dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE TORINO-MILAN
Importanza capitale. Torino, per crederci davvero. Il Milan si è posto come obiettivo arrivare alla minima distanza possibile dal terzo posto prima della sosta, e la gara dell'Olimpico nel giorno in cui Napoli e Inter, attuali seconda e terza della classifica, si sfidano, è troppo ghiotta per essere lasciata li.
Il Milan si trova ora a 10 punti dal suo obiettivo, con tuttavia ben 4 squadre davanti, Roma, Lazio, Fiorentina e, appunto, Inter.
Ma mentre queste 4 squadre si affronteranno tra di loro nelle prossime due giornate, dato che ci saranno Inter-Napoli e Roma-Fiorentina in questo turno, mentre ci sarà Lazio-Inter nel prossimo week end, il Milan si ritroverà ad affrontare Torino e Pescara, gare a cui deve prestare la massima attenzione, ma certamente alla portata della squadra di Allegri.
Una squadra che, nonostante la battuta d'arresto indolore con lo Zenit, si è saputa ritrovare e riscoprire competitiva. Dopo aver pareggiato al San Paolo, aver guadagnato la qualificazione in Champions League, ed aver battuto Juventus e Catania, Torino deve rappresentare la continuità. Trovare la terza vittoria consecutiva sarebbe importante e significativo.
Tuttavia non sarà semplice, perché la squadra di Gianpiero Ventura è tutt'altro che materasso.
I granata giocano un buon calcio, spesso propositivo. Tuttavia la carente forza offensiva, ha fatto sviluppare una più che sensata propensione alla fase difensiva. Squadra compatta, il Torino, capace di ribaltare velocemente il fronte con la velocità e l'incisività dei due esterni offensivi Cerci e Santana.
Poche individualità importanti, ad eccezione di Ogbonna, che rappresenta uno dei migliori giovani difensori in Italia, e sul quale il Milan ha messo gli occhi in maniera prepotente, ma gruppo compatto ed organizzatissimo, grazie a Ventura, probabilmente il più esperto e "volpone" tra gli allenatori in attività in Serie A..
Il momento del Toro non è, tuttavia, dei migliori. Arriva dalla pesante sconfitta nel derby con la Juventus per 3-0. Nella settimana che precedeva l'evento, i granata sono anche stati eliminati dalla Coppa Italia per mano del Siena. In generale, nelle ultime 5 il Torino ha inanellato una sola vittoria, datata 11 Novembre, 1-0 in casa con il Bologna, un pareggio, quello convincente interno con la Fiorentina per 2-2 e ben 3 sconfitte.
L'ultima sconfitta casalinga risale però a metà ottobre, quando il Parma riuscì a vincere 1-3 all'Olimpico.
Lo score parla di 15 gol fatti e 17 subiti. Un attacco sui livelli delle squadre medio-piccole, ma una difesa nettamente migliore, che va a sistemarsi al quinto posto tra le migliori retroguardie dell'intero torneo.
I numeri variano poco tra casa e trasferta. Tra le mura amiche, infatti, 7 gol fatti ed 8 subiti. Lontano da Torino le reti realizzate sono 8, di cui 5 solo nella trasferta di Bergamo, mentre quelli subiti sono 9.
Ulteriore segnale dell'uguaglianza del gioco del Torino tra casa e trasferta, arriva dai punti. Sui 16 effettivi che ha, anche se con l'handicap del -1 di inizio stagione, 8 sono stati ottenuti in casa, ed altrettanti in trasferta.
Torino-Milan torna dopo tre anni dall'ultimo precedente. Una sfida però ricca di storia. Il primo precedente risale infatti addirittura al 1907. Sono quindi oltre 105 anni di storia di Torino-Milan.
Nell'ultimo confronto, quello di tre anni fa, il risultato fu un 2-2 molto controverso, con l'arbitro Farina a fare da protagonista incontrastato. Quella sera il Torino andò in vantaggio con Stellone, ma Pato e Ronaldinho ripresero i granata. Un rigore inesistente di Rosina, poi, chiuse le ostilità.
Prima di quella sfida, però, il Milan arrivava da 3 vittorie consecutive. Quella del 2007-2008 con il gol in collaborazione tra Gilardino e Pato. Nell'anno precedente, sempre 0-1 in favore dei rossoneri, con gol decisivo di Seedorf dalla distanza. Da li a poco il Milan sarebbe andato ad Atene per giocarsi la finale di Champions League.
Nel 2002-2003 fu invece 0-3 per i rossoneri al Delle Alpi. Partita che venne sospesa al 64' per incidenti, dopo la rete di Filippo Inzaghi su assist di Paolo Maldini e la doppietta di Clarence Seedorf nel primo tempo.
L'ultima vittoria interna risale alla stagione 2001-2002. Una partita che ha segnato la storia recente del Milan.
Quella sera, infatti, Terim si giocava la sua panchina. E dopo il vantaggio targato Lucarelli ed il clamoroso errore dal dischetto di Inzaghi, Galliani decise di troncare il rapporto per recarsi subito a Parma per trattare con un certo Carlo Ancelotti. Da quel momento in poi, 8 anni di successi incredibili.
Sono tre, invece, i precedenti tra i due tecnici, Allegri e Ventura.
I primi due scontri si sono tenuti nella stagione 2009-10 con doppia affermazione del Cagliari allora allenato dall'attuale allenatore del Milan, con i risultati di 1-0 al San Nicola e 3-1 in Sardegna.
Il terzo e ultimo precedente tra i due è della stagione successiva. Bari-Milan terminò 2-3 con gol rossoneri di Ambrosini, Flamini e Pato.
Gianpiero Ventura si presenta alla sfida senza grandi problemi di formazione.
Ad eccezione dello squalificato Glik, autore dello sciagurato fallo su Giaccherini nel Derby della settimana scorsa, il tecnico ex Bari ha tutta la rosa a disposizione.
L'unico dubbio di formazione riguarda il sostituto proprio del centrale difensivo. Accanto ad Ogbonna, infatti, ballottaggio tra Di Cesare e Rodriguez.
Per il resto tutto confermato, con Gillet in porta e Darmian-D'ambrosio sugli esterni.
Mediani del 4-2-4 saranno Basha e Gazzi. Brighi è in corsa per una maglia, ma parte molto defilato.
Davanti, Cerci e Santana sugli esterni, mentre capitan Bianchi e Meggiorini agiranno centralmente.
Sgrigna, Sansone e Stevanovic partiranno con ogni probabilità dalla panchina, ed assieme a Birsa e a Verdi saranno le principali frecce offensive nella faretra di Ventura.
Allegri arriva invece alla sfida con tre defezioni importanti rispetto alla squadra che ha vinto con Juve e Catania. Constant, Boateng e Montolivo saranno infatti fuori dalla partita di domenica pomeriggio.
Con loro, anche Pato, Muntari e Bonera, sempre alle prese coi rispettivi infortuni.
Rientrano invece Yepes, dopo la squalifica che lo ha tenuto fuori al Massimino, Abate, Mesbah ed Antonini.
I dubbi però, a centrocampo e in attacco permangono. Meno in difesa, dove, davanti ad Abbiati, che dovrebbe vincere il confronto con Amelia, si sistemeranno Abate a destra, Mexes e Yepes al centro e De Sciglio sulla fascia sinistra.
In mezzo al campo parecchi dubbi. L'unico sicuro del posto è Antonio Nocerino. Affianco a lui dovrebbe esserci Nigel De Jong, come perno davanti alla difesa. Per il ruolo di vice Montolivo se la giocano Ambrosini ed Emnauelson, con Flamini molto piu' indietro nelle preferenze dello staff tecnico.
Ovviamente l'eventuale scelta influirà molto sul modo di interpretare la partita.
La sensazione è che si vada verso un centrocampo piu' robusto, con Ambrosini e De Jong in campo assieme, e adatto ai raddoppi di marcatura sugli esterni granata. La qualità sarebbe spostata qualche metro piu' avanti, con Bojan e Robinho contemporaneamente in campo, affianco ad El Shaarawy.
A turno uno tra Robinho e Bojan dovrà andare basso a prendere il pallone e a gestire il gioco, guardando i tagli degli esterni e gli inserimenti delle due mezz'ali.
L'alternativa sarebbe mettere Emanuelson mezz'ala ed una punta centrale per sfruttare eventuali cross dalla fascia. Se questa sarà la scelta, in auge potrebbe tornare M'Baye Niang, reduce da un ottima settimana di allenamento in cui si è prepotentemente messo in mostra.
Ad arbitrare la gara ci sarà Andrea Romeo. Nato a Verona nel 1970, Romeo è forse la rivelazione positiva tra le giacchette nere di questa stagione. Un arbitro che lascia giocare molto e che sembra sempre avere in mano il polso della gara.
Ha diretto 83 partite in Serie A, dove ha esordito nel 2005 in Messina-Livorno 1-1. Romeo ha arbitrato il Milan in tre occasioni, con una vittoria ed due sconfitte. 12, invece, le gare dirette al Torino, con un bilancio di 6 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte.
Come guardalinee sono stati designati Bianchi e Giallatini. Quarto uomo De Luca, mentre gli assistenti aggiunti saranno Bergonzi e Baracani.
Tutti e sei dovranno essere molto bravi a gestire la gara dopo le sterili ed inutili polemiche di Catania, con i "regali di Natale" e i "ci risiamo" sbattuti in prima pagina.
A tal proposito il furbo Ventura mette già le mani avanti, dichiarando : "Adesso ci tocca il Milan che però nelle ultime due uscite ha fatto sei punti con un rigore inesistente e un gol in fuorigioco.".
Romeo non dovrà farsi condizionare dall'ambiente e della polemiche ed arbitrare in serenità.
Come in serenità dovrà giocare il Milan. Con attenzione e concentrazione ancor migliore delle ultime gare. Con la consapevolezza di avere assenze importanti, ma con l'altrettanta certezza di avere una squadra competitiva e superiore. La gara è di quelle che contano.
Forza Ragazzi! |