dal sito www.gazzetta.it
IL MILAN FRENA ANCORA A S.SIRO. L'INTER A +8 E KAKĄ SI FERMA
Brutta esibizione dei rossoneri che pareggiano 1-1 per la seconda volta consecutiva al Meazza, questa volta a opera della Reggina. In gol l'ex Di Gennaro e il brasiliano, su rigore, che poi lascia per infortunio
MILANO, 7 febbraio 2009 - La frenata č fatale, perché il Milan pareggia 1-1 con la Reggina e si allontana dalla spietata Inter di Lecce che ora č a pił 8. Un gap mostruoso a una settimana da un derby che puņ decidere definitivamente il destino del campionato. I rossoneri, a caccia di una dura rimonta, soffrono a dismisura subendo una bella Reggina che passa nel primo tempo con Di Gennaro e viene raggiunta nella ripresa da un rigore di Kaką. Partita fatale anche per l'infortunio dell'ex Pallone d'oro che lascia al 78' per una botta al piede destro e che rischia quindi di saltare la stracittadina, tra l'altro orfana di Bonera, diffidato e ammonito, quindi squalificato.
TOCCA AL GAUCHO - Ancelotti schiera dal primo minuto Ronaldinho, nei panni di trequartista alle spalle di Kaką e Pato. Pił indietro l'inamovibile Beckham con Flamini e Ambrosini. La Reggina oppone un 3-5-2, votato alla difesa e al contropiede. Ma Orlandi dispone bene la squadra in campo, impegnata a chiudere gli spazi e a pressare per impedire ai rossoneri di far girare la palla, creando non pochi fastidi con Di Gennaro e Corradi sempre piazzati e motivati in fase offensiva. Perché al di lą di due tiri dal limite di Flamini respinti da Campagnolo, i rossoneri inciampano sull'inutilitą di alcune giocate che faranno bene agli occhi, ma che con i campi impantanati e gli avversari affamati, servono a poco.
IL COLPO DELL'EX - Il primo tempo, come č accaduto a Roma con la Lazio, mette in evidenza il disagio di Kaką, invisibile e mai in partita al pari di Pato che infila numeri da giocoliere fini a se stessi. Meraviglia di pił Ronaldinho che a volte sembra trascinarsi dietro tutta la Reggina, registrando sul taccuino la splendida occasione del 41', quando, dopo una serpentina, sfiora il palo dal limite. Capolavoro che arriva dopo il gol del vantaggio dell'ex Di Gennaro, bravo a infilare di sinistro alla destra di Abbiati. Un vantaggio meritato costruito correndo di pił e credendoci di pił. Insomma, il solito Milan poco mobile, in cui a distinguersi č ancora una volta Beckham, sempre nel vivo dell'azione e puntuale con i suoi magici cross.
IL SOLITO CAOS - La Reggina della ripresa non si chiude in difesa. Tattica che non dispiace al Milan. Ma la sterilitą in attacco dei rossoneri č evidente. L'assedio improduttivo sembra divertire gli amaranto che si difendono con sicurezza, guidati dallo splendido Santos. Ma la Reggina sorprende ancora di pił per la sua capacitą di sfuggire in contropiede. Come Di Gennaro al 9' che manca il raddoppio sfiorando il palo dal limite. Un Milan cosģ brutto non se lo aspettava nemmeno Ancelotti che cambia Ambrosini con Seedorf, mentre Orlandi toglie inspiegabilmente Di Gennaro per Sestu. L'olandese mette anche dentro la palla respinta al 16' dal palo sul tiro di Kaką, ma l'azione č viziata da un fallo di mano involontario che Pierpaoli ritiene decisivo. Tocca a Inzaghi dare una svolta alla partita prendendo il posto di Ronaldinho al 20'. Sarą il caso, ma appena il Gaucho lascia, Pato si invola e viene steso in area. Il rigore č netto e Kaką non lo sbaglia. Con Seedorf il Milan funziona meglio, ma per conquistare i tre punti occorrono velocitą e luciditą. Ma la tegola cade sulla testa dei rossoneri al 33' quando Kaką si infortuna ed č costretto a lasciare il posto ad Antonini. In vista derby una notizia drammatica. Beckham sforna cross a profusione, ma č Corradi a mancare il clamoroso gol della vittoria al 95' con un tiro a giro che sfiora il palo alla destra di Abbiati. L'1-1 alla fine accontenta solo i calabresi. Inutile invece per il Milan che si ferma per la seconda volta consecutiva a San Siro dopo il pari con il Genoa: punti gettati al vento. Probabilmente decisivi.
Gaetano De Stefano
dal sito www.sportmediaset.it
LE PAGELLE di Matteo Brega
Di Gennaro 7,5 Naviga alle spalle di Corradi accorciando e allungando a seconda delle necessità. Il ruolo gli calza benissimo, tanto che i rossoneri faticano a prendergli le misure. Il mancino che schiaffa nell'angolino basso alle spalle di Abbiati è di una precisione da svizzerotto. Il prodotto del vivaio milanista spunta fuori come un oggetto raro dalla bottega di un antiquario.
Beckham 5,5 Serata difficile per l'inglese. I piedi sono sempre educati e lo testimoniano certe giocate. Però contro la Reggina si fa prendere dal nervosismo e commette il primo errore grossolano da 'italiano'. Nell'azione che porta al gol reggino si perde Di Gennaro che gli arriva alle spalle partendo da piazzale Lotto e lo anticipa. Alla fine è una lacuna che costa 'solo' 2 punti.
Flamini 6,5 Grandi speranze nei primi venti minuti, quando il sostituto di Pirlo incarna lo spirito dello squalificato. Calcia verso Campagnolo due volte, senza colpire valvole o cuciture, mettendo comunque ansia al portiere avversario. Poi arretra e torna al suo antico mestiere. Un abile lavorante che ruba palla e scarica al compagno più vicino.
Jankulovski 6 Inizia collegando il reparto difensivo con l'attacco gettando il ponte levatoio lungo la fascia sinistra. Corsa e reattività anche in difesa con una diagonale che evita dispiaceri. La ripresa è invece un mezzo disastro. Il voto non è completamente negativo perché il destino vuole che le sue cantonate trovino dimora solo nella metà campo calabrese.
Kakà 6,5 Il rigore è il gettone che alza la pagella. La serata non è magica e insieme con Ronaldinho non trova spazi in cui tuffarsi in velocità. Tenta una rovesciata d'istinto in area e due conclusioni di destro (una morbida e l'altra schiacciata) che non possono fare male. Quello che invece si fa lui uscendo alla mezz'ora della ripresa per un problema al piede.
Ronaldinho 6 Sufficienza conquistata a colpi di tacchi da fermo. Giochicchia un primo tempo decente (per lui), durante il quale il giocattolo rossonero sembra imbolsito. Ed è da lui che arriva qualche grattacapo per Orlandi. La serpentina tra tre avversari non finisce bene per poco visto che il destro a giro dal limite non chiude la parabola. Prova a gettare il suo talento oltre una condizione fisica non invidiabile, eppure la scintilla rossonera arriva quando esce. |