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10 febbraio 2013, Cagliari vs Milan 1-1




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE CAGLIARI-MILAN
Dopo una lunga odissea, si gioca. Cagliari-Milan ha vissuto una settimana da tregenda. Tra autorizzazioni, prefetti, divieti, sindaci, proteste e chi più ne ha, più ne metta, la gara è passata da Cagliari, a Torino, per finire poi ancora a Cagliari, in extremis, ieri sera. Quindi Is Arneas. Giusto cosi'. Il Milan non voleva alcun vantaggio, come fatto da altri, e sin dall'inizio l'auspicio era giocare in casa, come da calendario.
Assurdo però che ancora nel 2013 non ci sia chiarezza e si debba passare tra mille peripezie per una semplice gara di calcio, con i tifosi che ci vanno sempre e regolarmente di mezzo.
Chiusa la doverosa parentesi, parliamo della gara. Partita complicata che aspetta un Milan totalmente rilanciato. Quarto posto agganciato nel convulso finale della gara con l'Udinese, grazie a Mario Balotelli, e terzo posto ad un tiro di schioppo, complici anche i passi falsi di Lazio e Inter. E la giornata, invita ancora all'ottimismo. Perché se è vero che la gara di Is Arenas non sarà agevole, è anche vero che Lazio e Fiorentina, dirette concorrenti per il posto Champions, giocheranno con Napoli e Juventus, in piena lotta scudetto.
La squadra rossonera, nonostante i giornalisti ci abbiano provato per tutta la settimana, prima con le dichiarazioni di Cassano, poi con i casi Balotelli-Paolo Berlusconi e quello fantomatico dei vigili di Linate, è tranquilla e arriva da una settimana di buoni allenamenti, nonostante le gare delle Nazionali svoltesi mercoledi'.l'assenza di Bonera e Montolivo ha messo Allegri sull'attenti, ma il contestuale recupero di Mexes, Boateng, De Sciglio e Ambrosini, rispetto all'ultima partita, ha rasserenato gli animi.
L'obiettivo dei rossoneri è continuare nell'ottima striscia, che ha visto accumulare 33 punti nelle ultime 15 gare, recuperandone ben 13 all'Inter e 10 alla Lazio.
Domani, paradossalmente, potrebbe anche essere un vantaggio per la squadra di Allegri giocare ad Is Arenas, in casa del Cagliari.
A livello tattico, il Cagliari in casa, con entusiasmo e sotto la spinta dei tifosi, si giocherà la partita in modo molto piu' aperto. Il Milan avrà una squadra per forza di cose un po' piu' muscolare in mezzo al campo, data l'assenza di Montolivo. Si potrà cosi' rubare palla sul gioco palla a terra dei rossoblu, e trovare piu' squilibrata la squadra di Pulga e Lopez. E con la forza offensiva che ha il Milan, tutto sarebbe più facile.
Non a caso il Milan è la seconda squadra che segna piu' gol fuori casa, ben 21. In campo neutro i rossoblu avrebbero tenuto probabilmente un atteggiamento ben piu' coperto. Di fronte ci sarà tuttavia un Cagliari in forma, rinfrancato dal poter finalmente giocarsi una gara importante in casa, nel proprio stadio, dinanzi ad un pubblico festante.
La clamorosa vittoria per 2-4 all'Olimpico di Roma della scorsa settimana ha rilanciato gli uomini di Lopez e Pulga, avvicinando la salvezza e dando molti spunti positivi per continuare. I rossoblu sono una buonissima squadra. A parte le prime 7-8 big, è la squadra che indubbiamente gioca il miglior calcio. Un calcio fatto di dinamismo e discreta qualità. Squadra dotata di buone qualità difensive, grazie all'ottimo Agazzi e ad Astori, centrale di scuola Milan ormai nell'orbita della Nazionale. Davanti, il parco attaccanti è di tutto rispetto: Sau, Nenè, Ibarbo, Thiago Ribeiro e Pinilla formano un attacco che fa invidia a molte squadre ben più quotate.
La classifica è parecchio bugiarda. 24 punti, appena +4 dalla terz'ultima. Pochi punti frutto soprattutto del cambio iniziale dell'allenatore e dagli innumerevoli problemi legati allo stadio, che hanno portato ad una gara persa a tavolino, due gare in campo neutro ed una a porte chiuse.
A Cagliari, il Milan e i rossoblù si sono incontrate in 31 precedenti: il bilancio vede il Milan in vantaggio con 13 successi contro i 4 della formazione di casa, mentre sono ben 14 i segni X. 41 i gol milanisti contro i 25 rossoblù.L'ultimo precedente corrisponde anche all'ultima vittoria rossonera. Il match, in seguito allo sciopero dei calciatori, fu giocato a Dicembre, anziché ad Agosto come da programma. I Rossoneri si imposero col risultato di 2-0 grazie alle reti di Nocerino e Ibrahimovic.
Nella stagione precedente, nel Gennaio, decise un gol di Strasser nei minuti finali di gara. Nel 2010, i rossoneri allenati da Leonardo si imposero 3-2 sui rossoblù. I gol sono tutti del primo tempo: Milan che apre le marcature al 7' con Borriello, pareggio del Cagliari al 17' con Ragatzu, poi ancora vantaggio al 19' con Huntelaar, ma al 32' il Cagliari ripristinò la parità con la rete di Matri. A decidere fu poi un autogol di Astori al 38'.
L'ultimo pareggio, invece, risale alla stagione 2008/2009 quando alla 6' giornata la gara terminò a reti inviolate. Massimiliano Allegri era l'allenatore dei rossoblù e conquistò allora il suo primo punto in serie A, dopo 5 sconfitte consecutive in avvio.
Nel campionato 2007/08, la squadra allora allenata da Carlo Ancelotti usci dal Sant'Elia con un punto solo. La gara terminò 2-2: per il Milan, segnarono Gilardino e Borriello. Anche nella stagione 2005-2006, il 16 ottobre 2005, il Milan ebbe la meglio sui sardi grazie ai centri di Gilardino, e di Andriy Shevchenko.
L'ultimo successo del Cagliari risale alla 5' giornata della stagione 1998-1999: era l'ottobre '98 e la gara finì 1-0 con il gol di De Patre.
Pulga e Lopez hanno pochi dubbi di formazione. Le uniche assenze saranno quelle, seppur importanti, di Avelar e Nainngolan, squalificati, Nenè è invece recuperato e sarà pronto a subentrare.
Lo schema sarà il classico 4-3-3. Davanti ad Agazzi, spazio a Pisano e Murru sulle fasce, mentre al centro agiranno l'ex Milan Astori e Rossettini, recuperato dopo l'infortunio subito a Roma. Sarà Dessena a centrocampo a sostituire l'ottimo Ninngolan. Con lui, capitan Conti e lo svedese Ekdal. Tridente pesante, in avanti, con Ibarbo, Thiago Ribeiro e Sau. Trio capacissimo nelle azioni strette e in ripartenza.
Allegri, dal canto suo, deve far conto con l'assenza di Montolivo, ma come detto può sorridere per ben 4 recuperi rispetto all'Udinese. In porta, ci sarà Abbiati, che andrà a sostituire Amelia. I dubbi maggiori riguardano la difesa. Ad oggi sembrano favoriti Abate, Mexes, Zapata e Constant. Ma De Sciglio, a destra, e Zaccardo, in mezzo, si giocano le proprie possibilità.
A centrocampo, dovrebbe essere Ambrosini ad essere schierato davanti alla difesa. Con lui, Boateng, Flamini e Nocerino si giocano le due maglie del centrocampo a 3. Ad oggi i favoriti sembrano essere il francese ed il ghanese.
Davanti, il trio delle creste, con Niang-Balotelli- El Shaarawy. Pazzini sarà ancora assente, e quindi i cambi offensivi per Allegri saranno Robinho e Bojan.
Ad arbitrare sarà Giannoccaro, di Lecce. Per assisterlo sono stati designati i guardalinee Bianchi e Musolino, gli assistenti aggiunti Baracani e Pinzani ed il quarto uomo Viazzi.
Giannoccaro ha diretto il Milan in 6 occasioni con un bilancio di 5 vittorie rossonere e una sconfitta. Sono invece 11 le gare dirette al Cagliari, con 6 successi rossoblù, 3 pareggi e 2 sconfitte.
Lo stadio di Quartu si annuncia quasi tutto esaurito. Quasi 17mila tifosi cagliaritani pronti finalmente ad una festa.
Starà al Milan cercare, sportivamente, di rovinargliela. Troppo importanti i 3 punti per sottovalutare e fare sconti.
La corsa deve continuare.





Paolo "049" all'Is Arenas per Cagliari vs Milan 1-1
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(Foto Curva Sud)
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(Foto Curva Sud)





Stephan El Shaarawy in azione, sullo sfondo il settore rossonero





Il rigore di Mario Balotelli, che fissa il risultato sull'1-1
(dal sito www.gazzetta.it)





Il rigore di Balotelli visto da dietro
(dal sito www.gazzetta.it)



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Mario zittisce i tifosi cagliaritani che lo fischiavano per distrarlo
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(dal sito www.gazzetta.it)



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I giocatori rossoneri sotto il settore ospiti al termine della partita
(by Pino Russo)






La "Gazzetta dello Sport" dell'11 febbraio 2013


Il "Corriere dello Sport" dell'11 febbraio 2013



Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" dell'11 febbraio 2013
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dal sito www.gazzetta.it

CAGLIARI-MILAN 1-1: UN RIGORE DI BALOTELLI SALVA I ROSSONERI
Nel primo tempo Ibarbo segna un gol magnifico. Al 37' della ripresa Balotelli trasforma un rigore, poi Agazzi fa miracoli e difende il punto
QUARTU SANT'ELENA (CA), 10 febbraio 2013 - Alla fine ci pensa Mario Balotelli a prendere il Milan sull'orlo del baratro e indirizzarlo sulla retta via. Col Cagliari finisce infatti 1-1: alla grande prova dei sardi, fa da contraltare la pessima esibizione di un Milan spento e scialbo. Dominato per lunghi tratti e alle prese con errori di vecchia data. Con Il gol di Ibarbo nel primo tempo la squadra di Pulga aveva accarezzato un sogno. Il pareggio su rigore a otto minuti dalla fine, con espulsione conseguente di Astori ammonito due volte, è un macigno che punisce eccessivamente Conti e compagni che in inferiorità numerica evitano la beffa grazie ai miracoli di Agazzi.
TRIDENTI E TRIDENTI - La caccia al terzo posto del Milan era ripartita con De Sciglio al posto di Costant e Muntari a rilevare Boateng. Tridente intoccabile, come quello del Cagliari, in cui Thiago Ribeiro lancia audaci messaggi a Sau e Ibarbo. Il meglio, insomma, nello scenario migliore. Dopo lo stucchevole balletto di ricorsi e controricorsi, Is Arenas ha infatti lo spettacolo che si merita. Una febbre che contagia tutti, giocatori compresi, perché il Cagliari nel primo tempo furoreggia meritando il gol al 45' di Ibarbo. Il colombiano è velocità pura e potenza fisica. Il suo giocare al calcio non è mai banale ed è un paradosso che il primo a non capirlo sia il connazionale Zapata. Già, Zapata e Mexes. Quando i sardi irrompono in contropiede con le modalità di una cavalleria pesante, Abbiati trema. Inenarrabili certi errori della coppia rossonera, colpiti al fianco da Thiago Ribeiro, Sau e Ibarbo, che non avranno creste, ma tanta personalità.
IBARBO - Il piano tattico di Allegri perde consistenza nel momento in cui il Cagliari organizza la manovra offensiva. A complicare le cose è la mancanza di coordinazione a centrocampo, dove si sente la mancanza di un uomo d'ordine come Montolivo, anche se Ambrosini con la sua esperienza ci mette molte pezze. Muntari dal canto suo non incide molto e lì davanti il tridente è sfilacciato e poco convincente. El Shaarawy inoltre non ha la continuità cui aveva abituato e Balotelli alterna giocate a errori marchiani, soprattutto quando si tratta di dialogare con il Faraone. Dall'altra parte Niang ci mette cuore, ma è Abate a supportarlo con la complicità di Flamini. Sono loro a mettere in mezzo buone palle, ma devono fare i conti con difensori impeccabili come Rossettini e Astori, modello "non si passa". Insomma un Cagliari perfetto, che manca il gol al 22' con Ibarbo, palla alta da posizione magnifica, ma che non fallisce al 45', quando con una punizione pennellata (guarda jun po', la solita palla inattiva), Conti la mette in testa al compagno: colpo preciso del colombiano e palla nell'angolino alla destra di Abbiati.
IL SOLITO BALOTELLI - Senza la qualità in mezzo al campo è davvero dura. All'inizio della ripresa, bastano infatti due tocchi al Cagliari per arrivare davanti ad Abbiati e sfiorare il raddoppio con Conti. Riaffiorano le parole di Allegri che alla vigilia aveva avvertito quanto poco ci volesse a rovinare la potente rimonta fatta finora. Il Milan, infatti, imbarca acqua da tutte le parti: in fase offensiva come in quella difensiva. E i sardi godono che è un piacere. All'11', addirittura, Pulga & Lopez si permettono il lusso di togliere Thiago Ribeiro per Cossu, aggiungendo ulteriore qualità. Significativa invece la decisione di Allegri di togliere El Shaarawy per Boateng. Plausibile: il Faraone è spento, ma la questione potrebbe scatenare polemiche. E la partita prosegue con un MIlan anemico che non spaventa i sardi. Anzi, i rossoblù attendono e ripartono a ritmo contenuto per evitare rischi. Entrano anche Bojan (fuori Ambrosini) e Ariaudo (Murru out), ma la sostanza non cambia. A sfiorare ancora il gol è infatti il Cagliari: colpo di testa di Ekdal imbeccato da Cossu. Poi con due mosse offensive, Pulga inserisce Pinilla per Sau, Allegri Robinho per Niang. Ma segna su rigore Balotelli, su cui fa fallo Astori, già ammonito e quindi espulso. Poi Agazzi difende con un paio di numeri portentosi un punto sicuramente meritato: la sconfitta sarebbe stata una vera beffa per i sardi.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

DIFESA DISASTROSA E SENZA MONTOLIVO È BUIO A CENTROCAMPO. SUPERMARIO ANCORA DECISIVO
LE PAGELLE di Antonio Vitiello
Abbiati 5,5 - Potrebbe fare molto di più sul gol di Ibarbo ma viene superato dal colpo di testa del cagliaritano.
Abate 6,5 - Spinge tantissimo, uno dei migliori in campo del Milan. E una spina nel fianco ma potrebbe essere più preciso nei cross.
Zapata 4,5 - Tante sbavature, qualche entrata positiva ma abbastanza frastornato. Sul gol di Ibrabo è in netto ritardo. Giornata storta.
Mexes 5- Causa la punizione in cui nasce il vantaggio del Cagliari, si fa anticipare diverse volte e provoca qualche brivido di troppo.
De Sciglio 5,5 - Prestazione opaca, spinge raramente nel primo tempo. Nella ripresa per poco non supera Agazzi con un bel tiro potente che poi Balotelli sfrutta per guadagnarsi il rigore.
Flamini 6 - Un giocatore ritrovato. Corre a tutto campo, si inserisce in avanti e dà man forte anche alla difesa, il migliore a centrocampo.
Ambrosini 5,5 - Si fa notare con qualche recupero e per un paio di tiri sballati ma si vede che non ha ancora i novanta minuti nelle gambe perchè spesso trotterella. Dal 20' st Bojan 5,5 - L'unico brivido arriva nel recupero con una bella conclusione respinta da Agazzi ma per tutto il resto perde troppi palloni e tenta dribbling di troppo.
Muntari 5,5 - Non giocava da 9 mesi da titolare e si vede. Corre poco e si rende poco utile sia in fase difensiva che offensiva. L'unica nota positiva sono i 90 minuti.
Niang 6 -Nel primo tempo è l'unico a provarci di più con continue incursioni sulla parte destra del campo. Nel secondo tempo Allegri lo sostituisce perchè stanco. Dal 35' st Robinho sv
Balotelli 6,5 - Fa a sportellate per tutta la gara, provoca ammonizioni ed espulsioni. Come sempre decisivo dal dischetto e mette dentro un rigore ancora una volta pesantissimo.
El Shaarawy 5 - Forse una delle peggiori gare stagionali. Il Faraone non spinge e non si rende pericoloso, quasi sempre isolato sulla sinistra e ben controllato da Pisano. Dal 15' st Boateng 6 - Entra e cerca di dare una mano alla fase offensiva. Ha il merito di provare tiri dalla distanza, cosa che il Milan non aveva quasi mai fatto in tutta la gara.