dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE ANDERLECHT-MILAN
Una svolta? presto per dirlo, ma senza dubbio se la gara di Napoli doveva essere quella che mandava l'undici di Allegri, ed il tecnico stesso, al tappeto definitivamente, come molti pensavano e speravano, le cose sono andate diversamente. Il Milan ha tirato fuori l'orgoglio e ha offerto una buona prestazione. Buon gioco complessivo, seppur con alti e bassi, certamente migliore degli azzurri, e carattere mai domo. Gli errori dei singoli tuttavia sono una costante che non sembra volersi allontanare, e che condanna il Milan sempre a rincorrere e a mettersi in condizione di non poter racimolare quanto merita.
Se con la Fiorentina erano stati gli errori di distrazione di Mexes e dei compagni di reparto, Sabato sera è toccato di nuovo a Christian Abbiati portare a fondo per quasi tutto un tempo i rossoneri. Gli errori iniziano a sommarsi in maniera preoccupante.
È su questo che si deve lavorare. Dopo aver ritrovato un buon spirito di gruppo e un gioco quantomeno discreto, ora sono gli errori individuali a dover essere annullati.
Perché in Champions nessuno perdona.
E domani, il Milan si gioca tutto, in quella che probabilmente fino ad adesso è la gara piu' importante della stagione. Il superamento del turno a gironi è un passaggio obbligato della stagione. Garantirebbe gli introiti per restare a galla, anche in vista di una possibile non partecipazione alla prossima edizione della massima competizione europea, anche nel prossimo esercizio, e terrebbe il Milan nelle posizioni che contano nel ranking Uefa.
Il girone C, dopo il solo punto ottenuto con il Malaga si è complicato. Ma le possibilità maggiori di passare rimangono ancora ben salde nelle mani degli uomini di Allegri.
Al Milan basterebbero infatti 4 punti nelle gare con Anderlecht e Zenit. Ma qualora il Milan riuscisse a vincere domani e lo Zenit non portasse a casa la posa piena con gli spagnoli, allora i rossoneri sarebbero già nelle urne dei sorteggi. E in tal senso, il fatto che a Bruxelles si giochi con il risultato dell'altra sfida del girone già noto, non può che avvantaggiare.
Le possibilità ci sono, ma bisogna coglierle al volo. Non bisogna assolutamente sottovalutare l'Anderlecht, come avvenuto nella gara d'andata di settembre.
I belgi infatti sono una buona squadra, e sono migliorati rispetto a gara uno di questo girone. Dopo un avvio un po' sottotono, la squadra di Van der Brom ha risalito la china ed ora è saldamente in testa al proprio campionato e, contro pronostico, arriva alle due giornate conclusive dei gironi eliminatori di Champions in terza posizione e con chances di passare il turno.
Il tecnico ha trovato una quadratura solida della squadra, con il 4-2-3-1, utilizzando una base di giocatori formata da 12-13 titolari fissi. La continuità nelle prestazioni nelle ultime settimane è cresciuta. Nelle ultime 5 partite disputate, infatti, i belgi hanno inanellato altrettante vittorie. È stata la degna riscossa dopo il doppio passo falso con Charleroi in campionato e Zenit in Champions, nonostante in Russia meritassero perlomeno il pareggio. I gol segnati in queste ultime 5 gare sono stati ben 17, mentre quelli subiti solo 3.
In generale i numeri della squadra di Bruxelles sono buoni : in campionato 34 punti in 16 giornate, con 36 gol fatti e 14 subiti, mentre in Champions ha ottenuto un pareggio, con il Milan, due sconfitte, con Malaga e Zenit, e una vittoria, quella nella gara di ritorno con i russi; i gol subiti sono 4, contro una sola rete realizzata, quella di Mobokani nella precedente sfida.
E proprio su di lui e sul talento di Jovanovic e Biglia che fa affidamento Van Der Brom.
L'Anderlecht gioca infatti un calcio abbastanza lineare, con due esterni parecchio larghi, una difesa solida e arcigna e con una tecnica che viene fuori solo a sprazzi, a seconda degli avversari.
Ma ad esaltare le caratteristiche del gruppo ci sono proprio i tre giocatori appena citati.
Biglia è da tempo un centrocampista sui taccuini di molte squadre di livello. Il centrocampista di origine riesce a dare ordine e geometria al proprio centrocampo senza tralasciare la fase passiva. Jovanovic è il giocatore di maggiore esperienza europea. A Liverpool ha fatto bene a tratti, ma senza dubbio l'esperienza lo ha arricchito. Sulla fascia è un elemento da temere. Mbokani invece è lo sfogo naturale dell'intera manovra. Unisce un gran fisico ad un ottimo dinamismo e una discreta tecnica.
Degna di nota anche la buona, seppur un po' lenta, coppia centrale formata da Kouyate, capace anche di giocare da mediano, e quindi dal piede piu' educato, e da Nuytinck.
Ciò che può preoccupare in casa Milan è anche l'entusiasmo che si respira a Bruexelles. A più riprese l'allenatore e qualche giocatore hanno dichiarato di non essere inferiori al Milan e di potersela giocare alla pari. Baldanza o no, lo dimostrerà il campo, ma senza dubbio ciò dimostra una certa sicurezza e una voglia di vincere importante. Questo probabilmente spingerà gli uomini di Van Der Brom a fare una partita più aperta rispetto alla gara d'andata e alle precedenti. Ora si giocano tutto. E da ciò potrebbe approfittarne la squadra di Allegri, che con le squadre chiuse e che pressano alto soffre parecchio, ma con le squadre che se la giocano e lasciano spazi, ha i giocatori per spaccare le partite.
Il pareggio per 0-0 dei due club a San Siro a settembre rappresenta il quinto confronto complessivo tra le due squadre, che si sono affrontate per la prima volta nella fase a gironi 1993/94, con altri due pareggi a reti inviolate. L'undici di Fabio Capello concluse al primo posto quel girone, mentre quello di Jan Boskamp arrivò ultimo.
Nella fase a gironi 2006/07, i rossoneri di Carlo Ancelotti hanno fatto visita all'Anderlecht e, nonostante l'espulsione di Bonera sullo 0-0, Kaká ha siglato il gol decisivo. Della formazione iniziale di entrambe le squadre, i soli Deschacht e Biglia saranno presenti, probabilmente, anche domani. Di quel Milan facevano parte Bonera e Ambrosini, entrambi assenti domani.
La vittoria per 1-0 dell'Anderlecht contro lo Zenit nella quarta giornata rappresenta per il club il primo successo casalingo in Champions League dopo esattamente nove anni dall'ultima volta.
Un eventuale passaggio del turno per i belgi rappresenterebbe un traguardo storico: mai infatti l'Anderlecht si è qualificato per una fase ad eliminazione diretta della massima competizione europea.
Il Milan, invece, non viene eliminato in questa fase dalla Champions del 1990/1991.
Il bilancio casalingo dell'Anderlecht contro avversarie italiane è di 7 successi, 4 pareggi e 4 sconfitte. Ma è' da 8 gare e quasi 12 anni che la squadra belga non vince contro un'italiana, in casa o trasferta. L'ultima vittoria risale al novembre 2000, quando la formazione belga si è imposta 1-0 sulla Lazio nella seconda fase a gironi di Champions League a Bruxelles.
Il Milan non ha subito nessun gol nelle ultime cinque trasferte in Belgio vincendone tre sul punteggio di 1-0. Il bilancio complessivo dei Rossoneri in Belgio è di 3 vittorie, 5 pareggi e una sconfitta, maturata contro il Brugge nei quarti di finale di Coppa UEFA 1975/76.
Per quanto riguarda la formazione, Van Der Brom, va verso la conferma del 4-2-3-1 che ha contraddistinto la sua squadra in questa stagione.
In porta ci sarà Proto, di origine italiana e di fede rossonera, che cercherà di bissare l'ottima prova disputata all'andata.
Davanti a lui, difesa a 4 con Gillet a destra, la coppia centrale formata da Kouyate e Nuytinck, mentre a sinistra è in forte dubbio Descacht. Al suo posto potrebbe giocare Safari, in vantaggio sull'esperto Wasileeski.
Davanti alla difesa spazio a Biglia e Kljiejstan, che dovrebbe avere la meglio di Kanu.
Dietro l'unica punta, che sarà il temibile Mbokani, agiranno Jovanovic e Bruno sulle fasce, con Praet centrale. Una variante potrebbe essere quella con Bruno centrale ad agire dietro a Mbokani, con Jakovenko schierato laterale. Qualcuno parla anche di una possibilità di 4-4-2, con inserimento di De Sutter davanti, con uno tra Praet e Bruno a sedersi in panchina. Ma questa ipotesi, dettata dalla necessità di vincere a tutti i costi, non trova molto fondamento.
Allegri invece all'ultimo deve rinunciare a capitan Massimo Ambrosini, rimasto a Milano. Assenti anche Bonera, Abate, Antonini e Mesbah nel reparto arretrato, mentre a centrocampo resta l'assenza di Sulley Muntari.
Il tecnico rossonero dovrebbe riproporre a grandi linee la formazione scesa in campo al San Paolo di Napoli.
Davanti ad Abbiati, chiamato a riscattare la prova deludente di Napoli, agiranno De Sciglio a destra, con Constant opposto a sinistra. La coppia centrale è forse uno dei dubbi maggiori. Mexes appare favorito, mentre al suo fianco pare poterla spuntare Mario Yepes, in leggero vantaggio su Acerbi. Ma non è detto nemmeno che all'ultimo possa spuntarla Zapata, più abile a contenere velocità e fisico di Mbokani.
Certezze a centrocampo, con Nocerino e Montolivo mezz'ali e con De Jong ad agire da schermo davanti alla difesa.
Completano il 4-3-3, Boateng, Bojan ed El Shaarawy, che appaiono i favoriti per scendere in campo dal primo minuto. Pazzini, Emanuelson e Robinho hanno qualche chances di giocare, ma è piu' probabile che Allegri li tenga in panchina per poter cambiare la gara in corso d'opera.
L'arbitro designato per la partita è lo sloveno Damir Skomina. Il direttore di gara sloveno è classe 1976 ed ha due precedenti con il Milan in Champions League: Auxerre-Milan 0-2 nel 2010 e Arsenal-Milan 3-0 nel 2011. Entrambe le sfide decretarono il passaggio del turno ad una fase successiva di Champions.
Skomina è comunque considerato uno degli emergenti migliori da parte del designatore Collina.
Il resto dello Staff arbitrale sarà formato dagli assistenti Zunic e Ul, dai giudici di linea Ponis e Peric, mentre il quarto uomo sarà Arhar.
Lo stadio che ospiterà la gara è il Constant Vanden Stock Stadion, stadio del 1918, poi ristrutturato più volte per ridurre la capienza ed adattare l'impianto alle esigenze richieste dalla Champions League, che dal 1983 prende il nome del presidente del Club. Ha una capienza di circa 27mila spettatori e si presenta come un classico stadio all'inglese. L'Anderlecht ha nelle idee una pronta ristrutturazione, ma già ora garantisce il calore e l'entusiasmo necessario per spingere la squadra verso la vittoria.
Ma il Milan dopo aver fatto una buona prestazione nel catino del San Paolo, non si fa certo spaventare dai tifosi belgi. La squadra di Allegri deve fare una gara di personalità ed equilibrio, ben conscia dell'importanza della partita. Chiudere le ostilità e indirizzare fortemente la qualificazione è l'obiettivo della spedizione in Belgio. Una possibile vittoria riuscirebbe anche a far fare al Milan il pieno di fiducia ed autostima, in vista della difficile gara di domenica sera con la Juventus, in cui ci sarà da vendicare la partita della scorsa stagione. Ma ora è necessario affrontare i belgi senza pensieri o distrazioni. Serve cuore, personalità e concentrazione.
Forza, Ragazzi! |