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2 novembre 2013, Milan vs Fiorentina 0-2




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-FIORENTINA
Uno scatto d’orgoglio. Dopo il pareggio sostanzialmente inutile ottenuto in casa con la Lazio, il Milan si appresta ad affrontare quella che nell’ultimo anno è stata la sua vera nemesi, la Fiorentina. Una guerra, a dir la verità portata avanti in modo pressoché unilaterale, fatta di polemiche, accuse, grida e insulti. Ma poco campo.
Domani sarà quello a parlare, dopo che da Firenze hanno infuocato l’avvicinamento alla gara con la solita trita e ritrita solfa del complotto pro Milan.
Nella città gigliata probabilmente i televisori funzionano poco. Altrimenti ci si sarebbe accorti che la campagna denigratoria “Rigore per il Milan” ha portato i suoi frutti in questo avvio di stagione. 8 gare su 10 dei rossoneri sono state pesantemente condizionate da errori arbitrali, anche tra i piu’ macroscopici. Non ultimi i fatti di Milan-Lazio, con il rigore negato a Balotelli, e la gomitata ricevuta dallo stesso numero 45 da Cana, nemmeno sanzionata con la punizione minima.
Una situazione insostenibile che dovrebbe far schiumare di rabbia tutto il popolo milanista. E invece… Sono altri, quelli che schiumano. A Firenze, tifosi e ambiente tutto, sono in subbuglio e in rivolta. La Società, da par suo, ha preparato bene il terreno con l’assurda richiesta di prova tv per scagionare Cuadrado dal suo rosso ricevuto in Fiorentina-Napoli.
Siamo voluti partire da qui, perché abbiamo chiaramente percepito che partita stanno preparando Montella e Della Valle, e nel nostro piccolo proviamo a rispondere. Ma di certo non dimentichiamo e non mandiamo in secondo piano le difficoltà, gli errori, le incredibili disattenzioni e le prestazioni discutibili che stanno caratterizzando questo avvio di stagione che definire tribolato sarebbe francamente riduttivo.
Non spariamo sul singolo. Sul solito parafulmine messo li come capro espiatorio. Dividiamo le colpe. Questa partenza nasce con una chiara corresponsabilità.
La società in estate ha sbagliato piu’ di qualcosa. Ha fatto confusione tra moduli, cessioni mancate, arrivi strappa lacrime, e forse le vere necessità non sono state colmate. Ci sarebbe da eccepire anche su certe strategie, dalla comunicazione, alla gestione della squadra di per se stessa. Ma non è questo il luogo.
L’allenatore, sfiduciato dall’alto e francamente poco tutelato dall’ambiente Milan, è in chiara difficoltà. Tattica, motivazionale, organizzativa. La squadra non gira. Non si trova un equilibrio. La continuità di prestazione e risultato è una chimera. L’attenzione, la grinta e la voglia, sembrano scemate ai livelli minimi. All’alba di novembre, la situazione è preoccupante. I giocatori. Ultimi, ma non ultimi. Manca attenzione, manca voglia, manca quello scatto d’orgoglio che citavamo all’inizio, e che arriva sempre e solo troppo tardi. Gli atteggiamenti sono quelli sbagliati. Le prestazioni latitano.
La rotta va invertita da parte di tutti. Serve coesione e unione di intenti. La classifica, per un po’, non va guardata.
Può farlo invece la Fiorentina, che con 18 punti è partita discretamente bene. Tutti si aspettavano un po’ di più, questo va detto. Soprattutto dal punto di vista del gioco, che sembra essere regredito rispetto a quello di un anno fa. Nonostante questo, e l’assenza di Gomez prolungata, i Viola hanno saputo far punti e trovare un nuovo idolo e trascinatore. Giuseppe Rossi, che con 9 gol e grandi prestazioni sta portando per mano la squadra di Montella, e assieme a Cuadrado, sta un po’ nascondendo qualche cosa che non gira.
Quella di domani a San Siro sarà la 74esima sfida al Meazza fra Milan e Fiorentina: nei 73 precedenti, bilancio decisamente a favore dei rossoneri con 44 vittorie milaniste, 20 pareggi e solo 9 vittorie viola. In totale nelle sfide a Milano, 134 le reti realizzate dai milanesi, 63 quelle dei gigliati. Ma negli ultimi due precedenti, la Viola ha fatto piangere Allegri. Lo scorso anno fu una debacle. 1-3 con reti di Borja Valero, Aquilani e El Hamdaoui.
La gara dell’aprile precedente fu un altro pesante successo esterno , quando il 2-1 firmato Jovetic-Amauri consentì agli uomini allenati allora da Delio Rossi di tornare a Firenze con tre punti preziosissimi in chiave salvezza, facendo iniziare di fatto il declino rossonero che diede poi il titolo alla Juventus di Conte alla penultima giornata di campionato.
Prima di quella vittoria, tre successi consecutivi per il Milan, sempre di misura, per 1-0. Tre marcatori d’eccellenza : Ibrahimovic nella stagione 2010-2011, Ronaldinho in quella precedente e Pato nella serata del “non si vende Kaka”.
Per l'ultimo pareggio occorre risalire al 2007/2008: sfida posticipata al lunedì, per gli impegni europei dei rossoneri, reduci dalla vittoria di Montecarlo della Supercoppa Europea a danno del Siviglia. La gara si concluse per 1-1 grazie al pareggio della squadra di Prandelli siglato da Adrian Mutu, dopo che il Milan con un rigore di Kaka era andato in vantaggio. Nell’anno precedente, ancora pareggio, questa volta a reti inviolate. La partita con più gol di scarto rimane il 6-0 per i rossoneri della stagione 2004/2005, che segnava il ritorno in Serie A della Viola dopo gli anni bui del fallimento: le doppiette di Seedorf, Crespo e Shevchenko chiusero con facilità le ostilità.
Per quanto riguarda le formazioni, Montella arriva alla gara senza parecchi giocatori. Non saranno della gara Ilicic, Gomez, Compper, Mati Fernandez e Cuadrado, squalificato. Recupera invece il grande ex della gara, Massimo Ambrosini.
Montella dovrebbe schierare un 4-3-2-1 molto abbottonato, date le assenze nel reparto avanzato. Possibilità anche per la difesa a 3. In porta ci sarà Neto. Davanti a lui, difesa a 4 con Rodriguez e Savic centrali, con Tomovic e Pasqual sugli esterni.
A centrocampo, spazio al graziato Pizarro davanti alla difesa, con Aquilani e Ambrosini ai suoi lati. Dietro alla punta, il milanista Giuseppe Rossi, agiranno Joaquin e Borja Valero. Il dubbio sarebbe proprio tra l’esterno spagonolo e il giovane Matos, oltre alla questione difesa a 3 o a 4.
Allegri invece, nonostante il momentaccio, ha le idee abbastanza chiare e si porta verso la partita con un unico dubbio in avanti.
In porta ci sarà ancora Gabriel. Davanti a lui, conferma per la difesa vista con la Lazio. Quindi Abate, Zaccardo, Zapata e DeSciglio. Stessi 3 anche in mezzo al campo, con Nigel De Jong davanti alla difesa e Muntari-Montolivo ai suoi lati. Davanti, sicuri del posto Kaka e Balotelli. L’ultima maglia se la giocano Birsa e Robinho, con quest’ultimo leggermente favorito sullo sloveno.
Sarà Paolo Silvio Mazzoleni ad arbitrare la sfida di domani tra Milan e Fiorentina. Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Bianchi e Padovan. Il quarto uomo sarà Di Fiore, mentre i giudici di linea Rizzoli e Ciampi.
I precedenti tra la Fiorentina e Mazzoleni, parlano di 3 vittorie viola, 3 pareggi e 5 sconfitte per i gigliati nei precedenti 11 incontri. Per il Milan : 5 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. Nicchi e Braschi sono stati bravi a scontentare entrambe le squadre. I media viola si sono affrettati a ricordare che con Mazzoleni i gigliati non hanno mai vinto fuori asa, mentre nell’ultimo precedente in Fiorentina-Roma 0-1 l’arbitro bresciano non diede un rigore ai viola, buttando anche fuori Ljajic.
Il Milan invece ricorda un episodio ancor piu’ raccapricciante : Fiorentina-Milan 0-0 di due anni fa. Mazzoleni ne fece di ogni. 2 clamorosi rigori non dati al Milan ed un gol regolare annullato. Insomma : questa non sarà una gara normale. Potranno sforzarsi finchè vorranno, ma la gara è sentita come raramente succede. Forse troppo. Sarà sereno Mazzoleni per dirigerla ? Con questo interrogativo ci lasciamo. Sperando di assistere ad una partita corretta. Anche se abbiamo dei dubbi a riguardo….





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La Curva Sud
(per gentile concessione del Milan Club BNL - Roma)
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Lo striscione dedicato a Massimo Ambrosini




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Fiorentina 0-2
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Foto gentilmente concesse dal Milan Club BNL - Roma
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Mario Balotelli a terra
(dal sito www.gazzetta.it)
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Mister allegri sconsolato
(dal sito www.gazzetta.it)



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Esultanza viola
(dal sito www.gazzetta.it)
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I giocatori rossoneri a fine partita
(dal sito www.gazzetta.it)





Il gol di Vargas


Il raddoppio di Borja Valero






La "Gazzetta dello Sport" del 3 novembre 2013


Il "Corriere dello Sport" del 3 novembre 2013




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 3 novembre 2013
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-FIORENTINA 0-2, GOL DI VARGAS E BORJA VALERO: ALLEGRI NEI GUAI, SAN SIRO FISCHIA
Rossoneri mai pericolosi e puniti da una rete per tempo, terzo posto a -16: i viola tornano al successo senza strafare grazie a una punizione del peruviano deviata da Muntari e a un'incertezza di Gabriel sul raddoppio dello spagnolo. Balotelli disastroso
MILANO, 2 novembre 2013 - Bandiera bianca: il Milan si arrende. Dopo il pareggio con la Lazio ecco servita l’umiliazione contro la Fiorentina. Come una squadra di bassa classifica che arranca e annaspa. La squadra di Montella passa 2-0 facile facile; un gol per tempo: prima Vargas, poi Borja Valero. Montella era senza Gomez, Cuadrado e Pizarro (e le loro riserve Mati Fernandez e Ilicic) oltre ad aver perso a inizio partita pure Ambrosini, eppure ottiene una vittoria meritata contro una squadra allo sbando che alla costante ricerca di una rimonta impossibile cade inesorabilmente sempre più in basso. La Roma, che deve ancora giocare, resta a 18 punti; la Juve e il Napoli a 16. Gli stessi viola a 9. Desolante e sconcertante per il Milan, che per la prima volta non segna in questa stagione. Mentre i viola si rilanciano dopo la sconfitta con il Napoli restando in corsa (a -7) dalla zona Champions. E Allegri? Futuro denso di oscure nubi. Da non dormire la notte. Quanto ancora reggerà? Lui schiena dritta e sguardo fiero non ha perso le sue speranze nemmeno davanti all’ennesimo forfait di De Sciglio restituendo la fascia a Constant. Dopo il mezzo passo falso con la Lazio, il tecnico con il consueto ottimismo non modifica di una virgola le sue intenzioni: Gabriel in porta, ormai titolare fisso, poi il confermato trio Birsa-Balotelli-Kakà in attacco. Fa specie vedere in viola Massimo Ambrosini, schierato fra i titolari da Montella. Come dire, è la tua partita, anche se durerà poco. Davanti mix di tecnica e imprevedibilità con Matos, e quel ciclone di Giuseppe Rossi.
LA BARRIERA SI APRE - La partita è molto tattica, ma la Fiorentina in fase di possesso fa valere velocità e organizzazione a centrocampo. Il pressing è metodico, razionale. Un esempio? Al 14’ Matos taglia in due la difesa rossonera, difende palla, salta Zaccardo e dalla linea di fondo inquadra Borja Valero sul secondo palo, ma a metterci una pezza è Gabriel che si distende e smanaccia. La risposta rossonera arriva al 17’ con Zapata il cui colpo di testa ravvicinato è alto di poco. Al 21’ Kakà, lanciato da Balotelli in contropiede serve al limite Muntari: il tiro è angolato, ma debole e facile preda di Neto. Sono le ripartenze le armi del Milan. Schemi precisi: Balotelli la passa a Kakà e viceversa. Bello lo scambio al 25’ con tiro del brasiliano ribattuto. Ma il loro dualismo è anche il limite del Milan che affida ai due fuoriclasse il suo destino. I viola sono brillanti; giocano in gruppo pur senza strafare. Accerchiano i rossoneri. Li costringono all’errore. E al 27’ passano. Punizione dai 28 metri. La tira Vargas e come a Parma la difesa si apre ingannando Gabriel complice una deviazione di Muntari. Al 34’ la partita di Ambrosini finisce per un problema muscolare; Montella lo sostituisce con Vecino. Il gol di Vargas è un capitale da proteggere. La Fiorentina gestisce il vantaggio con sicurezza, anche perché di fronte c’è un avversario chiaramente malato. Ci si mette anche Balotelli che improvvisa un doloroso infortunio dopo un contrasto innocuo con Rodriguez al 41’. Mazzoleni lo invita a rialzarsi. Come al 45’ quando Mario nell’impeto di trovare spazio nel contatto con Pasqual cade di nuovo in area scatenando le proteste del Milan per un rigore che non c’è. Ma i fischi di San Siro sono per la squadra di Allegri incapace di reagire e giocare. E la Fiorentina, un gol con il minimo sforzo, chiude il primo in vantaggio.
NON C'E' LIMITE - C’è ancora Balo all’inizio della ripresa. I rossoneri aumentano la spinta, ma senza un ordine preciso. Non bastano cuore e passione davanti all’organizzazione dei viola che amministrano senza mai perdere la concentrazione. Ad accentuare il nervosismo in campo ci mette del suo anche Mazzoleni che non ammonisce per la seconda volta Aquilani al 10’ per una vistosa trattenuta su Balotelli. Allegri cerca di rimediare con Niang al posto di Birsa, ma un cambio non ti può cambiare la vita. Montella invece si permette il lusso di togliere Rossi per Joaquin, perché può bastare contro un Milan così. E non è un caso, che mentre la Curva rossonera urla di essersi “rotta” per un simile indecente spettacolo, la Viola raddoppia con Borja Valero, intercettato dal nuovo entrato Joaquin e facilitato dalla deviazione di Gabriel. Al 29’ Saponara, subentrato a Muntari, fallisce da due passi e il Milan si liquefa. La Fiorentina vince per la terza volta consecutiva a San Siro. E la Curva impazza con striscioni eloquenti e dolorosi: “28 agosto 2013: una difesa e un centrocampo da rinforzare non c’è altro a cui dovreste pensare”. E ancora: La vostra risposta: “il tifoso non fa mercato, era palese a tutti ecco il risultato”. Striscioni già pronti all’uso. Come dar loro torto? E mercoledì c’è il Barcellona. Giù il sipario.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

GABRIEL, ERRORE GROSSOLANO. BALO TROPPO INGENUO. TRA FISCHI E CONTESTAZIONE SI SALVA SOLO KAKÀ
LE PAGELLE di Antonio Vitiello
Gabriel 4,5 - Ha sulla coscienza il raddoppio della Fiorentina, errore che spezza totalmente le gambe al Milan. Mazzata incredibile per le speranze di rimonta.
Abate 5,5 - Spinge tanto come suo solito ma poche volte innesca i compagni di squadra. L'unico traversone buono lo realizza per Saponara ma viene sprecato.
Zapata 6 - Soffre poco l'attacco viola, non può evitare i due gol avversari perchè nati da due ingenuità dei compagni di squadra.
Zaccardo 5,5 - Perde un paio di duelli in velocità con Matos, non sicurissimo nelle chiusure. Si fa vedere in avanti sui calci d'angolo ma non punge mai.
Constant 5 - Sia in fase difensiva che in quella offensiva commette sempre le stesse inesattezze. Spesso si incaponisce in dribbling improbabili.
Montolivo 6 - Anche lui annebbiato ma prova a creare qualcosa. Ben stretto dalla morsa viola, riesce poche volte ad incidere.
De Jong 5,5 - Morde poco questa sera. Perde qualche palla di troppo e ne recupera ben poche. Si fa vedere pochissimo in fase si costruzione, evidente limite dell'olandese.
Muntari 5 - Deviazione sfortunata in occasione del gol di Vargas da punizione. Il suo tocco beffa Gabriel. Sbaglia parecchio in mezzo al campo, le sue conclusioni questa volta non sfiorano nemmeno lo specchio della porta di Neto. Dal 25' st Saponara 5,5 - C'è la voglia di mettersi in mostra ma concretamente fa ben poco, entrato nel momento peggiore della squadra.
Birsa 5,5 - Non è in grande serata, prova a dialogare con Balo e Kakà ma viene spesso ingabbiato dalla difesa viola. Allegri decide di toglierlo ad inizio ripresa. Dal 14' st Niang 5 - Entra e fa peggio di Birsa. Perde tutti i palloni. Fumoso e poco lucido con la palla tra i piedi.
Balotelli 4,5 - Si becca un'ammonizione pesantissima (ancora un'ingenuità) che gli farà saltare la prossima gara per diffida. Nel primo tempo lotta e cerca di mettere in difficoltà Rodriguez e Savic, nella ripresa sparisce.
Kakà 6 - E' l'unico che ci prova. Torna a metà campo per iniziare l'azione, arriva sfiancato a fine gara. L'impegno e la volontà di Kakà è un esempio per chi corricchia in campo.