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18 marzo 2001, Milan vs Bari 4-0




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Il biglietto della partita
(per gentile concessione di Andrea Leva)




Foto by Vincenzo De Santi
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Immagini dei tifosi rossoneri per il match contro il Bari
(dal sito www.fdl.it)
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Immagini dei tifosi rossoneri per il match contro il Bari
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)
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(dal sito www.fdl.it)
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Il settore di San Siro occupato dai tifosi baresi
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)




Cesare Maldini, all'esordio sulla panchina del Milan




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Istantanea della partita: 1-0
(per gentile concessione di Ivano Michetti)
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Istantanea della partita: 2-0
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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Istantanea della partita: 4-0
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)



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(da "La Stampa" del 19 marzo 2001)




dal sito www.ultrasmilan.it

TABELLINO DI EVA KANT
Ammoniti: Neqrouz al 35' pt, Markic al 43' pt
Spettatori: 49.781

MILANO - La gara con il Bari non poteva capitare in un momento migliore, o peggiore. Dipende dai punti di vista. Sta di fatto che il Bari, ultimo in classifica, si è fatto dominare dal Milan. Milan travolgente? No, solamente Bari inesistente. Merito della nuova strana coppia Maldini - Tassotti? Sicuramente no, merito solamente dei giocatori che sono scesi in campo con uno spirito diverso. È logico chiedersi a questo punto, perché la stessa grinta e lo stesso orgoglio non l'abbiano messo in campo il martedì, ma è inutile rimuginare sul passato: le conclusioni potrebbero essere spiacevoli…
Seguendo questa linea, una persona potrebbe facilmente pensare che la colpa della stagione fallimentare, non sia stata proprio tutta di Zaccheroni. Si potrebbe facilmente pensare, che il cesenate sia stato usato come capro espiatorio. In tre giorni, difficilmente un allenatore è in grado di dare una impronta di gioco alla squadra, certe cose vengono coi mesi di lavoro insieme. La trasformazione dei rossoneri nel giro di pochissimi giorni è impressionante, sbalorditiva, un miracolo! Ma personalmente non credo nei miracoli, credo piuttosto ai giocatori che remano conto il proprio allenatore. Gli ammutinamenti non capitano da un giorno all'altro, di solito prima ci sono una miriade di segnali che ne fanno presagire l'avvento. A questo punto si aggiunge un nuovo colpevole: la società. È lei che deve cogliere i segnali che la squadra manda, che deve saper gestire le situazioni. Magari è stato solamente un errore, del resto sono uomini anche loro. Oppure è stato un turpe calcolo politico.
È vero, il calcio non ha niente a che fare con la politica, lo dicono tutti. La maggioranza ha sempre ragione, quasi. Difficile però tenere la politica fuori dal Milan, chi sta a capo di questa società lo impedisce. Guardando gli avvenimenti in modo superficiale, la ricomparsa di Berlusconi è da collegarsi alla stagione fallimentare dei rossoneri. Una mente machiavellica indagherebbe, andrebbe a fondo e giungerebbe a pensare che forse, la ricomparsa non sia del tutto casuale.
La società è stata abbandonata a se stessa per due anni, poi tutto d'un tratto, e casualmente vicino alle elezioni, ecco ricomparire il Cavaliere. Allora accade di tutto. Zaccheroni esonerato quando ormai si poteva benissimo attendere fine stagione dato che tutto è compromesso, o quasi. Poi arrivano i vari "io l'avevo detto!..", sarebbe troppo difficile ammettere i propri errori, le proprie obbrobriosità fatte in campagna acquisti. Molto più semplice e sbrigativo dare la colpa all'allenatore…
Cambiamo allenatore allora. Ma la scelta è casuale? No, dev'essere qualcuno nei cuori della gente. Ecco allora Maldini e Tassotti, due che nei cuori del popolo rossonero ci sono da sempre. Tutto facile all'esordio. La gente li applaude, è disposta a perdonare anche qualche errore, viene concesso loro tempo. Sicuramente più facile per loro che per Zaccheroni… La squadra sembra rinata: corre, lotta su ogni pallone, ci mette grinta, tanta grinta. Non sembrano nemmeno gli stessi giocatori molli scesi in campo martedì, il calcio è strano, a volte tre giorni possono cambiare molte cose… Cambiano i giocatori, anzi ritornano in campo gli infortunati Costacurta e Albertini, ritorna il "vecchio" Seba. Ma il gioco non manca, i difetti non sono scomparsi, ma per fortuna (o per sfortuna)c'è il Bari di fronte! Cambia il modulo, 4-4-2, e cambia il risultato:una vittoria. Ma siamo sicuri che il modulo è nuovo? Non si era già visto con la Roma? Solo una coincidenza, Zaccheroni non può aver fatto "cose buone"…

LE PAGELLE
Kaladze padrone del centrocampo. Maldini imperioso al centro

MILAN
Rossi 6 - Non è mai impegnato. Gli attaccanti del Bari arrivano difficilmente al tiro. Finalmente una gara a rete inviolata…
Helveg 6.5 - Esterno destro della difesa. Gioca una buona partita, chiudendo bene gli spazi e facendosi trovare pronto nelle ripartente.
Costacurta 7 - Ritorna in una difesa a 4, il suo lavoro è dimezzato avendo di fianco Maldini. Non è ancora in condizione ma con lui non si passa comunque.
Maldini 7.5- Torna al centro, come era successo nella famosa notte di Atene. È il padrone dell'area, dà una sicurezza ai suoi compagni a al pubblico enorme. Impossibile emularlo. Non si limita a difendere, detta anche i tempi delle ripartente uscendo palla al piede dalla proprio area.
Coco 6.5 - Esterno sinistro della difesa. Era già stato impiegato in questo ruolo ma con scarsi risultati. Oggi ha coperto gli spazi senza rinunciare ad attaccare.
Chamot s.v. - Ingiudicabile
Gattuso 7 - Grinta come sempre. Domina la fascia destra giungendo spesso sul fondo. Si ritrova poi un paio di volte la tiro ma con scarsi risultati.
Albertini 7 - Buona gara, detta i tempi della squadra e comanda magistralmente il centrocampo. Non è ancora in piena forma
Kaladze 8- In molti oggi avranno visto in lui il "vecchio" Marcel. Una diga del centrocampo, non passa nessuno. Ma la sua non è solo quantità, c'è anche molta qualità. Suo il passaggio per il gol di Sheva
Serginho 7 - Non avendo più il pensiero di difendere, può dedicarsi a ciò che preferisce:attaccare. La fascia è sua, fa ciò che vuole. Arriva sul fondo con una facilità disarmante. Il Concorde è finalmente decollato.
Comandini s.v. - Troppo poco per essere giudicato
Bierhoff 6- Non è in forma, è l'unico a stonare. È impacciato, fuori dagli schemi di gioco. Tanto impegno ma ci vuole qualcosa di più…
José Mari s.v. - ingiudicabile
Shevchenko 7 - Segna due gol, sempre presente nelle azioni di attacco. tanto movimento a tutto campo. Non è ancora in grandissima forma ma sta ,migliorando dalle ultime gare.

BARI
Gilet 5.5; Neqrouz 5; Mazzarelli 6, Innocenti 6.5, Said 5.5; Bellavista 5(9' st Masinga 5), Andersson 6, Marcolini 6(1' st Perrotta 5.5), Markic 5; Poggi s.v.(21' pt Cassano 5), Osmanovski 5.5

ARBITRO
Treossi 6 - Nessuna difficoltà nel dirigere questa gara. Aiutato dai giocatori sempre corretti.

TIFO 6.5 - Tifo altalenante nel corso della partita. Come al solito si parte benissimo con la partecipazione dell'intera curva. Poi col passare dei minuti qualcuno si perde per strada. Gli unici cori fatti sempre e da tutti sono quelli contro la società. Ottima cosa cantare "Tirate fuori la grana" nei momenti migliori del Milan, tanto per ricordare alcune promesse non mantenute fatte a inizio luglio… Prova di maturità l'appoggio a Zaccheroni e ai giocatori, e la contestazione verso la società e in particolare al presidente assente per due anni.



dal sito www.christianabbiati.it
di Daniele Rutigliano

CESARONE ESORDISCE CON UNA QUATERNA
Il nuovo tecnico del Milan è Cesare P. Maldini. Dopo l'eliminazione dalla Champions League, Alberto Zaccheroni ha lasciato la panchina del Milan. Un duro colpo per tutti anche se era già nell'aria da qualche settimana. Sicuramente chi ne ha risentito di più è il nostro portierone. La nuova formazione di P. Maldini prevede Rossi titolare tra i pali. Infatti nella partita contro il Bari, la prima di Cesarone, Christian siede in panchina. Se Zaccheroni aveva motivato la mancata presenza di Abbiati nella partita contro il Deportivo, P. Maldini non ha dato ancora spiegazioni.
Il Milan incomincia bene la partita. Dopo appena otto minuti è già in vantaggio: cross su punizione di Albertini, mischia in area barese dalla quale svetta Coco, che con un preciso colpo di testa batte Gillet.
Il centrocampista rossonero corre verso la panchina milanista a ringraziare Christian, che lo aveva incoraggiato prima della partita. Il Milan continua ad aggredire il Bari e per ben tre volte Sheva sfiora il gol. Allo scadere del primo tempo Innocenti commette fallo su Bierhoff. L'arbitro assegna il rigore al Milan sul quale Shevchenko non sbaglia: 2 a 0.
Il secondo tempo si apre ancora all'insegna della squadra rossonera: prima Sheva e poi Bierhoff vanno vicini al gol. Bisogna aspettare l'80' per vedere il terzo gol milanista: da solo Serginho supera la difesa e batte Gillet, mettendo la palla in rete. Ma c'è ancora tempo per un ultimo gol. Shevchenko, su assist di Kaladze, dribla Mazzarelli e sigla il quattro a zero per la squadra rossonera.