Ritorno ai tabellini delle partite
< Partita precedente



30 ottobre 2013, Milan vs Lazio 1-1




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-LAZIO
Serviva una conferma. Forse l’abbiamo avuta, ma non quella che tutti auspicavano, speravano o credevano.
Se Parma era la prova di maturità, lo scatto da fare, bhe, il Milan ne esce ridimensionato su tutta la linea.
La sconfitta, seppur rocambolesca, immeritata, e, alla luce degli episodi, condizionata, pesa come un macigno. L’ennesimo.
Mina quelle poche certezze faticosamente messe assieme tra Udinese e Barcellona. Ricaccia indietro nel morale e soprattutto nella classifica. I numeri sono impietosi. I fatti, anche.
Ma non c’è tempo per pensare, elaborare un piano di rientro. E forse è anche meglio cosi’.
Domani subito in campo. Probabilmente, seppure ancora ad ottobre, Milan-Lazio suona tanto come gara da ultima spiaggia. Da dentro o fuori.
E se i giocatori sapranno capirlo, forse, metteranno quel qualcosa in piu’, che servirebbe però sempre, per vincere.
Domani è decisiva. Vincendo il Milan comunque recupererebbe qualche punto sicuramente su chi sta davanti, e si preparerebbe in modo piu’ sereno alla super sfida di Sabato sera contro la vera nemesi degli ultimi 6 mesi, la Fiorentina.
Ma c’è una Lazio di mezzo, che si opporrà duramente. La squadra di Petkovic con il pareggio in E.League e la vittoria domenicale contro il Cagliari, ha rimesso faticosamente in piedi una situazione davvero complicata. Assimilabile a quella rossonera, tra false partenze, cambi di modulo ed infortuni.
Questi ultimi restano. Domani a San Siro infatti la Lazio arriverà con 9 assenti, tra titolari e riserve. Petkovic dopo essere passato dal 4-5-1, al 4-2-3-1, abbozzando idee di difesa a 3, sembra aver virato definitivamente virato sul 4-3-3, sempre piu’ modulo “coperta di Linus” delle squadre in difficoltà. Marchetti, Candreva e Klose, sono senza ombra di dubbio i fulcri dell’undici laziale, e nei duelli singoli con questi, si deciderà la sfida di domani sera.
Da quando Allegri è al Milan la Lazio è stata forse la squadra che piu’ di tutte lo ha messo in difficoltà. Prima della vittoria schiacciante dello scorso anno, 3-0 con doppietta di Pazzini e gol di Boateng, il tecnico toscano non aveva mai battuto i biancocelesti. 3 pareggi e 2 sconfitte in 5 precedenti in Campionato. Si, c’è una vittoria per 3-1 in Coppa Italia a San Siro, ma indubbiamente conta meno. Gli ultimi 2 precedenti casalinghi, prima di quel 3-0, quindi, sono pareggi. 2-2 nella stagione 2011-2012, con le reti in apertura di Klose e Cissè, ripresi da Cassano ed Ibrahimovic. Nella prima stagione dell’allenatore livornese, invece, terminò 0-0. Quella sera fu Kozak protagonista in negativo, che con i suoi calci e gomitate ne abbattè 2-3 giocatori del Milan, tra cui il povero Legrottaglie, alla sua prima e unica presenza in maglia Milan.
Pareggio, 1-1, anche nella stagione di Leonardo. Lichsteiner e Borriello, in gol quella sera. La precedente vittoria, risale addirittura al 2008, con un netto 4-1 del Milan di Ancelotti. Era stata la Lazio ad andare in vantaggio con Zarate. Zambrotta, Kaka, con una doppietta, e Seedorf , avevano ripreso l’argentino.
Tanti pareggi, è vero, ma la vittoria esterna manca addirittura da 23 anni. Ovvero dalla stagione ’89-’90, quando un giovanissimo Paolo Di Canio guida i suoi ad una vittoria inaspettata che viene da un’autorete di Paolo Maldini. In generale, i 70 precedenti tra i rossoneri ed i biancocelesti al “Meazza” vedono in nettissimo vantaggio gli uomini di Allegri, con 40 vittorie a fronte di 21 pareggi e solo 9 sconfitte.
Come dicevamo, Petkovic ha gli uomini contati. Gli assenti, infatti sono : Lulic, Biava, Biglia, Vinicius,Dias, Alfaro, Mauri, Konko, Novaretti. Tantissimi, dunque, nel reparto arretrato. Sono solo 4 i giocatori disponibili in difesa, e davanti a Marchetti giocheranno loro. Spazio a Cavanda a destra, con Cana e Ciani in mezzo e Radu a sinistra. Possibilità di scelta maggiore, invece, tra centrocampo e attacco. In mezzo al campo dovrebbero giocare Gonzalez, Ledesma ed Hernanes, ma anche Ederson e soprattutto Onazi sono in ballo per una magia da titolare.
Il trio offensivo, salvo sorprese, dovrebbe essere confermato. Quindi Candreva e Felipe Anderson sugli esterni, con Klose riferimento centrale. Un'altra opzione ventilata è l’inserimento di un centrocampista puro, come Onazi, e il conseguente spostamento di Hernanes nei tre davanti.
Allegri deve invece far fronte all’emergenza centrali. Out per infortunio Silvestre e Bonera, mentre assente per squalifica sarà ancora Philippe Mexes. Vergara non da affidamento, e l’esperimento De Sciglio, convince a metà. Quindi spazio a Zaccardo e Zapata. Il colombiano dovrà stare attento, vista la diffida che pende sulla sua testa come una spada di Damocle. Completano la difesa, davanti a Gabriel, Abate e lo stesso De Sciglio, che torna titolare ed esordisce in Serie A quest’anno.
A centrocampo, accanto a DeJong e Montolivo, dovrebbe spuntarla Muntari su Poli, pronto dalla panchina. In avanti, spazio sicuro a Kaka e Balotelli. Il terzo verrà fuori dal ballottaggio a tre tra Birsa, ancora favorito, Robinho e Matri, apparso tonico a Parma, dove si è finalmente sbloccato.
L’arbitro della gara sarà il signor Damato. Arbitro con precedenti molto negativi, pure lui, col Milan. Sono ben 7 le sconfitte, infatti, su 15 precedenti.
La speranza è che non venga falsata anche l’ottava gara su dieci di questo avvio rossonero. Fin ora sono infatti 7 gare su 9 terminate con almeno un errore grave ai danni del Milan. Il culmine è stato Parma, dopo il quale, l’amministratore delegato rossonero Galliani, è giustamente sbottato. La tendenza deve cambiare anche in questo verso. L’augurio è questo, anche se restano le perplessità.
Ma bando alle ciance. Arbitri o non arbitri. Gol, non gol, prestazioni. Interessa poco domani sera.
Al Milan servono come il pane i 3 punti. In ogni modo.





Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Lazio 1-1
cliccare sull'immagine per ingrandire




Foto gentilmente concesse dal Milan Club BNL - Roma
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire




cliccare sull'immagine per ingrandire

Ricardo Kakà in azione
(dal sito www.gazzetta.it)
cliccare sull'immagine per ingrandire

Balotelli contrastato da un avversario
(dal sito www.gazzetta.it)



cliccare sull'immagine per ingrandire

Il bellissimo gol di Kakà
(dal sito www.gazzetta.it)
cliccare sull'immagine per ingrandire

L'esultanza di Kakà
(dal sito www.gazzetta.it)



cliccare sull'immagine per ingrandire

Kakà festeggiato da De Sciglio e De Jong
cliccare sull'immagine per ingrandire

Ricardo Kakà: ritorno al gol in rossonero



cliccare sull'immagine per ingrandire

Mario Balotelli in azione
(dal sito www.gazzetta.it)





Il gol di Kakà


Il pareggio di Ciani






La "Gazzetta dello Sport" del 31 ottobre 2013


Il "Corriere dello Sport" del 31 ottobre 2013




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 31 ottobre 2013
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire


Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire




dal sito www.gazzetta.it

MILAN-LAZIO, GRAN GOL DI KAKÀ, PARI DI CIANI: È UN 1-1 CHE NON SERVE A NESSUNO
La sfida tra "deluse" non rilancia né Allegri, né Petkovic: la prima rete stagionale di Ricky non basta ai rossoneri che pagano l'ennesima amnesia difensiva
MILANO, 30 ottobre 2013 - A che serve venire fin qua per vedere segnare Kakà, quando basta l’ennesimo errore difensivo a scatenare Ciani e permettere alla Lazio di uscire indenne da San Siro? La prodezza del brasiliano, al culmine di una serata perfetta, viene bruciato da una disattenzione. Esattamente la numero 17. Va meglio a Petkovic che interrompe con un punticino una crisi ai limiti dell’esonero. Va peggio ad Allegri. Il tecnico, pur accerchiato, tira dritto. Lui ottimista fino all’inverosimile al panettone di Natale con la squadra nei piani alti della classifica di crede, anche se perde un altro uomo in difesa. Così, mentre recupera De Sciglio, affianca a Zapata, la zeta di Zaccardo, dovendo rinunciare a Silvestre. Il tridente è quello di Parma: Kakà, Birsa e Balotelli. L’altro accerchiato Petkovic si affida al killer Miroslav Klose, uomo della provvidenza e della differenza.
TRISTE REALTA' - Ma a cominciare bene è Balotelli: un rasoterra angolato da fuori area che Marchetti respinge a mani aperte. Il cronometro segna un minuto e 15 secondi. In realtà è tutto il Milan a brillare: buon possesso, equilibrio e squadra alta. Al 5’ Abate scodella in area, ma né Balotelli né Muntari ci arrivano. Kakà invece ci prova al 7’ dal limite; un po’ centrale e facile presa per Marchetti. La Lazio dal canto suo propone un modulo catenacciaro con propensione al contropiede. Il 4-3-3 di Petkovic è in realtà molto elastico: 4-5-1 nella fase difensiva con il falco Klose pronto a entrare in azione. Ma sono sempre i rossoneri a impressionare. Bella l’intenzione di Kakà al 14’: gioco di gambe e tiro dai 15 metri che supera di poco la traversa. Al 18’ il brasiliano, dopo il velo di Balotelli, conferma di essere vicino al top con un diagonale da destra che sfiora il primo palo dopo avere superato Ciani. Tanto Milan, insomma, ma dispersivo negli ultimi venti metri, dove la Lazio chiude gli spazi e difende con ordine il suo territorio. Il tutto si riassume in un enorme spreco di energie con la conseguente mancanza di lucidità nella fase offensiva. Senza poi dimenticare che spesso alla qualità, vedi il meraviglioso colpo di tacco di Kakà al 39’ all’indirizzo di Muntari, corrisponde la mediocrità tecnica del ghanese che sbaglia un passaggio elementare. Tuoni e lampi del Milan di oggi, incapace di sorprendere. Inutili i sacrifici di De Jong, insuperabile, Montolivo e Kakà. Sulle fasce è notte fonda: Abate non ne azzecca una, mentre De Sciglio è lontano dai suoi standard. Ma se la Lazio inizia a correre cosa può accadere?
IL RAGGIO KAKA' - All’inizio della ripresa, Petkovic riparte con Onazi al posto di Hernanes. Il centrocampista nigeriano grazie a un rimpallo al 6’ invita a nozze Klose che sbaglia il controllo e perde una grande occasione davanti a Gabriel. La Lazio a dire il vero continua a mantenere un ritmo blando, favorendo il Milan che attacca con più cattiveria. Ed è al 9’ che il cielo si apre sopra San Siro, nonostante la pioggia fitta: Balotelli inquadra Kakà al limite che si accentra dalla sinistra e fa partire un destro a giro che si infila all’incrocio dei pali. E’ il delirio totale: il Meazza è ai suoi piedi. Pelle d’oca. La reazione della Lazio non è trascendentale e favorisce i rossoneri che hanno la necessità di rifiatare. Ma i difetti non si possono nascondere. Come quelli di Balotelli che mette in cassaforte un altro cartellino giallo, questa volte per proteste. Oppure come quelli di Zapata che non si cura di Ciani, abile a schiacciare di testa da due passi l’assist dalla destra di Candreva e battere l’incolpevole Gabriel: è il 27’.
LUCI SPENTE - Allegri corre ai ripari con una doppia sostituzione: fuori Birsa e Muntari, dentro Matri e Poli, ma è Klose al 37’ a fallire il 2-1 appoggiando fra le braccia di Gabriel che al 39’ dice di no anche a Floccari. Alla fine, insomma, realizzi che il pareggio laziale è strameritato. Al 39’ Kakà cede il posto all’amico Robinho a cui viene chiesto un miracolo essendo Balotelli praticamene disperso. Come il tiraccio al 93’ di Robinho finito sugli spalti. Per i rossoneri l’agonia continua. La Lazio rivede un raggio di luce.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

KAKÀ È L'UNICO CHE RIESCE A FARE LA DIFFERENZA. PAREGGIO CHE NON SERVE A NULLA. MALE IL COMPLESSO
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Gabriel 6: poco lavoro per lui in tutti i 90 minuti. Dimostra sicurezza nelle uscite alte. Incolpevole sul gol di Ciani che schiaccia da dentro l’area piccola.
Abate 5: sbaglia un sacco di passaggi e di movimenti, soprattutto in fase offensiva. Contro questa Lazio ci si sarebbe aspettato molto di più da lui.
Zaccardo 6: gli occhi, per quel che riguarda la difesa, erano puntati su di lui. Prestazione sufficiente per l’ex Parma che tiene bene Klose.
De Sciglio 5,5: gioca tutta la partita ma dopo due mesi di stop non è lucidissimo. Incappa in qualche errore di troppo anche lui.
Montolivo 5,5: sulla falsa riga della prestazione di Parma, non riesce a salire in cabina di regia e a dettare i tempi della manovra rossonera. Anche lui deve aumentare i giri del motore.
De Jong 6: da inizio stagione è sempre uno dei migliori in campo, Ledesma e Hernanes ci sbattono regolarmente contro. Mastino indomito che è il vero cuore pulsante del Milan. Tuttavia sul gol di Ciani salta a vuoto sul cross.
Muntari 5,5: ritorna titolare dopo il turno di riposo concessogli da Allegri contro il Parma. Sbaglia tanto in fase di appoggio e viene rilevato da Poli (dal 75’ Poli 6: prova a portare verve in mezzo al campo dopo il pareggio della Lazio).
Kakà 7: nel primo tempo va vicino al gol per due volte ed è l’unico che sembra avere le giuste idee per provare ad aprire la scatola Lazio. Sblocca il match con una magia del Kakà dei bei tempi ed esce stremato all’84’ dopo aver fatto vibrare San Siro (84’ Robinho sv)
Balotelli 5,5: meglio rispetto a Parma, ci si aspetta un Mario più incisivo sottoporta. Prende un giallo assurdo, inventato dall’arbitro, ma sapendo che è nell’occhio del ciclone se ne va. Ma il Milan ha bisogno del Mario goleador.
Birsa 5: conferma il suo momento di appannamento iniziato contro il Barcellona e proseguito contro il Parma. Forse ha bisogno di staccare un attimo la spina. (dal 75’ Matri 5,5: tocca pochi palloni, dovrebbe dare profondità alla manovra offensiva ma non ci riesce).
Allegri 5,5: primo tempo abulico, nel secondo tempo Kakà trova la gemma che sblocca la partita. Rispetto a Parma il Milan è leggerissimamente migliorato ma là davanti sono scappati.