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17 dicembre 2011, Milan vs Siena 2-0




dal sito www.gazzetta.it

EMERGENZA IN DIFESA: OUT ANTONINI E ABATE
17 dicembre 2011 - Rifinitura al pomeriggio a Milanello. Dopo la consueta riunione tecnica con Allegri, la squadra si è allenata sul campo centrale del centro sportivo di Carnago. Il tecnico rossonero si è concentrato su esercitazioni tecnico-tattiche in preparazione al match col Siena. Non si sono allenati Antonini (lombalgia) e Abate (distorsione alla caviglia sinistra). Ecco la lista dei convocati: Amelia, Roma; Bonera, De Sciglio, Ely (53), Mexes, Taiwo, Thiago Silva; Ambrosini, Aquilani, Kevin Prince Boateng, Emanuelson, Nocerino, Seedorf, Van Bommel; El Shaarawy, Ibrahimovic, Pato, Robinho.





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Prepartita - Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 17 dicembre 2011




La Curva Sud per la partita contro il Siena
(dal sito www.curvasudmilano.it)
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Antonio Nocerino festeggia il suo gol con Kevin-Prince Boateng
(dal sito www.gazzetta.it)




Ibrahimovic esulta dopo aver realizzato il rigore del 2-0
(dal sito www.gazzetta.it)




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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)




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La "Gazzetta dello Sport" del 18 dicembre 2011
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Il "Corriere dello Sport" del 18 dicembre 2011



Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 18 dicembre 2011

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dal sito www.gazzetta.it

NOCERINO+IBRA: 2-0 AL SIENA. MILAN IN TESTA PER UNA NOTTE
I rossoneri riescono a superare la barriera toscana nella ripresa grazie a una rete del centrocampista e a un rigore realizzato dallo svedese. Nel primo tempo grande occasione mancata dai toscani con Bolzoni. Pato in campo nel secondo tempo
MILANO, 17 dicembre 2011 - E al 55' Antonio Nocerino aprì in due la difesa del Siena e trovò la strada per la vittoria. Il centrocampista con il vizio del gol, festeggia trionfalmente il suo rientro e mette in archivio la sesta rete, risolvendo una situazione fino a quel momento intricata. Utile per ridare vigore a un Milan a tratti involuto e stanco. Ma, come ha detto Allegri, per vincere un campionato certe partite bisogna portarle a casa anche giocando male. Alla fine i rossoneri battono il Siena 2-0 e per una notte prendono in mano la serie A in attesa di Juve-Novara. Che il raddoppio sia firmato da Ibra su rigore, poco importa: i tre punti sono quelli ipotizzati alla vigilia da Allegri che ora attende una replica a Cagliari.
EMERGENZA - Ma nella complessa partita contro gli onesti bianconeri di Sannino, il tecnico deve fare i conti con l'emergenza in difesa. L'acciaccato Amelia difende la porta, con il convalescente Abbiati in panchina ma solo perché Roma è k.o. Dietro i numeri sono contati: Bonera e Taiwo esterni, Mexes e Thiago Silva centrali. Va meglio dalla mediana in su, con una variante: Seedorf invece di Aquilani, ma a sinistra; mossa che obbliga l'atteso Nocerino a spostarsi a destra, una fascia a lui poco gradita. Poi Boateng alle spalle di Ibra e Robinho che prende il posto di Pato, spedito in panchina a meditare dopo la partitaccia di Bologna. Giuseppe Sannino, con le riserve di Allegri farebbe festa tutto l'anno. Rinuncia però a Destro e affida l'attacco a Calaiò con Reginaldo e Brienza a supporto.
TANTO FUMO - Le prime fasi di gioco, in cui il Milan rintana il Siena nella sua metà campo, spiegano ampiamente per quale motivo Nocerino sia diventato un giocatore essenziale. Suo è il primo tiro verso la porta di Brkic, suo un traversone che non viene recepito dai compagni. L'ex Palermo gioca a tutto campo, svaria che è un piacere. Il divario fra rossoneri e toscani è imbarazzante, ma questo non impedisce a Reginaldo di effettuare, al 14', il primo vero tiro, finito a lato, dopo essersi creato un varco importante al limite. Il Milan risponde subito con Ibra che sfiora la traversa con sinistro dal limite dell'area piccola; ancora di più al 20', quando Brkic con una miracolosa deviazione impedisce a Boateng di esultare. Resta però inconcepibile come così tanto Milan riesca a concedere una pazzesca palla gol a Bolzoni, che non ci crede e di esterno destro, come se fosse un rigore, sfiora il palo alla sinistra di Amelia. Due indizi, Reginaldo e Bolzoni, fanno una prova. L'autostima del Siena cresce, così come cala vistosamente quella del Milan. Troppi i difetti dei rossoneri che non velocizzano il gioco e cercano insistentemente varchi nella fitta rete difensiva dei toscani, abili tra l'altro a ripartire in contropiede. La voglia di strafare poi ci mette del suo, soprattutto quando il narcisismo prende il sopravvento - vedi due inutili colpi di tacco di Ibra -, senza dimenticare la mancanza di spinta sulle fasce. Taiwo ci prova senza mai convincere, ritardando il rientro, mentre Robinho pare che vada a farfalle, inciampando su se stesso. Così, alla fine dei primi 45 minuti, il Siena merita il pari e può con orgoglio affermare di avere contenuto i rossoneri, fallendo il gol nell'occasione più nitida.
SEGNA SEMPRE LUI - Come al Dall'Ara, spicca l'involuzione del gioco, con la differenza, però, che a Bologna almeno il primo tempo era stato accettabile. Così si riparte al piccolo trotto, in cui la truppa di Allegri non decolla, mentre il Siena attende al varco e riparte, sfruttando ampie praterie. Domanda? Ma che fine ha fatto il Milan che aveva impressionato Conte? Ed è, guarda un po', il signor Antonio Nocerino, quello che fece rosicare Montolivo, a spianare la strada: bravo al 9' a farsi trovare al limite per sfornare un destro che si insacca alla sinistra di Brkic. Il vantaggio arriva poco prima della sostituzione di Seedorf con Aquilani. Allegri torna sui suoi passi, realizzando però che il suo dovere Nocerino lo sa fare anche a destra. Sannino replica con D'Agostino per Reginaldo e Grossi per Gazzi, sperando in una reazione adeguata prima che sia troppo tardi. Ma al 17', su un contropiede di Robinho, il Milan raddoppia. Il brasiliano allarga a destra per Boateng che rovina a terra su Brkic in uscita. Bergonzi dice rigore e Ibra non lo sbaglia.
SOSPIRO DI SOLLIEVO - Passata la paura, Allegri si concede anche un Pato per Robinho e la squadra, come se si fosse liberata di un macigno, gioca in scioltezza, sfruttando il calo psicologico del Siena che perde ritmo e convinzione. Resta comunque da segnalare la bella parata di Amelia al 33' sul colpo di testa di Bolzoni; poco consolatorio per Sannino che per un attimo aveva accarezzato l'idea di uscire indenne dal Meazza.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

NOCERIMOVIC, SIGILLO DI UN MILAN LENTO E APPANNATO. ROBINHO STRAPPA APPLAUSI, TAIWO FISCHI E MUGUGNI. ANCHE TROPPI..
LE PAGELLE di Francesco Somma
Amelia 6: Vede sfiorare il palo la conclusione ravvicinata di Bolzoni, unico serio pericolo apportato alla trasversale rossonera
Bonera 6: Punta tanto, troppo sull’aspetto difensivo in una serata che a lunghi tratti ha visto il gioco rossonero implorare ossigeno dalle fasce. Qualche disattenzione in disimpegno, ma tutto sommato prova positiva
Mexes 6: Rivedibile nel primo tempo in occasione dell’unica conclusione pericolosa del Siena. Ottima l’intesa con Thiago Silva, la tecnica e la padronanza del ruolo, poi, non sono certo una sorpresa
Thiago Silva 6,5: Senza nulla togliere ad un ottimo Mexes, giocare accanto ad uno come lui è un gioco da ragazzi per chiunque
Taiwo 5,5: I fischi e i mugugni (spesso preventivi) del pubblico di certo non gli danno una grande mano, ma dopo una settimana di critiche e incertezze era lecito aspettarsi una reazione di orgoglio e personalità, che invece ha lasciato il posto ad una prestazione guardinga e timorosa
Nocerino 7: Comincia a destra ed è l’unico che fin dal fischio d’inizio dà anima e corpo alla ricerca di un gioco più verticale che orizzontale, ma visto che nessuno lo assiste, nella ripresa decide di fare da sé. Sono sei in campionato. I cartellini gialli? No, i gol. Tanto di cappello!
Van Bommel 6: Lui che è maestro nel tenere bassi i ritmi e nel manovrare in orizzontale, non fa fatica a guidare un centrocampo sicuro ma statico all’inverosimile
Seedorf 5,5: Se a Van Bommel spetta il compito di tenere bassi i ritmi, a lui toccherebbe la geometria, ma fatica ad entrare in partita e a trovare i compagni d’attacco che comunque non lo aiutano con i movimenti giusti (Aquilani 6,5: Rileva uno stanco Boateng e dà ordine e fiato alla mediana)
Boateng 6: Caparbio e tenace su tutti i palloni, anche quelli apparentemente perduti, impreciso e lezioso in zona gol, procura il penalty trasformato da Ibrahimovic (Emanuelson sv.)
Ibrahimovic 6,5: Il rigore che chiude i conti lo eleva di due spanne di una prova nel complesso al di sotto dei suoi standard. Cerca spesso la giocata più difficile e, contrariamente al solito, non trova successo nel dribbling
Robinho 6,5: Per determinazione e scioltezza nelle giocate, nel primo tempo è senza dubbio il migliore in campo. Serve a Nocerino l’assist che apre le danze e lascia il posto a Pato a metà della ripresa, tra i meritati applausi di San Siro. (Pato 6: Entra a risultato acquisito e sfiora il gol in due occasioni)
Allegri 6: Il risultato e Robinho lo premiano, il gioco del Milan e Taiwo no. Dopo un tempo di tiqui-taque fine a se stesso, ci vuole un guizzo di Nocerino per sciogliere una partita più difficile del previsto.