dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-LAZIO
Serviva una conferma. Forse l’abbiamo avuta, ma non quella che tutti auspicavano, speravano o credevano.
Se Parma era la prova di maturità, lo scatto da fare, bhe, il Milan ne esce ridimensionato su tutta la linea.
La sconfitta, seppur rocambolesca, immeritata, e, alla luce degli episodi, condizionata, pesa come un macigno. L’ennesimo.
Mina quelle poche certezze faticosamente messe assieme tra Udinese e Barcellona. Ricaccia indietro nel morale e soprattutto nella classifica.
I numeri sono impietosi. I fatti, anche.
Ma non c’è tempo per pensare, elaborare un piano di rientro. E forse è anche meglio cosi’.
Domani subito in campo. Probabilmente, seppure ancora ad ottobre, Milan-Lazio suona tanto come gara da ultima spiaggia. Da dentro o fuori.
E se i giocatori sapranno capirlo, forse, metteranno quel qualcosa in piu’, che servirebbe però sempre, per vincere.
Domani è decisiva. Vincendo il Milan comunque recupererebbe qualche punto sicuramente su chi sta davanti, e si preparerebbe in modo piu’ sereno alla super sfida di Sabato sera contro la vera nemesi degli ultimi 6 mesi, la Fiorentina.
Ma c’è una Lazio di mezzo, che si opporrà duramente.
La squadra di Petkovic con il pareggio in E.League e la vittoria domenicale contro il Cagliari, ha rimesso faticosamente in piedi una situazione davvero complicata. Assimilabile a quella rossonera, tra false partenze, cambi di modulo ed infortuni.
Questi ultimi restano. Domani a San Siro infatti la Lazio arriverà con 9 assenti, tra titolari e riserve.
Petkovic dopo essere passato dal 4-5-1, al 4-2-3-1, abbozzando idee di difesa a 3, sembra aver virato definitivamente virato sul 4-3-3, sempre piu’ modulo “coperta di Linus” delle squadre in difficoltà.
Marchetti, Candreva e Klose, sono senza ombra di dubbio i fulcri dell’undici laziale, e nei duelli singoli con questi, si deciderà la sfida di domani sera.
Da quando Allegri è al Milan la Lazio è stata forse la squadra che piu’ di tutte lo ha messo in difficoltà. Prima della vittoria schiacciante dello scorso anno, 3-0 con doppietta di Pazzini e gol di Boateng, il tecnico toscano non aveva mai battuto i biancocelesti. 3 pareggi e 2 sconfitte in 5 precedenti in Campionato. Si, c’è una vittoria per 3-1 in Coppa Italia a San Siro, ma indubbiamente conta meno.
Gli ultimi 2 precedenti casalinghi, prima di quel 3-0, quindi, sono pareggi. 2-2 nella stagione 2011-2012, con le reti in apertura di Klose e Cissè, ripresi da Cassano ed Ibrahimovic.
Nella prima stagione dell’allenatore livornese, invece, terminò 0-0. Quella sera fu Kozak protagonista in negativo, che con i suoi calci e gomitate ne abbattè 2-3 giocatori del Milan, tra cui il povero Legrottaglie, alla sua prima e unica presenza in maglia Milan.
Pareggio, 1-1, anche nella stagione di Leonardo. Lichsteiner e Borriello, in gol quella sera.
La precedente vittoria, risale addirittura al 2008, con un netto 4-1 del Milan di Ancelotti. Era stata la Lazio ad andare in vantaggio con Zarate. Zambrotta, Kaka, con una doppietta, e Seedorf , avevano ripreso l’argentino.
Tanti pareggi, è vero, ma la vittoria esterna manca addirittura da 23 anni. Ovvero dalla stagione ’89-’90, quando un giovanissimo Paolo Di Canio guida i suoi ad una vittoria inaspettata che viene da un’autorete di Paolo Maldini.
In generale, i 70 precedenti tra i rossoneri ed i biancocelesti al “Meazza” vedono in nettissimo vantaggio gli uomini di Allegri, con 40 vittorie a fronte di 21 pareggi e solo 9 sconfitte.
Come dicevamo, Petkovic ha gli uomini contati. Gli assenti, infatti sono : Lulic, Biava, Biglia, Vinicius,Dias, Alfaro, Mauri, Konko, Novaretti. Tantissimi, dunque, nel reparto arretrato.
Sono solo 4 i giocatori disponibili in difesa, e davanti a Marchetti giocheranno loro. Spazio a Cavanda a destra, con Cana e Ciani in mezzo e Radu a sinistra.
Possibilità di scelta maggiore, invece, tra centrocampo e attacco. In mezzo al campo dovrebbero giocare Gonzalez, Ledesma ed Hernanes, ma anche Ederson e soprattutto Onazi sono in ballo per una magia da titolare.
Il trio offensivo, salvo sorprese, dovrebbe essere confermato. Quindi Candreva e Felipe Anderson sugli esterni, con Klose riferimento centrale.
Un'altra opzione ventilata è l’inserimento di un centrocampista puro, come Onazi, e il conseguente spostamento di Hernanes nei tre davanti.
Allegri deve invece far fronte all’emergenza centrali. Out per infortunio Silvestre e Bonera, mentre assente per squalifica sarà ancora Philippe Mexes. Vergara non da affidamento, e l’esperimento De Sciglio, convince a metà. Quindi spazio a Zaccardo e Zapata. Il colombiano dovrà stare attento, vista la diffida che pende sulla sua testa come una spada di Damocle.
Completano la difesa, davanti a Gabriel, Abate e lo stesso De Sciglio, che torna titolare ed esordisce in Serie A quest’anno.
A centrocampo, accanto a DeJong e Montolivo, dovrebbe spuntarla Muntari su Poli, pronto dalla panchina.
In avanti, spazio sicuro a Kaka e Balotelli. Il terzo verrà fuori dal ballottaggio a tre tra Birsa, ancora favorito, Robinho e Matri, apparso tonico a Parma, dove si è finalmente sbloccato.
L’arbitro della gara sarà il signor Damato. Arbitro con precedenti molto negativi, pure lui, col Milan. Sono ben 7 le sconfitte, infatti, su 15 precedenti.
La speranza è che non venga falsata anche l’ottava gara su dieci di questo avvio rossonero.
Fin ora sono infatti 7 gare su 9 terminate con almeno un errore grave ai danni del Milan.
Il culmine è stato Parma, dopo il quale, l’amministratore delegato rossonero Galliani, è giustamente sbottato.
La tendenza deve cambiare anche in questo verso. L’augurio è questo, anche se restano le perplessità.
Ma bando alle ciance. Arbitri o non arbitri. Gol, non gol, prestazioni. Interessa poco domani sera.
Al Milan servono come il pane i 3 punti. In ogni modo. |