dal sito www.gazzetta.it
TANTA JUVE, DOPPIO MARCHISIO. IL MILAN SOFFRE, POI AFFONDA
I bianconeri vincono 2-0 con una doppietta del centrocampista nel finale. Prima deviando la palla su intervento di Bonera, poi infilando tra le gambe di Abbiati dalla distanza. Sull'1-0 espulso Boateng. La squadra di Conte balza al comando con l'Udinese
TORINO, 2 ottobre 2011 - La Juventus fa sul serio. Resta in vetta alla classifica, e ora non c'è più da tirare in ballo il calendario favorevole: la vittoria sul Milan campione d'Italia è di quelle che danno morale e convinzione ancor più che punti. Vince - 2-0, doppietta di Marchisio -, e lo merita, la Juve. Perché ha attaccato per 90', perché ha buttato il cuore oltre l'ostacolo, quando poteva arrendersi ad un pallone capriccioso che proprio sembrava non volere entrare, nonostante le tante occasioni di farlo, ed accontentarsi del pari. Perché è spavalda, ma pure ordinata, nonostante abbia pochi mesi, la creatura di Conte. Il gol che ha rotto l'equilibrio - quello dell'1-0 - è emblematico: una scivolata che si trasforma in tiro vincente, quella di Marchisio. La volontà, oltre i mezzi tecnici. Che poi la bella coralità ammirata stasera contenga le individualità, il valore aggiunto per arrivare a fine stagione alzando i trofei, resta tutto da decifrare. Per adesso ai tifosi bianconeri basta e avanza così. E il Milan? Difficile valutare, pure il Diavolo, perché quasi non se l'è giocata, la partita, di certo deludente. Ha fatto il minimo sindacale, voleva il pari, e sino all'88' l'aveva pure ottenuto. Sfiorando addirittura il gol beffa con il diabolico Boateng, poi espulso: sarebbe stato come chiedere di fare jackpot senza comprare la schedina del Superenalotto. La squadra è parsa anziana - lei invece della Vecchia Signora -, senza benzina. La sosta della nazionali servirà per riacquistare brillantezza: recuperare la migliore condizione di parecchi scesi in campo stasera e recuperare tout court assenti (almeno Robinho e Abate). Per dovere di cronaca: quando Ibra vede la Juve continua a non azzeccarne una
JUVE VIDAL, MILAN VAN BOMMEL - Nel primo tempo la faccia della Juve è quella di Vidal. Tarantolato, lotta su tutti i palloni, con un entusiasmo contagioso, quello dello Juventus Stadium gremito, una bellezza. Ha personalità, intenzioni meravigliose, ma che non sempre si trasformano in fatto compiuto. La qualità, sua e dei suoi compagni, non è paragonabile a voglia e coraggio. Il Milan ha la faccia di Van Bommel. Ragionatore, esperto se non decadente, scaltro e mestierante quando le gambe non lo assistono abbastanza. Ecco, il Diavolo sembra attempato, stasera: e stona, via. L'avete mai visto un Diavolo che si trascina? E così i campioni d'Italia, pieni di talento, ma con gambe molli, un figurone proprio non lo fanno, limitandosi a contenere i danni. La Juve spadroneggia fino a trequarti campo. Poi stenta a quagliare. Possesso palla, energia, inerzia, sì, certo, però quando vai a fare i conti ti accorgi che i tiri in porta sono due: di Vucinic - che resta da capire se con questo modulo può fare il centravanti, è più seconda punta naturale, più estro e dribbling che sponde -, che colpisce la traversa con una magia da fuori area e poi incrocia troppo un destro da buona posizione. Milan non pervenuto dalle parte di Buffon, che per i palloni che doveva toccare poteva andare al mare, vista la giornata estiva. All'intervallo è 0-0. Juve molto meglio, ma più fumo che arrosto.
BOTTA E RISPOSTA - Bonucci si divora a inizio ripresa un gol grande come una galassia quando non trova il riflesso per mettere in rete un assist di Pirlo da sinistra, Abbiati è miracoloso, ma con la gentile collaborazione del centrale difensivo, autore comunque di una prova giudiziosa, rilanciato titolare da Conte, con il Chiello sulla sinistra. Il Milan si stufa. Di prenderle senza darle mai. Cassano smette di gigioneggiare ed entra in partita con un bel pallone per Boateng, al solito mefistofelico nel nascondersi chissà dove - e non è un omino - e ricomparire solo davanti a Buffon. Il destro al volo è splendido, la parata del portiere della Nazionale è da portiere della Nazionale. Applausi per entrambi. Ah, esce Krasic: è l'unico momento in cui ci si accorge della sua presenza: dentro Giaccherini. Esce pure Cassano, uno dei pochi attaccanti azzurri a stonare in un weekend in cui hanno brillato Rossi, Balotelli e Giovinco.
DECIDE MARCHISIO - Dopo un altro paio di occasioni, di Vidal e Vucinic. Il centrocampista azzurro prima segna da gregario, poi raddoppia da primattore con un bel tiro da fuori e l'aiuto di un Abbiati incerto. Lui che i gol importanti (uno all'Inter all'Olimpico viene subito in mente) li sa fare. La Juve, questa Juve dimostra invece di sapere vincere le sfide importanti, e alla prima occasione. E questa è una novità importante, in chiave campionato.
Riccardo Pratesi
dal sito www.milannews.it
THIAGO SILVA NON BASTA, IL FORTINO CROLLA NEL FINALE. ATTACCO INESISTENTE
LE PAGELLE di Maurizio Ferrari
Abbiati 5,5 - Due parate di livello, una per tempo, sulle conclusioni insidiosissime di Vucinic e Bonucci e tanti interventi puliti ed ordinati. Il suo fortino regge fino al 41' del secondo tempo quando nulla può sul tocco da pochi passi di Marchisio. Poi la doppietta del centrocampista della nazionale azzurra su un errore incredibile che macchia inesorabilmente il voto in pagella.
Bonera 6 - Prima a destra, poi al centro in sostituzione di Nesta si adopera per limitare le costanti avanzate della cavalleria bianconera. Tenta disperatamente di chiudere Marchisio in occasione della rete juventina, ma è sfortunato nel rimpallo che apre la strada alla vittoria della squadra di Antonio Conte.
Thiago Silva 7 - Il migliore in campo tra i rossoneri, sempre attento nelle chiusure, pone rimedio a numerose situazioni scomode. Monumentale al 21' del secondo tempo quando recupera uno svarione di Van Bommel con una rimonta impressionante su Vucinic.
Nesta 6,5 - Un ottimo primo tempo, poi cala alla distanza mantenendo comunque un buon rendimento nonostante l'ammonizione per fallo tattico sull'ex compagno Pirlo e una violenta pallonata subita dal compagno Thiago Silva. Esce acciaccato. (Dal 25' st Antonini 5,5 - Entra nel momento di massima pressione juventina e finisce travolto insieme ai compagni nello 0-2 finale)
Zambrotta 5,5 - Generoso ma impreciso, sbaglia diversi appoggi e non riesce a incidere in fase di spinta.
Nocerino 5 - Poco filtro per la sua difesa, impostazione altrettanto mediocre e troppi errori. (Dal 37' Ambrosini s.v.)
Van Bommel 5 - Rischia di servire un assist a Vucinic e non riesce a dettare i tempi nel cuore della mediana. Serve un altro passo per far girare la squadra quando si affrontano team organizzati e veloci come la Juventus vista a Torino.
Seedorf 5,5 - Il dinamismo dei rivali ne limita l'azione in cabina di regia. Prova comunque a dare ordine ma fatica ad innescare i compagni dell'attacco, peraltro poco propensi al dialogo.
Boateng 4 - Dopo aver rischiato di non essere in campo per un problema alla schiena, il suo piatto destro deviato da Buffon in angolo è l'unico squillo della partita della formazione di mister Allegri. Dopo un buon inizio, il ghanese però si eclissa e cala mestamente. Nel finale si innervosisce e, dopo un contrasto con Chiellini, rimedia una inutile doppia ammonizione.
Cassano 4,5 - Contestatissimo dai tifosi bianconeri, non ha la lucidità dei giorni migliori. Torna poco, aiuta poco la squadra nella fase di non possesso. Quando ha la palla tra i piedi non riesce mai ad essere pericoloso, saltare l'uomo, creare superiorità numerica o servire i compagni. (Dal 16 s.t. Emanuelson 5 - Entra per cambiare la partita ma non incide e fa infuriare Allegri per alcuni mancati rientri difensivi)
Ibrahimovic 4 - Dovrebbe essere il fulcro dell'attacco rossonero e invece non si vede mai per tutti e 90 i minuti. Le uniche occasioni in cui si fa notare è per i ripetuti falli sui propri marcatori. Serata no per lo svedese.
Allegri 5 - La squadra é apparsa stanca, come se si fosse alle ultime battute del campionato. Rischia Boateng nonostante l'acciacco nel riscaldamento ma il ghanese non lo ripaga, finendo in anticipo sotto la doccia. Il secondo ko negli scontri diretti dopo quello contro il Napoli deve far suonare un importante campanello d'allarme. |