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29 luglio 2020, Sampdoria vs Milan 1-4




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - TORNANO BENNACER E THEO, SAELEMAEKERS IN VANTAGGIO SU CASTILLEJO
A seguito del pareggio contro l'Atalanta a San Siro, il Milan domani sarà impegnato a Marassi per tentare di inseguire il quinto posto, obiettivo complicatosi dopo il 2-1 della Roma sulla Fiorentina. I rossoneri proveranno comunque a battere la Sampdoria, nella speranza che i giallorossi possano inciampare nella doppia sortita a Torino. Stefano Pioli potrà contare sul rientro di Theo Hernandez e Ismael Bennacer, tornati a disposizione dopo la squalifica della scorsa giornata di campionato.
EMERGENZA RIDOTTA - Il Milan non potrà ancora contare su Romagnoli e Conti, ancora out per infortunio, ma Theo Hernandez prenderà nuovamente il suo posto a sinistra, con Laxalt che si riaccomoderà in panchina. Conferme totali, invece, per gli altri componenti della retroguardia: davanti a Donnarumma ci saranno Calabria, Gabbia e Simon Kjaer. Si riforma anche la coppia di centrocampo titolare: insieme a Kessie ci sarà Bennacer, sostituito con qualche difficoltà da Biglia al Meazza.
ATTACCO CONFERMATO? - Samu Castillejo è tornato a disposizione, tanto da subentrare a gara in corso nel match contro l'Atalanta. Al Ferraris, tuttavia, dovrebbe partire ancora dall'inizio Saelemaekers, per quello che è l'unico ballottaggio di giornata. Certezze importanti per gli altri tre elementi del reparto offensivo: Calhanoglu, Rebic e Zlatan Ibrahimovic, il quale sembra sempre più vicino ad una conferma in rossonero.
Di seguito la probabile formazione rossonera:
Milan (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Gabbia, Kjaer, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemaekers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 28 e 29 luglio 2020)




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Colombo e Gabriele Limido



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 30 luglio 2020)
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dal sito www.gazzetta.it

DOPPIETTA E ASSIST: IBRA SHOW NEL POKER DEL MILAN ALLA SAMP
In gol anche Calhanoglu e Leao, Donnarumma para un rigore. I rossoneri mettono pressione ai giallorossi (quinti in classifica) che devono giocare a Torino
Da Genova, se ancora ce ne fosse bisogno, arriva una certezza grande così: questo campionato starà anche per finire, ma Zlatan Ibrahimovic non finisce mai. Non finisce per la verità neppure la corsa del Milan, che rifila un 4-1 a domicilio alla Samp e va ad accomodarsi davanti alla tv in attesa di buone notizie da Torino: in caso di passo falso della Roma sul campo dei granata di Longo, il quinto posto resterebbe ancora alla portata. Intanto, Pioli si gode l’undicesimo risultato utile consecutivo da quando si è ripreso a giocare (il conto sale a 12 se si aggiunge lo 0-0 di Coppa con la Juve) e l’ennesima serata condita da gol: Ibra, doppietta e assist per Calhanoglu, giganteggia. Zlatan ha tagliato il traguardo della doppia cifra tra campionato e coppa: lo fa dal 2003, una sentenza.
FATTORE IBRA — Ranieri concede l’esordio al terzo portiere Falcone e opta per Ramirez alle spalle di Quagliarella, Pioli sceglie la miglior formazione possibile: Hernandez e Bennacer rientrano dalle squalifiche, Saelemaekers vince il ballottaggio con Castillejo e completa con Calhanoglu e Rebic il trio di fantasisti alle spalle di Ibra. Il Milan parte forte – una consuetudine in questo post lockdown – e passa dopo 4 minuti: Rebic salta l’avversario e crossa in mezzo, Colley si perde Zlatan e lo svedese di testa non sbaglia. I pioliani insistono, Bereszynski e Depaoli soffrono il treno Theo-Rebic e Falcone ci arriva come può, compreso il piede (su destro di Rebic). La Samp ci mette mezz’ora a prendere le misure ai rossoneri, ma anche quando inizia ad affacciarsi dalle parti di Donnarumma non riesce a pungere. Rebic rischia grosso per una testata a Ramirez, ma arbitro e Var lo graziano: giallo. La Var diventa protagonista anche nella ripresa, quando al 52’ Pasqua rivede al monitor e convalida il 2-0 milanista dopo averlo annullato per presunto fallo di Calhanoglu sul solito Colley: invece è proprio il centrale gambiano a scivolare mentre il turco gli sbuca alle spalle e mette in porta raccogliendo l’assist di Ibrahimovic. Serata sciagurata per Colley, che poco prima si era divorato il pallone dell’1-1 dopo una punizione di Quagliarella non trattenuta da Donnarumma. Ibra corre, arretra e dirige, domina in area, e soprattutto segna: al 58’ Calha gli restituisce il favore e lo manda in porta durante una ripartenza, Zlatan firma la doppietta col sinistro.
GIGIO E RAFA — Partita chiusa nella sostanza, ma non nel risultato, perché a Marassi ci si diverte fino alla fine. In vetrina finiscono Donnarumma, che al 78’ un rigore a Maroni (altra decisione corretta con la Var, fallo di Kjaer sull’ex Milan Bertolacci) e infila la quarta parata sul dischetto in questo campionato; Askildsen, 19enne norvegese che firma la prima rete in A con una gran botta dalla distanza; Rafael Leao, entrato a inizio ripresa per Rebic e autore di una perla a giro dal limite al 92’. Il fratellone Ibra è già in panchina ma ammira i frutti dei suoi insegnamenti: Rafa comincia a puntare la porta proprio come fa lui. Il campionato sta per finire, ma se tutto andrà come spera Pioli, ci sarà una stagione intera per affinare l’intesa tra Ibra e il suo discepolo.
Marco Fallisi


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - E' UN IBRA DIVINO. CALHA VICINO A QUOTA 10. GIGIO, ALTRO RIGORE PARATO
G. Donnarumma 7: due parate importanti su Quagliarella: una su punizione e l’altra con il capitano della Samp che spara da posizione ravvicinata. E poi, nonostante Pasqua non gli dia il tempo di piazzarsi, para il rigore a Maroni. Il secondo consecutivo. Nulla può sul tiro a giro di Askilsen. Rinnovategli il contratto stasera, per cortesia.
Calabria 6: partita facile, con Augello che viene stoppato in continuazione da Davide, che fa valere la sua freschezza atletica e mentale. Pennella il cross che Ibrahimovic traduce nell’assist per Calhanoglu. Esce per un problema al flessore. (dal 61’ Castillejo 6: continua la fase di recupero del ritmo gara mettendo minuti nelle gambe. Sabato sera tornerà titolare).
Kjaer 6: partita di una calma serafica, dove non deve quasi sudare. Poi sbaglia l’intervento causando il rigore che, Donnarumma, para.
Gabbia 6,5: partita attenta, di personalità. Non perde mai di vista Quagliarella, fa valere il fisico quando serve e con Kjaer c’è un buon feeling.
Theo Hernandez 7: è il terzino più dominante del campionato. Regala accelerazioni degne di gente che fa i 100 metri per professione. Depaoli e Bereszynski non lo tengono mai quando parte.
Kessie 6,5: inizia morbido, poi rimette la modalità rocket e tiene a bada Linetty e Vieira. Suo il break che porta alla ripartenza dello 0-3. (dal 78’ Biglia sv)
Bennacer 6,5: regia sempre precisa. Si vede il cambio di passo della squadra quando c’è lui e quando non c’è. Ottima la diagonale a rendere vano il tentativo di rovesciata di Quagliarella.
Saelemaekers 6: quando deve fare il velo, per aprire la porta a Calhanoglu che gli ha tagliato alle spalle, non lo fa decidendo di calciare al volo di sinistro il pallone chiama-rimorchio di Theo. Qualche scelta errata di troppo rispetto al recente passato. Finisce da terzino arrivando alla sufficienza.
Calhanoglu 7,5: gol e assist per arrivare a quota 9 in entrambe le voci. È la sua miglior stagione a livello realizzativo e con Ibrahimovic parlano una lingua tutta loro, difficilmente decifrabile dagli avversari. E' in uno stato di grazia mai visto in Italia. Rinnovare anche lui prima di subito, grazie. (dal 61’ Bonaventura 6: porta a casa la pagnotta).
Rebic 6,5: la corsia di sinistra è quella su cui il Milan picchia di più. Al 4’ salta Berezszynski con grande scioltezza e confeziona l’assist per il gol di Ibrahimovic. Falcone gli nega la rete personale a metà del primo tempo e poi rischia il rosso per una mezza testata a Ramirez. (dal 46’ Leao 6,5: frusta Bereszyski in continuazione e mette paura alla retroguardia blucerchiata. Trova il sesto gol in campionato con un bel destro a giro).
Ibrahimovic 8: Maldini, Massara, Gazidis sbrigatevi a fare la proposta (convincente) di rinnovo. Segna, fa segnare, domina, fa il regista offensivo, incoraggia e cazzia i compagni. Leader maximo. (dal 78’ Paquetà sv).
All. Pioli 7,5: 38 punti in 18 partite, un ritmo da altissima classifica ed un Milan devastante.