dal sito www.gazzetta.it
È UN MILAN DA SBALLO: 3-0 AL RENNES E OTTAVI DI EUROPA LEAGUE IN TASCA
A segno Loftus-Cheek (doppietta) e Leao, protagonista di una grande azione. Il ritorno la prossima settimana, qualificazione ormai a un passo
Hanno (stra)vinto i rossoneri. Già, ma quali? Be’, quelli giusti. Il Milan si sbarazza del Rennes con una facilità su cui nessuno in vigilia – osservando il recente cammino dei francesi – avrebbe scommesso un euro e si prepara a un match di ritorno da giocare con grande comodità.
Nulla ancora di scolpito nella pietra, ci mancherebbe. Ma, insomma, la strada è decisamente in discesa e senza curve. Per il Meazza rossonero è stato un felice prolungamento di San Valentino: difficile non innamorarsi, per esempio, del terzo gol firmato da Leao. Un’azione bellissima, come d’altra parte sta capitando spesso al Diavolo negli ultimi due mesi. Bravi i singoli – su tutti Loftus-Cheek, autore di una doppietta, e ovviamente Rafa –, brava la difesa (seconda gara di fila con la porta inviolata) e bravo Pioli, che ha incartato tatticamente alla perfezione gli avversari, stoppando ai rossoneri di Francia un super filotto di otto vittorie consecutive. Percorso che a Milanello non faceva dormire sonni troppo sereni. Evidente, comunque, il divario tecnico fra le due squadre.
LE SCELTE — Che Pioli abbia preso molto sul serio competizione e avversario è chiaro dalla scelta del suo undici. Niente turnover e due differenze rispetto all’ultima uscita in campionato, però entrambe nel medesimo reparto: il rientro dell’irrinunciabile Reijnders e il ricorso a Musah, preferito probabilmente per l’effervescenza atletica, hanno spedito in panca Bennacer e Adli. In difesa confermate le buone sensazioni della vigilia: Kjaer regolarmente al suo posto accanto a Gabbia, con Hernandez sui suoi territori mancini. Conferme anche in casa francese: Stéphan ha disegnato il consueto 4-4-2 affidando l’attacco a Kalimuendo (scuola Psg) e Terrier.
LA MOSSA VINCENTE — Il tecnico francese si attendeva un Milan in pressione immediata e così è stato. Il Diavolo ha aperto subito il gas e, a parte un paio di momenti in cui ha pasticciato un po’, si è installato nella metà campo altrui per tutto il primo tempo. Merito soprattutto dell’accorgimento tattico elaborato da Pioli. E cioè non il consueto 4-2-3-1, ma un 4-3-3 molto particolare. Ovvero con Reijnders rigorosamente bloccato basso davanti alla difesa e con Musah mezzala sinistra e Loftus-Cheek a destra, entrambi parecchio alti e a volte parecchio larghi. Sulla linea della trequarti, qualche metro dietro il tridente. Per dirla in un modo poco ortodosso, una sorta di 4-1-2-3. Una mossa che ha prodotto con successo un triplice effetto: ha tenuto per forza di cose basso il Rennes, ha bloccato la maggior parte delle sue fonti di gioco e in certe situazioni ha costretto i loro terzini ad occuparsi dei due rossoneri “galleggianti” fra i reparti, lasciando metri liberi alle incursioni di Hernandez e soprattutto di Florenzi. Mosse tattiche a parte, va detto anche che il Rennes è apparso in deficit tecnico in più di un’occasione. Controlli rivedibili, uscite raffazzonate, scarso il movimento dei due attaccanti. I francesi hanno cercato di infilarsi soprattutto sul fianco destro del Milan con le incursioni di Désiré Doué, pungente e di qualità.
GOL ALLA GIROUD — Il Milan invece ha accerchiato il Rennes su entrambi i lati, anche perché i francesi non sapevano mai chi sbucava: da un lato Leao, Musah o Theo, dall’altro Pulisic (piuttosto opaco), Loftus-Cheek o Florenzi. Diavolo vicino al gol già dopo sette minuti, quando il destro di Leao, deviato da Omari, si è stampato sulla traversa. Poi Loftus-Cheek in versione ala ha crossato basso per Musah, che ha sprecato malamente. L’unico vero brivido per Maignan è arrivato su un destro infido di Bourigeaud (23’), sfilato a pochi centimetri dal palo. Una pecca milanista? Qualche lancione di troppo e relativi palloni smarriti negli ultimi trenta metri di campo. Dettagli spazzati via dal vantaggio arrivato alla mezzora: Florenzi in fascia ha preso la mira e disegnato un cross perfetto sulla testa di Loftus-Cheek. L’inglese era solo soletto, sì, ma si è coordinato magnificamente e ha infilato nell’angolino con il palo che ha accompagnato la palla in porta. Effetti, anche, della posizione consegnatagli da Pioli. E un gol… alla Giroud.
Marco Pasotto
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - LOFTUS BOMBER E DOMINANTE. LA "THEAO" INCANTA. ANCORA MOLTO BENE GABBIA
Maignan 6.5: due parate di fila nel secondo tempo, attento nelle uscite basse e poi si gode lo spettacolo dei compagni.
Florenzi 7: il cross che pennella per il gol del vantaggio milanista è praticamente perfetto, con Loftus-Cheek che non deve nemmeno dare il colpo di frusta per metterlo alle spalle di Mandanda. Sta bene fisicamente e mentalmente e lo si è visto. (dal 75’ Terracciano 6: finale di partita sereno).
Kjaer 7: partita difensivamente perfetta di Simon, che tiene bene Terrier, dipinto nei giorni scorsi come un’ira di Dio, ma in realtà è sembrato impaurito e annullato da Simon. (dal 62’ Thiaw 6: un rientro, dopo 79 giorni, che fa bene a tutti).
Gabbia 7: ennesima partita senza sbavature e con letture molto interessanti. Si mangia Kaliumendo, picchiandolo quando serve e concendosi anche delle sventagliste ad aprire il Rennes.
Theo Hernandez 7.5: attento nello scegliere I tempi di sgasata. Nel secondo tempo dà la sensazione di strapotenza fisica e tecnica, con l’azione del gol del 3-0 sulla Theao che è una meraviglia per gli occhi. Sfiora la rete personale con un bel sinistro da fuori.
Musah 7: corre per tre, dimostra di avere una buona fase applicativa sia come mezzala sia come mediano puro davanti alla difesa.
Reijnders 7: intelligenza e ritmo al servizio della squadra. Dosa perfettamente il passaggio che Florenzi trasforma nel cross per il gol dell’1-0 di Loftus-Cheek. Anche lui vicino al gol.
Loftus-Cheek 8: un po’ mezzala, un po’ trequartista, è lui a sbloccare la partita con un colpo di testa perfetto per scelta d’esecuzione e angolazione. Stephan prova a ingabbiarlo e lui si muove per non dare punti di riferimento agli avversari, che fanno fatica a ingabbiarlo. Pronti, via, segna anche il gol del raddoppio, per la sua seconda doppietta a San Siro dopo quella al Bologna. (dal 75’ Bennacer 6: qualità e tranquillità nella gestione del pallone).
Pulisic 6.5: quanto sacrificio in fase difensiva. Sta un po’ a corto di energie, ma è sempre molto prezioso per la manovra globale della squadra. (dall’81’ Adli sv).
Giroud 6: anche lui si applica molto nella fase di non possesso. Mandanda si allunga su una sua conclusione. Contro il Monza si prospetta una panchina per rifiatare.
Leao 7.5: illumina la serata di San Siro con giocate di grande classe. Prende una traversa dopo un numero da circo sul marcatore diretto. Il gol del 3-0 è tanto meritato quando bellissimo, sull’asse Theao. Dimostra, ancora una volta, che se parte largo, può demolire chiunque. (dal 62’ Okafor 6: entra per rimettere ulteriormente ritmo e per dare riposo a Leao. Ha una grande chance, che non sfrutta).
All. Pioli 7: la prepara bene, porta a casa un 3-0 rassicurante che poteva essere ancora più ampio se I suoi fossero stati più cattivi dopo il terzo gol. Il fatto che la rosa si stia allungando nuovamente gli consente di poter ruotare senza paura.
|