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25 febbraio 2001, Juventus vs Milan 3-0




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Il biglietto della partita
(per gentile concessione di Andrea Leva)



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Immagini dei tifosi rossoneri allo stadio Delle Alpi di Torino
(dal sito www.fdl.it)



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(by Vincenzo De Santi)



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I tifosi rossoneri al seguito del Milan allo stadio Delle Alpi
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)

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La Curva dei tifosi juventini
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)



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Altre immagini della Curva e del campo di gioco




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(da "La Stampa" del 26 febbraio 2001)




dal sito www.ultrasmilan.it

TABELLINO DI EVA KANT
Ammoniti: Davids, Giunti, Helveg, Gattuso per gioco scorretto, Tacchinardi per comportamento non regolamentare, Ferrara per proteste.
Spettatori: 45 mila

TORINO - Dalla trasferta di Torino non è rimasto più nulla, solo i cocci di quel che un tempo era una buona squadra. Non bisogna andare troppo indietro nel tempo, basta ripensare alla gara di Zagabria, di Barcellona o in casa con la Roma. La caduta libera del Milan è impressionante, nelle prime tre giornate del girone di ritorno tre partite e un punto. Due pesanti sconfitte, in particolare quella di Vicenza, e un pareggio conquistato faticosamente al Meazza, contro un Bologna che già pregustava la vittoria. Nella classifica del ritorno il Milan è ultimo, in compagnia di Bari e Perugia. Roma, Juve e Parma (a San Siro domenica) comandano a punteggio pieno. L'Inter, contestata, graffiata e oltraggiata dai suoi tifosi conta 4 punti. Se l'Inter è da serie B lo è anche il Milan! Tutto poi, in casa rossonera, è ingigantito dai numerosissimi infortuni. Sembra la "maledizione del faraone", se un giocatore viene recuperato, ecco che subito qualcun'altro si infortuna mantenendo sempre affollata l'infermeria. La presenza in campo di Albertini, Maldini, Leonardo e Shevchenko non basta. Soprattutto quando si perdono per strada giocatori come Costacurta, Chamot, Ambrosini e Redendo, e se si considera che chi è stato fuori a lungo (Albertini e Gattuso) è ancora alle prese con piccoli dolori fisici che rendono tutto ancora più difficile. Contro la Juve poi, l'infermeria ha trovato due nuovi ospiti: Kaladze e Helveg, che fino alla loro uscita, erano stati tra i migliori in campo.
I rossoneri, per quanto offerto nel primo tempo, non avrebbero di certo meritato una così sonora sconfitta. I bianconeri durante i primi quarantacinque minuti di gioco non hanno fatto molto. Zidane è stato tenuto a bada magistralmente da Kaladze, mentre la difesa riusciva a reggere le incursioni juventine dettate dai tempi di un ritrovato Del Piero. Non si può negare che il gol di Tudur abbia condizionato l'andamento della gara. Durante la prima (e non ce ne saranno molte altre nel primo tempo) vera azione pericolosa la difesa si addormenta inspiegabilmente, lasciando la possibilità a Tudor di colpire indisturbato. Tempo di recuperare ci sarebbe, ma l'attacco rossonero sta vivendo un periodo di magro; tre gol segnati in tre gare fanno preoccupare di per sé, ma se si aggiungono gli otto gol subiti tutto diventa più drammatico. Il gol del pareggio, che non farebbe urlare nessuno allo scandalo, non arriva. Davanti si crea ben poco, solo una volta Leonardo ha la palla buona, ma un ritrovato Van Der Sar gli nega la gioia del gol. Per il resto gara giocata a centrocampo con un impressionante Kaladze, in grado di neutralizzare Zidane con una facilità disarmante.
Le fatiche di coppa si fanno sentire ben presto. Le energie vengono meno e la squadra smette di crederci. Per la Juve diventa tutto più facile, ormai è un assedio davanti ad Abbiati. In quattro minuti accade di tutto. Prima segna Inzaghi da solito opportunista, poi escono Helveg e Kaladze per infortunio. È la fine. Zidane perde il suo marcatore e può finalmente mostrare tutta la sua classe. Il Diavolo non c'è più, la grinta di Maldini non basta a risollevare le sorti di una squadra.
Il quarto posto si allontana sempre di più, i quattro punti, ora come ora, sembrano incolmabili. L'unico obiettivo rimasto è la coppa, Zaccheroni tornerà nell'infausta Istambul cercando di allontanare i fantasmi dell'ultima volta.

LE PAGELLE
Super Del Piero trascina la Juve. Kaladze annulla Zidane

JUVENTUS
Van Der Sar 6.5, Tudor 7, Ferrara 6.5, Montero 6, Pessotto 6, Birindelli 6.5, Zambrotta s.v. , Tacchinardi 6.5, Davids 7, Zidane 6, Brighi s.v., Inzaghi 7, Kovacevic s.v., Del Piero 7.5

MILAN
Abbiati 5.5- Subisce tre gol, esente da colpe non è. Non è chiamato a grossi interventi. Sala 5 - Non fa una gran partita, poco sicuro nei rilanci e in ritardo nei recuperi. Dov'è finito il giocatore che ha contribuito al 16° scudetto?
Roque Junior 5- Lascia buchi ovunque, non è mai pronto a intervenire e si lascia infilare in velocità.
Maldini 7.5 - Altra prestazione esemplare. Da solo riesce a tenere in piedi la difesa non rinunciando a dare una spinta in avanti alla squadra. Solo quando l'arbitro fischia la fine lui smette di crederci. Un esempio per tutti.
Kaladze 7 - Si può definire il grande acquisto del Milan in questa stagione. Dimostra sempre maggior sicurezza nei recuperi e nei rilanci. Ingabbia Zidane facendolo sembrare un giocatore mediocre. Peccato che non possa giocare in Champions League.
Gattuso s.v. - Sostituisce Kaladze infortunato, ma nemmeno lui è al massimo della forma.
Helveg 6.5 - Si occupa più a difendere che ad attaccare, compie il suo lavoro meglio che può. Anche lui si infortuna.
Guly s.v. - Sostituisce Helveg infortunato. Ingiudicabile.
Albertini 6 - Non è ancora al meglio, a centrocampo fa quello che può ma la sua condizione fisica non gli permette di giocare come vorrebbe. Non è inoltre aiutato dal suo compagno di reparto, mai come oggi è venuto a mancar uno come Ambrosini.
Giunti 5 - Brutta la sua gara. Dovrebbe fare il regista della squadra, ma non azzecca un passaggio. Scadente anche in fase difensiva.
Coco 5- Ritorna al suo ruolo naturale ma non punge. Pochi affondi e brutti cross.
Leonardo 6.5 - Non brilla ma per lo meno cerca in tutti i modi di dare una scossa alla squadra. La partita di Vicenza da capitano gli ha dato più grinta e convinzione. È suo l'unico tiro in porta che ha impensierito Van Der Sar.
Shevchenko 5- E' ingabbiato molto bene dai difensori bianconeri, gode di pochi spazi ma non fa niente per crearseli. Era la prima volta per lui al Delle Alpi doveva fare meglio.

ARBITRO
Braschi 6 - Partita tutto sommato tranquilla. Non compie errori decisivi.

TIFO 6 - Il voto del tifo andrebbe diviso in due parti. Come tifo vero e proprio la Sud meriterebbe un bel 4. Non perché abbia fatto peggio di altre volte, ma perché certe cose sono inammissibili. Prima di tutto i "buu" razzisti indirizzati a Davids sono una cosa ignobile, certe cose è meglio lasciarle fare altrove. Giusto urlare "Edgar Davids pezzo di merda" oppure "Davids tu sei un figlio di puttana", ma i cori razzisti sono inutile e stupidi (per non dire di peggio). Poi un'altra cosa deprecabile è far partire i cori così, senza alcun senso. Quando gli Irriducibili intonavano cori simili ai nostri, ecco che partiva dall'alto un contro-coro che ovviamente non si sentiva. Poi le risse tra di noi stanno diventando un problema, soprattutto in Brigate.
Considerando tutte le difficoltà (sia la vicinanza alla Nord, sia il fatto che siamo stati per novanta minuti bersagli umani di razzi, arance, palline di ferro, monetine…etc) il tifo non è stato male. In alcuni momenti tutta la curva nonostante il passivo si infiammava. Ciò che alza il voto sono gli scontri. Sembrava di essere tornati ai bei tempi, cariche sia prima che dopo la partita, era da tempo che non si vedeva una cosa così. Almeno in quei frangenti la curva è compatta. GRANDI! Arrivati allo stadio coi pullman ecco subito i gobbi in una sassaiola, a quel punto almeno 400 persone escono dai pullman e vanno incontro ai gobbi che scappano come lepri; gli sbirri fanno un cordone che viene sfondato in qualche punto, in modo da riuscire a prendere almeno qualche gobbo che non corre abbastanza per tritarlo ben bene.....mazzate!!!! Lacrimogeni e qualche scazzo e manganellata, poi tutto a posto. Ottima Sud in questo frangente della serata!!!



dal sito www.christianabbiati.it
di Daniele Rutigliano

SCONFITTA NETTA E SENZA SCUSANTI
Anche quest'anno la sfida al Delle Alpi tra Juventus e Milan si preannuncia infuocata. Zaccheroni è purtroppo penalizzato dalle molte assenze ed è costretto a schierare una difesa a tre con un centrocampo più robusto. Da sottolineare la marcatura ad uomo di Kaladze su Zidane.
Sulla prima vera occasione della squadra di Ancelotti al 9' la Juventus passa in vantaggio con Tudor: mischia in area rossonera e l'alto difensore juventino spicca fra tutti e colpisce di testa. Abbiati rimane immobile su un tiro così angolato e ravvicinato. Il Milan reagisce e si fa pericolo prima con Shevchenko e poi successivamente con Leonardo sul quale Van der Sar compie un vero miracolo.
Il secondo tempo si apre con la Juve subito in attacco: prima ci prova Del Piero da fuori area poi al 68', su cross di Tacchinardi, Inzaghi prima manca la palla, spiazzando nettamente il nostro portierone, e poi successivamente da terra sigla il raddoppio. Ancora Pippo Inzaghi al 78' si affaccia pericolosamente in area rossonera, costringendo Christian al tuffo a terra. È ancora all'82' il nostro portiere a rimediare su un potente tiro di Zambrotta con un'acrobazia e deviazione in angolo. Sull'uscita dal campo di Kaladze, Zidane è finalmente libero di inventare e di incantare. La difesa milanista si distrae e costringe Abbiati ad uscire velocemente dalla porta per cercare di fermare l'incursione del francese. Ma Christian non può nulla sul perfetto pallonetto di Zidane, che si insacca in rete, firmando il definitivo 3 a 0 per la Juventus.