dal sito www.gazzetta.it
FONSECA RESPIRA, IL MILAN HA IMPARATO A SOFFRIRE: UDINESE PIEGATA CON UN UOMO IN MENO
Decide il gol di Chukwueze dopo 13'. Alla mezzora espulso Reijnders e la partita cambia ma i friulani non riescono a sfondare. Nel finale annullato, dopo check al Var, il pari di Kabasele
Notizie da Milano: il Milan ha un’anima. E’ sempre in mezzo alle onde, lontano dal progetto di squadra pensato in estate, sfilacciato quanto basta ma sa soffrire e per una volta viene premiato dagli episodi. Il tabellone dice Milan-Udinese 1-0, gol di Chukwueze, che sarebbe anche un risultato normale. La partita no, non esattamente. Il Milan ha giocato in 10 per un’ora più recuperi e per quasi tutto il tempo si è difeso davanti a Maignan, con Chuk bassissimo e Pulisic terzino aggiunto. Ha sofferto e ha visto streghe, fantasmi, tutto Halloween anticipato al 95’, quando Kabasele ha messo in porta una respinta di Maignan su tiro di Ekkelenkamp. Chiffi e il Var Mariani, protagonisti per tutta la sera, dopo lunga review hanno annullato per un fuorigioco di Ekkelenkamp, facendo cantare tutto San Siro. Il Milan così ha portato a casa partita e tre punti di cuore e lotta, con Fonseca uscito dal campo più soddisfatto di tutti, perché questa è anche la sua vittoria. La squadra gli ha risposto, mentre Leao - uno dei tre esclusi eccellenti non è entrato mai, nemmeno nel finale, quando altri allenatori si sarebbero giocati una punta rapida per ripartire.
GOL DI CHUKWUEZE — Il gol merita uno zoom, perché sembra costruito dalla “Fonseca PR, agenzia di pubblicità”. Minuto 13: Okafor, mandato in campo al posto di Leao, va via a Zemura; Pulisic, spostato a trequartista per l’occasione, si fa trovare, riceve da Okafor e gira a Chukwueze; Chuk, dentro per il punito Abraham, calcia subito con il sinistro. Tutte le scelte di Fonseca protagoniste. Meno bene, molto meno bene l’Udinese, che prende gol a difesa praticamente schierata, con Okoye rivedibile.
IL ROSSO A REIJNDERS — L’altro episodio chiave è il rosso a Reijnders. Succede dopo meno di mezz’ora. Bijol lancia lungo dalla difesa per Lovric, Thiaw e Pavlovic hanno altro da fare, così Reijnders è l’unico a inseguirlo. E nell’inseguimento Lovric cade a terra. Reijnders lo tocca? Chiffi dice di sì, il Var non lo corregge e allora il rosso per chiara occasione da gol scatta automatico. Le polemiche, anche. Il tocco, molto leggero, è materiale doc per i moviolisti. L’analisi dell’azione, con il Milan che si fa trovare scoperto su una palla lunga molto leggibile, per gli appassionati di tattica.
I PRIMI 29 MINUTI — E allora, che partita è mai questa? Una partita in sconto: due al prezzo di uno. La prima dura 29 minuti. Il Milan parte male ma si registra in cinque minuti e controlla il ritmo. Segna al minuto 13 con Chukwueze e ha l’occasione per farne un altro tra il 18’ e il 20’: prima Morata gira di testa un bel pallone di Okafor, forte ma centrale, poi Reijnders sugli sviluppi di un angolo non trova la porta col sinistro da due metri. I migliori? Non disturbatevi a pensarci, è facile: Fofana ottimo in mezzo, Okafor brillante a sinistra, Morata superiore per intelligenza davanti. L’Udinese è fuori dalla partita ma il Milan con l’espulsione di Reijnders le paga il biglietto per rientrare.
LA SOFFERENZA — In 10 contro 11, è chiaro, comincia un’altra partita. Fonseca a quel punto fa una mossa coraggiosa: non mette Musah o Loftus-Cheek e per 15 minuti tiene Pulisic come centrocampista aggiunto. Il Milan rischia subito – punizione di Zemura fuori di niente – e va a un millimetro dal crack appena prima dell’intervallo. Zarraga gioca una palla a tagliare dal centro-sinistra, Ehizibue passa dietro a Okafor – quinto difensore improvvisato, non esattamente con attenzione difensiva alla Darmian – e fa gol. Chiffi annulla e il Var conferma: c’è fuorigioco. Per pochi centimetri, ma c’è.
IL FINALE (E MAIGNAN) — Musah entra all’intervallo ma la partita non cambia. Anzi, il Milan si abbassa, difende 4-4-1 e riparte quasi mai. Siamo alla difesa della rocca. Maignan trema dopo 11 minuti: cross da destra, sponda di Lucca, Pavlovic a centro area prima anticipa tutti di testa, poi va a chiudere su Kabasele, che calcia malissimo. L’Udinese chiede rigore, Chiffi dice no e San Siro per una volta è d’accordo. La tensione è alta ma si raffredda perché l’Udinese non ha soluzioni di qualità per attaccare il Milan schierato. Qui i rimpianti di Runjaic: la squadra è fisica, non creativa, e in una serata così paga. Ekkelenkamp calcia alto al minuto 27 ma è il Milan a rischiare di segnare ancora. A 15 minuti dalla fine Pulisic è molto rapido a gestire un pallone in area, riesce a calciare ma Okoye è più bravo di lui: gran parata. Sulla respinta, Abraham – appena entrato – riesce nel doppio dramma: si mangia un gol grande quanto il Duomo e si fa male alla spalla. Fonseca ha un solo attaccante in panchina, Leao, ma non lo manda in campo neanche ora, forse perché la partita è solo sofferenza: difesa a oltranza, ripartenze poche. Entra Loftus-Cheek ma il protagonista è Maignan che, fascia al braccio, usa il sinistro per rinviare (perché? un problema alla gamba destra?) ma in area esce, si fa sentire, para il parabile e sembra davvero leader. Il Milan, in un pomeriggio così folle, forse ha trovato anche il suo nuovo capitano.
Luca Bianchin
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - PULISIC, UN CAMPIONE ASSOLUTO. CHUKU, GOL E SACRIFICIO. MORATA, PROVA DI ALTO LIVELLO
Queste le pagelle di Milan-Udinese, terminata poco fa a San Siro con la vittoria dei rossoneri per 1-0 con il gol di Samuel Chukwueze e una sofferenza incredibile per un’ora, con la squadra di Fonseca in 10 per il rosso a Tijjani Reijnders nel primo tempo.
MAIGNAN 6.5: alla prima da capitano, fa il leader. Soprattutto quando il Milan rimane in 10, non sbaglia una comunicazione con il resto del reparto ed è decisamente efficace nelle uscite alte, dove toglie ansie a tutti.
EMERSON ROYAL 6.5: prestazione ordinata e diligente, da terzino bloccato come ha annunciato Fonseca nel pre partita. Dentro una gara di sacrificio, ci sono delle sbavature, ma vi ha posto subito rimedio.
THIAW 7: schierato quasi a sorpresa, si comporta molto bene per esser uscito dalla naftalina dopo così tanto tempo. Si integra bene con Pavlovic e gradisce il corpo a corpo con gli avversari. Non si fa intimidire da Touré quando arriva in area milanista.
PAVLOVIC 6.5: si prende in consegna Lucca e gli fa capire, con le buone e con le cattive, che nella sua zona non si passa. Quasi gladiatorio con il turbante in testa dopo lo scontro con Lucca che lo “apre” vicino alla tempia sinistra. Non bada all’estetica quando c’è da spazzare via il pallone. Il fuorigioco finale gli salva la pelle.
TERRACCIANO 6: quando il Milan è in parità numerica, è l’elemento che dà fastidio al modo di difendere dell’Udinese, perché entrando dentro al campo consente a Okafor di andare in isolamento e di puntare il suo uomo. Soffre, come è umano che sia, ma non molla l’osso.
FOFANA 7: cresce partita dopo partita ed è fondamentale, perché sa essere sia diga sia prima corsia di passaggio per i compagni dietro ma anche per chi gli sta accanto. Corre ovunque, ma anche con gioco posizionale preventivo dà più di una mano a tutti. Nel finale aizza anche San Siro. Leaderanca manifesta.
REIJNDERS 5.5: parte fortissimo, coinvolto nella costruzione del gioco, ma anche nel buttarsi negli spazi. Ha un paio di palloni interessanti in area dell’Udinese. Poi, su una situazione di DOGSO, viene mandato sotto la doccia da Chiffi lasciando il Milan in 10.
CHUKWUEZE 6.5: la mossa di Fonseca lo premia. Segna il gol che sblocca la partita e la sensazione è che se il Milan fosse rimasto in 11 contro 11, avrebbe potuto fare ancora di più in fase offensiva. Si applica tanto quando deve correre all’indietro e per uno come lui, non è di certo qualcosa di facile. (dall’88’ TOMORI SV).
PULISIC 7.5: quando diciamo che è il vero campione di questo Milan, lo diciamo numeri alla mano. Ancora una volta è decisivo, in questo caso con un assist fantastico per Chukwueze. Il suo calibro in quella circostanza è talmente perfetto che il nigeriano non può proprio sbagliare. Dopo l’inferiorità numerica, si mette prima accanto a Fofana, poi con l’ingresso di Musah va a sinistra e si sacrifica tantissimo, dando l’esempio a tutti. Okoye gli cancella il gol personale con una grande parata. Anche nel finale, con una super diagonale, si trasforma in terzino.
OKAFOR 6: parte forte, per non dire fortissimo. Fa il panico sulla corsia mancina, riuscendo sempre a saltare l’uomo diretto. Da un suo break nasce l’azione che insieme a Pulisic porta al gol di Chukwueze. Si sacrifica dopo il rosso a Reijnders. Nell’intervallo è il sacrificato di Fonseca per inserire Musah. (dal 46’ MUSAH 6: entra bene, sapendo che deve stare basso e deve fare la doppia diga con Fofana. Si fa trovare pronto anche se quando l’Udinese avanza e pianta le tende, anche lui un po’ sbanda).
MORATA 7: fa una partita enorme, specie quando il Milan rimane in 10 venendo sempre a fare il regista offensivo, oltre a dare una grande mano nella fase di non possesso. Pulisce una quantità incredibile di palloni per far rifiatare la squadra e ne gioca tanti con qualità. Si crea una bella occasione, con una zuccata su cross di Okafor, ma trova pronto Okoye. Esce tra gli applausi di San Siro. (dal 73’ ABRAHAM 5.5: ha un’occasione Giga per il 2-0, ma se la mangia in maniera fantozziana. Sullo slancio, si fa male alla spalla uscendo in lacrime. Dal 77’ LOFTUS-CHEEK: SV).
ALL. FONSECA 6.5: aveva beccato la formazione iniziale, perché il Milan gioca bene e diverte. Il gol di Chukwueze è il manifesto di ciò che vuole vedere dai suoi con la palla verso l’area di rigore. Coraggioso nel tenere Pulisic mediano fino a fine primo tempo. Poi la squadra lo ripaga con una prova importante.
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