dal sito www.gazzetta.it
IL MILAN CADE A PARMA. BOJINOV: "DEDICATO A MOURINHO"
Con un gol del bulgaro al 90', i rossoneri affondano al Tardini. Ancora una prova incolore e nel recupero anche l'espulsione di Pirlo. Raggiunti dalla Roma, mentre i nerazzurri volano a più 4
PARMA, 24 marzo 2010 - Al 90', quando il pareggio sta per prendere forma, Bojinov, subentrato a Crespo, trova la rete della vittoria e della gloria: l'1-0 che basta a un bel Parma per mettere in crisi il MIlan. Un colpo micidiale che mette in discussione la marcia rossonera verso un sempre più improbabile scudetto. Piscologicamente letale, anche perché poco dopo la rete subita, Pirlo viene espulso per un'entrata fallosa. Ma a conti fatti, il risultato finale premia chi ci crede di più nonostante la grande occasione capitata a Inzaghi prima della prodezza del bulgaro. La beffa per i rossoneri è che alla fine Bojinov dedica la sua rete pesantissima "A Mourinho e all'Inter che mi stanno simpatici".
CUORE SEEDORF - Leonardo si era affidato al cuore storico del Milan. Alla vigilia della sfida del Tardini ne aveva sottolineato la fondamentale importanza. Spazio quindi a Clarence Seedorf nel centrocampo, dove Ambrosini, non ancora al meglio, lascia il posto a Flamini, tra i rossoneri più in forma. Lo schema è l'ancelottiano 4-3-2-1, con l'olandese e Ronaldinho alle spalle di Borriello, di nuovo titolare nonostante i numeri dell'insaziabile Inzaghi. In difesa Leo riparte dalla ripresa della gara col Napoli, con Zambrotta a destra e Antonini a sinistra. Scelte precise per frenare la tanto temuta velocità del Parma. Guidolin conferma invece le previsioni e schiera il 4-3-1-2 con Jimenez dietro a Biabiany e all'ex Crespo.
EMOZIONE CRESPO - Uomini che garantiscono la manovra ideale per creare problemi al Milan. E la partenza è così devastante che dopo soli 10 secondi di gioco Crespo va a colpire clamorosamente la traversa con un diagonale. E' il segnale di un Parma che per un buon quarto d'ora non fa ragionare i rossoneri e non concede nulla. La squadra di Guidolin sfrutta la profondità con azioni sulle fasce, senza disdegnare le vie centrali dove Jimenez dialoga magnificamente con le punte. I gialloblù sanno far girare la palla e pressano a centrocampo.Valiani, Morrone e Galloppa chiudono gli spazi, pressando sui portatori di palla. Quando il Milan riesce finalmente a prendere le misure sfrutta con maggiore frequenza le fasce dove il Parma mostra il suo lato più debole, ma manca il peso in area e nonostante le buone di intenzioni di un Seedorf in spolvero e un Flamini pronto al sacrificio, i rossoneri non impensieriscono mai Mirante.
IL FUOCO DI INZAGHI - Troppo brutto il primo tempo per essere vero. Quasi improbabile Ronaldinho, spento e confusionario. Assente anche Borriello, poco mobile e marcato a uomo. Allora Leonardo, all'inizio della ripresa, invita Pirlo a fare il trequartista. La mossa regala più spazi di manovra a Ronaldinho che sale di tono e potrebbe anche segnare al 3'. Pirlo è comunque il punto di riferimento: in quella posizione è illuminante. Leonardo decide però di aggiungere benzina sulla fascia destra, inserendo Abate al posto di Zambrotta. Ma il cambio a cui crede di più è quello del 20', quando Inzaghi prende il posto di Borriello. L'ingresso del centravanti equivale a una scheggia impazzita. Ma non basta. Entra anche Huntelaar per Gattuso, mentre Boijonv rileva Crespo.
CI PENSA VALERI - La gigantesca occasione capita a Inzaghi al 37', quando Pirlo gli serve sul filo del fuorigioco la palla perfetta. Pippo ci arriva di testa troppo debolmente e solo davanti a Mirante conclude fra le braccia del portiere gialloblù. Il Milan ci prova, ma è troppo molle per fare male ai ragazzi di Guidolin che alla fine ci credono e trovano anche il gol. Proprio con Bojinov che raccoglie una corta respinta di Abbiati sul tiro di Valiani e a fine gara dedica il gol a José Mourinho. La rete scioglie il Milan che perde addirittura Pirlo espulso da Morganti per un fallo da tergo. Uno schiaffone micidiale ed eccessivo che toglie dai giochi il capitano per la sfida di domenica prossima con la Lazio, dove mancherà anche Ronaldinho che, ammonito e diffidato, sarà squalificato dal giudice sportivo.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE
Abbiati 4: In un’inedita versione Babbo Natale, dispensa regali inaspettati sotto forma di rinvii da brividi. Se Crespo rifiuta al minuto 57, mezz’ora più tardi, Bojinov ringrazia ed insacca. Sbagliare è umano, perseverare è incomprensibile
Zambrotta 5.5: Sarebbe gratificante vederlo alternare alla diligenza in fase difensiva quantomeno la presenza oltre la trequarti. Chiediamo troppo? (59'Abate 5.5)
Thiago Silva 6.5: Nel primo tempo è soprattutto la sua attenzione a tenere in piedi una baracca che cigola sotto le picconate ducali, che nella ripresa si riducono in intensità
Favalli 6: Insieme al collega di reparto, migliore in campo per precisione e tranquillità. Affidabilità confermata, riesce a far sembrare tutto facile
Antonini 5.5: Le sovrapposizioni, come sempre, non mancano, anzi: ciò che lo distingue da Zambrotta è proprio la presenza costante in appoggio alla manovra offensiva. Peccato che non riesca a metterne dentro una…
Gattuso 5: Capitano coraggioso, ed appannato. Insieme a Flamini, capisce presto che quelli del Parma non sanno tirare indietro il piede, e fa il possibile per mantenere il passo degli avversari, ma la grinta non basta, specie se suffragata da idee esigue e confuse (75' Huntelaar: sv)
Pirlo 5: Jiménez lo francobolla per tutto il primo tempo, lasciandogli un po’ di respiro soltanto nella ripresa, ma se la mente del gioco non gioca, a trarne giovamento sono soltanto gli avversari. Un’altra prova grigia nella collezione 2009/10
Flamini 6: Il primo ad adattarsi ai ritmi parmensi, l’ultimo a tirare i remi in barca. Seedorf cincischia, Dinho fa a sportellate con Zenoni, ed a lui capitano le occasioni migliori: tre chances da fuori tradotte in conclusioni ai limiti della presentabilità
Seedorf 5: Passeggia sulla trequarti, a tratti prova ad inventarsi attaccante, cercando guizzi che non ci sono più. Al contrario delle idee: concrete ma comunque insufficienti
Ronaldinho 5: Nel suo caso, è ormai eufemistico parlare di marcatura a uomo: sono almeno 3 gli avversari che, a turno, si contendono i palloni toccati dal Gaucho, che di certo non è nuovo a questo tipo di trattamenti. Di conseguenza, quando, come stasera, sparisce dal gioco, i risultati sono da requiem
Borriello 5: Ci mette soltanto il fisico. A questo, Paci aggiunge un’abbondante dose di grinta e intelligenza. Morganti fa il resto…(65'Inzaghi 5.5: Gli capita l'occasione migliore della partita: una di quelle che lui di solito non spreca. Mirante ringrazia)
Leonardo 5: Il tempo passa, con i punti persi e le avversarie che volano. Due gare da vincere contro avversarie battibili, tradotte in un pareggio e una sconfitta. Insomma, ci crediamo oppure no? |