dal sito www.gazzetta.it
MILAN, QUANTI SPRECHI: PAREGGIA A CREMONA E ORA IL NAPOLI È A +8
I rossoneri, nuovamente imprecisi in zona gol, perdono ulteriore terreno rispetto alla capolista. Annullata per fuorigioco, dopo controllo al Var, una rete di Origi nella ripresa
La frenata che non ti aspetti rischia di ammazzare il campionato ancora prima che la Serie A vada in letargo per la sosta mondiale: il Milan fa 0-0 a casa della Cremonese e scivola a -8 dal Napoli. Pioli voleva restare in scia a Spalletti, invece si ritrova ancora più lontano e con due punti in meno dello scorso anno. Il turnover non funziona, le assenze obbligate pesano come macigni e questa volta neanche il genietto Leao esaudisce i desideri del suo allenatore, quando strofina la lampada e lo chiama in causa nella ripresa. Per Alvini e i suoi l’appuntamento con la prima vittoria è ancora rimandato, ma questo punto strappato ai campioni d’Italia vale come un successo: la curva grigiorossa canta e festeggia la piccola grande impresa.
LE SCELTE — Pioli fa turnover, tra cambi obbligati (Hernandez e Giroud squalificati, al loro posto Ballo-Touré e Origi) e scelte tecniche: a riposo Leao e Kalulu, dentro Rebic e la sorpresa Thiaw, al debutto da titolare con il Milan. Alvini deve fare i conti con gli infortuni e si affida a un 3-5-2 con la coppia d’attacco formata da Felix e Ciofani, l’uomo del pari all’89’ con la Salernitana, e l’ex rossonero Meité in mediana. Prima della gara i due capitani Ciofani e Bennacer si scambiano due maglie speciali con il numero 100, per omaggiare Ugo Tognazzi, indimenticabile attore cremonese doc e tifoso del Milan, nel centenario della sua nascita.
CARNESECCHI CONTRO TUTTI — Il primo vero squillo è del Milan – Diaz al volo manda alto su cross di Messias – ma arriva solo dopo 23 minuti di gioco: il 3-4-1-2 dei rossoneri ci mette un po’ ad accendersi. Quando succede, però, per la Cremonese sono brividi, e arrivano in serie: al 26’ serve una super uscita di Carnesecchi a dire di no a Origi, lanciato in porta da un filtrante di Rebic; al 32’ è Vasquez ad anticipare ancora il belga su un cross invitante di Tonali dalla sinistra; al 35’ ci prova Thiaw di testa, su angolo del solito Tonali, ma Carnesecchi intercetta e raccoglie gli applausi dello Zini. Al 40’ si capisce che la serata sta virando su un monologo del portiere grigiorosso, “Carnesecchi contro tutti”: è ancora lui a stoppare un milanista, questa volta Messias che calcia forte di sinistro dopo una bella percussione. E la Cremonese? Prova a fare male cercando l’ampiezza e la velocità con gli strappi di Felix in ripartenza quando il Milan regala qualcosa (72% di possesso palla per i pioliani…) ma il piatto piange perché manca sostanza lì davanti: la banda Alvini va al riposo senza aver mai tirato in porta.
RAFA NON BASTA — La ripresa si apre con un gol annullato dal Var al 56’ a Origi per fuorigioco: è l’ultima azione del belga, che lascia il posto a Leao. Pioli cambia anche dietro, inserendo Kalulu per Thiaw. Cambia anche Alvini, che butta nella mischia Sernicola, Buonaiuto e Okereke per Ghiglione, Felix e Ciofani. Rafa tenta subito di scuotere i compagni, e per poco non ci riesce: al 68’ il portoghese disegna un tiro-cross al veleno, Messias non ci arriva ma il solito Carnesecchi sì. Al 74’ arriva il momento di De Ketelaere, che rimpiazza Diaz sulla trequarti ma quasi non si vede: una costante in questa prima parte di stagione del belga, un problema per Pioli e per le soluzioni d’attacco del Milan. Che chiude con Lazetic centravanti. Ma il giovane serbo, all’esordio in A, non è Giroud e si vede: il colpo tentato nel recupero finisce nella curva grigiorossa e parte un boato. Per la Cremonese.
Marco Fallisi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - REBIC IN VERSIONE ANONIMA. PIOLI STECCA L'IMPOSTAZIONE TATTICA. MESSIAS IL MIGLIORE
Tatarusanu 6: lettura giusta su un’uscita con i piedi a campo aperto a evitare l’affondo di Afena-Gyan.
Thiaw 6.5: alla sua prima da titolare, viene messo a fare la difesa a tre come centrale di destra. Dopo essersi tolto di dosso un iniziale timore, va crescendo con la prestazione e impegna Carnesecchi su azione d’angolo, con il portiere della Cremonese bravo a evitare che il pallone finisse alle sue spalle. (dal 59’ Kalulu 6: disegna un bel cross nel finale di partita e non soffre mai sulla sua fascia).
Kjaer 6: gioca d’esperienza su Ciofani e su Afena-Gyan, senza finire mai nel rischioso uno contro uno a campo aperto.
Tomori 6.5: decisivo in almeno tre chiusure, specie quella nel finale su Okereke. Ringhia su Ciofani ed è il primo a offrire un’opzione di passaggio a Kjaer o a Bennacer. In pratica, si trova a fare la mezzala.
Ballo-Touré 6: partita onesta di Ballo, che cerca di trovare l’attacco della fascia e di emulare, senza grossi risultati, i giochi interni di Theo Hernandez. Tra tutti è quello che forse ha sofferto di più il cambio di sistema.
Bennacer 6: anche lui è spaesato dentro il disegno posizionale di Pioli, che manda in tilt equilibri codificati e giocate che si potevano trovare con più facilità. Cerca di aprire la scatola cremonese, ma va a sbattere anche lui sul muro di Alvini.
Tonali 6: gioca ora da mezzala, ora da co regista. Fatto sta che cerca di esser lucido nella confusione tattica della squadra quando la palla entra nella metà campo grigiorossa. La sua espressione finale in panchina è emblematica di chi rosicava per una prova corale anonima. (dall’82’ Krunic sv)
Messias 6.5: senza ombra di dubbio il migliore in campo per il Milan. Punta spesso il suo diretto avversario e i compagni, alla caccia di un modulo occupazionale della metà campo offensiva, non gli creano quasi mai l’isolamento. Sfiora due volte il gol, andando a trovare i riflessi di Carnesecchi.
Brahim Diaz 6: insieme a Messias sono i due cucitori di gioco della fase offensiva. Passano da lui tanti palloni, ma quando alza la testa, trova tutte le strade intasate. (dal 74’ De Ketelaere 5: conferma il suo momento no con un altro spezzone anonimo e preoccupante. Deve darsi una svegliata anche lui).
Rebic 4.5: sbaglia tutto quello che si può sbagliare. Sia come scelte sia come dosaggio del passaggio. Mette in porta Origi, per carità, ma rimane inchiodato anche a causa della posizione spuria, inedita e inefficace che gli disegna Pioli dentro un sistema di gioco e un’interpretazione della partita ampiamente discutibili. (dall’82’ Lazetic sv: fa più di Rebic da prima punta e si crea un’occasione nel finale).
Origi 5: cerca di trovare spazi, ma non è obbligatorio andare sempre da solo. Carnesecchi gli nega il gol con una buona parata di piede, ma rimane il momento più alto di un’altra prestazione opaca dopo quella di sabato contro lo Spezia. (dal 59’ Leao 5.5: entra a gara in corso e dovrebbe dare la spinta alla squadra. Non va mai via all’uomo ed è l’istantanea della serataccia della squadra. Unico spunto: un cross che Messias devia e che Carnesecchi toglie dalla sua porta).
All. Pioli 5: sbaglia completamente approccio alla partita, scelta del modulo e degli uomini. A 180 minuti dalla fine, non si può regalare Leao agli avversari dall’inizio così come il rimpasto con la difesa a tre è andato a demineralizzare le soluzioni codificate in fase offensiva. Inspiegabile la permanenza di Rebic per così tanto tempo in campo quando era palese a tutti che il croato non fosse minimamente in partita. Questa sera finisce dietro la lavagna con dei punti pesanti lasciati sul campo di Cremona che fanno scappare il Napoli a +8. L'aggravante
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