dal sito www.gazzetta.it
MILAN AUTOGOL PIU' IBRA PER DOMARE UN BEL CESENA
Falcidiati dalle assenze (e si aggiunge anche Nesta: 3 settimane di stop), i rossoneri danno comunque spettacolo ma soffrono la vivacità del Cesena. Risolve un'autorete di Pellegrino che tentava di salvare su Ibra, lanciato a rete da Cassano. Nel recupero della ripresa gran gol dello svedese
MILANO, 23 gennaio 2011 - Con le stampelle (è proprio il caso di dirlo) e con il carattere, il Milan conduce in porto una vittoria pesante che mantiene Napoli e Roma a 4 e 6 punti e allarga il gap dall'Inter che scivola a meno 9. Quella con il caparbio Cesena è la vittoria dell'umiltà, costruita sugli infortuni inattesi di Gattuso e Nesta che azzerano quasi il centrocampo e parte della difesa. Il vantaggio arriva su autorete. Ma Ibra non rinuncia ad aggiungere poesia alla gelida serata con un gol pazzesco che fa alzare la temperatura.
ANCHE GATTUSO - Cadono come birilli i centrocampisti del Milan. Prima Pirlo, poi Flamini e nel riscaldamento anche Gattuso. Allegri, che fa della freddezza una delle sue qualità migliori, non si fa prendere dal panico e si inventa Thiago Silva centrocampista davanti alla difesa con Ambrosini a destra e il giovane Merkel a sinistra. Così è Yepes ad affiancare Nesta in difesa. Avvertendo poi l'alito del Napoli e della Roma alle spalle, conferma Cassano con Ibra, supportati da Robinho. Avesse Ficcadenti i problemi di Allegri. Lui che deve rinunciare oltre a Lauro e Nagatomo, anche a Giaccherini e Jimenez, schiera un audace 4-3-3 con Schelotto, Budan e Malonga in attacco.
MALONGA - Termine migliore non fu azzeccato, perché il Cesena parte in tromba e sfruttando velocità e fantasia sorprende i rossoneri. Al 3' Malonga mira il primo palo dove Abbiati è ben appostato ma para con un po' di difficoltà. All'11 è Ambrosini a deviare in angolo una bella girata di Malonga. Il francesino, 22 anni, ha piedi buoni ed è la spina nel fianco del Milan. Lui ci prova da tutte le posizioni, mentre Ibra e compagni faticano a imbastire la manovra. Spezzettata e senza una logica pertinente, la prima della classe balbetta, così come faticano a entrare in partita lo svedese e Cassano.
SALTA NESTA - Al 17' Antonini si perde in un vuoto di memoria sul limite corto della sua area di rigore. Schelotto, che è un fulmine, gli ruba palla e scarica sul primo palo dove Abbiati compie un miracolo, poi ribadito nell'alzare in corner la spazzata conseguente di Nesta. Tempi duri che più duri non si può. Antonini non riesce a contenere Schelotto e, ironia della sorte, al 23' salta anche Nesta per una lussazione alla spalla sinistra e che necessita di un controllo in ospedale (dopo le preoccupazioni iniziali, non verranno riscontrate fratture: potrebbero bastare tre settimane di stop, senza intervento). Prende il suo posto Sokratis.
ABRACASSANO - Al 27' si vede finalmente il Milan. L'azione la ispira Ibra che lancia Robinho. Discesa per vie centrali e rasoterra troppo debole per impensierire Antonioli. Al 30' l'occasione è doppia. Cassano confeziona un gioiello per Ibra che solo davanti ad Antonioli si fa ribattere il tiro. La palla viene raccolta da Robinho - magnifico interprete nel suo ruolo di trequartista tuttofare - che sfiora la traversa. Al 33' Antonini solo davanti al terminale romagnolo spreca miseramente il diagonale a lato. Mai momento fu propizio per passare. Al 43' brividi alle stelle. Per il gelo ma anche per il cross dalla destra di Robinho su cui si avventa in tuffo come un falco Ibra: Antonioli si trova lì e blocca in due tempi sul primo palo. Al 45' il Milan trova il gol. Si tratta di un'autorete di Pellegrino che batte nell'angolo Antonioli nel tentativo di anticipare Ibra. Ma l'assist, l'assist col cucchiaio, di quelli che riescono solo ai geni, è di Cassano.
STANCHEZZA - L'eredità di FantAntonio è da proteggere come oro, perché il Cesena del primo tempo merita tanto rispetto e applausi. A farsi in quattro sono le sette anime di Ambrosini e di Merkel che sembra un veterano del calcio e la conferma della duttilità di Thiago. Il Cesena è tosto e gioca senza mai perdere di vista la porta di Abbiati. All'8' Ficcadenti cambia due uomini: fuori Budan e Schelotto, dentro Bogdani e Sammarco. Nelle intenzioni del tecnico ci sono peso in attacco e ordine a centrocampo. Fatica però la squadra romagnola, pressata dal Milan che cerca il raddoppio ma non trova la porta. I rossoneri incasellano tiri svirgolati, molli e imprecisi, controlli rabberciati e molta stanchezza. Ci provano Ibra e Cassano a spalmare classe, ma la praticità del Cesena è fulminante. Al 32', infatti, Sokratis toglie la palla a Bogdani pronto a sfondare in rete, ma cosa combina a seguire Robinho che solo davanti ad Antonioli si fa incantare e ribattere la facile conclusione. I romagnoli però non mollano e al 35' sfiorano la rete con Sammarco che allarga troppo il tiro. C'è anche il tempo per Pato (fuori Cassano con standing ovation): troppo poco per incidere, solo una punizione mal calibrata e niente più. Tutto sommato meglio Robinho che al 47' colpisce il palo ma che al 48' consegna a Ibra la palla perfetta. Poi ci pensa Zlatan: traiettoria magica. Che vale il biglietto.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
ROBINHO DELIZIA E SPRECA. THIAGO E YEPES INVALICABILI E IBRA...È SEMPRE LUI...
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6: Respinge una conclusione ravvicinata di Malonga nei minuti iniziali, colleziona un rinvio da brividi ed un’ammonizione per perdita di tempo: evitabili
Abate 6: Non lesina, come sempre, la spinta sulla corsia di competenza, ma risulta soprattutto più preciso in copertura
Nesta 6: Impiega qualche minuto per prendere le misure agli avanti bianconeri, poi entra in partita con una ritrovata affidabilità, prima di abbandonare il campo per un problema alla spalla(23’Papastatopoulos 6,5: Il destino lo butta in campo contro i colori della sua prova peggiore, ma stavolta Giaccherini non c’è, e Bogdani riesce a tenerlo a bada)
Yepes 7: Bada al sodo quando necessario, imposta quando è chiamato a farlo, poi morde, ostacola e anticipa con nfermata sicurezza
Antonini 5,5: Dopo 18’ regala a Schelotto un’ottima palla in area di rigore, fortunatamente priva di conseguenze. Non punge in fase offensiva, ma potrebbe fare di meglio anche al di qua della linea mediana
Ambrosini 6: Ibra gli regala un assist telecomandato che solo le dubbie maniere di Sammarco gli impediscono di trasformare nel gol che lo redimerebbe da una prova in linea con i suoi standard attuali, che hanno vissuto momenti migliori
Thiago Silva 7: Alla prima da titolare nel suo “secondo ruolo” fa un figurone: la tecnica non gli manca e questo lo aiuta a giocare bene la quasi totalità dei palloni che gli passano tra i piedi. Perfetto e puntuale anche come sradica palloni, va vicino al gol almeno in due occasioni
Merkel 6,5: Meno appariscente rispetto a quella di giovedì in Coppa, la sua prova non è comunque priva di segnali positivi: a lui, più che a Thiago ed Ambrosini, tocca il delicato compito di raccordare i reparti. Difende quando c’è da difendere, riparte quando c’è da ripartire: positivo
Cassano 7: Chi aveva ancora dubbi sulla qualità della sua intesa con Ibra, stasera si sentirà più leggero: inventa almeno tre palle d’oro per lo svedese, compresa quella maldestramente intercettata da Pellegrino (84’Pato:sv)
Robinho 6,5: Il primo tempo è un ode al genio calcistico: corsa, dribbling, assist inventati dal nulla e giocate da stropicciarsi gli occhi; nella ripresa scompare a poco a poco, facendosi vivo soltanto con i soliti errori sotto porta
Ibrahimovic 7,5: Un altro gioiello e un’altra prova eccezionale: corre, sgomita, litiga un po’ con tutti, detta e regala assist, ma soprattutto, segna: mezzo gol nei secondi finali del primo tempo; uno tutto suo e bellissimo, praticamente a tempo scaduto
Allegri 6,5: Due vittorie in quattro giorni, sebbene giunte entrambe in casa e contro avversari non di primo ordine, sono la risposta migliore agli ultimi due passi falsi in campionato. Merkel e Cassano sono sempre più in squadra; convincono Yepes là dietro e Thiago in mediana |