasione del gol vittoria dell’Inter.
Constant 5.5: torna titolare ma nei 45 minuti che gioca non fa quasi nulla. Esce per un problema muscolare (dal 46’ Emanuelson 6: sicuramente più pericoloso rispetto a Constant)
Poli 5: si divora un gol pazzesco nel primo tempo, nella ripresa finisce la spinta agonistica e va in deficit d’ossigeno. (dal 87’ Pazzini sv)
De Jong 6: martello pneumatico in mezzo al campo. Recupera palloni e chiunque passa dalla sua zona sbatte contro un muro.
Muntari 4: di per se la prestazione non era neanche negativa ma il rosso, inutile e scriteriato nel finale di gara macchia la sua partita. Non sono atteggiamenti da Milan.
Kakà 5.5: non riesce a regalarsi il gol numero 100 contro l’Inter per chiudere il cerchio. Ha un’autonomia di 70 minuti e nel finale di partita arretra la sua posizione per cercare respiro.
Saponara 6: sorpresa della partita, fa aumentare, in maniera astronomica, i dubbi sulla sua mancata presenza dal primo minuto nelle partite scorse. Gioca di prima che è un piacere ma Allegri decide di cambiarlo. (dal 74’ Matri 5: doveva dare profondità e pericolosità alla manovra invece sbilancia la squadra e non becca mezza)
Balotelli 5.5: se è vero che è l’unico che tira in porta, allo stesso tempo soffre troppo la marcatura stretta dei difensori neroazzurri. E’ sempre bersagliato dai fischi del pubblico interista e stecca il secondo derby di fila.
Allegri 5: con un’Inter così remissiva, il Milan avrebbe dovuto mettere la squadra di Mazzarri all’angolo e invece gli consente di respirare. Nella ripresa la partita la perde lui con il cambio Matri-Saponara e poi, prima del gol di Palacio, pensa di mettere Mexes per congelare lo 0-0. “A Natale vedrete che avremo un’altra classifica”. Non ci pare che ciò sia avvenuto.