dal sito www.gazzetta.it
IBRA STAVOLTA NON BASTA. RAMIREZ SGONFIA IL MILAN
La squadra di Allegri fa fatica e va in svantaggio nel primo tempo. Nella ripresa l'ingresso di Cassano porta vivacità ai padroni di casa che trovano in extremis il pari. Fermato Ibra per fuorigioco inesistente in contropiede. Espulso Bonera
MILANO, 22 aprile 2012 - La resa del Milan, o quasi, ha il volto di Gaston Ramirez. Il suo gol certifica la crisi dei rossoneri che dopo il flop contro la Fiorentina, pareggiano in extremis contro il Bologna con il solito Ibrahimovic. Prova sconcertante. Una partita giocata senza testa e gambe; al si "deve e si può vincerle tutte" di Allegri, il Milan ha risposto con la più brutta esibizione dell'anno. L'ennesimo assist alla Juve che adesso può davvero volare.
LE SCELTE - Allegri che aveva ritenuto Mexes impreparato a reggere un finale così coinvolgente, gli ha preferito Bonera. Davanti Seedorf trequartista alle spalle di Ibra e Robinho. Bologna con la difesa a tre, imbottito a centrocampo, con i pericoli pubblici Diamanti, Ramirez e Di Vaio pronti a colpire. Scontato il copione del match: Milan alla carica, Bologna arroccato davanti ad Agliardi, con il contropiede in canna.
ERRORI FATALI - Eppure gli input, anzi i diktat di Allegri sembrano funzionare: 56 secondi dopo il fischio di De Marco, infatti, Robinho serve Ibra, il cui rasoterra viene bloccato a terra da Agliardi. Ma appare evidente dopo pochi minuti che, seppur alienati dall'atteggiamento catenacciaro dei rossoblù, non sia la giornata ideale. Lo percepisci dagli errori di Ibra, dall'eccesiva lentezza di Seedorf. Soprattutto dal gol che lo svedese fallisce al 16'. Zlatan incappa in uno dei rari momenti di inaffidabilità davanti alla porta, scagliando a lato la conclusione più facile al limite dell'area piccola.
SGONFI - Lo scricchiolio rossonero lo avverte anche il Bologna che diventa ardimentoso. Atto primo, la punizione di Ramirez che viene assorbita da Abbiati al 20'. Atto secondo, la rete dell'uruguaiano. Sbaglia Van Bommel, Diamanti ne approfitta; palla a Ramirez e infilare è molto facile. Al 30' Abbiati para in due tempi una punizione di Diamanti. Insomma, ce n'è per tutti i gusti. Il Milan non va proprio. Incidenza di errori clamorosa; Seedorf che cicca clamorosamente nel tentativo di girare al volo. Al 39' Mudingayi, su cui Bonera si aggrappa, fallisce addirittura il raddoppio allargando troppo il diagonale. San Siro terra di conquista? Il Milan arranca, balbetta. Ibrahimovic è l'ombra di se stesso. Robinho saltella qua e là. Sarebbe più appropriato, Milan sgonfiato.
ALLA FINE IBRA - Seedorf cerca l'impresa dopo 38 secondi della ripresa, ma il tiro è floscio come i rossoneri. Bella invece l'idea di Robinho al 4' che dribbla tutti e poi serve a Nocerino che non stringe il diagonale. Ma sono lampi. Il Bologna vive di ripartenze e quando lo fa la difesa del Milan fa acqua. Che bella la giocata di Diamanti al 7', con botta sotto la traversa che Abbiati mette in angolo. Proprio Diamanti è l'emblema dei rossoblù: micidiale quando attacca, pronto a sacrificarsi in difesa. Dopo le rimostranze dei 50mila di San Siro, Allegri realizza che qualcosa non va e all'11' toglie Seedorf per Cassano. Al 13' un episodio che farà senz'altro discutere: Ibra parte in contropiede in posizione regolare, ma De Marco stoppa lo svedese che nel frattempo aveva beffato Agliardi con un pallonetto, mentre Cherubin si avventava a sputare fuori la palla dalla porta. Al 16' Cassano, invece di tirare, fa il samaritano servendo a Ibra una palla difficile da gestire. Ma è tutto fumoso, giocato sul filo dei nervi. Al 21' Cassano semina il panico in una selva di rimpalli: il poster della domenica rossonera. Incapace di ragionare, di metterne dentro uno, il Milan galleggia senza personalità. Smarrito come non mai e in dieci per l'espulsione di Bonera al 37'. Fino alla zampata vincente di Ibra. Ma al 90', con Robinho che sfiora la vittoria al 94'. Quando ormai è troppo tardi..
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
LA COPPIA NON S'ACCENDE. URBY FORMATO MAXI (CHE NON C'È...), MILAN FORMATO MINI
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6: Incolpevole sulla puntata ravvicinata di Ramirez, meno sicuro del solito in ordinaria amministrazione
Abate 5,5: Ci mette impegno e generosità, ma fallisce troppi traversoni dal fondo, apportando poco o nulla alla manovra offensiva
Nesta 6,5: Il più “anziano” del reparto difensivo, è anche il migliore. L’unico ad offrire sicurezza e solidità
Bonera 5: Troppo rilassato in occasione del gol bolognese: temporeggia e spiana la strada al contropiede letale. Lascia il campo in anticipo, giustamente punito per un doppio fallo da ammonizione
Antonini 5: Prova insipiente, resa ulteriormente scialba dall’ottimo impatto di Emanuelson, che sforna cross a raffica, quelli che dovrebbero arrivare molto (ma molto) più copiosi da entrambe le fasce (Emanuelson 7: Che sia o no un terzino, il fatto è uno solo: i suoi cross hanno cambiato la partita)
Nocerino 5,5: Si affanna e si sbatte come pochi, ma alla fine risulta evanescente come tanti
Van Bommel 5: Lo svarione che spiana la strada al gol ospite è il sussulto negativo in una prova incolore (Aquilani 5: Entra in un momento in cui alla squadra serviva altro, provando comunque a rendersi utile)
Muntari 6,5: Ci mette l’anima dall’inizio alla fine, con le buone e con le cattive, ma rimane sempre nel vivo del gioco e tiene in mano, più di Van Bommel e Nocerino, un reparto spento e opaco
Seedorf 5: Cerca invano un irraggiungibile Ibrahimovic e non riesce a brillare di luce propria (Cassano 6: Dà una sferzata d’orgoglio ad un attacco impaurito)
Robinho 5: A lunghi tratti assente dal gioco e lezioso oltremisura, sfiora il gol del colpaccio a tempo praticamente scaduto
Ibrahimovic 5: Il piattone del pareggio lo redime solamente in parte da un pomeriggio che si è assestato fin troppo presto su standard pessimi
Allegri 4,5: Da un lato, gli impatti (ottimo e buono) di Emanuelson e Cassano, premiano le scelte effettuate in fieri. Dall’altro, parlando in termini concreti e non col senno di poi, sarebbe stato meglio effettuarle prima: lo strumento migliore per scardinare le difese chiuse sono i cross dalle fasce, come quelli sfornati da Emanuelson. Un’alternativa, o un’arma in più, poteva essere Maxi Lopez, con o senza un brutto Ibrahimovic. |