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dal sito www.gazzetta.it
MILAN FACILE A CAGLIARI: 2-0. E' IN TESTA PER UN'ATRA NOTTE
I rossoneri vincono al Sant'Elia grazie a un'autorete di Pisano e a un gol di Ibrahimovic (l'undicesimo in campionato): Juventus nuovamente sorpassata in vetta alla classifica
CAGLIARI, 20 dicembre 2011 - C'è crisi, nessun regalo. Con un cinismo da campioni, sfruttando il miglior repertorio dei suoi solisti, il Milan esce da Cagliari con un 2-0 tondo tondo che in soldoni significa ennesimo sorpasso sulla Juve, in attesa del big-match di Udine. Subito in gol con un'autorete di Pisano dopo quattro minuti, i campioni d'Italia subiscono la reazione dei sardi, ma nella ripresa, trovano il raddoppio con il solito, straordinario Ibrahimovic. Pato entra al 74' al posto di Robinho: in tempo per mancare il gol dopo un paio di deliziosi triangoli con Ibra.
ROBINHO SUBITO - Allegri infatti tira dritto, nonostante le punzecchiature di Berlusconi. Questione di equilibri, ma anche di grande personalità. Il presidente li vuole tutti in campo? Il tecnico replica puntando su Robinho compagno d'avventura con Ibra, mentre Boateng gioca a supporto. E l'essenziale Pato? In panchina. Conoscendo bene poi l'avversario, decide di schierare davanti alla difesa, tra Aquilani e Nocerino, Ambrosini, confermando la difesa di sabato con Bonera, Mexes, Thiago Silva e Taiwo, ma con Abbiati in porta. Interessante la mossa di Ballardini alle prese con gli infortuni, ma la grande novità è Cossu in mezzo al centrocampo con Ekdal e Nainngolan esterni, e Thiago Ribeiro alle spalle di Ibarbo e Larrivey. Formazione offensiva, un po' azzardata. Ma l'approccio alla partita è buono e al 2', Ribeiro, servito d Cossu conclude sull'esterno della rete. Formazione forse sbilanciata, e non un caso che i rossoneri passino già al 4'. Basta infatti un'intuizione di Robinho, che scatena in contropiede sulla destra. Agazzi sbaglia l'uscita sul limite corto dell'area e per il sudamericano l'appoggio davanti alla porta è semplice, e Pisano, nel tentativo di anticipare Nocerino, infila nella sua porta.
REAZIONE ROSSOBLU - Ma il Cagliari ha il carattere per rientrare in carreggiata e costringere i rossoneri a una gara molto difensiva, con sporadici ripartenze in cui a farla da padrone è il possesso palla. I rossoneri a volte giocano con sufficienza, soffrendo il pressing insistito a centrocampo di Cossu, Ibarbo e Larrivey e in un paio di occasioni, complici alcuni errori di Bonera e Taiwo e la copertura talvolta approssimativa del centrocampo, pemettono ai sardi di tirare in porta impegnando Abbiati. Ha ragione Allegri a urlare come un ossesso: un atteggiamento simile non può che compromettere il vantaggio acquisito. E il Milan l'occasione per chiudere la partita la sbaglia al 5' della ripresa, ma Aquilani si fa ipnotizzare da Agazzi che compie un miracolo respingendo. Ibarbo, invece, all'8' colpisce debolmente di testa solo davanti ad Abbiati. Il segnale del Cagliari è forte e il Milan cambia direzione e partita.
SUA MAESTA' IBRA - Con possesso e pressione i rossoneri cominciano a martellare il Cagliari. Al 13' Ibra con la bacchetta fa filtrare in area per Robinho che evita Agazzi, ma spreca ignobilmente in tribuna con la porta spalancata. E' solo l'antipasto del raddoppio, ma questa volta Zlatan decide di fare tutto da solo: lo svedese, servito da Robinho, irrompe in area, brucia sullo scatto Canini e con una zampata anticipa anche Agazzi. La magnificenza del decisionista rossonero dilaga in ogni parte del campo. Anche in difesa, in tempo per ribattere una punizione di Cossu, dopo un leggero malessere provocato dalla stanchezza. Ma Allegri al suo Mago non rinuncia, così al 29' è Robinho a lasciare il posto a Pato.Il Cagliari dal canto suo non rinuncia ad attaccare, anche se la convizione è calata. Entrano Gozzi e Rui Sampaio (fuori Pisano e Ekdal), è pero Pato a mancare il 3-0 due volte, nonostante l'invito magistrale di Ibra. Ma due gol sono più che sufficienti: per i rossoneri è l'undicesimo risultato utile consecutivo.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
ROBINHO INCANTA E ATTERRISCE, BOA APPARE E SCOMPARE, IBRA SEGNA E FA SOGNARE...
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6,5: Possiamo valutarlo per almeno due interventi di pregevole fattura, e di questi tempi non è cosa da poco…
Bonera 5,5: Nel primo tempo gli scrosci più preoccupanti arrivano dalla sua fascia di competenza, impreciso in diversi disimpegni, dà pochissime garanzie sia in avanti che indietro
Mexes 6: Sfiora il pasticcio con Abbiati, che avrebbe macchiato una prova pressoché priva di sbavature
Thiago Silva 6,5: Riesce a far sembrare anche gli anticipi su Ibarbo, prodezze degne di un fuoriclasse consumato. Chiude portando sul braccio la fascia del futuro
Taiwo 6: Un passo avanti rispetto alla prova di sabato sera, a riprova della difficoltà del fatto che le mura di San Siro, in fondo, non gli sono così amiche…
Aquilani 6: Non beneficia affatto delle distrazioni di Bonera nel primo tempo, ma nel complesso risulta uno dei migliori, in costruzione come in interdizione
Ambrosini 6: Ha un certo affiatamento con Aquilani e Nocerino, che a seconda delle necessità fungono per lui da guardie del corpo ed aiutanti (Van Bommel sv)
Nocerino 6: Il gol dell’1-0 è mezzo suo e mezzo di Pisano; l’ennesima prova da instancabile guerriero è tutta sua
Boateng 6: Nel primo tempo paga (come tutta la squadra) un momento di evidente appannamento, segnalandosi solamente per due agganci volanti, da applausi. Meglio nella ripresa
Robinho 6: Serve a Ibrahimovic l’assist per il 2-0, il secondo in due partite, ma fallisce l’ennesimo gol praticamente già fatto… (Pato 6: A una manciata di secondi dalla fine si ritrova sul destro, in 1 contro 1, la rete del 3-0, ma non trova lo specchio)
Ibrahimovic 7: Su rigore contro il Siena, con una zampata felina questa sera, ripete l’opera di chiusura dei conti. Sono 105 i boati in 200 partite italiane: auguri Campione!
Allegri 6: Su un campo facile per nessuno, il Milan chiude l’anno solare nel miglior modo possibile, faticando nel primo tempo, ma senza mai perdere la partita di mano. Sono 9 le vittorie in 11 partite: occhio al giro di boa e avanti così! |
