dal sito www.gazzetta.it
MILAN, CI PENSA SEEDORF. CESENA BATTUTO DI MISURA
Primo successo in campionato per la squadra di Allegri. Decide un bel gol dell'olandese dopo 5'. Quarta sconfitta per i romagnoli, volenterosi ma imprecisi
MILANO, 24 settembre 2011 - E all'ultima stampella il Milan riesce a battere il Cesena conquistando così la sua prima vittoria in campionato, senza subire gol. Tre punti con il minimo sforzo, grazie al gol di Seedorf dopo cinque minuti, ma sudati e ottenuti con cuore e temperamento, contro un avversario inferiore, ma sempre in partita.
TAIWO ALLA PROVA - L'ottimismo di Massimiliano Allegri, nell'emergenza più conclamata non gli impedisce di effettuare un appropriato turnover in vista del Viktoria in Champions. Rispetto alla gara con l'Udinese, effettua infatti tre cambi: Yepes per Nesta, Taiwo (toh, un recuperato!) per Zambrotta ed Emanuelson per Aquilani. Mossa che parrebbe un azzardo, quest'ultima: l'olandese che non ha mai incantato, alle spalle delle coppia "per forza" El Shaarawy-Cassano. Un esame eccellente per l'orange a supporto della fantasia. Dall'altra parte un Cesena che punta al colpaccio, perché non approfittare di un Milan così impallinato sarebbe un delitto. Marco Giampaolo, col ghigno di chi vuol fare un dispetto, però cambia molto rispetto alle previsioni. Rinuncia a Eder e punta su Martinho; lascia in panchina Lauro e Colucci e schiera Rossi e Rodriguez.
IL TOCCO DI SEEDORF - Lo spirito è quello giusto, ma il Cesena, tormentone del primo tempo, vive di lampi. Al 5' Von Bergen per poco non fa autorete; Ravaglia devia in angolo, scatenando di fatto Seedorf. Il capitano del Milan dalla sinistra inventa una traiettoria a giro che si infila nel sette. Un vantaggio che scatena comunque i romagnoli abili a sfruttare il corridoio di destra dove Taiwo prima e Yepes poi non proteggono a dovere. Mutu subito dopo il gol rossonero non imprime forza al suo colpo di testa graziando Abbiati che all'8' devia in angolo una punizione tesa di Candreva, senza dimenticare il colpo di tacco di Comotto che sfiora il palo. Molto più pericoloso al 20' il cross teso d Candreva, migliore tra i suoi e spina nel fianco sull'out destro, che salta Yepes e mette davanti ad Abbiati, dove Martinez non ci crede abbastanza per infilare. La replica arriva al 24' da Emanuelson, con un bel rasoterra che Ravaglia devia di quel poco che basta. Ma l'erroraccio lo fa Yepes, su grande suggerimento di Seedorf in area, spedendo a lato un palla facile facile.
POSSESSO PALLA ROSSONERO - La partita la fa il Milan con un possesso palla spesso irriverente, anche se all'insegna del sacrificio corale. Il Cesena fa capire di non avere nessuna intenzione di mollare, però è Emanuelson al 36' a far filtrare una gran palla che El Shaarawy controlla male. Ed è Abate a conquistare una palla persa e servire Cassano che manca l'aggancio da due passi. A conti fatti tra rossoneri e bianconeri il gap è evidente e il 66 per cento di possesso è un dato inequivocabile. Percentuale che scuote anche Giampaolo pronto a partire nella ripresa con Ghezzal e Eder al posto di Martinez e Candreva. Ma dopo soli quattro minuti è il Milan a sfiorare il raddoppio: Emanuelson serve El Shaarawy nello stesso punto in cui mercoledì ha battuto Handanovic, ma Ravaglia è tempestivo e respinge.
LEADER CASSANO - Il primo cambio del Milan è un'ottima idea: Zambrotta al posto di Taiwo, apparso spesso impacciato e in odore di rosso, dopo un giallo e una brutta entrata nel primo tempo. Serve esperienza dietro perché il Cesena gioca con rabbia e tenta il tutto per tutto, anche se con giocate velleitarie: vedi il tiro di Parolo dalla distanza ben gestito da Abbiati. L'onesta partita di Nocerino, i recuperi di Van Bommel, le intuizioni di Seedorf tengono in piedi la squadra. Ma proprio l'olandese manca il raddoppio al 17' dopo il passaggio di Cassano dalla destra e il velo di El Shaarawy. Sono queste occasioni da non fallire; quelle che devono chiudere le partite. Il Milan infatti mostra il fianco e il Cesena aumenta il suo raggio d'azione puntando sulla velocità. Allegri decide di coprirsi di più e rinuncia al Faraone per Aquilani. Al 20' Cassano mira il primo palo, chiuso da Ravaglia, mentre al 22' protesta per un'entrata di Rodriguez che Giannoccaro giudica regolare. Due flash del barese, unica punta e ultimo baluardo rossonero, a garanzia del suo buon stato di salute. La benzina del Milan è comunque agli sgoccioli. Così Giampaolo prova anche con Colucci (out Rossi). Non si sa mai. Allegri risponde con Inzaghi che rileva un Cassano evidentemente stanco. Ma il finale rischi di finire in mano al Cesena che cerca di aggirare l'ostacolo senza però trovare il varco. E' semmai il Milan a cercare il contropiede. Si esaltano inoltre gli operai rossoneri. Come Van Bommel, profeta del palla lunga e pedalare, ma anche i piedi buoni di Thiago Silva che spedisce sul secondo anello. Perché ciò che conta nell'emergenza sono solo i tre punti.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
E' TORNATO SEEDORF. E CON LUI CASSANO, VAN BOMMEL, NOCERINO. INSOMMA: IL MILAN. FINALMENTE...
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6: Né Mutu, né Eder, né il subentrato Ghezzal gli creano grossi grattacapi, svolge con rinnovata serenità l’ordinaria amministrazione
Abate 6,5: E’ un ostacolo insormontabile per chiunque bazzichi dalle sue parti. Sovrappone con la solita generosità e con un pizzico di efficacia in più rispetto alle ultime apparizioni. Sicurezza ed affidabilità in entrambe le fasi
Thiago Silva 7: In velocità, di forza, di astuzia…Eh no: per valicarlo possono non bastare le cattive maniere. Per info chiedere a Mutu…
Yepes 6,5: Mutu può con lui più di quanto non gli riesca con l’impeccabile Thiago. Poco comunque, perché Marione si conferma sicurezza tanto quanto fatto nella passata stagione
Taiwo 5,5: Frenato da un’emozione che speriamo passi presto, preferisce badare al sodo sia quando c’è da creare, che quando c’è da difendere. Stende senza troppi complimenti quasi tutti quelli che provano a passargli davanti e mostra una gamba ancora poco sciolta per dare una mano (51’ Zambrotta 6: Rileva un rivedibile Taiwo, preoccupandosi soprattutto della fase difensiva)
Nocerino 7: Per continuità, presenza e senso della posizione, è la sua migliore prova in rossonero. Macina chilometri su chilometri, ma la sua casa è la parte destra del centrocampo, e i benvenuti, stasera, sono davvero pochi
Van Bommel 6,5: Va di sciabola e di fioretto, a seconda delle esigenze, sorvegliando con ritrovata tenacia la cabina di regia. Il guardiano è tornato…
Seedorf 7: E’ suo il tiro-cross che sorprende Ravaglia e anche gli spettatori di San Siro, e decide la partita. Sono sue le giocate più belle del primo tempo, ma anche le chiavi del gioco d’attacco. Insomma: Clarence Seedorf. Né più, né meno…
Emanuelson 6,5: Conferma di poter fare bene sulla mezzala, da esterno nel centrocampo a quattro, e dietro le punte, come stasera. E’ bravo a non dare punti di riferimento, ma deve affinare la tecnica nell’ultimo passaggio
Cassano 7: Insieme a Seedorf, è lui il mattatore assoluto di una serata carica di attese, ma anche della voglia di riabbracciare il vecchio Milan, rivisto in tanti elementi. Lui non ha fatto eccezione: fa impazzire Rodriguez (e non solo) che lo ferma solo con le cattive, e sfiora il gol in più di un’occasione. Bentornato! (80’ Inzaghi: sv)
El Shaarawy 6: In una manciata di minuti, San Siro è divenuta la sua casa, gli basta un semplice appoggio per ricevere applausi, e forse questo lo inibisce nella voglia di dare il massimo. Arriva ad un passo dal gol dalla stessa mattonella di mercoledì sera, ma stavolta la mira non è perfetta (65’ Aquilani 6: Dà una mano ad abbassare i ritmi e controllare il gioco a centrocampo)
Allegri 6: La mediana oranje gli sorride, soprattutto grazie alla splendida vena di Seedorf. La difesa torna blindata e l’attacco, sebbene rimaneggiato, consapevole dei propri mezzi. Il ritorno dell’esercito degli “acciaccati” farà il resto… |