dal sito www.gazzetta.it
MILAN, LO SCHERZO DELL'EX. BORRIELLO ESALTA LA ROMA
La Roma vince a San Siro e si porta a -7 dai rossoneri. Decisivo il gol nella ripresa dell'attaccante dopo un rimpallo con Abate. Pesano gli errori sottoporta di Ibrahimovic
MILANO, 18 dicembre 2010 - Nella sua terza serata più no della stagione (vedi Cesena e Madrid) il Milan si concede alla Roma che sbanca a San Siro grazie all’ex Borriello. Tre Punti d’oro per i giallorossi che riducono il gap che li divide dai rossoneri (da 10 a 7), si rimettono in gioco e fermano la fuga di Ibra e compagni. Contraddittoria la prova del Milan che perde dopo venti minuti Pirlo e gioco e non riesce mai a convincere. Grande colpo dei romani, abili a sfruttare il primo errore per poi proteggere la vittoria
SORPRESA ADRIANO - Innamorato com’è del suo Milan, Massimiliano Allegri non cambia; contro la Roma conferma tutto. Compreso il miracoloso recupero di Gattuso che sembrava tre giorni fa fuori dai giochi. Boateng è inamovibile alle spalle di Ibra e Robinho e indifesa tocca ancora a Bonera affiancare Nesta. Le sorprese le riserva invece Claudio Ranieri che rivolta come un calzino centrocampo e attacco. Spedisce Totti e Taddei in panchina; schiera Brighi e Simplicio sulla linea del centrocampo, con De Rossi ai margini della difesa. Poi Menez alle spalle di un coppa d’attacco pesante: Borriello e, udite udite, Adriano.
FORFAIT PIRLO - Come a Bologna Allegri dà il via libera a Pirlo che svaria a tutto campo, mentre Ambrosini ha il compito di proteggere la difesa. Ed è proprio Pirlo, al 4’, a scuotere la partita con una magia: un tocco morbido per Boateng che manca l’aggancio davanti a Doni: Al 5’ Robinho mette una “x” sulla colonna delle occasioni mancate. Splendido il suo inserimento in area e il destro delicato da posizione defilata che sfiora il lato opposto. Il gol lo sbaglia anche Gattuso al 10’: servito in area dalla linea di fondo da Robinho alza troppo il suo destro. Segnali di un Milan che domina i giallorossi, troppo statici per spaventare i primi della classe. Solo Menez prova a regalare movimento, senza essere ascoltato dai compagni. Al 20’, alla seconda entrata dura, prima di Mexes poi di Menez, Pirlo è costretto a dare forfait: tocca a Seedorf che va a coprire lo stesso ruolo.
ANDAMENTO LENTO - Spenta la luce al Milan, la Roma cerca di guadagnare metri e pressare con più convinzione, ma senza trovare una soluzione in grado di impensierire i rossoneri. Ci prova anche con il possesso palla. Al 30’ nuova palla gol per il Milan, ma Burdisso si fa trovare al posto giusto per respingere davanti a Doni il tiro di Boateng. Nello stesso minuto in cui, nel veloce contropiede Menez alza troppo dal limite. Ma l’errore grossolano lo fa Ibra al 35’: lo svedese parte sul filo del fuorigioco, irrompe in area, ma controlla male favorendo l’uscita di Doni. Non sembra una serata da Zlatan. Ingabbiato e marcato come una bella donna, il rossonero non ingrana, in un contesto in cui si sbaglia molto e il ritmo è calante. Sul fronte opposto Borriello, che si sfila la maschera protettiva, soffre la marcatura stretta, mentre Adriano funziona di più quando prova ad attaccare centralmente. Vittime entrambi dell’attenta difesa rossonera che può avvalersi del contributo muscolare di Ambrosini e Gattuso.
LO STINCO DI BORRIELLO - La ripresa fatica a decollare. Il pallino del gioco resta al Milan, anche se nelle rare puntate verso Doni, i rossoneri infilano troppi errori di comunicazione. Manca il filo conduttore e non è certo Seedorf a cambiare lo stato delle cose. La Roma controlla bene e può organizzare il contropiede. Al 15’ grande palla di De Rossi per Borriello, fermato da Nesta in scivolata. Occasione replicata al 20’ con un tentativo di Adriano che scatena un batti e ribatti nell’area rossonera. Al 22’ Nesta giganteggia e si immola su Brighi che catapulta dal limite. La Roma, insomma, capisce che il momento è buono. E non è un caso che riesca a trovare anche il gol proprio con l’ex di turno. Menez fa quel che vuole sulla destra, mette in mezzo una palla bassa che Abate svirgola proprio sullo stinco dell’ex compagno di brigata: niente da fare per Abbiati. A Borriello non replica al 26’ e al 29’ Ibra che conferma di trovarsi altrove, sbagliando ciò che di norma gli riesce a occhi chiusi davanti a Doni. A Menez sostituito con Taddei, Allegri risponde al 41’ con Ronaldinho per Boateng; un po’ in ritardo a dire il vero. Il finale ghiacciato regala un paio di brividi: una rovesciata di Dinho e un tiro sporco di Ambrosini. Reazione troppo timida per riassestare la partita. La Roma vince; il Milan incassa la sua seconda sconfitta in casa nel momento più bello della sia stagione. Ironia della sorte, nel giorno mondiale dell’Inter.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
IBRA, MAGNANIMO COME NON MAI. SOLO NESTA E GATTUSO RESTANO IN PIEDI
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6: Compie il primo intervento degno di nota a 13’ dal termine, deviando in angolo una volèe di De Rossi
Abate 5: Accompagna a fasi alterne la manovra offensiva, ma senza mai incidere. Protagonista in negativo sulla carambola che favorisce Borriello per la rete decisiva
Nesta 6,5: L’unico intoccabile di un reparto che ha stasera ha accusato le assenze di Thiago Silva e Zambrotta. Da applausi il doppio intervento in area piccola su Borriello.
Bonera 5,5: Insicuro a più riprese, soffre tremendamente la fisicità di Adriano
Antonini 5,5: Discreto in appoggio al gioco d’attacco nel primo tempo, scompare nella ripresa, facendo rimpiangere l’ultimo Zambrotta
Gattuso 7: Sia di corsa che in dribbling, superarlo è un’impresa per tutti. Decisamente più di una spanna sopra i compagni di reparto, resta a galla finchè può
Pirlo s.v.: (21’Seedorf 5: Prova due volte la conclusione a rete, ma senza convinzione. Ne indovina poche, ma gioca con un sottofondo tutt’altro che incoraggiante)
Ambrosini 5: Conferma di non vivere un buon momento di forma e di soffrire particolarmente la cabina di regia. Gli scarpini sbagliati e/o il manto erboso non lo aiutano di certo: dà costantemente l’impressione di far fatica a rimanere in piedi
Boateng 5,5: Nel primo tempo decisamente meglio che nella ripresa: bene sotto il profilo atletico, nervoso e spesso a vuoto contro il palleggio dei dirimpettai giallorossi (85’Ronaldinho s.v.: Entra forse troppo tardi, e dopo una manciata di secondi prova subito il pezzo d’autore)
Robinho 6: Dimostra di non essere poi tanto esile, vincendo di fisico più di un duello con avversari tutt’altro che minuti. Sembra poter regalare da un momento all’altro un guizzo decisivo, ma è solo un’impressione
Ibrahimovic 5: Per la prima volta, le sue giocate decidono in negativo. Contro un avversario ben messo in difesa, i due errori pesanti a tu per tu con il portiere risultano alla fine determinanti; più che evitabile il cartellino giallo che gli impedirà di partecipare alla prima del nuovo anno
Allegri 5,5: Per quanto il suo Milan contempli un assetto comprensibilmente diverso, l'inserimento anticipato di Ronaldinho, che è pur sempre un fantasista, avrebbe potuto mischiare le carte in tavola. Il Milan torna sulla terra, ancora una volta sotto lo schiaffo di una grandentro il Brescia, il “suo” tridente risulta micidiale. Pirlo e Ambrosini sono ok anche in posizioni diverse, ma che brividi per le scintille tra Ibra e Britos… |