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15 settembre 2010, Milan vs Auxerre 2-0




dal sito www.gazzetta.it

THIAGO SILVA IN DUBBIO
13 settembre 2010 - Il Milan prosegue a Milanello la preparazione in vista del match di Champions League in programma mercoledì sera al Meazza contro i francesi dell'Auxerre. Rimane il dubbio su Thiago Silva, vittima di un affaticamento ai flessori della coscia destra durante Cesena-Milan: il brasiliano è in forte dubbio, ma difficilmente Allegri rischierà il giocatore. Al suo posto dovrebbe giocare Bonera, preferito a Papastathopoulos: al centro della difesa tornerà Nesta, di nuovo disponibile dopo l'infiammazione a un nervo sciatico. Stessa situazione per Seedorf, con il gruppo per tutta la seduta: entrambi saranno titolari mercoledì, salvo sorprese. Oggi Allegri ha fatto svolgere alcune esercitazioni tattiche in vista di mercoledì: confermato il tridente offensivo con Pato, Ronaldinho e Ibrahimovic. Lo svedese oggi si è allenato con il resto del gruppo solo nella prima parte della seduta, terminando l'allenamento in palestra. A centrocampo confermati Ambrosini e Pirlo: l'unico dubbio riguarda Seedorf o Boateng. In difesa si potrebbe rivedere in campo Zambrotta, ancora inutilizzato in questa stagione.





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Prepartita - Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 15 settembre 2010



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"Il Milanista" del 15 settembre 2010
(grazie alla Redazione de "Il Milanista")



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La formazione rossonera
(per gentile concessione del M.C. Inossidabili)



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La formazione rossonera
(da "Forza Milan!" di ottobre 2010)





Ibrahimovic in azione
(dal sito www.virgilio.it)


Ronaldinho controllato da un avversario
(dal sito www.virgilio.it)





Ibra in acrobazia
(dal sito www.virgilio.it)


Christian Abbiati
(dal sito www.virgilio.it)





Robinho in azione





Intervento su Pato
(dal sito www.virgilio.it)


Andrea Pirlo
(dal sito www.virgilio.it)



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Zlatan Ibrahimovic sblocca la gara, ed esulta





L'esultanza di Ibrahimovic...
(dal sito www.virgilio.it)


...che festeggia con Ronaldinho
(dal sito www.virgilio.it)















Il Milan Club Seregno a San Siro per Milan vs Auxerre 2-0
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Striscione Magliarossonera.it
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Striscione dei Commandos
in onore di Franco Moscatelli
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Panoramica Curva Sud


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Coreografica Curva Sud
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Coreografica Curva Sud
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Coreografica Curva Sud


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Bandiere al Primo Anello Blu
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Panoramica Primo e Secondo Anello Blu
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Panoramica Primo e Secondo Anello Blu


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Bandiere AIMC al Primo Anello Verde
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Panoramica Primo e Secondo Anello Verde
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Panoramica Primo e Secondo Anello Verde


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Panoramica Primo e Secondo Anello Arancio
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Fasi finali del riscaldamento del Milan
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Ingresso delle squadre


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Le due squadre schierate
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Da sinistra Seedorf, Pato, Ibrahimovic, Pirlo, Nesta, Bonera, Antonini e Zambrotta
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Il saluto tra le due squadre


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Il tabellone con la formazione dell'Auxerre
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Una fase della partita
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Una fase della partita


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Una fase della partita
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Una fase della partita
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Una fase della partita


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Esultanza dopo il primo gol di Ibrahimovic
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I giocatori a centrocampo a fine partita


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Il tabellone con il risultato finale
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Il protagonista della serata: Zlatan Ibrahimovic




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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)




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(dal "Corriere dello Sport" del 16 settembre 2010)
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(da "Leggo Milano" del 16 settembre 2010)




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 16 settembre 2010
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dal sito www.gazzetta.it

IBRAHIMOVIC SHOW A SAN SIRO. DOPPIETTA E AUXERRE AL TAPPETO
Finisce 2-0 nella prima di Champions dei rossoneri: primo tempo complicato, poi nel secondo sale in cattedra Ronaldinho che dispensa assist: Ibra ne sfrutta due
MILANO, 15 settembre 2010 - Bastano 180 secondi per cambiare il volto di una partita. Ma occorrono anche magie e molta freddezza. Accade tra il 21’ e il 24’ del secondo tempo dopo una prestazione sofferta e scialba. Accade nel migliore dei modi, grazie alla classe di Ronaldinho che innesca il primo gol e inventa l’assist per il secondo. L’autore dell’uno-due? L’uomo del destino: Zlatan Ibrahimovic; il primo con una zampata doc, il raddoppio con un tocco vellutato e imparabile. L’Auxerre, arcigno e rognoso, alla fine crolla. Il Milan può così decollare in Europa.
ESPERIENZA - Per inaugurare al meglio il girone, Massimiliano Allegri cambia in difesa e in attacco affidandosi all’esperienza: Zambrotta al posto di Abate, con Bonera al centro al posto di Thiago Silva, e Seedorf a centrocampo. Più avanti il tridente composto da Pato, Ibrahimovic e Ronaldinho. Jean Fernandez, videotape alla mano, deve aver imparato a memoria il Milan affondato in campionato. Con una convinzione: i rossoneri basta pressarli e correre e si sciolgono come il burro.
IL SOLITO PRESSING - Tant’è che il primo affondo è proprio francese, con il rasoterra centrale di Birsa dalla distanza. Al 5’, poi, i rossoneri pasticciano in area; Langil che è in agguato e non è fesso, ruba palla e impegna Abbiati sul primo palo. Constatato che a infastidire è il gioco alto dei francesi, Allegri ordina alla squadra di avanzare di parecchi metri. La mossa non è rivoluzionaria. Il Milan sembra quello di Cesena, puntualmente impallato negli spazi stretti dell’Auxerre, alla ricerca ossessiva dello statuario Ibrahimovic.
AMBRO OUT - A complicare le cose ci si mette anche l’infortunio di Ambrosini costretto ad abdicare al 15’ per lasciare il posto a Boateng. Il ghanese entra subito in partita, regalando più velocità a centrocampo. Le bella punizione al 20’ di Pirlo che Sorin respinge a pugni uniti, sembra l’avvio di un nuovo corso, invece l’Auxerre non molla, arrivando addirittura a colpire una traversa con Coulibaly che sovrasta Nesta. Al 24’ doppia occasione per i rossoneri. Prima Hengbart respinge con il corpo il bolide di Boateng, mentre sulla respinta Coulibaly devia in angolo il tocco di Pato. Un flash assordante, ma fine a sé stesso. Il Milan torna infatti a esprimere una manovra poco lucida.
FRANCESI PERICOLOSI - Ibra arretra troppo, spesso pesta i piedi a Dinho con il risultato che nell’area di Sorin non c’è mai nessuno. A soffrire di più è Pato, l’unico rossonero in grado di saltare l’uomo, ma poco cercato dai compagni di squadra. E intanto l’Auxerre macina chilometri, sfiancando il Milan. L’azione del 39’, un contropiede furioso in superiorità numerica dei transalpini con l’egoista Langil che tira invece di toccare al centro dell’area dove ci sono due compagni lasciati liberi, è esemplare. I rossoneri, inanellano tocchi inutili al limite, subendo l’anticipo degli avversari che ripartono puntualmente. Ma la lezione di Cesena è stata imparata davvero? Allegri alla fine del primo tempo non può certo impazzire di gioia.
ED ECCO IBRA - Al 2’ della ripresa l’occasione c’è; un tocco di Dinho nell’area piccola che Pato sfiora appena. All’8’, finalmente, Zlatan fa qualcosa di Ibra, servendo una gran palla al limite a Pirlo che sfiora il palo. E’ il miglior momento del Milan che va in percussione, ma che non ha il peso necessario per gonfiare la rete dell’Auxerre. Al 9’ esce Pato per Robinho. Ma è Ibrahimovic a scuotere il popolo rossonero, ribaltando in tre minuti una prestazione sottotono. L’ispiratore? Ronaldinho, che al 21’ coglie Boateng pronto a deviare per la zampata di Ibra di esterno destro. Poi al 24’ quando in contropiede tocca splendidamente a sinistra per lo svedese che con un diagonale chirurgico batte Sorin. E’ la sublimazione del fuoriclasse che corre ad abbracciare Dinho e che si è scrollato di dosso un peso insopportabile. Il Milan passa; il Real di Mou è al suo fianco.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it
IN PROGRAMMAZIONE A SAN SIRO: IBRA SHOW E BRIVIDI IN DIFESA
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6: Se non fosse per la deviazione in angolo e per l’uscita avventurosa fuori dall’area di rigore – entrambe avvenute negli ultimi 15 minuti di gara– non si sarebbe prodotto in alcun intervento di sorta
Zambrotta 6,5: La “sua” Champions comincia sotto la luna buona: stasera è stato praticamente insuperabile. Peccato che, come lo scorso anno, non riesca ad essere incisivo nei cross
Nesta 6: Un po’ di confusione, soprattutto nella prima parte della gara, caratterizza un primo tempo da 50 e 50. Con il trascorre dei minuti, acquista e dona sicurezza sempre maggiore a tutto il reparto
Bonera 5,5: Vive un momento di confusione più lungo rispetto al collega, appare spesso deconcentrato, mettendo a segno diversi passaggi a vuoto
Antonini 6,5: Dopo 24’ di gioco, da una sua folata offensiva nasce la prima azione pericolosa del Milan. Il resto è un’interpretazione di grande spessore in fase difensiva, contraddistinta da disimpegni notevoli e tanta determinazione (70'Abate: sv)
Ambrosini sv: (15’Boateng 7: Rileva Ambrosini dopo una manciata di minuti e dona vivacità ad un reparto troppo macchinoso. L’inserimento dalle retrovie che spalanca ad Ibra la porta per la rete dell’1-0 è un’intuizione da campione
Pirlo 6: Con una sua punizione respinta di pugno da Sorin prova a suonare la carica, ma malgrado l’impegno non riesce ad incidere come vorrebbe. Il suo calcio è ordinato e pulito come sempre, ma spesso non basta a far cambiare marcia
Seedorf 5: Quasi per l’intera durata del match è sembrato di avere di fronte il Seedorf della passata stagione: lento, prevedibile ed impreciso nel tiro dalla distanza. Fa imbufalire San Siro quando, in piena solitudine, spara in tribuna due cross da posizione vantaggiosa
Pato 5,5: Grichting lo francobolla per un’ora intera dal fischio d’inizio: lui soffre, prova a partire da lontano, a girare al largo, ma non riesce ad incidere. Evanescente (55’Robinho 5,5: Qualche giocata interessante: dribbling, scatti, ma niente sussulti. Riesce a smarcarsi bene in più di un’occasione, ma i compagni non lo vedono)
Ronaldinho 6,5: Riprende esattamente da dove aveva finito a Cesena, ossia dal nulla. Poi, dopo 67’ di abulia, cambia marcia, propiziando i due gol che risolvono la serata
Ibrahimovic 7,5: Un’ora e passa di incertezze e dubbi: “E’bravo, sì, guarda come difende palla! Però potrebbe darla prima…Forse si piace troppo..No, l’intesa con i compagni non c’è…” etc..etc..Apre le danze al minuto 67, le chiude a modo suo dopo soli tre minuti. Questo è Ibra
Allegri 6: Era importante cominciare nel migliore dei modi: la vittoria è dunque origine del primo sorriso. Gli altri si chiamano Boateng, Antonini ed Ibrahimovic. Causa della preoccupazione principale sono invece le tre colossali palle gol regalate a Langil & co., che solo per caso non hanno varcato la linea di porta