dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE GENOA-MILAN
Nessuna distrazione : sono "blaugrana" anche loro.
A soli 4 giorni dalla grande sfida del Camp Nou, il Milan di Allegri prosegue la sua corsa verso i posti Champions, affrontando il Genoa di Ballardini a Marassi.
È un momento delicato della stagione per entrambe le squadre.
Da una parte, il Milan ha raggiunto l'agognato terzo posto in solitaria, ambisce ora addirittura al secondo e affronta i quarti di finale di Champions da favorita contro il Barcellona. La stagione è definitivamente raddrizzata, ma si sa che, tornare alle stalle, dopo essere stati sulle stelle, è facile e soprattutto fa doppiamente male.
Per questo la gara con il Genoa non deve essere sottovalutata ne snobbata, nemmeno inconsciamente. La partita è troppo importante, per molti motivi. Per la continuità, mantenendo il terzo posto in vista di due gare abbordabili con Palermo e Chievo nelle prossime giornate. Perchè Lazio e Fiorentina si affrontano nello scontro diretto nella stessa giornata, e una potrebbe abbandonare quindi la lotta terzo posto se il Milan vincesse. Per mettere il fiato sul collo ad un Napoli in netta frenata. Ma soprattutto per arrivare nelle massime condizioni fisiche e, ancor più importante, psicologiche alla gara con il Barcellona di martedi' sera.
La programmazione e la fortuna, aiutano Allegri. In settimana, infatti, a parte il povero Nigel De Jong, alle prese con un lungo infortunio al tendine d'Achille, tutto il gruppo è stato agli ordini del tecnico rossonero. Situazione ben diversa da quella di appena un anno fa, quando a cavallo tra le gare di Champions e quelle decisive per il campionato, il Milan si è trovato a dover affrontare una vera e propria moria.
Dall'altra parte c'è il Genoa. Una squadra a due volti. Una squadra che raramente gioca male. Che ha ottimi interpreti, che ha un pubblico fantastico e uno stadio caldo. Ma che nonostante questo, oggi, al netto delle penalizzazioni, dopo una stagione travagliata, dopo 3 allenatori e due mercati caotici, sarebbe condannata alla serie B.
La situazione, tuttavia, da quando è arrivato Davide Ballardini sulla panchina del Grifone, è cambiata.
Sei partite disputate, con 9 punti all'attivo, frutto di 2 vittorie, 3 pareggi ed una sconfitta. Non molti, in generale, ma vanno considerati gli avversari affrontati : Juventus, Lazio, Parma, Udinese, Palermo e Roma.
Proprio nella Capitale, i rossoblu hanno fatto, pur perdendo, paradossalmente la loro miglior partita da quando è arrivato Ballardini. Padroni del campo per gran parte della gara, pericolosi in avanti e quasi mai in difficoltà nella retroguardia. Tuttavia gli episodi hanno condannato i genoani. Un rigore dubbio e una papera del portiere Frey hanno spianato la strada alla Roma di Totti.
Il Genoa ora è a +5 sulla zona salvezza. Non ancora un margine soddisfacente, tutt'altro. Ma considerando dove si trovava la squadra rossoblu' appena un mese fa, si può quasi parlare di miracolo.
Il merito principale di Ballardini è stato quello di dare equilibrio e compattezza ad una squadra che appariva allo sbando.
In ben 3 delle 6 gare disputate, il Genoa ha chiuso la gara con la rete inviolata. Cosa impensabile fino a qualche tempo fa, quando la difesa allenata prima da De Canio e poi da Delneri sembrava il classico colabrodo.
In generale sono 40 i gol subiti (6 nella gestione Ballardini) e 27 quelli realizzati (sempre 6 con l'ex allenatore di Cagliari e Palermo).
Come sempre, è interessante scorporare il dato, andando ad analizzare le differenze di rendimento tra casa e trasferta. Qualcosa di significativo si trova sempre. Per quanto riguarda i gol subiti, il dato dice che il Genoa concede più in casa che fuori. Sono infatti 23 i gol subiti a Marassi, contro i 17 subiti fuori casa. Ciò vuol dire che tra le mura amiche, il Genoa gioca un calcio più aperto, offensivo, propositivo. Questo è evidenziato anche dalle reti realizzate. Sono infatti esattamente il doppio, i gol fatti in casa rispetto a quelli realizzati lontano dal Ferraris. 18 contro appena 9.
Indicatore che da informazione, se ce ne fosse bisogno, che il Genoa giocherà la partita di domani. Difficilmente adotterà atteggiamenti "sparagnini" o speculativi. Sarà tosta sin da subito, nonostante qualche problemino di formazione, che andremo ad analizzare più avanti.
Trasferta da sempre ostica per il Milan, quella di Genova.
In primis, ahimè, per la questione ambientale. Tutti purtroppo ricordano la tragica giornata del 29 Gennaio 1995, quando il povero Vincenzo Spagnolo, allora 25enne, fu accoltellato a morte da un tifoso rossonero durante alcuni scontri a Marassi. Da li in poi, tra Milan e Genoa, polemiche, scontri, partite sospese, rinviate, altri scontri. Ora la parola fine è stata messa. Milan e Genoa sono due società profondamente amiche, e in settimana il Prefetto di Genova ha dichiarato che per la gara non si prospetta nessun rischio.
Finalmente distensione e solo calcio. Almeno è quello che ci auguriamo.
Trasferta insidiosa non solo per questioni ambientali.
Da quando, nella stagione 2007-2008, il Grifone è tornato in serie A, lo score dei risultati presenta un assoluta parità. Due vittorie a testa e un pareggio.
Lo scorso anno, nonostante qualche fumogeno di troppo durante la gara, il Milan si impose per 2-0 con reti di Ibrahimovic e Nocerino.
Nella stagione 2010-2011, la prima di Allegri in rossonero, la gara terminò 1-1, ultimo pareggio negli scontri diretti tra le due squadre. A segno, quel pomeriggio, andarono Pato alla mezz'ora e Floro Flores, poco prima dell'intervallo.
L'ultima vittoria interna risale alla stagione precedente. Si affrontavano il Milan di Leonardo e il Genoa di Gasperini, in un clima surreale, dato che il Ferraris era a porte chiuse. Vinse il Genoa, con l'1-0 targato Sculli nel finale.
Prima di quella gara, una vittoria per parte. 2-0 nel 2008-2009 e 0-3 nella stagione precedente, con reti di Kaka, autore di una doppietta e Ambrosini.
Quello che si andrà a giocare domani sera allo stadio Ferraris sarà, in generale, il 45esimo confronto tra Milan e Genoa nella massima serie, con 14 vittorie rossonere, 19 pareggi e 11 vittorie rossoblu. La sfida nella sfida è anche tra i due tecnici, rispettivamente Davide Ballardini e Massimiliano Allegri.
I due si sono già affrontati sei volte nella loro carriera, l'allenatore livornese ha finora ottenuto quattro vittorie, mentre quello rossoblu ha trionfato solo in un'occasione. L'ultimo precedente tra i due risale al gennaio 2012, quando il Milan guidato da Allegri sconfisse 3-0 il Cagliari, grazie ai gol di Ibrahimovic, Nocerino e Ambrosini.
Il Genoa arriva alla gara con qualche assenza, soprattutto a centrocampo.
Kucka sarà squalificato, Matuzalem ed Olivera infortunati, mentre Marco Rossi è in dubbio. Con loro, mancherà anche Manfredini.
Ballardini confermerà il 3-5-1-1 impostato da quando è arrivato.
Davanti a Frey, agiranno Portanova, Granqvist e Moretti, in vantaggio su Bovo.
Nel folto centrocampo a 5, sarà probabilmente Toszer a prendere il posto di Kucka davanti alla difesa. Con lui, anche Vargas e Marco Rossi. Se quest'ultimo non dovesse farcela, il tecnico rossoblu potrebbe optare per Marco Rigoni, per adattare Cassani, oppure optare per arretrare Bertolacci, inserendo un'altra punta o un altro trequartista come Jorquera.
Sulle fasce agiranno Antonelli e Pisano.
Davanti, ad affiancare Borriello ci sarà con ogni probabilità Bertolacci, che bene sta facendo e sul quale Galliani ha messo pesantemente gli occhi addosso.
Allegri avrà invece praticamente tutta la rosa a sua disposizione.
Quindi ampia scelta e possibile mini turn over in vista del Camp Nou.
Davanti ad Abbiati i dubbi sono parecchi, in difesa. Con il rientro di Constant, sono sempre i soliti tre a giocarsi due maglie. L'impressione è che possano partire Constant, ex della partita, e De Sciglio. In mezzo, al fianco del rientrante Mexes, si giocano il posto Zapata, Zaccardo e Yepes. Zapata, tuttavia, è reduce da qualche problemino muscolare, e potrebbe quindi lasciar posto a un compagno. Al momento sembra in vantaggio Zaccardo su Yepes.
A centrocampo, l'unico certo sembra essere Montolivo, cosi' come è certo che Ambrosini verrà risparmiato per la Champions. Muntari dovrebbe tornare titolare, dopo l'assenza con la Lazio. A completare il reparto, il ballottaggio tra Nocerino e Flamini, col francese favorito per partire dall'inizio.
In avanti, Balotelli dovrebbe tornare titolare, a danno di Pazzini. Al suo fianco dovrebbero esserci Boateng ed El Shaarawy. Anche qui, tuttavia, ci sono alcune possibili varianti. Niang potrebbe infatti partire dall'inizio, dopo le ultime 3 panchine consecutive. Potrebbe essere un opzione per far riposare Boateng, oppure per spostare il ghanese di nuovo a centrocampo, schierando cosi' il tridente pesante davanti.
Se cosi' fosse, Allegri potrebbe arrivare a schierare a Barcellona una formazione con 4-5 elementi freschi.
E con la partita intensa che si prospetta, sarebbe fondamentale.
Ma nessun volo pindarico deve essere fatto in casa Milan. Per pensare al Barcellona ci sarà tutto il tempo. Anche se sarà difficile restare concentrati, dovrà essere fatto. Perché il rischio di rimanere col cerino in mano, è piu' che presente. Ora viene il campionato, conta solo quello.
Forza ragazzi! |