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4 settembre 1988 - pagina 50 - Sezione Sport
PIACE ANCHE L'ALTRO MILAN
MONZA - Dal Bernabeu al Brianteo, specie se pronunciato alla brasiliana, non c'è una gran differenza. E'il Milan, anche con soli quattro titolari in campo (F. Galli, Maldini, Baresi e Colombo) non ha la minima intenzione di togliere il piede dall'acceleratore. Anche la Lazio ha le sue assenze. Quasi tutta la difesa (Gregucci, Monti, Acerbis e Marino, più lo squalificato Icardi) è proprio davanti a Martina si balla parecchio. La gente si diverte alle veloci azioni dei giovani rossoneri. Prima dell'inizio c'è stata qualche sassaiola fra tifosi, lo stadio è un cantiere e i sassi non mancano. In compenso manca un'organizzazione appena decente per chi dovrebbe anche lavorare: record europeo del disagio, complimenti. In campo si sta sicuramente meglio. La Lazio allinea una strana squadra votata all'attacco, ma non c'è nessuno a lanciare Sosa, De Zotti, Rizzolo e De Canio (niente male, questi ultimi due).
Al primo affondo segna il Milan. Al 12', perfetto cross dal fondo di Maldini testa del piccolo Mannari. Rizzolo sciupa una buona occasione al 17'e al 29' Mannari inventa il raddoppio. Fugge per quaranta metri tallonato dal greve Gutierrez, che nemmeno riesce a metterlo giù, poi passa al centro a Cappellini, a due passi dalla porta. Metter dentro è un gioco da ragazzi (appunto). Al 42'segna la Lazio, testa di Rizzolo su calcio d'angolo. Applausi. Applausi molto più convinti quando, nell'intervallo, Silvio Berlusconi accede alla tribuna con gran sorriso dipinto sul volto. All'inizio della ripresa Materazzi toglie l'inconcludente De Zotti e Pin, entrano Muro e Camolese. La Lazio gioca meglio, specialmente grazie alle iniziative di Muro, ma cade troppo spesso nel trabocchetto del fuorigioco. Il risultato rimane quello del primo tempo: 2-1 per il Milan. I migliori: Baresi, Mannari, Muro. |