dal sito www.gazzetta.it
AL MILAN NON BASTA CASTILLEJO: 1-1 IN CASA DEL LILLA CHE RESTA DAVANTI
Bell'azione dei rossoneri in avvio di ripresa e rete del vantaggio con lo spagnolo. Poi il pari di Bamba che permette ai francesi di restare in vetta al girone
In Francia il Milan spreca l’occasione per conquistare la vetta del gruppo H: avanti con Castillejo, si fa raggiungere da Bamba. Ora dovrà prendersi il passaggio del turno a San Siro contro il Celtic, giovedì prossimo, prima di chiudere la fase a gironi in casa dello Sparta Praga (il 10 dicembre). A San Siro era finita 3-0 per i francesi, prima caduta del Milan di Pioli dalla ripresa delle competizioni. Nel Milan a caccia di riscatto Pioli è ancora davanti alla tv: Daniele Bonera debutta come allenatore in Europa. Insieme optano per il turnover: Dalot rileva Calabria, in mezzo alla difesa va Gabbia per Romagnoli. A centrocampo Tonali per Kessie, davanti l’attacco rivoluzionato anche per via dell’indisponibilità di Ibra. Non ci sono centravanti veri, ma Castillejo, Calhanoglu, Hauge e Rebic a comporre il reparto. L’assenza di Zlatan pesa: nel primo tempo alla squadra manca un leader che la trascini. Il ritmo è basso, il numero di errori, al contrario, è abbastanza alto. Theo per Rebic a conclusione di un’azione manovrata (tiro smorzato) e una palla persa di Tonali che apre a Yazici sono i primi sussulti di gara. Ovviamente il forfait di Ibra costringe la squadra a un gioco diverso: non c’è un riferimento d’area, ma il Milan deve insistere con il palleggio. E senza sbocchi davanti, molto spesso risulta improduttivo. Passata la metà del tempo ci sarebbe un’occasione clamorosa per il vantaggio rossonero: Hauge in contropiede non trova il passaggio per servire Rebic e Theo, a centro area. Il norvegese è colpevole di lentezza e di non alzare la testa per poi invitare al tiro i compagni meglio serviti: resta l’occasione migliore di tutti i primi 45’, sprecata. Per i francesi da segnalare la doppia conclusione di Araujo, che Donnarumma devia sempre in angolo.
BOTTA E RISPOSTA — Nella ripresa va in campo un nuovo Milan: dopo meno di due minuti Tonali riscatta un primo tempo in ombra con una giocata delle sue. Palla in profondità, il resto lo fa la velocità di Rebic e l’abilità di Castillejo bravo a incrociare la palla offerta dal croato: rossoneri in vantaggio. Ora il Milan appare padrone e solido nella gestione del gol. Due nuovi entrati, Diaz e Colombo, hanno la chance per il raddoppio: fa tutto lo spagnolo in azione personale, la palla servita al vice Ibra è intercettata da Botman. Da una distrazione rossonera arriva il pari francese: rimessa laterale, cross di Araujo, tocco in mezzo di David che lascia per la conclusione di Bamba. E’ 1 a 1 e non succederà più nulla. Lo Sparta Praga ferma il Celtic: nella classifica del gruppo H il Milan resta secondo, un punto dietro il Lilla.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - ISMA CAPO DEL CENTROCAMPO. REBIC-CASTI, ASSE DA GOL. SEGNALI DA TONALI
G. Donnarumma 6.5: vola su Araujo per disinnescargli la parabola mancina che poteva costare cara. Attento sul tiro di Yazici, incolpevole sul destro vincente di Bamba.
Dalot 6: chiude quanto può la linea di tiro a Bamba, ma non fino in fondo. Diligente in fase di copertura, esce alla distanza nel finale. Avrebbe potuto spingere di più.
Kjaer 6.5: anche stasera, comanda lui lì in mezzo. David gli già a largo perché con Simon non passa. Yazici lo salta solo una volta e si gioca il bonus serale.
Gabbia 5.5: brutto dare un’insufficienza quando fai una prova così, ordinata e di sostanza. Però si perde nelle scalate sul gol del pareggio.
Theo Hernandez 6: stantuffa sulla mancina, anche se spesso Araujo e Pied lo costringono a giocare con la faccia rivolta verso Donnarumma. Ma quando si accende, non lo prendono quasi mai.
Tonali 6: è la media tra un primo tempo giocato in ombra e una ripresa con più sostanza. Inoltre è lui a lanciare Rebic, dopo 120 secondi dall’inizio del secondo tempo, per l’azione del gol del vantaggio.
Bennacer 7: il centrocampo è il suo regno e non sbaglia quasi nulla. Si prende tanti rischi, che corrispondono a tante responsabilità. Vince il duello con Andre e Xeka senza discussioni. Leader.
Castillejo 6.5: il gol è da rapace dell’area di rigore e porta in vantaggio il Milan all’alba del secondo tempo. Punzecchia i diretti avversari e cerca di fare il suo anche quando le energie sono in caduta.
Calhanoglu 5.5: buon lavoro in fase di non possesso, seppur non come a Napoli, meno con la palla tra i piedi. Esce per stanchezza, ma non una delle sue migliori recite. (15’ st Diaz 6: il folletto andaluso prova a dare un po’ di energia positiva alla squadra con le sue giocate. Si sbatte in ripiegamento nel finale)
Hauge 5: brutti gli errori di JP su due transizioni. Quella nel primo tempo, con Rebic tutto solo davanti a Maignan, grida vendetta così come quella dopo il vantaggio di Castillejo. Una brutta battuta a vuoto che lo farà crescere. (32’ st Krunic 5.5)
Rebic 6.5: all’inizio fa fatica persino a stoppare il pallone, preso in mezzo poi da due armadi come Fonte e Botman. Poi inizia a carburare ed è bravissimo nel dettare il passaggio a Tonali e a sfornare l’assist per il gol di Castillejo. Non ha ancora i 90 nelle gambe e il cambio ne è la riprova (15’ st Colombo 6)
All. Bonera 6: un pareggio, quello per cui non avrebbe firmato, che tiene apertissima la questione qualificazione e primo posto. La squadra chiude bene le fonti di gioco del Lille, ma sbaglia due ripartenze.
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