dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE INTER-MILAN
Il derby della nuova era.
Prima stracittadina milanese per molti, quella di domani sera.
La prima per Barbara Berlusconi come nuovo Ad e vice-presidente. Il primo derby anche per il suo corrispondente nerazzurro, Thoir, che tornerà anche a San Siro per l'occasione.
Il primo Derby di Milano per Walter Mazzarri. Il primo, dopo il suo ritorno, anche per Ricardo Kaka. Una serata speciale: sarà il ballo dei debuttanti.
Questo impreziosisce soltanto una partita già importante e affascinante di suo.
Il Derby di Milano è tante cose. È tifo sfegatato, anche motivo di contrasto all'interno della stessa famiglia. È rispetto, ma anche accesa rivalità. È storia, classe, calore.
È forse unico nel panorama delle stracittadine italiane. Riesce ad unire nello stesso calderone tutte le caratteristiche di tutti gli altri Derby.
Le due squadre ci arrivano forse in momenti simili. L'Inter ha fatto una gran partenza, sorprendendo tutti e partendo a razzo. Ora, tuttavia, i nodi stanno venendo al pettine. 3 pareggi ed una sconfitta nelle ultime 4 gare hanno segnato il distacco dalla vetta. Preoccupano i gol subiti, troppi, e lo smarrimento di gioco in alcune fasi delle partite.
Il Milan è partito male, molto male. Piano piano si sta riprendendo. Il passaggio di turno in Champions da unica superstite e il buon pareggio con la Roma, danno un minimo di fiducia ad una squadra imbattuta da 7 partite. Vero è che sono stati ben 5 i pareggi in queste gare. Ma è altrettanto vero che per come la squadra era partita, può essere un passo avanti.
La classifica, tuttavia, piange ancora. Decimo posto appena, con distanza dall'Europa, quella che conta meno, maggiore di quella dalla retrocessione.
Ma qualche segnale arriva. Il mercato che si muove, un minimo di serenità societaria ritrovata, i risultati che lentamente si fanno vivi. Premesse che per il derby e per il 2014 possono far cautamente sorridere, benché i problemi persistano.
I punti che dividono le due squadre, attualmente, sono 9.
L'obbiettivo in casa Inter è scappare per non essere piu' ripresi. In casa Milan l'imperativo è farsi sotto. Recuperare.
Un derby che vuole, necessita, di un vincitore. Il pareggio, non sarà buono per nessuno.
Partita, questa, che ha avuto risultati parecchio altalenanti negli ultimi anni.
Allegri, infatti, dopo i primi 3 derby consecutivi vinti, nella sua carriera da allenatore rossonero, è reduce da alcuni risultati negativi.
Infatti, dopo aver battuto per 0-1 l'Inter di Benitez con rete di Ibrahimovic su rigore nella stagione 2010-2011, dopo aver battuto, nella stessa stagione, per 3-0 l'Inter di Leonardo nel Derby scudetto e dopo aver battuto la squadra di Gapserini a Pechino per 2-1 nell'Agosto 2011, Allegri ha perso le successive tre stracittadine. Prima contro Ranieri, nell'Milan-Inter terminato 0-1 nel Dicembre 2011, poi nel 4-2 dell'Inter-Milan di due stagioni fa, partita che di fatto sancì la vittoria dello scudetto da parte della Juventus, in lotta proprio con il Milan, e infine nell'andata della scorsa stagione. Un 1-0, con rete di Samuel, ricco di polemiche per l'arbitraggio di Valeri, che quella sera favorì la squadra di Andrea Stramaccioni.
Nell'ultimo precedente, invece, fu 1-1. In gol nel primo tempo El Shaarawy per il Milan. Poi tantissime occasioni per Mario Balotelli, al suo primo derby in maglia Milan, ed infine il casuale gol del pareggio di Schelotto, una delle tante meteore passate da casa Inter.
In totale sarà il 211° derby di Milano. In tutto sono 75 le vittorie nerazzurre, 73 quelle del Milan e 62 i pareggi. Le reti realizzate sono 289 dalla squadra di Corso Vittorio Emanuele, contro le 285 del Diavolo.
Un dato interessante è quello legato ai pareggi. Negli ultimi 9 anni, e per ben 19 gare consecutive, non è mai uscito il segno X in campionato. Lo scorso anno è stata un'eccezione. 1 pareggio su 20 gare è qualcosa di difficilmente spiegabile. Un dato curioso e sorprendente, ma che dimostra che Milan-Inter è sempre gara tosta, vera.
Era, il 2004, e tra la squadra di Mancini e Ancelotti, quella sera, finì a reti inviolate.
Da li in poi, 10 vittorie nerazzurre e 9 rossonera. La più importante per l'Inter, lo 0-4 dell'Agosto 2009. A segno quella sera, per la squadra di Mourinho, Motta, Maicon, Milito e Stankovic.
La più importante vittoria rossonera, invece, sono i 3-1 della stagione 2003-2004, con il primo gol in maglia Milan di Kaka, e proprio il 3-0 dell'anno del 18esimo scudetto rossonero. Quella sera in gol, Pato con una doppietta e Cassano, su rigore.
Se si analizzano le sole partite giocate in "casa" dell'Inter, gli ultimi 10 precedenti, da quello 0-0 citato, vedono sole 3 vittorie milaniste, un pareggio, appunto, e ben 6 nerazzurre.
Due milanisti sono invece in testa a due speciali classifiche. Quella dei gol e quella delle presenze.
Nella prima, svetta Shevchenko, con 14 reti, contro le 13 di Meazza, al secondo posto.
I giocatori in attività più vicini all'ucraino sono Ibrahimovic e Milito, entrambi con 6 gol. La sensazione è che per molto tempo nessuno raggiungerà il Bambi di Kiev.
Per quanto riguarda le presenze, è Maldini il record man del Derby, con ben 56 presenze. Dietro di lui, nell'ordine, Zanetti, Bergomi e Costacurta, con 46, 44 e 43. L'altro giocatore in attività nei primi posti è Clarence Seedorf, a quota 31. Anche qui, difficilmente Maldini verrà raggiunto, a meno che Javier Zanetti giochi ancora 4 o 5 anni.
Pochi dubbi per quanto riguarda le due formazioni.
Mazzarri pare aver scelto i suoi 11.
Solito 3-5-1-1 ben coperto. In porta ci sarà Handanovic, reduce da prestazioni non sempre ineccepibili.
La difesa a 3 vedrà Rolando, Ranocchia e Juan Jesus. In dubbio fino all'ultimo sarà la presenza di Campagnaro, al quale però sembra che Mazzarri per questa gara preferisca altri interpreti.
Le due ali saranno come sempre in questa stagione Jonathan a destra e Nagatomo a sinistra. Spazio al centro per Zanetti, che vince il ballottaggio con Taider, Cambiasso e Kovacic.
Guarin, alla sua ultima gara in maglia nerazzurra, appoggerà in avanti Rodrigo Palacio.
Allegri recupera in extremis Urby Emanuelson, e lo schiera dall'inizio.
In porta agirà Abbiati, dopo i problemi fisici riscontrati durante la gara con la Roma. Tutto sembra risolto.
Difesa a 4 con De Sciglio e l'olandese sulle fasce, mentre i centrali saranno Bonera e Zapata, che hanno sfoderato una grande gara contro i giallorossi.
Con la squalifica del capitano Montolivo, spazio al centrocampo Muntari-DeJong-Poli, con quest'ultimo in vantaggio su Nocerino.
Tridente pesante in avanti, con Kaka in appoggio di Balotelli e Matri, che vuole sbloccarsi definitivamente in un occasione importante dopo l'isolato gol al Tardini contro il Parma.
Restano assenti per la gara : Abate, Silvestre, Montolivo, El Shaarawy, Birsa, Robinho.
A dirigere la sfida, dopo gli ennesimi errori di Rocchi, che fanno seguito a tantissimi errori a danno del Milan, ed in una settimana in cui Mazzarri si è inspiegabilmente lamentato dell'arbitraggio di Napoli-Inter, sarà Paolo Silvio Mazzoleni. Il fischietto della sezione di Bergamo ha all'attivo in Serie A 108 presenze.
Quest'anno ha già diretto 7 sfide in Serie A, estraendo 28 gialli, nessun rosso, e decretando un solo calcio di rigore.
Il suo bilancio con l'Inter in campionato parla di 9 precedenti con 4 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte.
Gli incroci con il Milan ammontano a 10, con 4 successi rossoneri, 5 pareggi ed una sconfitta.
Mazzoleni era anche l'arbitro dell'ultimo Derby, Inter-Milan 1-1 con gol di Schelotto ed El Shaarawy.
San Siro, fortunatamente sarà tutto esaurito. Fino a venerdi' c'era il forte rischio di giocare questa gara senza Curve, senza tifo, senza colori e coreografie. Un derby senza la sua essenza.
Il buon senso ha vinto, per una volta.
Tre punti in palio, una città da conquistare, un albero di Natale da griffare con i propri colori.
Sarà il derby di Kakà alla ricerca del suo gol numero 100 contro la squadra con cui aveva segnato il suo gol numero 1, per chiudere un cerchio che sembra perfetto. Sarà il derby di Allegri e Mazzarri, concittadini, ma nemici da sempre. Di Balotelli che vuole segnare il primo gol alla squadra che lo ha lanciato e scaricato. L'ennesimo Derby di un indistruttibile Zanetti. L'ultimo di Guarin. La sfida tra due nuove, ambiziose, classi dirigenti.
Sarà tutto questo. Ma sarà anche qualcosa in più. Lo è sempre.
E' il Derby. |