dal sito www.gazzetta.it
MAIGNAN PARA UN RIGORE E SALVA IL MILAN: COL SASSUOLO UN ALTRO PARI IN TRASFERTA
Il portiere tiene a galla i rossoneri respingendo un penalty a Berardi. Prova opaca del Diavolo, che dopo Bergamo si inceppa anche a Reggio Emilia. Tanti errori, pochi spunti e turnover che non paga
Era qui la festa. Cento giorni fa. Oggi non più, anzi, questo 0-0 col Sassuolo nello stadio dei sogni realizzati è un brutto passo indietro proprio nella settimana che porta al derby. Dopo Bergamo, Reggio Emilia: mal di trasferta? Troppo presto per simili sentenze, ma due cose sono certe: la prima è che delle quattro uscite questa è stata la più brutta (decisamente più brutta rispetto all’1-1 con la Dea), la seconda – ovvia conseguenza – è che sabato occorrerà rialzare parecchio i giri del motore. Nei piani del Diavolo tra l’altro c’era l’idea di arrivare alla stracittadina con (almeno) un punto di vantaggio sui nerazzurri. Genere di conforto prezioso prima di un derby. Una vittoria che avrebbe magari permesso anche di elevarsi sull’ammucchiata in cima alla classifica. Tutto da rimandare. Il turnover di Pioli – cinque undicesimi diversi rispetto al Bologna – non ha pagato e, anzi, il Diavolo deve ringraziare ancora una volta “Magic” Mike Maignan, che nel primo tempo ha ipnotizzato Berardi dal dischetto. Opaco, sbadato, pasticcione: ha funzionato poco stavolta in questo Milan e il Sassuolo si morde le mani per una grande occasione sprecata.
LE SCELTE — Dionisi rispetto allo Spezia ha cambiato un solo uomo, ovvero Thortsvedt al posto di Henrique. Conferma in blocco per tutti gli altri, a partire dal tridente Berardi-Pinamonti-Kyriakopoulos Pioli invece, come ci si attendeva, ne ha cambiati cinque: dentro Florenzi, Kjaer (a nove mesi dall’ultima partita), Pobega (al debutto stagionale dal primo minuto), Saelemaekers e Diaz. In panca a rifiatare Calabria, Kalulu, Tonali, Messias e De Ketelaere. Rotazioni che sarebbero state ancora più consistenti se in vigilia non si fossero fermati Rebic e Origi: Leao e Giroud ai lavori forzati, quindi, visto che saranno titolari anche sabato nel derby. Pioli ama ripetere di avere una rosa composta per lo più da titolari, ma almeno per ora è complicato dargli ragione. Il Milan si è fatto incartare spesso e volentieri in fase di impostazione perché gli emiliani hanno occupato bene gli spazi e, dopo un primo quarto d’ora piuttosto sofferto, hanno capito come innescare Berardi e come armare la fascia sinistra, dove Kyriakopoulos ha sgommato ripetutamente. E’ stato da quel lato infatti che il Milan ha faticato maggiormente, con Florenzi poco reattivo e Saelemaekers distratto in fase difensiva e pasticcione con la palla fra i piedi. In mediana Pobega ha cercato di sintonizzarsi sui bioritmi dei compagni, riuscendoci solo parzialmente, mentre Diaz è incappato in un’altra di quelle partite prive di luce, alla perenne e improduttiva ricerca dello spazio fra le linee. Gli unici spunti offensivi sono arrivati dal solito Leao, che ha abbandonato quasi completamente la fascia cercando fortuna centralmente. La prima volta, con la porta emiliana priva di Consigli, ha spedito in orbita di controbalzo. La seconda è andato vicino all’incrocio con un siluro di destro. Maluccio Giroud, a cui sono arrivati pochi palloni e quei pochi non sono stati gestiti come dovevano.
IN 10 NEL FINALE — Nel primo tempo il Diavolo ha colpito negativamente non solo per la mancanza di idee e di spunti davanti, ma anche per più di un pasticcio dietro. Soprattutto nelle scalate difensive. Ecco perché Maignan merita una statua votiva, dopo la prodezza sul rigore di Berardi che ha rimediato al “doppio fallo” in area di Saelemaekers e Florenzi su Kyriakopoulos. Un episodio che comunque non ha dato la carica ai rossoneri. Sull’altra sponda, comunque, nulla di che: rigore a parte, il Sassuolo a sprazzi ha anche manovrato bene in verticale, ma non ha mai creato pericoli seri. Nella ripresa i rossoneri hanno aumentato la pressione, ma senza trovare lucidità. Dopo dieci minuti il Sassuolo si è ritrovato senza Berardi (dentro Defrel), uscito in lacrime per un guaio muscolare e di lì a breve Pioli ha tolto Pobega, Saelemaekers e Diaz per Tonali, Messias e De Ketelaere. Una possibile svolta che però non è arrivata: la pressione rossonera non è stata proporzionale alla pericolosità e non è servita nemmeno l’ultima mossa di Pioli: fuori Giroud, dentro Adli e De Ketelaere centravanti, come ha fatto spesso al Bruges. Nulla da fare, anzi: nel finale, con l’infortunio di Florenzi (seguito a quello di Kjaer), il Diavolo si è ritrovato senza cambi e in dieci uomini. Ovvero in grande difficoltà davanti alla pressione avversaria, che però non si è concretizzata. In settimana Pioli dovrà dare la scossa.
Marco Pasotto
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - MAIGNAN DECISIVO. BENNACER LA LUCE DELLA SQUADRA. MALE ALEXIS E I TROPPI CAMBI DI FORMAZIONE
Maignan 7: finisce in parità soprattutto perché Magic Mike para il rigore di Berardi, intuendone la traiettoria e respingendolo in modo che nessuno possa arrivare al tap-in decisivo.
Florenzi 5.5: finisce la partita con un problema muscolare al flessore della coscia sinistra, ma il resto della sua prestazione non era stata positiva. Correo sul rigore del Sassuolo insieme a Saelemaekers.
Kjaer 6.5: 79 minuti di ottima fattura per il danese, che tornava in campo dopo 272 giorni. Sempre giuste le sue aperture e precise le chiusure. Alza bandiera bianca non appena sente un fastidio alla coscia destra. (dal 79’ Kalulu sv).
Tomori 6.5: limita senza grosse difficoltà Pinamonti, che vaga alla ricerca dello spazio tra lui e Kjaer. Cerca anche delle incursioni offensive sulle palle inattive, senza successo.
Theo Hernandez 6: raggiunge la sufficienza per la diagonale difensiva su Alvarez nel secondo tempo, ma fa poco in fase di spinta. L’ammonizione del primo tempo ne frena parecchio la prestazione.
Pobega 6: alla prima da titolare fa diverse cose buone. La palla di prima con cui prova a mettere in porta Giroud è molto interessante. Non sfigura. (dal 60’ Tonali 6: porta un po’ più di sicurezza in mezzo al campo).
Bennacer 6.5: dei giocatori di movimento di Pioli, è certamente il migliore in campo senza dubbio. Tocca una quantità infinita di palloni, cerca sempre di aprire in due la fase di non possesso del Sassuolo. Ma oggi predica un po’ nel deserto.
Saelemaekers 5: non becca un cross, gli riesce solo un dribbling vincente e poi causa, in maniera molto ingenua, il rigore che poi Maignan para a Berardi. In poche parole, una prestazione da dimenticare. (dal 60’ Messias 6: decisamente meglio rispetto a Saelemaekers. Degna di nota la diagonale con la quale chiude la strada a Rogerio).
Brahim Diaz 5: la macchia più grande, che poi ne determina il voto, è la gestione della transizione a fine primo tempo dove sbaglia il dosaggio del passaggio per Florenzi, permettendo così al Sassuolo di andare a difendere meglio la porta di Consigli. (dal 60’ De Ketelaere 5.5: di sicuro ci si aspettava qualcosa di più da parte sua, specialmente dopo un’ora in cui i compagni hanno lavorato a lungo ai fianchi il Sassuolo. Non riesce dare quel quid in più).
Leao 5.5: la speranza è che possa trovare sempre una giocata decisiva. Sbaglia un tiro nel primo tempo, su respinta alta di Consigli, che poteva essere gestito decisamente meglio con Giroud tutto solo a pochi metri. Sfiora il gol con un’altra conclusione da fuori area. Finché ne ha, è sempre un campanello d’allarme.
Giroud 5.5: non ha grossi palloni, ma quello che gli arriva, pulito, lo spara fuori. La difesa del Sassuolo e la manovra dei compagni che non riescono a creare grandi cose, fanno il resto. (dal 72’ Adli 6: non un impatto clamoroso sulla partita, anche perché entra quando il Milan prova a ridisegnarsi in fase offensiva).
All. Pioli 5.5: tanti cambi rispetto alla partita con il Bologna, in qualche modo, vanno a inficiare la preparazione di una partita. La squadra non ha prodotto tiri nello specchio della porta se non quello di Pobega. Gli infortuni di Rebic e Origi gli hanno complicato ulteriormente la vita, ma con i cinque cambi a disposizione, forse si poteva andare nel solco della continuità. Testa al derby.
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