dal sito www.gazzetta.it
DELIRIO INTER: MILAN ASFALTATO 5-1! MKHITARYAN E THURAM EROI DI SAN SIRO: INZAGHI DA SOLO IN VETTA
I nerazzurri dominano lo scontro diretto e si prendono anche la vetta solitaria della Serie A grazie alla prestazione di Thuram e alla doppietta dell'armeno. In gol anche Calhanoglu e Frattesi, illusoria la rete di Leao
L'Inter resta sola lassù, in testa alla classifica, con quattro vittorie nelle prime quattro giornate. Travolto il Milan con un 5-1 che non lascia dubbi: è il quinto derby di fila vinto (mai successo nella storia) in questo 2023 dai nerazzurri che fanno a fette la difesa avversaria con la doppietta di Mkhitaryan, la rete spettacolare di Thuram, il rigore dell'ex Calhanoglu e il sigillo finale di Frattesi. Inzaghi contro i cugini disegna un'altra partita perfetta, rinunciando al possesso palla, ma facendo malissimo negli spazi: il tecnico di Piacenza con le ripartenze vince di gran lunga il duello con il corregionale Pioli e adesso può arrivare all'esordio in Champions di mercoledì sul campo della Real Sociedad con l'animo più leggero, mentre il Diavolo, dopo una simile batosta, dovrà ritrovarsi psicologicamente in vista dell'arrivo del Newcastle a San Siro (martedì). Se nel primo pomeriggio la Juventus contro la Lazio aveva lanciato un messaggio in chiave scudetto, l'Inter ha risposto prontamente e ha fatto capire quanto voglia la seconda stella.
LA SBLOCCA MKHI — Inzaghi rispetto alle prime tre uscite sceglie al centro della difesa Acerbi al posto di De Vrij, mentre Pioli schiera la stessa formazione (eccetto lo squalificato Tomori) che ha battuto Bologna, Torino e Roma. È il Milan a prendere in mano le redini del match con Calabria, che fa il centrocampista centrale (su di lui vanno Calhanoglu o Mkhitaryan) per liberare la fascia destra a Pulisic e permettere gli inserimenti di Loftus-Cheek. L'Inter è attenta, non pressa alto, ma alla prima occasione passa in vantaggio evidenziando il poco equilibrio tattico degli avversari: Thuram se ne va a destra, con Thiaw che cade a terra, traversone per Dimarco il cui tiro-cross viene messo in porta da Mkhitaryan, preferito a un Frattesi reduce dalla grande prestazione in Nazionale. Ancora una volta la mano (e la mossa vincente) di Inzaghi nel derby. Ancora un errore là dietro in una stracittadina dei rossoneri, in superiorità numerica ma incapaci di marcare l'ex centrocampista della Roma. I nerazzurri azzannano la partita, con una rabbia e una voglia pazzesche e il Diavolo soffre, traballa e per poco, ancora sull'asse formata dall'azzurro e dall'armeno, non arriva il raddoppio.
SUPER MARCUS — Thuram a livello fisico è un fattore: Kjaer non lo tiene e la difesa rossonera soffre perché Calabria sta sempre in mezzo al campo e non è rapido a ripiegare sulla fascia che così resta scoperta. Gli uomini di Pioli tengono più il pallone; quelli di Inzaghi si abbassano fino al limite dell'area pur di non concedere spazi e poi ripartono. Leao non si vede perché è poco coinvolto e perché Dumfries e Darmian lo limitano bene, così ci vogliono gli "effetti speciali" di Hernandez per svegliare il Milan. L'esterno francese parte dalla sua metà campo e, dopo un triangolo con Giroud, salta tre avversari (Calhanoglu, Bastoni e Darmian) prima di concludere con il diagonale a lato di un soffio. Per i rossoneri è una scossa: per qualche minuto attaccano con parecchi uomini e l'Inter soffre, ma al primo contropiede nerazzurro, è 2-0. Lautaro innesca Dumfries che crossa per Thuram, palla troppo lunga che però il francese ha il tempo di andare a riprendere, di puntare Thiaw (manca il raddoppio di Calabria) e di segnare con un tiro all'incrocio che infiamma il Meazza. Prima dell'intervallo una punizione di Giroud finisce sopra la traversa e al momento del tè, il Diavolo ha nettamente più possesso (72%), ma è sotto come occasioni create (6-3) e ha impegnato una sola volta Sommer. Calabria avanzato a centrocampo, mossa giusta nelle precedenti giornate, stavolta non paga, anzi è un boomerang sulle ripartenze.
LEAO, POI SOLO INTER — Le due formazioni rientrano dagli spogliatoi senza cambi e anche il trend dell'incontro non cambia: il Milan ha il pallone, l'Inter si difende e aspetta il contropiede giusto. Pioli dopo 10' inserisce Chukwueze per Pulisic, ma è Leao, su un grande assist di Giroud, a beffare Darmian in velocità e a segnare a Sommer il primo gol da quando lo svizzero è in Italia. Il derby, che ora si gioca sotto una pioggia torrenziale, è di nuovo aperto anche perché Pioli abortisce, almeno in fase di non possesso, l'idea Calabria-centrocampista e usa con più frequenza la linea a quattro. Inzaghi capisce che c'è bisogno di forze fresche e, in un colpo solo, al 19', getta nella mischia Carlos Augusto, Frattesi e Arnautovic per Dimarco, Barella e Thuram. L'ex Monza con il destro impegna subito Maignan che respinge, ma la spinta dei nuovi entrati si sente visto che Arnautovic difende bene palla e Frattesi garantisce sostanza in mezzo. L'Inter segna di nuovo, dopo un cambio di gioco da destra a sinistra e un tocco di Lautaro Martinez per Mkhitaryan che firma la sua doppietta. Il Diavolo è sulle ginocchia e Pioli prova l'ultimo assalto con Jovic, Okafor e Florenzi per Giroud, Calabria e Reijnders, ma ormai non c'è più partita e Hernandez stende in area Lautaro regalando all'Inter il rigore del 4-1, trasformato dall'ex Calhanoglu. La Sud è ammutolita, la Nord irriverente canta Pioli is on fire e celebra i suoi beniamini che trovano anche il 5-1 con Frattesi. Per il Milan è una punizione pesantissima, mentre la capolista Inter vola sospinta dai suoi tifosi.
Andrea Ramazzotti
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - UMILIAZIONE TOTALE: PIOLI IL PEGGIORE. NON SI SALVA NESSUNO
Maignan 5.5: prende cinque gol, ma su tutti e cinque non può farci davvero nulla perché tra Mkhytarian che calcia da 4 metri, Thuram che gli spacca l’incrocio, il raddoppio dell’armeno che viene anche deviato da Thiaw e poi il rigore di Calhanoglu centrale.
Calabria 4.5: di mestiere fa il terzino, si trova a dover fare il mediano di impostazione guardiolana, ma non è colpa sua se gli viene detto di fare quello. Sarà tra quelli più devastati dall’ennesima batosta in un derby. Meglio che Pioli lo riporti a fare il laterale difensivo. (dal 77’ Florenzi sv).
Thiaw 3: non ci capisce letteralmente nulla. Thuram lo svernicia in ogni angolo e modo. Goffissimo nel cercare un fallo sull’azione dell’1-0 che non c’è mai (c’è quello di Dumfries su Theo). Lascia il destro a Thuram, che fa saltare per aria l’incrocio alla sinistra di Maignan. Si butta a pesce morto sul tiro di Mkhytarian che porta al 3-1 che manda al tappeto il Milan. Anche sul gol di Frattesi si fa un bel pisolo.
Kjaer 5: è quasi commovente nel suo duello con Lautaro, facendo vedere cosa si dovrebbe fare in un derby. Invece è un lampo isolato in un blackout complessivo di un Milan che soffre la sindrome da derby.
Theo Hernandez 4: anche lui “vittima” del ruolo guardiolistico del terzino che lo porta a entrare nel campo. Soffre tremendamente Dumfries, che ancora una volta lo sovrasta. Ha l’occasione per fare il gol dell’1-1, ma la fallisce dopo una sgasata delle sue. Causa il rigore del 4-1 che manda tutti a casa.
Loftus-Cheek 6: è uno dei pochissimi che si salvano dentro una prestazione complessiva tremenda. Strappa quando può, è lui che manda un attimo in crisi l’Inter quando Pioli lo mette trequartista. Ma non può bastare solo lui. (dall’86 Musah sv).
Krunic 4: affonda insieme ai compagni dentro una partita dove scherma fin che può il centrocampo interista. Ma anche lui ha lo sguardo perso subito dopo il gol dell’1-0 interista.
Reijnders 4: non trova mai la posizione. L’Inter gli toglie l’aria, Pioli non gli trova uno spazio dove poter respirare. È il primo, vero, passaggio a vuoto da quando è arrivato e dimostra quanto debba crescere ancora. Ci si aspettava un po’ di spavalderia olandese, invece viene cancellato dagli avversari. (dal 77’ Jovic sv).
Pulisic 4: non dà niente nella fase offensiva. È evidentemente fuori fase, funge solo da tappa intermedia nella conduzione lenta e prevedibile del pallone nella costruzione di una presunta fase offensiva. (dal 56’ Chukwueze 5: il suo ingresso doveva ravvivare qualcosa. In realtà il Milan era già dentro il buco nero).
Giroud 5: si ostina a calciare le punizioni, ne avesse beccata una da quando ci prova. Anche basta. Prova a fare qualcosa, ma viene travolto da tutto e tutti. L’assist per Leao è un barlume di luce in una notte buia e tempestosa. (dal 77’ Okafor sv)
Leao 5.5: viene assolutamente imbrigliato, ancora una volta, dalla gabbia di Simone Inzaghi che non gli concede mai l’isolamento con Darmian. Il gol è il punto che riapre la partita e che gli fa salire di mezzo punto il voto.
All. Pioli 2: cinque derby persi su cinque in un anno. È entrato nella storia con un nuovo record negativo. Forse i derby del passato avrebbero dato una mano a capire gli errori. Il Milan va ancora una volta sotto nei primi minuti e il piano partita viene mandato a quel paese. La squadra non dà segnali di cattiveria e di voglia di risalire la china fino alla mezz’ora. Poi il gol di Thuram affossa tutto e tutti. L’atteggiamento nel secondo tempo è compassato. Il gol di Leao sembra riaprire la partita, in realtà è solo una tenue illusione perché poi l’Inter fa di nuovo quello che vuole. Dal 5-0 di Bergamo al 5-0 nel 2023 nei derby. C’è molto sul quale riflettere e su come far giocare questa squadra, specie in queste occasioni dove Inzaghi gliel’ha incartata ancora una volta con le solite mosse.
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