dal sito www.gazzetta.it
IL MILAN E' UNO SPETTACOLO. ARSENAL SPAZZATO VIA: 4-0
Rossoneri stellari nell'andata degli ottavi di Champions: apre il rientrante Boateng, doppietta di Robinho, rigore di Ibra. Era dal 16 maggio 1958 che una squadra italiana non batteva 4-0 un'inglese. Quarti ipotecati
MILANO, 15 febbraio 2012 - Lungo la strada che porta a Monaco, il Milan incrocia una serata benedetta, sbalordendo l'Arsenal con una prestazione maiuscola. Probabilmente d'altri tempi. Del 1958, precisamente: era da allora (16 maggio) che una squadra italiana non batteva un'inglese 4-0. Allora era Milan-Manchester United, stavolta sono i Gunners a inchinarsi ai rossoneri che sfatano anche il tabù britannico dopo tre eliminazioni consecutive (Arsenal, United e Tottenham). Prova corale con un direttore d'orchestra per reparto: Thiago Silva, Van Bommel e Ibrahimovic. Come dire, senza alzare troppo la voce, che metà dell'opera è stata scritta. Un'andata degli ottavi di Champions come Allegri l'aveva immaginata a tavolino: massima attenzione e pressing; sacrificio, nessuno escluso. Sì, serata da incorniciare con i gol di Boateng, la doppietta di Robinho e il sigillo su rigore di Ibra.
BANG BOATENG - Subito Kevin Prince. Senza esitare. Allegri lo piazza dietro a Ibra e Robinho. Scala Seedorf a sinistra e sposta Nocerino a destra. Un rombo fisico e tecnico contro l'imprevedibilità dell'Arsenal. Con un ordine assoluto: massima attenzione; dimenticare il Tottenham e giocare a testa alta. Il Milan si scatena subito sul filo del fuorigioco. Bella l'interpretazione di Ibra, ma Seedorf è di poco oltre. Al 4', però, l'orange è nel posto giusto dopo uno scambio tecnico con Boateng: rasoterra di poco a lato. Ma dura solo dodici minuti la partita del capitano. Vittima di un infortunio ai flessori della coscia destra, lascia il posto a Emanuelson. Buono l'approccio del Milan. La squadra segue alla lettera la lezione di Allegri. Pressing totale, ma grande attenzione nella fase difensiva, con un occhio di riguardo ai portatori di palla come Song e Ramsey. L'ingresso di Emanuelson aumenta comunque lo spessore offensivo dei rossoneri che al 15' passano, dopo un suo tiro a lato, frutto di uno scambio con Ibra. Nocerino serve Boateng sull'out destro dell'area londinese; il ghanese stoppa splendidamente e sfodera un destro micidiale che si insacca sotto la traversa.
IBRAMAGIE - Lo spacca partite è tornato. Kevin Prince è un surrogato di esplosione muscolare. Praticamente la miccia che innesca la dinamite. Al 21' mette lo zampino sulla conclusione finale di Nocerino che di collo pieno sfiora la traversa. L'Arsenal reagisce con un possesso palla fine a se stesso, con il chiaro obiettivo di stordire il Milan. A parte il debole colpo di testa dbi Koscielny, la squadra di Wenger non riesce a dare continuità al suo gioco. I rossoneri dal canto loro abbassano il ritmo, confidando sullo squilibrio dei Gunners, affidandosi alla sapiente regia di un Van Bommel principesco. Come al 36' quando Robinho schizza in contropiede, ma sbaglia per eccessivo ritardo l'appoggio a sinistra a Ibra. Ma quando lo svedese scatta a sinistra sul filo dell'offside, il brasiliano non può sbagliare il facile appoggio di testa per il 2-0. Meraviglioso Ibra perché sulla linea di fondo difende palla e poi regala l'assist perfetto. Potrebbero essere addirittura tre se Boateng, sull'ennesima ripartenza non alzasse di poco la mira. Bella anche la penetrazione di Antonini al 47',che, servito dal solito Zlatan, tira da terra d'un niente a lato, ma con fallo su Szczesny a seguito.
ROBINHO BIS! - Arsene Wenger, che nei primi 45' aveva sostituito Koscienly con Djourou, ridisegna l'assetto tattico della squadra nella ripresa e parte con un ragionevole Henry al posto dello stralunato Walcott. Ma a impressionare di più è il Milan che trova subito il 3-0. Ancora con Robinho al termine di un'azione apparentemente innocua. Su assist di Ibra al limite, il brasiliano sfrutta uno scivolone di Vermaelen per insaccare alla destra di Szczesny. Il primo a mancare il poker è Antonini, che arriva stremato in area al momento del tiro, sparacchiato a lato. Il secondo Robinho, che fa troppo il brasiliano e si fa rimpallare dal limite dell'area piccola. Il Milan ovviamente rallenta e regala campo all'Arsenal. Al 21' Abbiati si toglie una soddisfazione negando un gol fatto a Van Persie su tocco di Henry: tiro angolato e deviazione in angolo con la punta delle dita. La prima vera azione-gol dei Gunners precede l'ingresso di Chamberlain per Gibbs. Van Persie resta comunque il Gunner che fa la differenza: sempre piazzato, ma poco supportato. Al 33' Djourou stende in area Ibra a caccia del gol. Rigore netto. Che ovviamente non sbaglia ed è la sua prima rete in gare ad eliminazione diretta con la maglia di una squadra italiana. Quattro possono bastare. La ciliegina ideale per permettere ad Allegri di schierare Pato per Robinho, mentre Abbiati dice ancora di no a Van Persie. Il Papero ci prova, entra subito in partita, ma può bastare. Ora sognare si può.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
IL DIAVOLO SPEGNE I CANNONCINI...A SAN SIRO È DEVASTOMILAN!
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 7: Due grandissime parate, sulla splendida volée e su un colpo di testa ravvicinato, poi una buona dose di sicurezza in ordinaria amministrazione
Abate 6: Andargli via è impossibile. Al contrario di Antonini, si preoccupa più di sorvegliare la fascia che di offendere
Mexes 7: Di testa come di piede, in anticipo come in impostazione, risulta preciso come un orologio svizzero
Thiago Silva 6,5: Una prova più che buona nel complesso, nel primo tempo qualche errore nella misura dell’intervento e nella ripresa qualche incomprensione di Antonini
Antonini 6,5: Avesse indovinato anche la conclusione sugli sviluppi dell’incursione meglio riuscita, avrebbe meritato qualcosa in più. Un tiro sbilenco non occulta una prova di ottima intensità in entrambe le fasi
Nocerino 6,5: Un assist da raffinato play-maker e una conclusione da grande centrocampista che fa la barba all’incrocio dei pali. Il tutto condito da una cara e corroborante dose di chilometri percorsi (Ambrosini 6: Entra per combattere in mediana, rimedia un giallo che gli costerà la sfida di ritorno)
Van Bommel 7: Che si tratti di organizzare la manovra rossonera o di interrompere quella londinese, è sempre semplicemente perfetto
Seedorf: sv (Emanuelson 6: Stasera gli tocca la mezzala sinistra, ruolo in cui si cala con cuore e dedizione)
Boateng 7,5: C’è chi ha bisogno di tempo per tornare al meglio dopo un infortunio, e chi può farne a meno, attingendo ad una inesauribile fonte di agonismo e classe: un mix micidiale che non fa vibrare la rete ma i cuori rossoneri, quelli di sicuro…(Pato 6: Entra a partita chiusa e sfiora il gol con un diagonale dall’interno dell’area)
Robinho 8: Due gol da fuoriclasse e lo zampino nell’azione che porta al gol di Boateng. Non sarà un cecchino implacabile, ma sa correre e segnare, sa dribblare e far sbagliare. Quanti possono vantarsi della stessa abilità?
Ibrahimovic 8: Il ruggito che serve il poker ai gialli è il degno suggello ad una prova che per forza, intensità, applicazione ed efficacia, è di quelle che non ce n’è per nessuno. Serve a Robinho l’assist per il 3-0 e salta sistematicamente tutti quelli che provano ad ostacolarlo
Allegri 7: Concede a Boateng il tempo giusto per dare il massimo e a Pato l’occasione per tornare subito in corsa. Per attenzione, coraggio e forza di volontà, dal Friuli è arrivato il Milan più bello della stagione. |