dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-FIORENTINA
Uno scatto d’orgoglio. Dopo il pareggio sostanzialmente inutile ottenuto in casa con la Lazio, il Milan si appresta ad affrontare quella che nell’ultimo anno è stata la sua vera nemesi, la Fiorentina.
Una guerra, a dir la verità portata avanti in modo pressoché unilaterale, fatta di polemiche, accuse, grida e insulti. Ma poco campo.
Domani sarà quello a parlare, dopo che da Firenze hanno infuocato l’avvicinamento alla gara con la solita trita e ritrita solfa del complotto pro Milan.
Nella città gigliata probabilmente i televisori funzionano poco. Altrimenti ci si sarebbe accorti che la campagna denigratoria “Rigore per il Milan” ha portato i suoi frutti in questo avvio di stagione. 8 gare su 10 dei rossoneri sono state pesantemente condizionate da errori arbitrali, anche tra i piu’ macroscopici. Non ultimi i fatti di Milan-Lazio, con il rigore negato a Balotelli, e la gomitata ricevuta dallo stesso numero 45 da Cana, nemmeno sanzionata con la punizione minima.
Una situazione insostenibile che dovrebbe far schiumare di rabbia tutto il popolo milanista. E invece…
Sono altri, quelli che schiumano. A Firenze, tifosi e ambiente tutto, sono in subbuglio e in rivolta.
La Società, da par suo, ha preparato bene il terreno con l’assurda richiesta di prova tv per scagionare Cuadrado dal suo rosso ricevuto in Fiorentina-Napoli.
Siamo voluti partire da qui, perché abbiamo chiaramente percepito che partita stanno preparando Montella e Della Valle, e nel nostro piccolo proviamo a rispondere.
Ma di certo non dimentichiamo e non mandiamo in secondo piano le difficoltà, gli errori, le incredibili disattenzioni e le prestazioni discutibili che stanno caratterizzando questo avvio di stagione che definire tribolato sarebbe francamente riduttivo.
Non spariamo sul singolo. Sul solito parafulmine messo li come capro espiatorio.
Dividiamo le colpe. Questa partenza nasce con una chiara corresponsabilità.
La società in estate ha sbagliato piu’ di qualcosa. Ha fatto confusione tra moduli, cessioni mancate, arrivi strappa lacrime, e forse le vere necessità non sono state colmate. Ci sarebbe da eccepire anche su certe strategie, dalla comunicazione, alla gestione della squadra di per se stessa. Ma non è questo il luogo.
L’allenatore, sfiduciato dall’alto e francamente poco tutelato dall’ambiente Milan, è in chiara difficoltà. Tattica, motivazionale, organizzativa. La squadra non gira. Non si trova un equilibrio. La continuità di prestazione e risultato è una chimera. L’attenzione, la grinta e la voglia, sembrano scemate ai livelli minimi. All’alba di novembre, la situazione è preoccupante.
I giocatori. Ultimi, ma non ultimi. Manca attenzione, manca voglia, manca quello scatto d’orgoglio che citavamo all’inizio, e che arriva sempre e solo troppo tardi. Gli atteggiamenti sono quelli sbagliati. Le prestazioni latitano.
La rotta va invertita da parte di tutti. Serve coesione e unione di intenti.
La classifica, per un po’, non va guardata.
Può farlo invece la Fiorentina, che con 18 punti è partita discretamente bene. Tutti si aspettavano un po’ di più, questo va detto. Soprattutto dal punto di vista del gioco, che sembra essere regredito rispetto a quello di un anno fa. Nonostante questo, e l’assenza di Gomez prolungata, i Viola hanno saputo far punti e trovare un nuovo idolo e trascinatore. Giuseppe Rossi, che con 9 gol e grandi prestazioni sta portando per mano la squadra di Montella, e assieme a Cuadrado, sta un po’ nascondendo qualche cosa che non gira.
Quella di domani a San Siro sarà la 74esima sfida al Meazza fra Milan e Fiorentina: nei 73 precedenti, bilancio decisamente a favore dei rossoneri con 44 vittorie milaniste, 20 pareggi e solo 9 vittorie viola. In totale nelle sfide a Milano, 134 le reti realizzate dai milanesi, 63 quelle dei gigliati.
Ma negli ultimi due precedenti, la Viola ha fatto piangere Allegri. Lo scorso anno fu una debacle. 1-3 con reti di Borja Valero, Aquilani e El Hamdaoui.
La gara dell’aprile precedente fu un altro pesante successo esterno , quando il 2-1 firmato Jovetic-Amauri consentì agli uomini allenati allora da Delio Rossi di tornare a Firenze con tre punti preziosissimi in chiave salvezza, facendo iniziare di fatto il declino rossonero che diede poi il titolo alla Juventus di Conte alla penultima giornata di campionato.
Prima di quella vittoria, tre successi consecutivi per il Milan, sempre di misura, per 1-0. Tre marcatori d’eccellenza : Ibrahimovic nella stagione 2010-2011, Ronaldinho in quella precedente e Pato nella serata del “non si vende Kaka”.
Per l'ultimo pareggio occorre risalire al 2007/2008: sfida posticipata al lunedì, per gli impegni europei dei rossoneri, reduci dalla vittoria di Montecarlo della Supercoppa Europea a danno del Siviglia. La gara si concluse per 1-1 grazie al pareggio della squadra di Prandelli siglato da Adrian Mutu, dopo che il Milan con un rigore di Kaka era andato in vantaggio.
Nell’anno precedente, ancora pareggio, questa volta a reti inviolate.
La partita con più gol di scarto rimane il 6-0 per i rossoneri della stagione 2004/2005, che segnava il ritorno in Serie A della Viola dopo gli anni bui del fallimento: le doppiette di Seedorf, Crespo e Shevchenko chiusero con facilità le ostilità.
Per quanto riguarda le formazioni, Montella arriva alla gara senza parecchi giocatori. Non saranno della gara Ilicic, Gomez, Compper, Mati Fernandez e Cuadrado, squalificato. Recupera invece il grande ex della gara, Massimo Ambrosini.
Montella dovrebbe schierare un 4-3-2-1 molto abbottonato, date le assenze nel reparto avanzato. Possibilità anche per la difesa a 3.
In porta ci sarà Neto. Davanti a lui, difesa a 4 con Rodriguez e Savic centrali, con Tomovic e Pasqual sugli esterni.
A centrocampo, spazio al graziato Pizarro davanti alla difesa, con Aquilani e Ambrosini ai suoi lati. Dietro alla punta, il milanista Giuseppe Rossi, agiranno Joaquin e Borja Valero.
Il dubbio sarebbe proprio tra l’esterno spagonolo e il giovane Matos, oltre alla questione difesa a 3 o a 4.
Allegri invece, nonostante il momentaccio, ha le idee abbastanza chiare e si porta verso la partita con un unico dubbio in avanti.
In porta ci sarà ancora Gabriel.
Davanti a lui, conferma per la difesa vista con la Lazio. Quindi Abate, Zaccardo, Zapata e DeSciglio. Stessi 3 anche in mezzo al campo, con Nigel De Jong davanti alla difesa e Muntari-Montolivo ai suoi lati.
Davanti, sicuri del posto Kaka e Balotelli. L’ultima maglia se la giocano Birsa e Robinho, con quest’ultimo leggermente favorito sullo sloveno.
Sarà Paolo Silvio Mazzoleni ad arbitrare la sfida di domani tra Milan e Fiorentina. Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Bianchi e Padovan. Il quarto uomo sarà Di Fiore, mentre i giudici di linea Rizzoli e Ciampi.
I precedenti tra la Fiorentina e Mazzoleni, parlano di 3 vittorie viola, 3 pareggi e 5 sconfitte per i gigliati nei precedenti 11 incontri. Per il Milan : 5 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte.
Nicchi e Braschi sono stati bravi a scontentare entrambe le squadre.
I media viola si sono affrettati a ricordare che con Mazzoleni i gigliati non hanno mai vinto fuori asa, mentre nell’ultimo precedente in Fiorentina-Roma 0-1 l’arbitro bresciano non diede un rigore ai viola, buttando anche fuori Ljajic.
Il Milan invece ricorda un episodio ancor piu’ raccapricciante : Fiorentina-Milan 0-0 di due anni fa. Mazzoleni ne fece di ogni. 2 clamorosi rigori non dati al Milan ed un gol regolare annullato.
Insomma : questa non sarà una gara normale. Potranno sforzarsi finchè vorranno, ma la gara è sentita come raramente succede. Forse troppo. Sarà sereno Mazzoleni per dirigerla ?
Con questo interrogativo ci lasciamo. Sperando di assistere ad una partita corretta. Anche se abbiamo dei dubbi a riguardo…. |