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17 marzo 2013, Milan vs Palermo 2-0




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-PALERMO
Obiettivo ripartenza. Dopo l'eliminazione, amara ma senza rimpianti, del Camp Nou, il Milan torna a giocare per il suo obiettivo stagionale: arrivare in Champions League. Ora che il terzo posto è stato raggiunto, ed il secondo avvicinato, gli uomini di Allegri vogliono rafforzare la propria classifica e dimostrare che nonostante il 4-0 di martedì sera, la squadra è viva e non risentirà dell'eliminazione dalla competizione europea, come avvenuto lo scorso anno, quando dopo l'eliminazione per mano dei blaugrana, ci fu l'inizio della fine dell'obiettivo scudetto. Quella domenica pomeriggio arrivava a San Siro una squadra di nome e potenziale, invischiata prepotentemente nella lotta dura e cruda per non andare in Serie B. Il Milan acciatto e deluso dall'eliminazione, nonostante il gol di vantaggio, si fece rimontare.
La situazione sembra ripetersi. La storia sembra voler dare una seconda chance al Milan. A San Siro arriva infatti il Palermo, ultimo in classifica e vicino ad una clamorosa retrocessione. I rosanero, come i viola un anno fa, erano una squadra con ben altre premesse. Probabilmente non attrezzati come negli anni scorsi, ma comunque con una rosa superiore alla posizione in classifica. Il Milan non dovrà fare l'errore di sottovalutare la squadra siciliana, dovrà dimostrare di aver accantonato le delusioni infrasettimanali e dovrà continuare la sua corsa verso i posti Champions.
Ma, come detto, il Palermo è disperato. Iniziano per i giocatori di Sannino le gare dove non c'è piu' ritorno. Con 10 gare da giocare, e 30 punti quindi a disposizione, niente è ancora scritto. Ma i palermitani sono ben consci che devono iniziare a fare punti. I numeri dei rosanero parlano chiarissimo. Solo 3 vittorie in tutto il campionato, ottenute tutte al Barbera. Nelle altre 25 gare, sono 13 le sconfitte e ben 12 i pareggi. Il Palermo è la squadra che in A pareggia nettamente di piu', mentre le sconfitte sono analoghe a molte delle squadre che la precedono, anche di diversi punti. Il dato preoccupante, e indicativo dell'annata è quello dei gol fatti, appena 23, contro i 41 subiti. È il secondo peggior attacco, e se si considerano le sole gare esterne, il Palermo ha realizzato la miseria di 6 gol in 14 partite.
Ma i veri numeri che indicano la debacle del campionato rosanero sono quelli dei cambi tecnici. Cinque esoneri, due cambi di dirigenza ed una presidenza, quella di Zamparini, ormai diventata dannosa per tutto l'ambiente, nonostante quanto di buono avesse fatto nelle stagioni precedenti. Ora, in ogni caso, Sannino è l'ultimo a cui verrà affidato il durissimo compito di salvare il compito. Si finisce dove si era iniziato.
L'ex allenatore del Siena, tuttavia, non parte sconfitto. Cercherà di dare alla propria gara la sua nota combattività e il suo carattere. Sannino proseguirà nel solco del 3-5-2, dando ancora più accortezza alla fase difensiva, che nella gara spareggio col Siena di una settimana fa, è apparsa quasi imbarazzante. Il Milan non dovrà fare l'errore di dare già il Palermo per morto. Dietro c'è l'orgoglio di tanti giocatori esperti, di un allenatore carismatico e soprattutto di una piazza numerosa e calda.
I precedenti della sfida, disputati a Milano invitano il Milan all'ottimismo. In 25 gare giocate a San Siro contro i rosanero, infatti, la squadra di Allegri si è imposta in ben 21 occasioni. Due invece, le vittorie del Palermo e due anche i pareggi. 62 le reti siglate dal Milan, solo 16 quelle del Palermo.
Lo scorso anno il match terminò per 3-0 con reti di Nocerino, Robinho e Cassano. Nella stagione 2010-2011 altri 3 gol rossoneri rifilati al Palermo. Gol nel primo tempo di Pato, di testa. poi pareggio di Bacinovic, e gol in sequenza di Ibrahimovic su rigore e Robinho. L'ultima vittoria dei siciliani a Milano risale al dicembre 2009, quando la squadra di Delio Rossi sconfisse nttamente gli uomini di Leonardo, ridimensionandone le ambizioni scudetto con un perentorio 0-2 firmato da Miccoli, spesso a segno contro il Milan, e Bresciano. L'altra vittoria rosanero, la prima a Milano,risale all' ottobre 2006. Risultato sempre di 0-2 e sempre con l'australiano Bresciano a segno. In gol quella sera per la squadra di Guidolin, anche Amauri. I due segni X sono arrivati nel maggio 2005 e nel dicembre 1959.
L'ultimo è uno stranissimo 3-3 arrivato una settimana prima drammatica finale di Istanbul. Un Milan pieno di riserve e primavera si portò in vantaggio con Serginho, che venne poi ripreso da un'autorete di Costacurta. Poi ancora vantaggio sempre con il terzino brasiliano. Vantaggio che diventa addirittura doppio con la rete di Tomasson. In due minuti però Toni e Barone riportano il match in pareggio. Fu il risultato che diede lo scudetto di quell'anno alla Juventus. Tricolore poi revocato per i fatti di Calciopoli.
Sannino arriva alla gara con tanti dubbi di formazione e qualche acciaccato. L'idea è riconfermare il 3-5-2 di Gapserini e Malesani, e renderlo ancor più tattico e difensivo. Sannino potrebbe trovarsi a dover fare a meno di tre titolari come Miccoli, Dossena e Barreto, che in settimana non si sono allenati.
Davanti a Sorrentino, agiranno Munoz, Von Bergen ed Aronica. Le due ali, se cosi' si possono chiamare, saranno Morganella e Garcia, due terzini veri e propri. Cerniera centrale molto fisica e difensiva, con Donati, Arevalo Rios e Kurtic, a dare un filo di tecnica e velocità alla manovra.
I dubbi veri per il tecnico palermitano, sono in avanti. Detto di Miccoli in forte dubbio, rimangono tanti giocatori a disposizione, nessuno dei quali, tuttavia, ha convinto. Formica, Boselli, Ilicic, Dybala e Fabbrini si giocano due posti. I favoriti ad oggi sembra l'ex Udinese, assieme a Dybala, che in settimana ha impressionato Sannino.
Allegri dal canto suo, deve far fronte più che altro alle stanchezze di Coppa e a qualche lieve problema fisico in qualche suo interprete. Turn-over potrebbe essere la parola d'ordine della giornata. Ma con parsimonia. Davanti ad Abbiati, spazio ad Abate e De Sciglio sulle fasce, stante anche la squalifica a Constant. In mezzo, assieme a Zapata, non dovrebbe esserci Mexes, che a Genova era uscito anzitempo e che a Barcellona aveva stretto i denti. Per sostituirlo, lotta a tre tra Yepes, favorito, Bonera e Zaccardo. In mezzo, conferma per Montolivo, che dovrebbe tornare davanti alla difesa. Ai suoi lati, spazio certamente a Muntari e ad uno tra Nocerino e Flamini. Un'altra possibilità sarebbe quella di far tornare Boateng a centrocampo. Davanti, torna titolare dopo due partite, Mario Balotelli, autore già di 5 reti. Accanto a lui ci sarà sicuramente Stephan El Shaarawy. La terza punta è uno dei dubbi della vigilia. Niang meriterebbe la riconferma per non abbatterlo dopo il palo del Nou Camp. Robinho e Bojan scalpitano, tuttavia, e martedi' sono entrati bene in gara. Domani verrà sciolto il dubbio.
A dirigere la sfida sarà il signor Sebastiano Peruzzo della sezione di Schio. Peruzzo ha fatto il suo esordio in serie A ad inizio 2009 in un Cagliari-Udinese termiato 2-0 ed ha diretto, fin qui, 53 gare nella massima serie. In questa stagione ha arbitrato 11 volte. I precedenti con il Milan sono due: il primo è l'esordio della stagione 2010-2011, Milan-Lecce 4-0, mentre il secondo è dell'ottobre 2011, Lecce-Milan 3-4. Con il Palermo, Peruzzo ha 6 precedenti: 2 vittorie dei rosanero, 3 pareggi e una sconfitta. I suoi assistenti saranno Viazzi e Liberti, arbitri addizionali Calvarese e Fabbri. Quarto uomo Altomare.
La speranza è che ci sia una buona risposta di pubblico, nonostante il blocco del traffico a Milano e il cattivo tempo annunciato. Il Milan, lo dimostrano i fatti, ha bisogno del suo pubblico. Sarà un caso, ma nelle ultime giornate casalinghe, si è alzata la media spettatori, ed il Milan è imbattuto a San Siro.
Sette giornate a punteggio pieno. Il Milan infatti ha in piedi una importante striscia positiva. Sette gare vinte consecutive in campionato (con Juve, Pescara, Siena, Bologna, Udinese, Parma, Lazio) ed una, quella per 2-0 col Barcellona, in Champions. 8 gare che hanno trasformato San Siro in un fortino. Bisogna proseguire.
Forza Ragazzi





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La Curva Sud
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La Curva Sud



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(Foto Curva Sud Milano)
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In Curva Sud




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Palermo 2-0
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Pezza di Maglia Rossonera listata a lutto
per ricordare l'amico Marco Locatelli
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Pezza di Maglia Rossonera listata a lutto
per ricordare l'amico Marco Locatelli
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Pezza di Maglia Rossonera listata a lutto
per ricordare l'amico Marco Locatelli


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Il gol di Mario Balotelli su rigore



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Mario Balotelli festeggiato dai compagni
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Il secondo gol di Mario Balotelli




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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)






La "Gazzetta dello Sport" del 18 marzo 2013


Il "Corriere dello Sport" del 18 marzo 2013



Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 18 marzo 2013
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dal sito www.gazzetta.it

SERIE A, MILAN-PALERMO 2-0. DOPPIO BALOTELLI, SANNINO K.O.
I rossoneri passano in vantaggio con Super Mario dal dischetto, che poi raddoppia nella ripresa. Il Napoli resta ancora a +2. Siciliani sempre più vicini alla B
MILANO, 17 marzo 2013 - Fra Milan e Palermo la differenza è un rigore e un tap-in firmati da Mario Baloteli. Tra una rete e l'altra lunghe pause di riflessione dei rossoneri e piccoli tentativi dei rosanero che alla fine si arrendono. Ma dopo la disfatta catalana, la nuova vittoria dei ragazzi di Allegri conferma il passo deciso sulla scia del Napoli e la tenuta nei confronti della Fiorentina, diretta concorrente Champions da tenere d'occhio.
SANNINO CI PROVA - La suggestione Traore è durata lo spazio di una notte. Allegri ha preferito affidarsi alla continuità di Flamini con Montolivo e Muntari alla sinistra del francese. In difesa torna De Sciglio. In attacco Balotelli fra Boateng ed El Shaarawy. Parola d'ordine: dimentichiamo il passato e puntiamo al secondo posto. Sul fronte rosanero partita tattica: asfissiare i portatori di palla; pressare, ingabbiare. Non permettere al Milan di arrivare oltre il limite. Giuseppe Sannino ha dettato regole semplici al suo esordio: tutto pur di guadagnare punti; difesa serrata e ripartenze lungo la rotta Ilicic-Dyabala.
RALLENTATORE - L'avvio è infatti spigoloso; fallo sistematico. Quattro nei primissimi minuti di gioco, più la trattenuta netta in area di Aronica su Balotelli all'8'. Peruzzo indica il dischetto del rigore e Mario, freddo e implacabile, infila alla destra di Sorrentino. Partita in discesa per il Milan che gestisce senza alzare troppo il ritmo. Attende al varco il Palermo per poi esaltarsi con una manovra offensiva molto tecnica. Balotelli dà spettacolo; colpi di tacco, suola, dribbling. I difensori rosanero usano ogni mezzo per fermarlo. Sconosciute modalità più corrette. Il gap d'altronde è evidente. Al 17' dopo uno scambio al limite con El Shaarawy, Boateng conclude di poco oltre la traversa. Al 24' Muntari serve El Shaarawy in area; doppio dribbling del Faraone e palla deviata in angolo. Al 32' alzata di testa dei ragazzi di Sannino: Zapata ferma al limite con la mano; si becca il giallo, ma il Palermo vorrebbe qualcosa di più. E' punizione: due volte ribattuta dalla difesa rossonera. Più interessante, al 38', il bolide di Morganella dal limite che Abbiati devia in angolo. Guizzi che coincidono con un impoverimento del gioco rossonero, a tratti indolente come il passo di Balotelli, che però alle pause alterna giochi di prestigio.
MARIO BY NIANG - Sannino nella ripresa schiera Nelson al posto di Garcia. Nulla di rivoluzionario, ma sufficiente a tenere più in tensione un Milan. Al 6', per esempio, un innocuo tiro di Ilicic dal limite viene parato in due tempi da Abbiati che scivola, perde palla e poi la recupera. Le scorie catalane sono visibili a occhi nudo e il Palermo cerca di approfittarne. Allegri inietta un po' di caffeina sostituendo El Shaarawy con Niang. Il rischio è sempre in agguato e i rossoneri non riescono a sottrarsi dal pressing dei siciliani. Da sottolineare in simili frangenti il sacrifico di Montolivo che recupera palloni come se piovesse. Ma basta la fuga di Niang sulla sinistra a risvegliare l'assopito popolo rossonero: rasoterra dalla linea di fondo; Aronica devia su Sorrentino che non trattiene e Balotelli non perdona. E' il 21'. Un gollonzo che tranquillizza i rossoneri, ma che certifica lo strapotere fisico e tecnico del bomber rossonero in gol 7 volte in 6 partite. Come dire che con Balo si va solo avanti. Gli ingressi di Fabbrini e Traore non scalfiscono il resto della gara. Adesso il Chievo, poi Fiorentina e Napoli. La caccia alla grande Europa continua.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

CHE DELIZIA QUESTO BALO, DECISIVO COME POCHI. EL SHAARAWY APPANNATO, MONTOLIVO INCREDIBILE
LE PAGELLE di Antonio Vitiello
Abate 6 - Spinge e difende ma commette qualche sbavatura di troppo. I suoi traversoni spesso non raggiungono gli attaccanti, da migliorare sotto il profilo della precisione.
Zapata 5,5 - La gara non è da insufficienza ma commette un fallo di mani che poteva lasciare la squadra in dieci uomini, grosso rischio per il colombiano.
Bonera 6 - Torna in campo dopo diverse settimane, commette qualche errore di valutazione ma tutto sommato gioca una gara sufficiente.
De Sciglio 6,5 - Sempre una garanzia per la difesa milanista. Diagonale decisiva su Ilicic nel primo tempo, tanti cross e sovrapposizioni, costante spina nel fianco. 
Flamini 6 - Allegri sceglie di puntare ancora su di lui, in campo si fa sentire e spesso dà il via a contropiedi.
Montolivo 7,5 - Assoluto padrone del centrocampo. Tutte le palle passano dai suoi piedi, interrompe le azioni avversarie e le fa ripartire con rapidità. Giocatore fondamentale per tutta la squadra.
Muntari 6 - Non al meglio della condizione si fa sentire in mezzo al campo con qualche fallo tattico.
Boateng 6 - A disposizione della squadra. Non fa nulla di trascendentale però corre e lotta per il gruppo. Dal 81' Traorè sv
Balotelli 8 - Sette gol in sei partite in campionato, delizia il pubblico con giocate d'alta scuola e risulta essere l'uomo più decisivo in campionato da gennaio ad oggi. Il Milan si è affidato alla sua fame da gol.
El Shaarawy 5,5 - Gara no per il Faraone. Con il Palermo ha poche palle giocabili e molte le spreca lui. In calo di condizione, del tutto normale, dopo una stagione straordinaria.  Dal 58' Niang 6 - Ci mette lo zampino sul secondo gol di Balotelli, corre tanto, gli manca solo il gol.