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14 aprile 2013, Milan vs Napoli 1-1




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-NAPOLI
Accerchiato. Così si sente il Milan dal post partita di Firenze in poi. Non solo in campo la squadra rossonera ha subito importanti torti arbitrali, che sono costati due punti importantissimi, ma da li in poi è stata un escalation di polemiche, frasi e avvenimenti tutti avversi al Milan.
A partire dall'incredibile Lunedì di questa settimana in cui, dopo aver subito di ogni a Firenze, tanto in campo quanto in tribuna, il Milan è passato per il grande manovratore di questo campionato.
E ancora il giudice sportivo, con una serie di provvedimenti che hanno modificato il corso della lotta Champions. La Fiorentina si troverà a giocare contro un Atalanta piu' che dimezzata, l'Inter ha salvato tutti i suoi giocatori partecipanti alla rissa finale contro l'Atalanta, ed in compenso Balotelli è stato squalificato per tre giornate per un presunto insulto, che poi insulto non è.
Come se non bastasse, da Napoli non solo mettono già le mani avanti sulla designazione arbitrale di Rocchi, ritenendolo arbitro pro Milan (ma i dati che daremo in seguito sbugiardano questa tesi), ma si dichiarano più forti e meritevoli del secondo posto, e quindi sicuri vincitori della partita di domani sera.
Sarà. Ma se questo è un tentativo per avvelenare l'ambiente, creare dissidi e nervosismi, bhe, in molti rimarranno delusi. Il gruppo del Milan di quest'anno è vero e genuino, senza personalismi. È conscio della fatica e dell'impegno che ha fatto per andare a riprendersi il proprio posto in Champions, e di quanto questo sia meritato. Cercare di screditare il tutto, adducendo a fantomatici complotti o disegni, non farà altro che caricare l'ambiente e la squadra. Il tutto si ripete per il terzo anno consecutivo, ed è sempre andata male a chi ci ha provato.
Di fronte, fatte queste doverose premesse, arriva comunque una squadra fortissima, di tutto rispetto e che va temuta al punto giusto.
Il Napoli di Mazzarri sta intraprendendo una stagione strana per la sua discontinuità. A tratti Cavani & Co paiono imbattibili. In altri casi, un armata Brancaleone. Questo ha causato anche l'andamento ondivago della propria classifica, con attimi di esaltazione da avvicinamento alla Juventus, ad attimi di puro sconforto, nel periodo nero di questa stagione. Purtroppo per il Milan, la squadra azzurra sembra essere in uno di quei momenti top. Tre vittorie consecutive, arrivate con 10 gol all'attivo, una forma fisica ritrovata e uomini chiave tornati dove gli compete, a fare la differenza.
Tuttavia, ogni qualvolta il Napoli quest'anno è andato a far visita alle big sui loro campi, qualcosa non ha funzionato. Sconfitte dure con Inter e Juve e pareggi immeritati con Lazio e Fiorentina, in gare in cui il dominio è stato a lungo appannaggio degli avversari. E a dire il vero, questo aspetto è uno scenario abbastanza costante nella gestione Mazzarri. Basti pensare che in 10 gare a San Siro con Milan e Inter a San Siro, la squadra partenopea si è imposta solo una volta, ed in maniera piuttosto discutibile, con un rigore contro i nerazzurri dato per un fallo fuori area.
In generale, però, il Napoli fuori casa non va male. 25 punti conquistati, proprio come il Milan, e secondo solo alla Juventus, che ne ha portati a casa ben 33. Le reti realizzate lontano dal San Paolo, dove il Napoli ha costruito la sua differenza attuale di 4 punti con i rossoneri, sono 21, sulle 57 totali, mentre quelle subite sono 15, sulle 29 totali.
Tuttavia anche il Milan può vantare numeri importanti in casa. Sono infatti 8 le gare consecutive vinte a San Siro per la banda di Allegri. Aggiungendo anche le vittorie con Barcellona e Regina in Champions e Coppa Italia, arriviamo a 10 gare consecutive. In generale sono 19 le gare consecutive senza sconfitta. Un girone intero, proprio dal Milan-Fiorentina del girone d'andata. Con Napoli-Milan, a seguito della visita del Presidente Berlusconi a Milanello, iniziò la vera rimonta.
Da li in poi, in campionato, record di punti rispetto a tutte le altre, Juventus compresa, e striscia di vittorie interne. Il tutto accompagnato dalla crescita difensiva e di gioco, testimoniata anche dai numeri. Il Milan dopo la sconfitta in casa con la Fiorentina era ormai a metà classifica non solo a livello di punti, ma anche a livello di score generali sui gol fatti e subiti. In un girone, il Milan è ora terzo in entrambe le classifiche. E le distanze rispecchiano molto la classifica. Il Napoli secondo, infatti, precede i rossoneri per appena 2 reti realizzate e 4 subite.
I precedenti sono un ulteriore aspetto sul quale sorridere. Da quando, infatti, la squadra di De Laurentiis è tornata in Serie A, cinque anni fa, ha sempre perso a Milano quando si giocava in notturna.
Vittoria per 5-2 nella stagione 2007-2008, con l'esordio di Pato e le due reti di Ronaldo. Nella stagione successiva fu 1-0, con errore di Kaka dal dischetto e Ronaldinho a segnare allo scadere con una punizione deviata da Denis.
Nella stagione dello scudetto di Allegri, poi, secco 3-0 con reti di Ibrahimovic, Boateng e Pato a marchiare uno scontro diretto vitale per la conquista del tricolore. Nelle altre due gare, giocate in pomeridiana, altrettanti pareggi. L'1-1 della stagione 2009-2010, con gol di Campagnaro per il Napoli e Inzaghi per la squadra allenata da Leonardo, e lo 0-0, con polemiche, della scorsa stagione.
In generale, sono 66 le gare disputate contro la compagine partenopea in campionato, con 35 vittorie, solo 13 vittorie del Napoli e 25 pareggi. Risale al 1986 l'ultimo colpo azzurro nella scala del calcio. Erano i tempi di Diego Armando Maradona e il Napoli si impose per 2-1 con reti di Giordano e proprio "El Pibe de oro".
Per quanto riguarda le formazioni, Mazzarri ha tutta la sua rosa a disposizione. Nonostante questo i dubbi sono ridotti al minimo.
Il 3-4-1-2 vedrà De Sanctis in porta. Nella linea a tre, conferma per la difesa che ha tenuto la porta inviolata contro il Genoa, ovvero quella formata da Campagnaro, Cannavaro e Gamberini, che appare in netto vantaggio su Britos.
In mezzo al campo, Dzemaili dovrebbe ancora vincere il ballottaggio con Inler per affiancare Behrami. Maggio e Zuniga agiranno invece, come sempre, ai loro lati. Trio confermatissimo anche in avanti, con matador Cavani e Pandev assistiti da Marek Hamsik.
Allegri, dal canto suo, ha qualche gatta da pelare in più. La rosa è in forma e gli indisponibili non sono eccessivi, ma senza dubbio il tecnico livornese avrà da ragionare sul proprio schieramento. Davanti ad Abbiati, infatti, ci sono due dubbi importanti. De Sciglio e Constant si giocano una maglia sulla fascia sinistra, con l'ex Genoa al momento favorito. In mezzo, Bonera e Zapata si giocano il posto affianco a Mexes. Completa il reparto, da terzino destro, Abate.
In mezzo al campo bisognerà valutare le condizioni di Massimo Ambrosini. Qualora fosse abile e arruolato, sarebbe lui a partire davanti alla difesa, con Montolivo mezz'ala e Muntari-Flamini a giocarsi un posto. In caso Ambrosini desse forfait o non fosse in piena forma, conferma del centrocampo titolare a Firenze. Davanti, Boateng dovrebbe vincere l'ennesimo duello con Niang per il ruolo di esterno destro. Affianco a lui, Pazzini ed El Shaarawy, che con 29 gol in due sono la miglior coppia gol del campionato.
L'arbitro, come detto, sarà Rocchi. In settimana in molti hanno storto il naso, seppur sia un arbitro di livello internazionale. Il Napoli reclama presunti aiuti al Milan nelle ultime due sfide dirette, arbitrare proprio dall'arbitro toscano. Due rigori che al Napoli non sono andati giù. Se si va tuttavia a rivedere le immagini, si scoprirà che il primo rigore citato fu sbagliato da Kaka, mentre il secondo era tutto fuorchè inesistente. Dal canto suo il Milan trema per due motivi. Innanzitutto Rocchi è nato e cresciuto a Firenze, ed in settimana la polemica con la città toscana e la Fiorentina è stata parecchio accesa. E poi i precedenti: il Milan ha perso ben 11 delle 22 gare arbitrate da Rocchi. La metà dei risultati, su tre esiti possibili, è un dato che salta indubbiamente all'occhio.
I precedenti col Napoli recitano invece: 8 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte in 18 gare. Dovrà essere bravo a gestire la pressione per questa gara importante. Perché il calcio italiano ha bisogno di tutto tranne che di un'altra settimana di polemiche sterili sugli arbitraggi.
San Siro sarà stra-colmo, con anche 7mila tifosi napoletani.
Come nelle gare con Juve, Barcellona e Lazio, il pubblico può e deve diventare un fattore determinante.
La lotta al terzo posto non è conclusa, e la giornata di certo non favorisce il Milan, dato che Fiorentina e Inter giocheranno con Cagliari ed Atalanta, due squadre salve e dimezzate negli uomini per vari motivi.
Quindi più che uno scontro diretto per il secondo posto, sarà una gara vitale per il raggiungimento della Champions League. La gara è di quelle fondamentali. Qualcuno direbbe "come una finale". Ci siamo vicini.
Forza Ragazzi!





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Coreografia Curva Sud
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(grazie a Pietro Mazzara di Milan Channel)
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Coreografia Curva Sud



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Ciao Claudio
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La compagna di Claudio Lippi
a San Siro durante il suo ricordo
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La commozione di Stephan El Shaarawy
al ricordo di Claudio Lippi



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Sheva risponde al saluto della Curva
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Striscione della Curva per Enzo Jannacci




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Napoli 1-1
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Mathieu Flamini realizza il gol dell'1-0 rossonero
(dal sito www.gazzetta.it)





L'esultanza di Flamini
(dal sito www.gazzetta.it)





Una conclusione acrobatica di Muntari
(dal sito www.gazzetta.it)





L'espulsione di Mathieu Flamini
(dal sito www.gazzetta.it)






La "Gazzetta dello Sport" del 15 aprile 2013


Il "Corriere dello Sport" del 15 aprile 2013



Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 15 aprile 2013
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-NAPOLI 1-1. SEGNANO FLAMINI E PANDEV. PER GLI AZZURRI PASS CHAMPIONS
Flamini illude il Milan, poi il lampo di Pandev: a San Siro finisce 1-1. La squadra di Mazzarri controlla la ripresa, condizionata dall'espulsione proprio del francese, e blinda il secondo posto
MILANO, 14 aprile 2013 - Se l'abbia perso o meno non si sa, ma il treno Champions (quello della fase a gironi) va veloce ed è il maturoNapoli a trovare il posto in prima classe, cogliendo un utile 1-1 a San Siro. Senza El Shaarawy ancorato in panchina, il Milan lega il suo destino a Flamini che segna un gran gol, subito neutralizzato da Pandev nel primo tempo. Nella spigolosa ripresa, il francese si fa espellere al 28' per un fallaccio trasformando in Everest una salita collinare, anche se in simili frangenti un pareggio può valere oro. Così restano 4 i punti di vantaggio del Napoli; lo stesso dei rossoneri sulla Fiorentina che adesso ci crede di più.
L'ENIGMA DEL FARAONE - Ginocchio o meno, la defezione del Faraone è un colpo. Scelta tecnica? Allegri non drammatizza anche se deve fare a meno di Balotelli. Rientra Pazzini e ai suoi fianchi piazza Robinho e Boateng. Gli assi nella manica di Mazzarri sono noti: Hamsik, Cavani e Pandev. Il Milan senza le giovani star non concede però il fianco al Napoli. Prima prende le misure al pressing azzurro, poi si distende e per una decina di minuti carica a testa bassa. Il primo segnale al 5': Boateng tira dal limite; Cannavaro devia leggermente, ma De Sanctis reattivo riesce a respingere. Al'8' Zapata alza di poco oltre la traversa.
BOTTA E RISPOSTA - Ma il Napoli si difende compassato e organizzato, pronto a ripartire facendo valere la velocità dei suoi portatori di palla. Al 20' gli azzurri protestano per un mani di Flamini in area su cross di Hamsik; Rocchi non si scompone. Ma la partita è bella. Grazie soprattutto al Milan che pur spuntato in attacco agisce a gran ritmo. Al 28' Montolivo si fa rubare palla da Cavani che cerca dalla distanza una conclusione improbabile. Come parrebbe quella che capita sui piedi di Flamini al limite due minuti dopo. Invece il francese inventa un rasoterra maligno che si infila nell'angolo alla sinistra di De Sanctis. Ma la gioia rossonera dura lo spazio di tre minuti. Hamsik dalla sinistra mette in area una bella palla no-look: Pandev è puntuale e la spinge dentro con ghigno interista. E' Milan-Napoli show.
ESCE IL BOA - Cedono le prime articolazioni. Al 36' Allegri è costretto a sostituire Boateng (problemi muscolari) con Niang, consegnando il ragazzo a un tridente rivoluzionario quanto improvvisato. Al 42' Cavani si mangia un gol gigantesco: solo davanti ad Abbiati compie un miracolo calcistico, un magico stop a cui segue però un floscio pallonetto che il rossonero neutralizza con le ultime falangi. E' l'ultimo squillo del primo tempo: bello e combattuto.
ROSSO FLAMINI - L'1-1 fa comodo al Napoli e gli bastano piccoli guizzi per spaventare il Milan. Come quando all'11', Cavani individua una crepa nella difesa rossonera, ma si allunga il pallone favorendo l'uscita di Abbiati. I rossoneri spingono, ma con affanno. Poco sul pezzo, rischiano invece sulle ripartenze azzurre: micidiali con Hamsik, tanto quanto con Cavani. Calata nel ritmo la sfida si addice di più agli azzurri che preferiscono non rischiare. Così Mazzarri al 22' toglie Pandev per Insigne, attaccante sì, ma anche portatore di palla. Intenzione confermata poco dopo quando fa uscire Hamsik per Armero. Farebbe bene anche Allegri a dare uno scossone alla squadra. Ma la scossa micidiale la dà Flamini che si fa espellere al 28' per un'entrata dura su Armero: rosso diretto. Arriva invece al 29' la sostituzione attesa: dentro El Shaarawy, fuori Robinho. Ma in inferiorità numerica e senza il polso giusto il Milan rischia tanto e solo il piede non sincronizzato impedisce a Cavani di infilare il gol del vantaggio al 34'. Al 46' Armero ha la palla del match, ma la spreca, favorendo la deviazione plastica di Abbiati. L'ultimo flash della partita. Il Napoli vola sicuro verso il secondo posto.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

FLAMINI CROCE E DELIZIA, ABBIATI SALVA IL MILAN: UN PAREGGIO PER CHI SI ACCONTENTA...
LE PAGELLE di Matteo Calcagni
Abbiati 7: se il Milan riesce a tenersi stretto il pari, molto deve al suo portiere. Fondamentale nel primo tempo su Cavani e nella ripresa con un paio di interventi decisivi.
Abate 6: molto propositivo, dietro se la cava e sbroglia alcune situazioni complicate. Costretto ad uscire nel finale per un problema fisico (Dall'86' De Sciglio sv)
Zapata 5.5: partecipa alla dormita generale sul gol di Pandev. Generalmente meno sicuro rispetto al compagno di reparto.
Mexes 6: sulla rete partenopea sbaglia in marcatura, ma le colpe sono da ripartire con Zapata. Vanno però sottolineati i tanti anticipi che annullano molti pericolosissimi contropiedi del Napoli.
Constant 6: sale meno rispetto ad Abate, concentrandosi di più sull'aspetto difensivo. Tiene botta fisicamente e regge l'urto con gli avversari.
Flamini 5.5: segna un grandissimo gol ed è forse il migliore fra i rossoneri per 73'. Poi interviene troppo duramente su Zuniga e riceve un cartellino rosso. Un'espulsione che poteva costare carissima al Milan.
Montolivo 6.5: si conferma come l'uomo più in forma a centrocampo e non solo. Alterna fioretto a sciabola e prova sempre a ragionare. Ossigeno puro in questi momenti.
Muntari 5.5: parte fiacco ed è lontano dai ritmi di inizio anno. Si vede poco con la palla al piede, cerca di dare densità alla mediana.
Boateng 6: in avvio sembra brillante, ma la luce si spegne progressivamente, fino all'infortunio. (Dal 35' Niang 5.5: ci mette grande volontà ma è piuttosto impreciso. Riesce ad impensierire la difesa napoletana solo a sprazzi)
Pazzini 6: partita di sportellate con Britos, non riesce mai a concludere verso la porta di De Sanctis. Dal duello contro il centrale greco scaturisce l'azione del gol di Flamini.
Robinho 5.5: qualche spunto tra le linee ma non basta. Cala col passare dei minuti e si vede sempre meno (Dal 74' El Shaarawy 6: entra in un momento complicatissimo e offre il suo contributo. Riesce comunque a creare qualche sussulto in area partenopea)
Allegri 5.5: far riposare El Shaarawy è legittimo, ma la formazione iniziale non convince. Ci mette troppo a cambiare nella ripresa, nonostante il Milan non riesca più ad impensierire la porta di De Sanctis