dal sito www.gazzetta.it
ANCORA BOATENG-ROBINHO-IBRA. IL MILAN NON SI FERMA PIÙ
I rossoneri vincono 3-0 replicando la vittoria sul Brescia; in gol il ghanese, il brasiliano e lo svedese che ci mette anche l'assist. E Abbiati para un rigore a Di Vaio
BOLOGNA, 12 dicembre 2010 - Chi li ferma più? Dopo il 3-0 al Brescia ecco quello al Bologna. Praticamente la fotocopia, perché le reti del Milan le firmano con lo stesso ordine di una settimana fa Boateng, Robinho e Ibrahimovic, quest'ultimo autore dell'assist (il settimo) per il ghanese. Gloria anche per Abbiati che al 78' para un rigore a Di Vaio. Il Milan mantiene così il passo, pronto a lanciare la grande fuga.
DINAMISMO ROSSONERO - Alberto Malesani non pensa alla messa in mora. Anzi, sulla scia delle due vittorie consecutive carica la squadra e chiede un nuovo miracolo. Affronta il Milan con coraggio e mette il talento di Ramirez al servizio di Di Vaio. Allegri vuole dinamismo e solo Boateng gli garantisce velocità alle spalle di Robinho e Ibra. Così dirotta ancora Seedorf in panchina in compagnia di Ronaldinho. Tocca invece a Bonera sostituire Thiago Silva in mezzo alla difesa. Senza dimenticare l'ennesimo esperimento di Allegri, con Ambrosini più arretrato in mezzo al centrocampo e Pirlo leggermente avanzato.
IBRA E BOATENG - Il Bologna davanti all'Everest non si lascia intimorire e dopo una breve fase di studio avvisa il Milan. Al 4', infatti, Ramirez fa vedere di che pasta è fatto: evita Gattuso e da distanza siderale mira il sette, ma Abbiati vola e toglie la palla dalla porta. E' il picco rossoblù del primo tempo, perché a parte qualche sortita del bravo Morleo sulla sinistra, da quel momento esiste solo il Milan. I rossoneri fanno circolare la palla e innescano all'improvviso ripartenze micidiali sull'asse Ibra-Boateng-Robinho, a conferma che quella di Allegri è una grande idea. Il Bologna non ha ovviamente nessuna colpa e forse Malesani sbaglia a non concedere a Di Vaio una vera punta. Il capitano fa reparto da solo, ma non può fare nulla con l'organizzazione difensiva del Milan che al 9' passa. Come con il Brescia, Ibrahimovic inventa dalla sinistra un assist portentoso: Boateng si avventa sulla palla e con una zampata di esterno destro fulmina Viviano.
I SOLITI SOLISTI - Un gol che nella boxe avrebbe la stessa potenza di un gancio. Il Bologna cerca di mettere insieme i pezzi, ma subisce il pressing a tratti feroce dei rossoneri. Il Milan è spettacolare e al 35' ottiene il raddoppio sempre grazie al suo tridente. La genesi è identica: Ibra lancia Boateng che invita a nozze Robinho al limite: irruzione in area e rasoterra imparabile. Subito dopo Viviano dice di no a Ibra e allo scadere è invece la traversa a fermare Zambrotta. Così non può andare e Malesani all'inizio della ripresa lascia negli spogliatoi Della Rocca e Buscé e inserisce Meggiorini ed Ekdal. Un Bologna più offensivo per provare a scardinare la difesa aversaria. Aggressiva la reazione degli emiliani, anche se è il Milan a sfiorare il 3-0 con Ibra al 6'.
C'E' ANCHE IBRA - Allegri all'8' toglie Gattuso per Strasser; mossa che preserva il centrocampista in vista della Roma. Poi tocca a Zambrotta lasciare il posto ad Antonini, poco dopo l'erroraccio di Abbiati che esce dall'area e poi contrastato da Ramirez perde palla, ma l'uruguaiano spreca la grande occasione concludendo sull'esterno della rete. E' un Bologna che unisce il carattere alla passione, ma che ha di fronte un avversario troppo forte. Il 3-0 di Ibra al 15' è un mix di strapotere tecnico e potenza fisica. Come la verticalizzazione di Pirlo per lo svedese che stoppa in corsa al limite e anticipa Viviano con il destro. Il marchio di Zlatan è così prorompente che Allegri decide di non sostituirlo, nonostante la sua diffida, nonostante alcuni screzi con Britos. Entra invece Seedorf per Boateng, appena in tempo per commettere fallo in area su Di Vaio. Rocchi indica il dischetto del rigore, ma Abbiati, che vuole partecipare alla festa, con un grande intervento toglie la soddisfazione al capitano del Bologna. Il resto è pura accademia: i rossoneri volano.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
PERFETTI ANCHE PRIMA DEI PASTI. MAMMA CHE BEL TRIO LÀ DAVANTI..
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6,5: Salva la porta in due occasioni, sfoderando ottimi interventi. Da applausi il volo con cui neutralizza il penalty di Di Vaio, ma quasi la combina grossa in un’uscita fuori area su Ramirez
Abate 6,5: L’arrembante Morleo non gli crea grattacapi: si difende bene ed appoggia la manovra d’attacco con grande generosità, pur senza incidere
Nesta 7: Anche di fronte ad un vecchio amico come Di Vaio l’eccellenza delle prestazioni non cambia
Bonera 6,5: Vigile e preciso sia su Di Vaio che su Ramirez
Zambrotta 6,5: Dosa le forze con attenzione, badando – come sempre - più alla sostanza che agli svolazzi. Quando sale va vicinissimo al gol, scheggiando la traversa (57’Antonini 6: Copre con attenzione la propria fascia di competenza)
Gattuso 6,5: Solita cara razione di grinta e corsa, fino al calcione di Mudingayi, che lo costringe a lasciare il campo in anticipo (53’Strasser 6,5: Rileva un Gattuso acciaccato, e sbarra efficacemente la strada a chiunque passi dalle sue parti)
Ambrosini 6: Ormai Allegri gli ha passato l’eredità di Pirlo, consegnandogli le chiavi del cuore del centrocampo rossonero. Riesce ad essere sempre nel vivo del gioco, ma da quelle parti il margine d’errore è molto ridotto
Pirlo 6: La pennellata in corridoio per il sigillo di Ibra è l’unico acuto in una prova fatta di alti e bassi
Boateng 6,5: Non avrà i piedi del trequartista, ma di sicuro ha i tempi del grande centrocampiste, capace di metterla dentro dando pochissimi punti di riferimento. Da applausi il triangolo con Ibra sul gol del 2-0. Purtroppo scompare a poco a poco nella ripresa (72’Seedorf sv)
Robinho 7: Velocità, precisione, forza fisica: c’è tutto nel sigillo che vale il doppio vantaggio rossonero, il suo secondo consecutivo nonché sesto con la maglia del Milan. Fa ben sperare l’intesa con Ibra e Boateng
Ibrahimovic 7: E’ lo spauracchio maggiore per la retroguardia bolognese, e la punta di diamante di un tridente nuovo, forte e fondato sulla concretezza. Spalanca al Boa la porta per l’1-0, scalda i guantoni di Viviano con un bolide dalla distanza, e a 30’ dalla fine timbra il cartellino per il 3-0 finale
Allegri 7: Come contro il Brescia, il “suo” tridente risulta micidiale. Pirlo e Ambrosini sono ok anche in posizioni diverse, ma che brividi per le scintille tra Ibra e Britos… |