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13 dicembre 2020, Milan vs Parma 2-2




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - CASTILLEJO, BRAHIM E CALHANOGLU DIETRO A REBIC
Dopo aver strappato il primato nel girone di Europa League il Milan domani sera spera di aumentare anche il distacco in campionato con le inseguitrici, e consolidare il primo posto. L'impegno non è semplice perchè mancheranno ancora giocatori importanti come Kjaer e Ibrahimovic, ma Pioli vuole una squadra determinata e concentrata. 
DIFESA CONFERMATA - Tornano i titolari. Dopo la pausa concessa giovedì contro lo Sparta Praga, Gigio Donnarumma tornerà tra i pali. Davanti a lui agiranno Calabria, Gabbia, Romagnoli e Theo Hernandez (tutti e 4 assenti in Europa League). Una difesa molto dinamica, che dovrà essere capace di fronteggiare le ripartenze degli sprinter crociati Karamoh e Gervinho.
TORNA BENNACER, CASTILLEJO TITOLARE - Pioli ritrova Bennacer. Una pedina fondamentale nel centrocampo rossonero, nonostante il compagno Sandro Tonali sia in netta crescita. L'algerino ha riposato una settimana intera per arrivare pronto a questo appuntamento. Accanto a lui ci sarà l'insostituibile Franck Kessie, in campo contro i ducali con il peso della diffida sulle spalle. Dietro al versatile Rebic, ci saranno Samu Castillejo (in vantaggio nel ballottaggio con Hauge), Brahim Diaz e Hakan Calhanoglu, a sinistra. Fuori Alexis Saelemaekers, non ancora al top della forma.
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Gabbia, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer, Castillejo, Diaz, Calhanoglu, Rebic. Allenatore: Pioli.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" dell'8 dicembre 2020)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 12 e 13 dicembre 2020)




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Kalulu, all’esordio in Serie A, entra in campo in sostituzione dell’infortunato Matteo Gabbia, catechizzato da Romagnoli e Kessie
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 14 dicembre 2020)
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dal sito www.gazzetta.it

TRAVERSE, PALI E UN SUPER HERNANDEZ: IL MILAN ACCIUFFA IL PARMA AL 91'
Hernani e Kurtic danno il doppio vantaggio agli emiliani, ma la doppietta di Theo permette ai rossoneri di evitare la sconfitta. In classifica l'Inter si avvicina a -3
Nella giornata in cui le inseguitrici vincono in rimonta, il Milan lancia un messaggio potente: i giovani diavoli non muoiono mai, anche se adesso si fa tutto più complicato. La doppietta di Theo Hernandez, la prima in due stagioni rossonere, non serve a cogliere il nono successo in campionato, ma regala alla capolista un 2-2 che fino al minuto 91 della sfida con il Parma sembrava un mezzo miraggio. Pioli allunga la striscia di imbattibilità a 23 risultati in campionato e il suo Milan resta l’unica squadra senza k.o. nei cinque principali campionati europei dalla ripresa post lockdown a oggi. Il vantaggio su Inter, Napoli e Juve ora si è ridotto, ma questo pari può pesare parecchio in termini di fiducia e convinzione. Il Parma sciupa il doppio vantaggio a San Siro, ed è la seconda volta dopo il 2-2 con l’Inter di ottobre: Liverani può dirsi comunque soddisfatto da quanto messo sul campo dai suoi ragazzi.
GOL E... LEGNI — Liverani disegna un Parma compatto, con un tridente che punta sulla velocità di Karamoh e di Gervinho e sulla fisicità di Cornelius. Pioli, privo di Kjaer, Ibra e Saelemaekers, ritrova Bennacer in mezzo e consegna le chiavi dell’attacco al trio Castillejo-Brahim-Calhanoglu, con Rebic centravanti. Ma il tecnico del Milan è costretto al primo cambio dopo tre minuti: dopo un contrasto con Cornelius, Gabbia deve uscire per un problema al ginocchio sinistro. Tocca a Kalulu, terzino sulla carta ma centrale all’occorrenza, come mostrato a Praga in coppa. E il 20enne francese, al debutto in Serie A, fa subito i conti con l’imprevedibilità di Gervinho, che al 13’ lo punta, lo porta sul fondo e pesca in mezzo all’area Hernani, ignorato dalla difesa rossonera: è 1-0 Parma. L’esterno ivoriano prova ad approfittare dello smarrimento milanista e al 19’ confeziona un bel cross – stavolta da destra, saltando Romagnoli – per Karamoh, che anticipa tutti ma di testa manda a lato. Gli sprazzi gialloblù finiscono qui, perché il Milan, pur faticando più del solito nella fluidità della manovra, si piazza con insistenza dalle parti di Sepe. Al 23’ i rossoneri trovano il gol – tocco di Castillejo su cross di Theo deviato da Diaz con il tacco – ma la Var annulla per fuorigioco dell’ex Villarreal. Il Parma fa densità e rimane basso davanti alla propria area, i giocolieri di Pioli non trovano varchi per sfondare ma quando passano mettono i brividi a Sepe, come la doppia traversa colpita prima da Brahim Diaz e poi da Calhanoglu nella stessa azione, al 39’: il tiro a giro dello spagnolo colpisce l’incrocio alla sinistra del portiere emiliano, la botta di controbalzo del turco si stampa sul lato opposto della porta. Il conto dei legni rossoneri sale a tre sei minuti dopo, quando la punizione di Calhanoglu colpisce il palo esterno.
THEO THRILLER — Nell’intervallo Pioli rimescola le carte nel trio alle spalle di Rebic, alla ricerca di nuovi spunti per sorprendere meglio e soprattutto con più continuità gli uomini di Liverani: fuori Brahim e Castillejo, dentro Leao e Hauge. Calhanoglu ritrova le zolle centrali tanto care, ma la sostanza della sua serata sotto porta sembra non voler cambiare: al 5’ della ripresa centra ancora la traversa, questa volta con un destro potente a pochi passi da Sepe. E il Parma passa ancora, all’11’, e di nuovo grazie a un colpo di testa: questa volta Hernani si traveste da uomo assist, scodellando dalla destra un pallone che Kurtic indirizza nell’angolino dopo un inserimento perfetto. Milan alle corde? Non esattamente, perché due minuti dopo rompe l’incantesimo con Theo Hernandez, che su corner di Calhanoglu sbuca in mezzo alle maglie gialloblù e imbuca di testa il gol dell’1-2. Liverani inserisce Inglese e Cyprien per Cornelius e Karamoh, mentre il Milan paradossalmente finisce per rallentare e incartarsi su se stesso, senza riuscire a sfruttare l’entusiasmo per il gol di Hernandez. A 20’ dalla fine Pioli perde anche Bennacer (guaio muscolare) e chiama in causa Tonali. Proprio da una azione avviata sulla destra dell’ex Brescia nasce una buona occasione per Calhanoglu al 31’, ma Sepe è bravo ad opporsi sul destro potente del turco da fuori. Nulla può, però, il portiere del Parma, sul sinistro rasoterra che Hernandez infila al 91’ dopo una prima respinta del numero uno gialloblù su tiro di Rebic: il Milan pesca il jolly, la prima sconfitta può aspettare.
Marco Fallisi


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - THEO ATOMICO, CALABRIA OTTIMO. REBIC, ORA I BONUS SONO FINITI. LEAO, COSÌ NO
G. Donnarumma 6: il Parma fa due gol e lui cosa ci può fare? Niente. Perché Hernani calcia da solo dal dischetto del rigore e la mette all’incrocio mentre Kurtic arriva come un treno, tutto solo, a schiacciare di testa.
Calabria 7: se Theo Hernandez fa una prestazione da centravanti e non solo, lui fa una prova maiuscola, dove preme il tasto off su Gervinho, costringendolo anche – nel secondo tempo – a fare il terzino.
Gabbia sv: la sua partita finisce quasi subito a causa di un intervento di Cornelius che gli cagiona un trauma distorsivo-contusivo del ginocchio sinistro. (dal 4’ Kalulu 5.5: entra a freddo per l’infortunio di Calabria, ma sui due gol del Parma si fa tirar fuori da Gervinho mentre, nel secondo, è mal posizionato come tutta la difesa).
Romagnoli 6: in fase difensiva non ha molto da fare, perché il Parma si chiude a riccio dietro, abbandonando Cornelius al suo destino. Chiamato spesso alla prima impostazione.
Theo Hernandez 8: si trasforma in centravanti per il primo gol, bellissimo, per come anticipa il diretto marcatore sull’angolo di Calhanoglu. Realizza il 2-2 con un missile imparabile per Sepe. Salva il Milan da una sconfitta che sarebbe stata immeritata. Anche nel primo tempo asfalta Iacoponi.
Bennacer 5.5: toppa la copertura sullo 0-1 di Hernani e anche su quello di Kurtic è in ritardo. Cerca anche il tiro da fuori, ma singolarmente non illumina come altre volte ed esce infortunato. (dal 74’ Tonali 6: ordinato e dinamico dentro l’assalto finale del Milan).
Kessie 6: lui e Bennacer, quando decidono di prendere in mano la mediana, alzano il baricentro della squadra tenendo il Milan, costantemente, nella metà campo del Parma. Sul gol di Kurtic nel gol dello 0-2 tarda la chiusura su Hernani, ma recupera vagonate di palloni anche nel finale.
Castillejo 5.5: gli annullano un gol di mezzo centimetro, ma in alcune giocate si “insusisce”. È uno dei due sacrificati da Pioli nell’intervallo sull’altare della rimonta. (dal 46’ Leao 5: dovrebbe aggredire la partita con più forza e ritmo, invece ciondola ancora, anche perché probabilmente non gradisce la posizione in cui viene schierato. Non ha mezze misure: se sta bene, non lo tieni mentre se non è in forma, è quello di questa sera).
Brahim Diaz 5.5: sembrava aver trovato il colpo per svoltare con l’arcobaleno che si stampa sull’incrocio dei pali. Pioli ha molta fiducia in lui, ma lui deve metterci quel qualcosa in più che, oggi, non si è visto. (dal 46’ Hauge 5: all’intervallo tutti chiedevano il suo ingresso, sia allo stadio sia sui social, ma JP questa volta nel freddo non si esalta, anzi rimane freezato).
Calhanoglu 6: la sfiga, con lui, ci vede benissimo. Colpisce tre legni: il primo, deviato, è una traversa che sarebbe valsa il pari dopo l’incrocio di Diaz. Il secondo è il palo su punizione con Sepe battuto e il terzo è la “trava” della ripresa dove pensa di spaccare la porta, ma la prende troppo sotto. Suo l’angolo, finalmente, telecomandato da cui nasce il gol del 1-2 di Theo.
Rebic 5: primo tempo di forte inconsistenza per il croato, che fino a quando ha potuto mascherare le prove generali con gli assist ha nascosto i suoi limiti. La sua prestazione è la più brutta da quando è al Milan.
All. Pioli 6: esattamente come contro il Verona, perdere sarebbe stato delittuoso. Il Parma trova due gol con gli unici due tiri in porta, ma Theo la rimette in piedi. Squadra sfortunata, ma non può essere contento delle prove di alcuni singoli.