Marco VAN BASTEN
"Il Cigno di Utrecht"

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Il cartellino di Marco Van Basten per le giovanili dell'Utrecht
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(Archivio Magliarossonera.it)



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Marco Van Basten, 1976
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Marco Van Basten da bambino: è il secondo accosciato da sinistra



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Un giovanissimo Marco Van Basten in quel di Utrecht



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Marco Van Basten con un piccolo Patrick Kluivert
ai tempi dell'Ajax
(da "Sportweek", Gazzetta dello Sport)
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Marco Van Basten ai tempi del servizio militare





Con la maglia dell'Ajax


Il suo autografo





Con Ronald Koeman


Van Basten in azione ai tempi dell'Ajax



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Estate 1983, Marco Van Basten e Van't Schip, Coppa del Mondo Under-20, 1983
(da "Football from the Seventies" - facebook)



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Marco Van Basten a Leon (Messico), Coppa del Mondo Under-20, 1983


Marco Van Basten alza la Coppa d'Olanda 1986-87
(per gentile concessione di Sergio Taccone)



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1987, Adriano Galliani dà il benvenuto a Marco Van Basten
(da "L'Unità")
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Ruud Gullit e Marco Van Basten, estate 1987



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Marco Van Basten Scarpa d'Oro 1987
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Estate 1987, Sestri Levante (GE), Marco Van Vasten con Liezebeth





Il primo gol di Marco Van Basten con il Milan in Milan vs Bari 5-0 del 23 agosto 1987
(dal "Guerin Sportivo")



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Stagione 1987-88
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Stagione 1988-89
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Stagione 1988-89





Stagione 1989-90


Stagione 1991-92




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Stagione 1987-88
(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)
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Stagione 1988-89
(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)



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Stagione 1989-90
(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)
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Stagione 1992-93
(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)




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Cartolina di Marco Van Basten, stagione 1987-88
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10 aprile 1988, Milan vs Empoli 1-0: striscione per Marco Van Basten,
al rientro dopo un lungo infortunio
(per gentile concessione di Joe Schiano)





10 aprile 1988, Milan vs Empoli 1-0
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10 aprile 1988, Milan vs Empoli 1-0, Marco Van Basten
esulta dopo il suo gol. Gli corre a fianco Roberto Mussi



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10 aprile 1988, Milan vs Empoli 1-0: l'esultanza di Marco Van Basten dopo il suo gol, in una composizione di Maglia Rossonera



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Marco Van Basten intervistato da Luca Serafini, 1987-88
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Marco Van Basten con Guido Susini e Luca Serafini, 1987-88



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Marco e la futura moglie Liesbeth nel 1988...con in mano, rispettivamente, Scarpa d'oro per i 37 gol della stagione 1986-87
e il Pallone d'Oro dell'Europeo 1988
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Rinus Michels portato in trionfo dai giocatori olandesi dopo Euro '88



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Stagione 1987-88
(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)
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Stagione 1989-90



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Stagione 1990-91
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Stagione 1991-92



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5 maggio 1991, Juventus vs Milan 0-3
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Stagione 1991-92





Stagione 1987-88


Stagione 1987-88


Stagione 1989-90





Stagione 1991-92


Stagione 1992-93


Stagione 1992-93





In allenamento





Immagine stilizzata di Van Basten
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Pezza di Marco Van Basten dei Non Omologati






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Marco Van Basten, stagione 1987-88
(Archivio Magliarossonera.it)
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Cartolina stagione 1988-89
(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)





Stagione 1988-89


Milan vs Benfica, finale di Coppa dei Campioni 1989-90



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9 febbraio 1992, Milan vs Juventus 1-1, Marco Van Basten
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(Archivio Magliarossonera.it)





Stagione 1992-93


24 maggio 1989, finale Coppa Campioni:
Milan vs Steaua Bucuresti 4-0



Festeggiamenti per la Coppa Campioni del 1989





Marco Van Basten esulta con Ruud Gullit


Marco Van Basten intervistato da Salvatore De Maria









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7 maggio 1989, Milan vs Torino 2-1,
Marco Van Basten riceve il Pallone d'Oro
(per gentile concessione di Gianni Righetto)
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7 maggio 1989, Milan vs Torino 2-1,
Marco Van Basten con il Pallone d'Oro



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7 maggio 1989, Milan vs Torino 2-1,
Van Basten con il Pallone d'Oro
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24 maggio 1989, Milan Steaua Bucarest 4-0: Milan Campione d'Europa



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Ruud Gullit, Marco Van Basten, Frank Rijkaard, 1988-89
(per gentile concessione di Gianni Righetto)
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1988-89, il Trio Orange con il Pallone d'Oro di Marco Van Basten
(per gentile concessione di Gianni Righetto)



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Il trio orange Rijkaard, Van Basten e Gullit, 1988-89
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Il trio delle Meraviglie



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Rijkaard, Van Basten, Gullit, stagione 1988-89
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Rijkaard, Van Basten, Gullit, stagione 1988-89
(dal sito www.acmilan.com)



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Il fantastico trio olandese



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(per gentile concessione di Emanuele Pellegrini)
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9 dicembre 1990, Milan vs Olimpia Asuncion 3-0, Coppa Intercontinentale: Gullit e Van Basten felici dopo la partita
(foto Studio Buzzi, per gentile concessione di Renato Orsingher)



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Marco Van Basten pallone d'oro, Ruud Gullit pallone d'argento e Frankie Rijkaard pallone di bronzo 1988, Arrigo Sacchi gongola felice
(disegno di Achille Superbi, per gentile concessione di Andrea Leva)








Locandina della Coppa Intercontinentale 1989,
Milan vs Medellin 1-0



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17 dicembre 1989, Milan vs Atletico Nacional Medellin 1-0 (Coppa Intercont.):
Marco Van Basten abbracciato da Arrigo Sacchi al termine della partita
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Coppa Intercontinentale 1989:
Marco Van Basten sull'aereo di ritorno con la Coppa



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Marco Van Basten e Chicco Evani con la Coppa Intercontinentale 1989



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(per gentile concessione di Gianni Righetto)
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Cartolina di Marco Van Basten
(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)






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25 giugno 1988, finale Campionato Europeo, Olanda vs U.R.S.S. 2-0:
lo splendido gol di Marco Van Basten all'U.R.S.S.
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25 giugno 1988, finale Campionato Europeo, Olanda vs U.R.S.S. 2-0:
Marco Van Basten alza la Coppa appena conquistata



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Marco Van Basten in gol all'Inghilterra a Euro '88
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(da Sporting-Superstars)



















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Marco Van Basten, 1988-89
(by Giorgio Boccellari)



Le copertine di "Forza Milan!" dell'ottobre 1990 e del "Guerin Sportivo" nr.19 del 1989



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1989, Marco Van Basten a passeggio con la fidanzata Liesbeth
sulla spiaggia di Sestri Levante (GE)



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Il Trio Orange festeggia la Coppa dei Campioni 1989
con le rispettive fidanzate e mogli
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Estate 1989, Gullit, Van Basten e Rijkaard
(dal profilo twitter di Ruud Gullit)



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Striscione del Milan Club Valli del Natisone, sodalizio friulano del Goriziano,
per Marco Van Basten e Franco Baresi, rispettivamente vincitore e secondo classificato al Pallone d’Oro 1989-90



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Marco Van Basten e Filippo Galli, stagione 1989-90



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Cartolina "Cruyff Sports" di Marco Van Basten
(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)
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Parigi, dicembre 1992:
Marco Van Basten ritira il suo terzo Pallone d'Oro



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Stagione 1990-91, Fernando Dragani con Marco Van Basten all'Istituto San Celso di via Paravia di Milano
(by Beniamino Fiore, cognato di Dragani)



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Marco Van Basten, 1991-92
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Marco Van Basten, 1991-92



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Marco Van Basten, tre volte Pallone d'Oro: 1988, 1989, 1992
(dalla mostra "Milan, 110 e lode!", Palazzo Bagatti-Valsecchi
Milano, dicembre 2009 - gennaio 2010)
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Sacchi, Van Basten, Rijkaard e Gullit
a colloquio con Rummenigge, stagione 1989-90
(per gentile concessione di Renato Orsingher)





Van Basten in coprtina di "Forza Milan!", giugno 1989









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Marco Van Basten al tiro, stagione 1991-92
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Marco Van Basten e Alfredo Di Stefano, 1992



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Marco Van Basten, stagione 1991-92



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Marco Van Basten, 1992-93
(by Giorgio Boccellari)









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Roberto Baggio e Marco Van Basten testimonial delle scarpette marca "Diadora", fine Anni Ottanta - inizio Anni Novanta










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Gullit e Van Basten con Augusto De Megni rapito dall'anonima sarda
il 3 ottobre 1990 e rilasciato dopo 110 giorni di prigionia
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(da "Sport Week - Gazzetta dello Sport", novembre 2007)



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Marco Van Basten, 1990-91
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Cartolina di Van Basten in azione, 1992-93



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Dipinto di Marco Van Basten
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Papin e Van Basten in copertina di "Onze", gennaio 1993



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18 maggio 1994, Milan vs Barcelona 4-0 (finale Champions League),
cordiale colloquio pre partita tra Cruijff e Van Basten
(dal sito www.acmilan.com)
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18 maggio 1994, Milan vs Barcelona 4-0 (finale Champions League),
prima della partita: Marco Van Basten parla con Cruijff



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18 maggio 1994, Milan Campione d'Europa: Zvonimir Boban, Marco Van Basten e Demetrio Albertini con la Coppa dei Campioni



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18 agosto 1995, Milan vs Juventus (Trofeo "Luigi Berlusconi"):
Marco Van Basten saluta San Siro prima della partita
(AC Milan pagina facebook)
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18 agosto 1995, Milan vs Juventus (Trofeo "Luigi Berlusconi"):
Marco Van Basten saluta San Siro prima della partita
(Foto Grazia Neri)



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18 agosto 1995, Milan vs Juventus (Trofeo "Luigi Berlusconi")
(dal sito bandacasciavit.splinder.com)
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(da AC Milan - facebook)



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18 agosto 1995, Milan vs Juventus (Trofeo "Luigi Berlusconi"): Marco Van Basten saluta il pubblico prima di Milan vs Juventus
(per gentile concessione di Gianni De Giovanni, Presidente del Milan Club "Ezio Giribaldi", ex "Via Savona", Milano)












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Il matrimonio di Marco e Liesbeth Van Basten



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Il matrimonio di Marco Van Basten, luglio 1993
(da "Forza Milan!")
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Marco Van Basten nel 2006
(Archivio Magliarossonera.it)



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7 settembre 2009, Marco Van Basten partecipa all'amichevole "Un calcio alla SLA", Milan Glorie vs Real Madrid Veteranos 2-0:
(per gentile concessione del M.C. Inossidabili)





7 settembre 2009, amichevole "Un calcio alla SLA",
Milan Glorie vs Real Madrid Veteranos 2-0:
due immagini di Marco Van Basten in campo



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Marco Van Basten con Ricardo Kakà
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Marco Van Basten in un disegno di Massimiliano Aurelio
(by Luigi La Rocca)



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Marco Van Basten in un dipinto di Andrea Del Pesco
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Tatuaggio raffigurante Marco Van Basten



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Maggio 2014: Massaro, Tassotti, Nava, Van Basten, ....,
Donadoni in una pausa del golf
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(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)



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Birra Bavaria con immagine di Marco Van Basten
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Dicembre 2016, Marco Van Basten e Zlatan Ibrahimovic



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Stendardo di Maglia Rossonera dedicato a Marco Van Basten (2015)
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 19 gennaio 2017)




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Statuine di Marco Van Basten
(di Giovanni Santacolomba)
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Statuine di Herbert Kilpin, Gianni Rivera e Marco Van Basten
(di Giovanni Santacolomba)



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Due tatuaggi di Marco Van Basten



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Ruud Gullit e Marco Van Basten, ieri e oggi
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Filippo Galli e Marco Van Basten, 2020
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 29 febbraio 2020)



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Marco Van Basten su "Sette" del 28 febbraio 2020



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"Se sono ancora convinto che ci abbiano rubato lo Scudetto 1990? Lo sanno tutti che fu così. Ma nessuno ha mai avuto il coraggio di dirlo. Prima la sceneggiata di Bergamo, con la moneta in testa ad Alemao e il massaggiatore del Napoli che gli dice di simulare un trauma. Poi la nostra sconfitta a Verona. Una imboscata, con un arbitro come Lo Bello che fece di tutto per farci perdere e fischiò in maniera scandalosa.
Un lavoro fatto bene dal sistema del calcio italiano. Da chi aveva interesse a mandare due squadre in Coppa dei Campioni. Tutti sapevamo
che eravamo favoriti per rivincere, aggiungere un'altra squadra conveniva a tutti. Fu una vera porcheria." (Marco Van Basten)



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"Come sarei stato con una caviglia normale? Ho smesso di giocare a 28 anni. Avevo vinto tre Palloni d'Oro. Guardi oggi gli ultratrentenni Ronaldo e Messi. A proposito, Ronaldo è un grande giocatore. Ma chi sostiene che sia più forte di Messi non capisce di calcio oppure è in malafede. Messi è unico. Inimitabile e irripetibile. Come lui, uno ogni cinquant'anni. Da bambino è caduto nella pentola del genio calcistico.
La stampa italiana? Stavo sulle mie, qui si prende una sciocchezza e la si monta all'inverosimile, per giorni. Se un giocatore osa mettere in discussione la tattica dell'allenatore, lo si condanna e basta, subito. Ho capito subito che da voi avrei dovuto parlare dicendo il meno possibile. Sacchi? Non c'è mai stato feeling personale tra me e lui. Non mi ha mai dato l'impressione di essere onesto nei rapporti umani. Non era mai diretto. Quando non era contento di come ci allenavamo, se la prendeva con i giovani, con i più deboli, che magari invece erano in testa a tirare il gruppo. La storia è stata fatta dai suoi calciatori, lui ha avuto una parte importante. Era bravo a farsi amici i giornalisti, ha saputo costruire una immagine da grande innovatore. Non ha inventato nulla. Il modulo che usava il Milan non era né rivoluzionario né offensivo. Schieravamo difensori eccezionali. A farci vincere così tanto è stata sempre la difesa, alla quale lui si applicava molto, dedicando invece poco tempo alla fase offensiva. Una volta negli spogliatoi gli dissi che vincevamo non grazie a lui, ma nonostante lui. Ci rimase così male, che uscì senza dire nulla. Sentii di averlo ferito. E non lo meritava. Uno sfregio gratuito, del quale mi dispiaccio ancora, anche se è passato tanto tempo. A livello personale, lo ricordo con affetto. Per me i giocatori sono più importanti, contano solo loro. L'allenatore bravo è quello che li fa rendere al meglio, senza imporre per forza le sue idee. La cosa più importante è la tecnica individuale, non la tattica collettiva. Io mai leader? A me bastava comandare in campo. Tra noi, mi sentivo rappresentato da Baresi e da Maldini, che si faceva sentire nonostante fosse giovane. Il sistema calcio italiano ci rubò uno scudetto, lo sanno tutti. Prima la sceneggiata di Bergamo, con la moneta in testa ad Alemao e il massaggiatore del Napoli che gli dice di simulare un trauma. Poi la nostra sconfitta a Verona. Un'imboscata, con l'arbitro Lo Bello che fece di tutto per farci perdere e fischiò in maniera scandalosa. Un lavoro fatto bene. C'era l'interesse di mandare due squadre in Coppa dei Campioni. Eravamo i favoriti per rivincere, aggiungere un'altra squadra conveniva a tutti. Fu una vera porcheria. Ancora oggi mi brucia. Sarei rimasto per sempre al Milan. Ambiente fantastico, giocatori simpatici. San Siro, lo stadio che ho amato di più, era casa mia. Eravamo felici. All'ingresso di casa ho
un quadro, l'ho comprato in una galleria di Milano, quando giocavo. Rappresenta un ballerino, impegnato in un passo di danza classica.
Ci sono solo due colori. Il rosso e il nero". (Marco Van Basten)



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Van Basten, cosa ricorda della cerimonia di addio al calcio sul prato di San Siro? Era tutto triste. Erano tristi gli sguardi dei miei ex compagni, che cercai di incrociare il meno possibile, perché mi ero promesso di non piangere. Non fu una festa. C'era tristezza ovunque. Quella del pubblico, e la mia. Correvo, perché non volevo far vedere che zoppicavo, battevo le mani alla gente. E intanto pensavo che non c'ero già più, mi sembrava di essere ospite del mio funerale. Aveva paura del futuro? Quella sera pensavo soltanto che la mia vita era stata il calcio. Adesso era diventata una fogna. Avevo solo 31 anni, non giocavo più da due. Avevo il fegato a pezzi per gli antidolorifici. Avevo un dolore pazzesco a quella caviglia maledetta. Ero disperato. Era anche depresso? Dopo, quando ne sono uscito, ho capito di avere vissuto qualcosa di simile alla depressione. All'epoca non capivo. Ero troppo concentrato sul mio stare male. Mi chiedevo perché questa sofferenza dovesse toccare proprio a me. Non ho mai trovato una risposta. Si sente ancora vittima di una ingiustizia? Ho smesso quando ho passato i quarant'anni, ovvero l'età in cui tutti smettono di giocare. Fino a quel momento non c'è stata una mattina in cui non abbia pensato a quel che avrebbe potuto essere. Cosa sarebbe diventato Marco Van Basten con una caviglia normale? In pratica ho smesso di giocare a 28 anni. Avevo vinto tre palloni d'oro. Guardi oggi gli ultratrentenni Ronaldo e Messi, a che punto sono. A proposito... Ronaldo è un grande giocatore. Ma chi sostiene che sia più forte di Messi non capisce di calcio oppure è in malafede. Messi è unico. Inimitabile e irripetibile. Come lui, uno ogni cinquant'anni. Da bambino è caduto nella pentola del genio calcistico. Come ha fatto a uscire dal quel periodo nero? Vorrei dirle che mi ha aiutato mia moglie, la famiglia. Invece sono stato un peso per loro. Sono stati anni molto brutti. Forse, dovevo toccare il fondo per poi cominciare la mia nuova vita. Quando ha capito di averlo raggiunto? Un giorno che stavo tornando a casa da non so quale evento promozionale. Scendo dalla macchina. Angela, una delle mie figlie, mi corre incontro per abbracciarmi. Cosa c'era che non andava? Aveva le mie stampelle in mano. Me le stava portando, come fosse un gesto naturale. Ormai era abituata a vedermi così. Non potevo più sopportare l'idea che le mie ragazze pensassero a papà come a uno zoppo. Alzai il telefono e chiamai il dottore. Per dirgli? Che accettavo la sua proposta di bloccarmi per sempre la caviglia. Me l'ha fusa con il resto della gamba. Non posso più piegarla o girarla. Non posso più correre. Ma non sento più dolore. Da quel momento ricominciai a pensarmi come una persona con una vita davanti, e non come un menomato ricco e viziato che si piange addosso



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(da Instagram di Marco Van Basten, 11 giugno 2022)