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15 dicembre 2024, Milan vs Genoa 0-0




dal sito www.milannews.it

VERSO MILAN-GENOA: PANCA PER THEO, CI SONO JIMENEZ E LIBERALI. MUSAH OUT
Oggi si gioca Milan-Genoa, partita che cade in occasione della festa del club per i suoi 125 anni di storia, in un clima tutt'altro che sereno. Dopo la partita di Champions League di mercoledì contro la Stella Rossa Fonseca ha sparato a zero su alcuni elementi della squadra che secondo lui peccano di impegno e dedizione. Oltre a questa situazione c'è una spiacevole emergenza infortuni: saranno out Loftus-Cheek, Pulisic, Jovic oltre ai lungodegenti Florenzi e Bennacer. A questi si aggiunge anche il forfait dell'ultimo secondo di Yunus Musah.
Uno dei giocatori che dovrebbe "pagare" per l'atteggiamento sbagliato dimostrato è Theo Hernandez, con il francese che comincerà la sfida di San Siro dalla panchina. Dopo la conferenza in cui Fonseca ha confermato che si vedrà in campo qualcuno di Milan Futuro, l'indiziato numero uno per sostituirlo è Alex Jimenez che si è allenato in prima squadra in questi giorni. Per quanto riguarda lo schieramennto difensivo, torna Royal a destra dopo la prova incolore di Calabria contro la Stella Rossa, mentre al centro Fonseca si affida ancora a Gabbia e Thiaw. In mezzo al campo non ci si schioda dalla coppia Fofana-Reijnders, mentre sulla trequarti sono attese ulteriori novità a causa delle assenze: sulla trequarti, infatti, dovrebbe giocare titolare Mattia Liberali che è stato provato in allenamento negli ultimi giorni. Ai suoi lati ci saranno Leao e Chukwueze, con Abraham unica punta. Fonseca comunque può sorridere perché recupera tra i convocati Alvaro Morata e Noah Okafor.
Oltre a Jimenez e Liberali si sono allenati con la prima squadra Bartesaghi, Vos, Hodzic, Chaka Traore e Camarda: date le numerose assenze potrebbero rientrare tra i convocati per la gara di domenica sera.

MILAN (4-2-3-1)
16 Maignan
22 Emerson Royal 46 Gabbia 28 Thiaw 20 Jimenez
29 Fofana 14 Reijnders
21 Chukwueze 30 Liberali 10 Leao
90 Abraham
All.: Fonseca
A disp.: 57 Sportiello, 96 Torriani, 2 Calabria, 23 Tomori, 31 Pavlovic, 19 Theo Hernandez, 33 Bartesaghi, 42 Terracciano, 55 Vos, 73 Camarda 7 Morata 17 Okafor
Indisponibili: Florenzi, Bennacer, Loftus-Cheek, Pulisic, Jovic, Musah
Diffidati: Fofana
Squalificati: nessuno





dal sito www.gazzetta.it

MILAN, SE QUESTA È UNA FESTA... COL GENOA SOLO UN DELUDENTE 0-0. E SAN SIRO CONTESTA
Nella serata che celebrava i 125 anni della società, traversa di Morata (ma è un gol sbagliato). La squadra di Fonseca non riesce a segnare ai rossoblù, che restano a due punti dalla zona retrocessione
“Marco, scaldati”. San Siro lo ha pensato per tutta la sera, guardando il Milan che attaccava il Genoa dalle nove meno un quarto e mai segnava, mai prendeva la porta, mai nemmeno dava fastidio a Leali. Che spreco, avere Marco Van Basten in tribuna, la maglia numero 9 libera e non poterlo mandare in campo, facendo finta di vivere nel 1992. Milan-Genoa è finita 0-0 e mette tristezza, nel giorno della festa dei 125 anni: sa di ennesima resa. Il Milan sale a 23 punti, a -14 dall’Atalanta, a -8 dal quarto posto e dall’Inter che giocherà domani: numeri pesanti. Fonseca, che pensava di avere cento problemi ma non l’attacco, deve cambiare idea: a volte mancano certezze anche davanti. Malissimo Abraham per un tempo, maledettamente impreciso Morata nel secondo, male Chukwueze per 75 minuti, poca roba Leao, male anche il giovane Liberali che ha giocato un’ora, terribile Okafor entrato alla fine. Contro un Genoa ordinato, battagliero ma modesto, sarebbe bastato poco di più e la curva lo ha cantato chiaro: "Ci avete rotto il ca...". Vabbè, avete capito.
BRAVO JIMENEZ — L’unica buona notizia di una serata da diavoli è Alex Jimenez. Che fosse bravo e senza paura, si sapeva. Che giocasse un tempo da migliore in campo era meno atteso. Alex ha giocato a sinistra e ha dato un gran fastidio al Genoa: sempre pronto a toccare col destro e rientrare, a giocare a due con Leao, ad accentrarsi con la palla. Previsione azzardata per la prossima settimana: per Verona, è favorito lui su Theo.
LA PARTITA — Il Milan ha cominciato con il classico 4-2-3-1 e Liberali trequartista. Il Genoa si è messo dietro e ha consegnato la palla: fate voi. Copione chiaro, banalotto come nei gialli da spiaggia: Milan a palleggiare e chi ha un’idea sulla trequarti la usi. Qualcosa, qua e là, è successo. Reijnders dopo nove minuti è ripartito palla al piede, ha trovato Abraham e da lì si è arrivati al tiro di Emerson Royal. Stessi protagonisti e battito più accelerato al 13’: persa di Bani in uscita e buona giocata di Reijnders per Abraham, che ha calciato male col destro. Ecco il rimpianto numero 1. Per il numero 2, rivolgersi al solito Reijnders, che al 22’ ha calciato bene una punizione toccata da Chukwueze: tiro diretto in porta ma deviato sopra la traversa. Da qui a fine primo tempo, è stato un lungo palleggiare nel gelo con poche emozioni. Al massimo, una giocata Jimenez-Leao-Jimenez chiusa da un pessimo tiro di Chukwueze. E il Genoa? Beh, pochino. Un tiro da metà campo di Frendrup e una giocata di Miretti nell’area di Maignan: Liberali lo ha toccato, Miretti è caduto e Guida non ha fischiato. Fonseca stavolta non si lamenterà dell’arbitro.
ATTACCO A VUOTO — Fonseca all’intervallo si è giocato Morata e non ha tolto Liberali ma Abraham, il peggiore assieme a Chukwueze. Il Milan ha rischiato di segnare subito con una girata di testa di Emerson Royal, deviata dai riflessi di Leali, poi si è eclissato. Possesso sì, per le idee brillanti ripassare. Fonseca a mezz’ora dalla fine ha fatto entrare Camarda per Liberali ma ha cavato qualcosa solo dall’altro giovane, Jimenez, che ha messo in mezzo una palla degna di Cafu, non attaccata da nessuno. La curva a quel punto ha fatto capire le priorità a due-tre che non l’avevano capito – “dai ragazzi, fateci ‘sto gol” – ma i ragazzi hanno disubbidito. Occasioni giganti, due, con una traccia comune: una bella palla di Reijnders per Morata. Alvaro però al 31’ ha saltato Badelj e calciato fuori, al 34’ ha spaccato la traversa da meno di dieci metri, con la porta aperta e Leali pronto ad andare per terra. Un disastro. Da lì alla fine, solo freddo e fischi dalle tribune.
UN TRISTE BALOTELLI — Il Genoa è stato… il Genoa: il secondo peggior attacco del campionato. Vieira si è messo dietro e ci sta: si è difeso bene. Al netto di un paio di errori di Bani, tutti precisi. Il punto è che a volte bisogna pur ripartire, giocare palla… e qui il Genoa ha davvero poco. Thorsby-Badelj-Frendrup è un centrocampo operaio, Zanoli e Miretti sono esterni sui generis. Pinamonti così ha vissuto la solita vita di stenti – correre tanto, palloni giocabili pochini – e Vitinha è entrato tardi. Quanto a Balotelli, si è scaldato una mezz’oretta, che nel gelo di San Siro può anche far piacere. Vieira lo ha guardato, lo ha riguardato e non lo ha mai chiamato mai, nemmeno al 90’, quando il Genoa aveva una punizione dal limite, una di quelle che Mario metteva in porta, in un’altra vita. Tutto lo stadio ha pensato la stessa cosa: ecco, ora entra e, come un kicker nel football americano, segna lo 0-1. Macché: è entrato Norton-Cuffy.
Luca Bianchin


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - MORATA, ABRAHAM E CHUKWUEZE: CHE ERRORI! JIMENEZ IL MIGLIORE
MAIGNAN 6: prende freddo.
EMERSON ROYAL 5.5: non sa cosa voglia dire crossare, perché anche stasera ne sbaglia diversi. Un colpo di testa impegna Leali. Poi il vuoto
GABBIA 6: si mangia Pinamonti e non soffre mai.
THIAW 6: tranqullla serata con brivido su un retropassaggio per Maignan.
JIMENEZ 6.5: decisamente il Migliore in campo per impegno, costanza nella prestazione e voglia di fare.
FOFANA 6: è stanco, lo si vede, nel secondo tempo perde qualche posizione non da lui.
REIJNDERS 6: qualche situazione delle sue con una sgasata nel secondo tempo che porta ad una delle poche occasioni della ripresa.
CHUKWUEZE 4.5: ha sul piede buono, ovvero il mancino, la miglior palla gol del primo tempo quando Jimenez gli apparecchia la tavola, ma lui arriva ad impattare male il pallone e grazia Leali. Si sbatte molto per aprire gli spazi a Liberali, ma è anche tanto impreciso sui cross. Su uno decente, Emerson Royal impegna Leali. (dal 76’ OKAFOR 5: ingresso non impattante dello svizzero, che sembra aver perso anche quel super potere della passata stagione, ovvero quello di incidere a partita in corso).
LIBERALI 6: lanciato da titolare in Serie A, Mattia risponde presente. Il pullman del Genoa non gli consente grandi margini di manovra e allora lui va ad occupare zolle più verso la zona di Chukwueze. Ha voglia, dinamismo e non gli tremano le gambe. (dal 62’ CAMARDA 5.5: non è colpa sua, sia chiaro, perché non gli arriva mezzo pallone da poter giocare come vorrebbe).
LEAO 6: regala dei sussulti interessanti nel primo tempo, dove il dialogo tecnico con Jimenez è certamente più produttivo di quello che non si vede sulla banda opposta. Cerca di svariare lungo tutto il fronte offensivo alla ricerca di spazi e giocate.
ABRAHAM 5: ha una chance mportante del primo tempo, ma il suo destro finisce largo. La sua prova, in generale, è decisamente opaca. Esce all’intervallo a causa di una contusione. (dal 46’ MORATA 5: ad un quarto d’ora dalla fine, ha una buona occasione, ma il mancino a giro che sforna, finisce fuori. Poi prende la traversa su imbucata di Reijnders con la palla gol più nitida di tutta la partita).
ALL. FONSECA 5: è uno dei colpevoli di quello che si vede in campo, ma non il primo. Ok la punizione a Theo Hernandez, ma non metterlo nell’assalto del secondo tempo è una scelta non ottimale.