dal sito www.gazzetta.it
MILAN NEL SEGNO DEL FARAONE. 4° SUCCESSO DI FILA: PESCARA K.O.
A San Siro finisce 4-1: i rossoneri passano subito con Nocerino. Poi gli abruzzesi regalano due autogol, prima dell'ennesima rete di El Shaarawy. Di Terlizzi l'unico centro della squadra di Bergodi
MILANO, 16 dicembre 2012 - La quarta vitttoria consecutiva del Milan è una scia di sudore e fatica. Un 4-1 molto bugiardo, tirato e ottenuto con le unghie e molta fortuna, perché il Pescara fa la sua partita, superando lo choc del gol di Nocerino subìto dopo pochi secondi e rialzando la testa anche dopo avere regalato il 2-0 ai rossoneri su autorete. La rete di Terlizzi regala infatti pressione alla partita. Ma Jonathas rovina tutto segnando ancora nella porta di Perin e spianando il poker, guarda un po' di El Shaarawy. Mettiamola così: il Milan con l'animo operaio di sempre riesce a portare a casa tre punti di rilievo.
SULL'ONDA DI NOCERINO - Antonio Nocerino conferma di non essere più Ibradipendente e dopo il gol al Torino di una settimana fa impiega solo 35 secondi per gridare alla curva di essere il solito "picchia duro". Il "Ringhio de no antri" indirizza subito la partita, anche se il Pescara non perde completamente il senno, impedendo tra l'altro al Milan di esagerare. Si diceva una manciata di secondi. Appena il tempo di permettere a El Shaarawy di ricevere da Robinho e mettere al limite dell'area piccola un pallone che il Noce spinge in rete. Il gol, tutto sommato, cambia anche i piani dei rossoneri che pur mantenendo il possesso del pallone devono confrontarsi con una muraglia umana. Pochi gli spazi. Abbondano così i tiri dalla distanza. Soprattutto quello di El Shaarawy al 22': palla indirizzata sul primo palo e scacciata in angolo da Perin. Gli abruzzesi ci provano con Abbruscato, ma il contropiede ha vita dura. Il Milan infatti ha grande qualità, perché riesce a recuperare subito palla e si avvicina ancora al gol prima con Pazzini servito da Robinho, poi con Costantc, implacabile protagonista con giocate molto brasiliane. Ma a giganteggiare è il Faraone. Onnipresente: in attacco e nella manovra di contenimento. Uomo di fatica per tutte le stagioni. I rossoneri concludono il primo tempo con un 65 per cento di possesso palla fine a se stesso. Un'enormità che fa a pugni con l'unico gol del Noce. Trovare spazi fra dieci uomini non è facile. Ma il Pescara sembra avere nelle corde la voglia di riscatto. Insomma, l'insidia è dietro l'angolo e Allegri invita i suoi a non abbassare la guardia.
AUTOGOL E FARAONI - Non a caso al 3' della ripresa il Pescara sfiora il pareggio con un colpo di testa poco potente di Bjarnason di testa; Amelia blocca sulla linea. Bergodi negli spogliatoi deve avere informato la squadra che solo con la velocità si possono creare problemi ai rossoneri. Per accreditare le sue intenzioni toglie Weiss per Celik, che non basta a evitare al 6' il 2-0 del Milan, regalato con senso natalizio da Abbruscato che in avvitamento di testa devia il cross di Robinho nell'angolo alla sinistra di Perin. Ma si riscattano subito gli abruzzesi, trovando la rete all'11' con un colpo di testa imparabile di Terlizzi. Ennesima rete subita su calcio piazzato. Ma la paura dilaga al 15' quando Balzano con molto clamore colpisce il palo dalla distanza. Amelia immobile assiste esterrefatto e tira un sospiro di sollievo. Allegri toglie Robinho per Boateng alla ricerca di una spinta maggiore. Bergodi inserisce prima Jonathas, poi Quintero e ordina pressing a tutto campo. Ma Jonathas fa in tempo a deviare ancora nella sua porta il cross di El Shaarawy che al 36' spinge in rete il 4-1 su assist di Pazzini. Troppa grazia, ma il Milan continua il suo viaggio verso i piani alti. Guarito dai suoi mali? Lo capiremo meglio sabato prossimo con la Roma, fermata dal Chievo e a soli due punti più in su. Maya permettendo.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
MILAN FORZA 4! EL SHAARAWY IMMENSO: ASSIST + UN GOL E MEZZO, YEPES GLADIATORE MAI DOMO
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Amelia 6: nel primo tempo si estende deviando l'insidiosa bordata di Togni. Nella ripresa non può nulla su Terlizzi, ma poi rischia, battezzando fuori una conclusione di Balzano stampatasi poi sul palo.
De Sciglio 6.5: la sua maturità non è più una novità. Con la sfera tra i piedi non è mai banale, mostrando una calma olimpica nella gestione del pallone.
Zapata 6: prestazione solida del difensore colombiano, pienamente a suo agio al fianco del suo connazionale e capitano.
Yepes 6.5: gladiatoria prova di SuperMario, mai domo a guidare la retroguardia e chriurgico sugli anticipi.
Constant 6.5: speculare a De Sciglio, ma sulla sinistra. Col fisico riesce a cavarsela in diverse occasioni, destreggiandosi anche in numeri d'alta scuola sulla sua fascia di competenza.
Montolivo 6: bene nel primo tempo dove, oltre alla solita personalità in mezzo al campo, serve il pallone ad El Shaarawy nell'azione del gol di Nocerino. Nella ripresa cala e perde Terlizzi sulla rete del 2-1
Ambrosini 6: sempre generoso, il capitano non si risparmia mai, avventurandosi con coraggio in avanti. Nel finale si innervosisce dopo uno scontro con Jonathas, rimediando un'ammonizione evitabile.
Nocerino 6.5: secondo gol consecutivo, questo siglato dopo neanche un minuto. Il tap-in è facile, ma lui si fa trovare pronto sullo stile della scorsa stagione.
Robinho 6.5: illuminante nel primo tempo, dove danza col pallone e sfodera le magie del suo repertorio. Nella ripresa calcia il cross trasformato in autogol da Abbruscato, poi cala di intensità e Allegri lo sostituisce. (Dal 61' Boateng 6: entra per dare fisicità alla manovra dopo il gol del Pescara, fa il suo dovere e crea più di un pericolo alla retroguardia del Pescara)
Pazzini 6.5: segna una splendida rete del primo tempo, ma a gioco fermo. Si muove tantissimo e mostra tutta la sua generosità: nella ripresa manca l'appuntamento con il gol su splendido cross di Nocerino, poi si riscatta servendo l'assist del 4-1 per Stephan El Shaarawy. (Dall'82' Niang sv)
El Shaarawy 7.5: un assist per Nocerino, un calcio d'angolo deviato nella sua rete da Jonathas e un tap-in per il 4-1 finale. Tutto questo ad aggiungersi alla solita prova totale. Immenso. (Dall'84 Muntari: sv)
Allegri 6.5: sceglie la formazione giusta e nei primi quarantacinque minuti il Milan domina. Nella ripresa il Pescara ritrova fiducia, ma il mister toscano ritrova solidità con l'ingresso di Boateng. Arriva la quarta vittoria consecutiva e la mano del tecnico si vede. |