dal sito www.gazzetta.it
MILAN, SPRINT DA PRIMATO! LEAO DOPO 6’’76 E SAELEMAEKERS METTONO K.O. IL SASSUOLO
I rossoneri partono a razzo: quello del sostituto di Ibra è il gol più veloce in A, poi il raddoppio del belga. Pioli capitalizza il doppio vantaggio e resta a +1 sull’Inter, inutile nel finale la punizione in rete di Berardi
Bellezza iniziale, brivido finale: si potrebbe riassumere così il successo del Milan, che passa sul campo del Sassuolo e mantiene la testa della classifica. La squadra di De Zerbi, freddata dal gol più veloce della storia del calcio europeo, impiega troppo a risvegliarsi e nonostante l'aggressività e il pressing totale messi in campo nel secondo tempo non riesce a acciuffare neppure un punto. Prima Rafael Leao, dopo appena 6 secondi e 80 centesimi, con uno schema provato e riprovato in allenamento. Calcio d'inizio: Leao-Calhanoglu-Leao. Un fulmine. E una bellezza anche la giocata del portoghese sul presunto raddoppio di Saelamakers, al nono minuto, che poi viene annullato dal Var per un fuorigioco del belga che vizia l'azione in precedenza.
ROSSONERI PADRONI DEL CAMPO — Nel 4-3-3 del Sassuolo non funziona nulla: il Milan è padrone in tutte le zone del campo, Theo Hernandez brucia l'erba con il suo passo potente mentre dalla parte opposta Saelemaekers risponde con un movimento continuo e Calhanoglu mette ordine. In mezzo a tutto questo dinamismo c'è Brahim Diaz con i suoi ricami, ma è ancora Theo a costruire con una galoppata impressionante il gol del raddoppio. Dall'annullamento del secondo gol non è passata neppure mezz'ora, il francese parte in quarta, Calhanoglu si ferma e lascia campo a Theo: il terzino continua la sua corsa confondendo i giocatori del Sassuolo che a lungo protestano per un fuorigioco che non c'è e recapita a Saelemaekers la palla per il raddoppio, stavolta confermato.
LA RIAPRE BERARDI — Il Sassuolo prova a risvegliarsi, ci provano Rogerio e Berardi, però forse a testa ancora gira e il risultato non si sblocca. E non si sblocca neppure nel secondo tempo, con un assedio continuo ma non molto lucido. Fuori Defrel, dentro Caputo, tanti cambi da una parte e dall'altra: piano piano il Milan va in sofferenza, mette la testa fuori con Hernandez e Hauge, ma il Sassuolo spinge molto. Finchè, nei minuti finali, Romagnoli abbatte Boga al limite dell'area. Sul calcio di punizione successivo, il Milan paga l'ingenuità in barriera di Hauge: il norvegese si gira e spiazza completamente Donnarumma sul tiro di Berardi. 2-1, gara riaperta nel lungo recupero.
KESSIE SQUALIFICATO — Parte il caos finale e alla fine la festa del Milan. Che dopo due pareggi ricomincia a vincere, ma con la Lazio sarà un'altra corsa a ostacoli: fuori Kessie per squalifica, fuori Tonali. Pioli dovrà inventarsi altre soluzioni-lampo per superare anche l'ultimo impegno prima di Natale e restare in testa.
Filippo Grimaldi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - LEAO, RECORD E PRESTAZIONE MATURA. THEO È DEVASTANTE. BENE KALULU-ROMAGNOLI
G. Donnarumma 6,5: è il vocalist della difesa, non smette mai di parlare e di farsi sentire dai compagni. Hauge esce dal campo col mal di testa per i rimbrotti che si è preso da Gigio, soprattutto sul gol del Sassuolo causato da un distaccamento del norvegese dalla barriera. Bella la parata in estensione sulla sassata di Bourabia.
Calabria 6: partita ordinata, soprattutto perché sa bene che il Sassuolo può attaccare in massa e stringe gli spazi tra lui e Kalulu. Buona una diagonale difensiva nel finale di partita a neutralizzare un suggerimento di rimorchio offerto da Boga ai compagni in area.
Kalulu 6.5: prestazione di grande qualità da parte di Pierre, che in entrambi i tempi si prende cura della prima punta del Sassuolo. Tiene a bada Defrel e non soffre su Caputo. Molto bene.
Romagnoli 6.5: ci sono le sue gambe sul salvataggio nel primo tempo in cui evita che il Sassuolo possa bucare Donnarumma. Guida Kalulu ed è attento fino alla fine. Stende Boga causando la punizione del gol di Berardi.
Theo Hernandez 7.5: è spaventoso per la costanza con la quale strappa sulla sua corsia di competenza. Mette in porta Saelemaekers e ara Toljan e anche Muldur quando prende il posto del compagno. Gli si perdonano almeno tre scelte errate in fase di rifinitura. In fase difensiva, Berardi, non lo salta mai.
Kessie 6.5: il giallo che prende gli farà saltare la Lazio e questa è la cattiva notizia della gara. Conferma il suo essere leader in mezzo al campo, gestendo bene i contrasti pur gravato dall’ammonizione.
Tonali 6.5: è dentro la partita insieme ai compagni e si butta anche senza palla. Esce per un risentimento all’adduttore destro e questa è la seconda brutta notizia di giornata (dal 46’ Krunic 6: rispetto alle ultime apparizioni, si butta nella lotta e dovrà farlo anche contro la Lazio).
Saelemaekers 7: segna il gol dello 0-2, si mangia quello dello 0-3 ma è impressionante la sua presenza occupatrice in fase di non possesso, dove stringe sempre le linee di passaggio dei padroni di casa, portandoli a dover ripartire da dietro. (dal 79’ Castillejo sv).
Calhanoglu 7: è il conduttore dell’azione del gol più veloce della Serie A dove trova benissimo il corridoio e mette a Leao il pallone con i giri giusti. È il regista della squadra e si vede che è leader. Gli annullano un gol per un non nulla di fuorigioco di Saelemaekers. (dall’86’ Maldini sv).
Brahim Diaz 6: primo tempo bene, visto che apre la strada a Theo Hernandez per l’assist dello 0-2. Sgusciante, ma quando arriva al limite dell’area, è ancora un po’ leggero. (dal 57’ Hauge 5: entra non al top e commette tanti errori, non ultimo quello sulla punizione di Berardi dove si stacca dalla barriera e mette il pallone alle spalle di Donnarumma. Mette alla frusta Consigli, ma non basta).
Leao 7.5: oltre al gol più veloce della Serie A e dei campionati europei, fa una partita di grande maturità, che fa aumentare i rimpianti per quelle dei giorni scorsi. Legge benissimo le situazioni, apre spazi difficili da vedere e lotta fino alla fine con scelte intelligenti. Questo è il Rafa che tutti vogliono vedere.
All. Pioli 7: scoperchia la partita con uno schema su calcio d’inizio, la sua squadra sa sempre cosa fare e si è visto, dopo qualche gara, una squadra che sa come giocare la davanti anche senza Ibrahimovic. Una vittoria che mette a tacere qualche malumore social. |