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6 novembre 2012, Milan vs Malaga 1-1




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-MALAGA
La luce in fondo al tunnel si vede. Tre risultati utili consecutivi hanno avvicinato il Milan fuori dalla crisi. La prova del nove sarà questa serie di gare complicate. Malaga, Fiorentina, Napoli e Juventus diranno se questo Milan può rialzarsi. Se il modulo offensivo visto con il Chievo potrà essere riproposto e potrà dare gli stessi risultati anche con squadre di livello superiore rispetto ai gialloblu.
Insomma: queste gare diranno se i tifosi rossoneri possono tornare a respirare dopo un apnea lunga due mesi.
Gli obiettivi messi sul tavolo dalla società non cambiano : arrivare piu' in alto possibile il Serie A e superare almeno il girone di Champions League, per garantirsi i relativi introiti.
Per farlo, la gara cruciale sarà quella di Martedì. Con la sconfitta della Rosaleda, e la contestuale, e faticosa, vittoria dello Zenit con l'Anderlecht, i giochi per il passaggio del turno si sono riaperti. Il Malaga viaggia con numeri impressionanti verso la vittoria di questo gruppo C, ma Zenit e Milan si giocheranno fino alla fine il secondo posto utile. I 3 punti con gli spagnoli, nemmeno a dirlo, sono fondamentali. Arrivare a 7 punti in classifica, garantirebbe al Milan, almeno in parte, di poter gestire le due gare rimanenti con Anderlecht e Zenit, quest'ultima a San Siro, soprattutto poi in vista dello scontro diretto tra russi e spagnoli.
Ma non sarà per nulla semplice. Il Malaga in Champions ha numeri stupefacenti. I migliori di tutto il lotto delle 32 partecipanti. 9 gol fatti e 0 subiti in 5 gare, tra girone e playoff. Unica squadra rimasta in tutti i gironi a non aver subito gol, il Malaga sta tuttavia subendo alcune fermate d'arresto in campionato. Dopo la vittoria contro il Milan, i biancoazzurri hanno pareggiato 0-0 con l'Espanyol, hanno successivamente faticosamente battuto per 4-3 una squadra di terza serie in Coppa del Re, per poi perdere in casa per 2-1 con il Rayo Vallecano. I numeri, che prima erano ottimi, iniziano ad incrinarsi.
La stagione rimane buonissima, comunque. Ma la classifica, nonostante i 18 punti un po' si è complicata, ed il quarto posto, che il Spagna vuol dire Champions, non è certo più ben saldo come qualche settimana fa.
Tuttavia più di qualche crepa in un muro che sembrava quasi perfetto inizia a vedersi. Il Milan dovrà approfittare di questa situazione e rilanciarsi, anche in Champions League.
Parlando unicamente di Champions, entrambe le squadre si apprestano alla sfida con buone credenziali, specialmente in difesa. Pareggiando 0-0 contro l'Anderlecht alla prima giornata, il Milan ha chiuso senza subire gol la quinta partita casalinga di Champions League tra le ultime sei. L'unica squadra ad aver interrotto la serie positiva è stata l'FC Barcelona, vincitore per 3-2 a San Siro nella scorsa fase a gironi. Per il resto, nessun gol subito da Bate Borisov, Victoria Plzen, Arsenal, Barcellona, nei quarti di finale, e, per l'appunto, Anderlecht. Dei numeri difensivi del Malaga, invece, ne abbiamo già parlato.
Nella sua breve storia in Europa, il Málaga vanta già buoni risultati in trasferta, con 6 successi ed una sola sconfitta su 10 gare disputate, considerando anche l'ntertoto del 2002 e la Coppa UEFA 2002/03, uniche due avventure europee degli uomini di Pellegrini. Inoltre, ha subito appena quattro gol, mantenendo la porta inviolata otto volte nelle ultime nove partite europee sia in casa che fuori.
Ai quarti di finale della scorsa edizione, il Milan di Massimiliano Allegri si è arreso al Barcellona con un 3-1 complessivo. Contando anche lo 0-0 dell'andata contro i blaugrana, i rossoneri non hanno mai vinto nelle ultime cinque partite giocate a San Siro contro le squadre spagnole. L'ultimo successo casalingo dei rossoneri contro una formazione spagnola è un 1-0 sul Barcellona che risale alla fase a gironi della Champions League 2004-2005, quella che si concluse con la tragica finale contro il Liverpool . Il bilancio complessivo del Milan al Meazza contro le squadre spagnole è di 11 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte.
Pellegrini, nonostante qualche recente battuta d'arresto, conferma a grandi linee il suo undici base. In porta ci sarà Willy Caballero. Davanti a lui, difesa a 4 con il capitano Gamez a destra, la solida coppia centrale Demichelis-Welington, e con il dubbio a sinistra che riguarda le condizioni di Monreal. Se sarà recuperato, partirà dall'inizio, altrimenti sarà Eliseu a partire basso a sinistra.
A centrocampo, davanti alla difesa dovrebbero partire Camacho e Iturra, che all'andata è stato il migliore in campo assieme a Joaquin. Toulalan potrebbe recuperare, ma solo per la panchina.
Nella linea a 3 dietro alla prima punta, agiranno con ogni probabilità Joaquin a destra, Isco centrale e Portillo a sinistra. I tre avranno libertà nel muoversi e spesso, come nella gara della Rosaleda, cambieranno la loro posizione. Davanti nessun dubbio sull'utilizzo di Saviola. Recupera per la panchina anche il talentino Buonanotte, che assieme a Santa Cruz rappresentano i due principali cambi offensivi.
Allegri dovrebbe insistere con il 4-2-3-1 che bene ha figurato nel secondo tempo di Palermo e nella gara interna con il Chievo.
Tuttavia, qualche cambiamento di pedine potrebbe esserci. Abbiati prenderà il suo posto tra i pali. Davanti a lui, torna Bonera che farà coppia probabilmente ancora con Mexes, in vantaggio su Zapata e Yepes. Al loro lati, Abate a destra e ballottaggio De Sciglio-Constant, positivo nelle ultime uscite, a sinistra. Dubbio anche a centrocampo, con De Jong favorito su Ambrosini per affiancare l'intoccabile Montolivo.
Davanti a loro, linea a 3 con Bojan ed El Shaarawy abbastanza certi e con la sfida a due per il posto di esterno destro tra Emanuelson e Boateng, con l'olandese che sembra partire favorito. Corsa a due anche per il ruolo di prima punta. Al momento Pato è favorito su Pazzini, ma nulla è ancora deciso. Recupera, e va in panchina, anche Robinho. Arma importante da sfruttare a gara in corso.
La gara è di quelle toste. Di quelle importanti. Non ancora decisiva, ne in un senso ne nell'altro, perché comunque ci sarà lo scontro diretto tra Malaga e Zenit San Pietroburgo nella prossima giornata e poi la sfida diretta con i russi a San Siro nell'ultima giornata. Ma resta una partita da Milan europeo, quello di un tempo.
E allora se il Milan è davvero tornato, è ora di dimostrarlo. Per una sera: come ai vecchi tempi!
Forza Ragazzi!







La formazione rossonera





Abbiati guarda Eliseu esultare dopo il gol del provvisorio vantaggio del Malaga
(dal sito www.gazzetta.it)





Festeggiamenti dei giocatori del Malaga... e la disperazione di El Shaarawy
(dal sito www.gazzetta.it)





Pato esulta dopo aver realizzato il gol del pareggio
(dal sito www.gazzetta.it)



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(Foto Avanguardia Rossonera)




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Malaga 1-1
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Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 7 novembre 2012
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dal sito www.gazzetta.it

RIECCO PATO: PARI COL MALAGA. ORA GLI OTTAVI SONO PIÙ VICINI
Il Milan pareggia 1-1 con gli spagnoli dopo essere andato sotto: il brasiliano a segno dopo 11 mesi. Gli spagnoli, primi nel girone C, si qualificano, mentre la squadra di Allegri resta seconda a quota 5 punti
MILANO, 6 novembre 2012 - Sono lacrime di gioia quelle che Pato libera dopo il gol che vale l'1-1 in una partita tutta in salita inseguendo la prodezza di Eliseu. Un gol fondamentale per il brasiliano, per un punto che può significare molto; soprattutto per tenere a bada l'Anderlecht che batte lo Zenit e resta sotto di una lunghezza. Al Diavolo non riesce il colpo, ma alla fine il pareggio con il Malaga non è da buttare via. Gli spagnoli, nel frattempo, salgono a 10 punti e si qualificano agli ottavi.
PATO IN PIU' - Allegri si adatta: modulo che vince non si cambia. Ma rispetto alla partita col Chievo, oltre a recuperare Bonera in difesa, il tecnico sostituisce Ambrosini con De Jong e Pazzini con Pato. Ma perde dopo sei minuti Abate vittima di un problema muscolare alla coscia destra. Entra a freddo De Sciglio, abbassando l'età media del Milan in campo. Contro il Malaga bisogna correre; possibilmente molto di più della squadra andalusa, mantenendo però equilibrio tra fase offensiva e difensiva. I ragazzi di Pellegrini infatti partono forte. Micidiali nel disimpegno e abili quando si tratta di scatenare gli uomini di punta. Giocano di prima e nello stretto fanno numeri d'alta scuola. Se ne accorge anche Silvio Berlusconi che irrompe in tribuna vip al 12'.
WILLY DICE NO - Bisogna però aspettare il 16' per prenderne atto. Il segnale di Eliseu è forte: discesa sulla sinistra con tocco debole che Abbiati para. Ma l'occasione di Bojan al 18' è ben più nitida. Il catalano accarezza la palla, la infila sotto le gambe di Sanchez, si accentra al limite e fa partire un sinistro a giro che Willy devia con la manona in angolo. Il "canterano" è scatenato. Sontuosamente due minuti dopo serve palla al limite dell'area piccola a El Shaarawy che a botta sicura va a sbattere contro Weligton. Momento topico rossonero tra una selva di angoli. Al 27' Emanuelson regala un saggio su punizione: sinistro a giro sul primo palo, ancora una volta scacciato dalla porta dal prodigioso Willy. Ma non sta a guardare il Malaga. Alza il ritmo e trova spazi con abilità e tecnica, sfruttando le indecisioni di chi deve difendere. Quando si dice badare al sodo. Al 40' ecco infatti il gol di Eliseu che riceve in area da Isco, abile a spiazzare Constant, e da destra con un diagonale chirurgico infila Abbiati. Reagisce il Milan, ma il sinistro potente di Emanuelson dal limite sorvola la traversa.
PATOOOOOO - Le buone intenzioni del Milan, quella sfuriata illusoria fra il 18' e il 27', fanno a cazzotti con il cinismo razionale e costruttivo degli andalusi. Servirebbe un secondo tempo da favola. Servirebbe il vero Pato, un El Shaarawy più cattivo. Ma c'è Bojan. Grande serata. Al 5' fa filtrare un gran pallone in area che Emanuelson conclude mollemente fra le braccia di Willy Caballero. Il Faraone tenta la girata a effetto al 7', ma fuori misura. E' comunque il Milan che fa la partita con una pressione costante. Al 10' protesta timidamente per un gomito in area di Camacho, ma Webb sostiene l'involontarietà o non vede. Intanto monta la stanchezza. Evidenti errori riconsegnano il Milan alla mediocrità. Al 17' Allegri scatena l'ira dei tifosi togliendo El Shaarawy per Boateng. Il tecnico, insomma, sostiene Pato. E al 28', dalla nebbia dell'anonimato, ecco spuntare la testa del brasiliano che da un metro infila l'assist dalla sinistra di Constant, dopo 11 mesi lontano dal gol. Il Milan si scatena. Al 31' Boateng di potenza impegna Willy. Il Malaga fa possesso, ma non affonda con lo stesso impeto. Allegri allora gioca la carta Robinho (fuori Emanuelson), regalando più velocità alla manovra in un finale tutto rossonero. Ci prova il Milan, ma il cuore non basta. Gli ottavi però sono sempre bene in vista.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

IL PAPERO TORNA A COLPIRE NEL MOMENTO DEL BISOGNO. MONTOLIVO È LA GUIDA, BOJAN L'IMPREVEDIBILITÀ
LE PAGELLE di Matteo Calcagni
Abbiati 6: ordinaria amministrazione per tutta la partita, viene freddato imparabilmente da Eliseu, ma è totalmente incolpevole.
Abate sv: costretto subito ad uscire per un problema alla coscia (De Sciglio 6: si propone con continuità, facendosi vedere nello spazio, non è precisissimo ma non molla mai)
Bonera 6: nell'occasione del gol di Eliseu non esce tempestivamente su Isco. Nel complesso disputa una buona gara, compiendo interventi importanti soprattutto nella ripresa.
Mexes 6: sorpreso come Bonera nell'occassione del gol, riprende quota nella ripresa. Grintoso e volitivo, si butta in avanti dando carica alla squadra.
Constant 6.5: viene infilato da Eliseu, che è però servito magistralmente da Isco. Ha il merito di non demoralizzarsi, facendosi vedere in avanti con continuità. Da un suo splendido cross nasce la rete dell'1-1 di Pato. Eroico nel finale quando, dolorante, blocca una pericolosa iniziativa di Seba.
Montolivo 7: forse sarà stato meno illuminante in fase offensiva rispetto alle ultime partite, ma in mezzo al campo recupera una quantità industriale di palloni, dimostrando (se c'è ne fosse ancora bisogno) di avere grande carattere. Prestazione superlativa.
De Jong 6: qualche errore nei passaggi, ma riesce con la sostanza a bloccare diverse iniziative degli andalusi.
Emanuelson 6: comincia a razzo nel primo tempo, sfiorando il gol su punizione. Cala pian piano nella ripresa. (Robinho 6: entra nel forcing finale)
Bojan 7: parte in sordina, ma dalle sue prime accelerazioni scaturiscono pericoli alla retroguardia del Malaga. Va vicinissimo al gol e l'avrebbe meritato. Crea tantissimo per i compagni con grandissime intuizioni, sulla trequarti è un fattore importantissimo per il Milan.
El Shaarawy 6: il primo tempo lo gioca come al solito, facendo tutta la fascia e aiutando con dedizione nelle retrovie. Davanti è meno brillante e, forse per stanchezza, Allegri lo sostituisce nella ripresa. (Boateng 6: prova a mettere le sue qualità al servizio della squadra, senza far mancare mai il suo apporto, anche in copertura)
Pato 6.5: non si vede tanto, soprattutto nei primi quarantacinque minuti di gioco. Nel secondo tempo comincia a carburare e, su un perfetto campanile di Constant, trova un gol di testa fondamentale per lui e per il Milan.
Allegri 6: riconferma il 4-2-3-1 con Bojan sulla trequarti, dando finalmente continuità a livello di formazione. Dà fiducia a Pato, senza sostituirlo: il brasiliano realizzerà poi la rete dell'1-1.