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15 settembre 1988 - pagina 51 - Sezione Sport
FA FESTA CON LA SAMB IL MILAN DA PANCHINA
SAN BENEDETTO - Serataccia. Piove a dirotto e non c'è partita perché il Milan la mette subito in banca entrando come una lama nel burro. All'8' si apre un'autostrada per Mannari pescato da Baresi e Speedy Gonzales infila Bonaiuti sul primo palo. La Samb ci resta di stucco e la sua zona sembra lontana ancora anni luce da quella di Sacchi, soprattutto quando si tratta di chiudere i boccaporti. Si gioca in venti metri e i bimbi di Domenghini ci ricascano al 25' quando Baresi finge di passare palla, i rossoblù vengono su per il fuorigioco e il capitano va dentro lui in pompa magna battendo Bonaiuti con la stessa facilità con cui berrebbe un caffé. Non ci sono Gullit, Van Basten, Rijkaard, Virdis, Tassotti, Evani, Colombo e Filippo Galli, ma è sempre Milan. Tutto in scioltezza, applicazione sempre puntuale della zona, Maldini e Costacurta che fanno i centrali, Baresi che gioca play-maker subito lì davanti e sgrana grande fosforo, Mussi a destra, Bianchi a sinistra, Donadoni, Massaro e Lantignotti in mezzo, Cappellini-Mannari il duo di punta. La Samb, presa alla gola, gioca tutto il match in grande ansia, produce solo aria fritta e quando il Milan affonda c'è sempre profumo di gol. Chiaro che dopo aver risolto la partita, per il Milan la gara è solo un fatto estetico e la Samb, che può sperare solo in qualche avventurosa cannonata da fuori area sulle respinte da corner, si prende pure qualche fischio dai propri ammiratori. Ma di questi tempi un qualsiasi Milan potrebbe giocare anche bendato. Secondo tempo di pura accademia con Mannari che al 30' mette la ciliegina sulla torta: Mussi prende un treno sulla destra, crossa dal fondo e il prelibato colpo di tacco del baby rossonero non dà scampo. Il Milan potrebbe dilagare, ma il 3-0 resta ed è pur sempre un marchio qualità. |