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12 luglio 2020, Napoli vs Milan 2-2




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - TORNA CALHA TRA I TITOLARI: C’È UN BALLOTTAGGIO APERTO
Nel corso dell’allenamento di oggi, Stefano Pioli ha effettuato le prove tattiche della formazione che affronterà il Napoli domani sera al San Paolo. Il tecnico milanista riproporrà Hakan Calhanoglu come trequartista sotto punta, con Rebic a sinistra e uno tra Saelemaekers e Paquetà a destra. È questo l’unico dubbio che Pioli dovrà dirimere nella rifinitura di domani mattina, che precederà la partenza in aereo per Napoli. Il belga, contro la Juventus, ha avuto una piccola battuta a vuoto rispetto alle prestazioni precedenti, ma è altrettanto vero che, con lui sulla banda, c’è un attacco maggiore al fondo oltre ad una buona dose di cross che possono essere importanti per la fase offensiva.
OCCHIO ALLE DIFFIDE -  Con i gialli rimediati contro la Juventus, Ismael Bennacer e Ante Rebic si sono andati ad unire ad Alessio Romagnoli e Mateo Musacchio nella lista dei giocatori in diffida. Di conseguenza dovranno essere parecchio attenti nella gestione dei falli e alla loro portata.
LA PROBABILE -  Di conseguenza, al netto del ballottaggio aperto tra Saelemaekers e Paquetà, questa la probabile formazione rossonera.
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Conti, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemaekers (Paquetà), Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic.





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(dalla "Gazzetta dello Sport" dell'11 e 12 luglio 2020)




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(dal "Corriere dello Sport" - Speciale Napoli vs Milan)



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Immagini Amarcord del settore ospiti di Napoli, con la scritta (che non esiste più da qualche anno) che accoglieva i tifosi ospiti al San Paolo




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Il pullman del Milan a Napoli
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Gattuso.. L'emozione era tanta, era la prima volta che incontravo una squadra che mi ha fatto diventare uomo e giocatore importante
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 13 luglio 2020)
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dal sito www.gazzetta.it

NAPOLI E MILAN SPETTACOLO E GOL, MA ALLA FINE GODE SOLO LA ROMA
Avanti con Hernandez, sorpasso azzurro con Di Lorenzo e Mertens, poi pari Kessie dal dischetto. Espulso nel finale Saelemaekers. Giallorossi soli al 5° posto
Bella tecnicamente, molto interessante tatticamente, fra squadre in gran forma. Ma alla fine finisce con uno spettacolare 2-2 con rimpianti da entrambe le parti. Un risultato che serve solo alla Roma per riprendersi in solitaria il quinto posto. Ma Napoli e Milan, e soprattutto i loro allenatori, meritano applausi per come riescono a far rendere le proprie squadre.
ASSETTI — Gattuso, come sua abitudine cambia mezza squadra, 5 uomini in particolare. Con Ospina che torna fra i pali, Di Lorenzo, Koulibaly e Zielinski che rientrano dopo squalifiche e turn over e Callejon preferito a Politano nel tridente. La novità più importante riguarda la regia con lo slovacco Lobotka, preferito a Demme. Pioli invece conferma il vecchio detto di “squadra che vince non si cambia”, con un’unica novità rispetto alla partita vinta con la Juventus in rimonta: il turco Calhanoglu che torna titolare e a fargli spazio il belga Saelemaekers.
DIAVOLO MERTENS, MA ARRIVA THEO — La partita è subito piacevole con due squadre cortissime ma pronte a sviluppare a fisarmonica le proprie azioni. L’avvio vede Mertens imprendibile con i suoi inserimenti a sinistra. La prima volta il belga arriva in slalom al limite dell’area piccola, mirando il palo più lontano: Donnarumma si salva con una gran parata a mano aperta. Poco dopo altra penetrazione sempre da sinistra e palla in mezzo per Callejon, sempre pericolosissimo coi suoi tagli, ma ancora una volta si salva Donnarumma opponendo il corpo. Alla prima vera uscita il Milan va in vantaggio. Bella palla in verticale di Bennacer, in area Rebic è veloce a girare il pallone sulla sinistra dove Theo Hernandez quasi sfonda la rete.
REAZIONE NAPOLI — Partita apertissima e imprevedibile. Perché per 20 minuti Theo insegue a vuoto Callejon, ma alla prima occasione lo beffa in fase offensiva. E un po’ incredibile anche la modalità del pari con Di Lorenzo - “colpevole” nel tenere bassa la linea sul gol - marcatore, su una presa difettosa di Donnarumma, fino a quel momento impeccabile. Il Napoli riprende il pallino del gioco, oltre al risultato, ma c’è solo un sinistro insidioso di Mario Rui, prima della fine del tempo.
ECCO LA BANDA BASSOTTI — Pioli nell’intervallo rinuncia a uno spento di Paqueta per cercare più spinta con Saelemaekers. Si comincia con una girata “telefonata” da Ibra, che non turba Ospina. Il Napoli mantiene il pallino e cerca di alzare il ritmo e allo scoccar dell’ora trova il vantaggio. Fabian lancia in profondità Callejon palla da biliardo rasoterra per Mertens che gira rapido in porta, con Donnarumma non proprio impeccabile. Pioli non ci sta e mette dentro Leao e Bonaventura. Ibra non la prende benissimo e volano bottigliette all’uscita dal campo. Ma proprio il signor Bonaventura rimette in piedi la sfida, perché appena dentro l’area col suo gioco di gambe fa “abboccare” Maksimovic: che gli tocca netto una caviglia, ma dopo aver colpito il pallone. La Penna è sicuro, ma qualche dubbio è lecito: rigore. Kessie lo realizza impeccabilmente. Gattuso prova inserendo in attacco Milik e Lozano, ma cambia poco. La stanchezza affiora e il Milan rimane in 10 per l’espulsione di Saelemaekers. Ma non rischia più nulla.
Maurizio Nicita


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - THEO E KESSIE, GOL IMPORTANTI. CALHA, PAQUETÀ E IBRA NON IN SERATA
G. Donnarumma 6: i primi tre tiri in porta del Napoli sono insidiosi e velenosi, con Mertens e Callejon che già pregustavano l’urlo che avrebbe squarciato il silenzio del San Paolo. Invece si trovano ad imprecare contro i tre interventi mostruosi di Gigio. E dall’ultimo di questo terzetto, nasce l’azione del gol di Theo Hernandez. Rimane a metà sul gol del pareggio di Di Lorenzo. Romagnoli devia in maniera decisiva la conclusione di Mertens.
Conti 5: non una serata positiva per Andrea, che dopo una serie di buone prestazioni, sbaglia diverse scelte, soprattutto in fase di pressione palla.
Kjaer 6,5: è ancora muro e, quando serve, non usa mezzi termini per liberare la zona calda della retroguardia.
Romagnoli 5,5: non legge bene il taglio di Di Lorenzo in occasione del gol del pareggio del Napoli. Sfortunato nella deviazione sul tiro di Mertens che batte Donnarumma. Nel finale si regala due chiusure importanti.
Theo Hernandez 6,5: sesto gol in campionato, nessun terzino del Milan aveva segnato quanto lui. Maldera è a quota 9 e sembra lontano, ma la rete che sblocca la partita conferma la sua prolificità davanti alla porta avversaria. Ancora in difficoltà in alcune fasi di copertura.
Kessie 6,5: soffre quando il Napoli allunga il Milan, trovando spazio alle spalle di Franck e Bennacer. Glaciale dal dischetto per il colpo del 2-2, per risollevare una prestazione che stava andando verso l’insufficienza.
Bennacer 6,5: spinge l’azione del vantaggio, premiando con una bella imbucata il movimento di Rebic. La sua regia dinamica è spesso precisa e la sua occupazione campo migliora nel corso della gara, ovvero da quando inizia a leggere i tagli di Zielinski. Perde Mertens in occasione del gol del vantaggio del Napoli.
Paquetà 5: un pesce fuor d’acqua nel ruolo di trequartista esterno. Non ha il passo per ricoprire quella posizione di campo e la sua qualità si accende troppo ad intermittenza. (dal 45’ Saelemaekers 5,5: Pioli lo telecomanda sulla sua banda. Lui ci mettere sempre il suo impegno, ma poi fa due interventi da giallo in 5 minuti e si becca il rosso).
Calhanoglu 5: trotterella. Non è al meglio della condizione, ma l’assenza di un esterno che aggredisca la fascia destra lo porta ad aprire sempre a sinistra l’azione. (dal 61’ Leao 6: due sgroppate e un tiro interessante. Chiude da centravanti la gara).
Rebic 6: il suo taglio da sinistra verso il centro in occasione del gol è quello che crea il buco in cui Theo Hernandez si butta. Suo il pallone al bacio che il francese scaraventa alle spalle di Ospina. (dall’86’ Krunic sv).
Ibrahimovic 5,5: Maksimovic e Koulibaly non gli danno spazio e, spesso, lo dominano nei contrasti fisici. Per respirare viene indietro a cercare il pallone, scoprendo però la zona calda, con il Milan che prede un po’ il riferimento. (dal 61’ Bonaventura: si procura il rigore del pareggio con un’ottima copertura palla alla quale Maksimovic abbocca).
All. Pioli 6: il tour de force con le big si chiude al San Paolo e il bottino è soddisfacente. Rispetto alle gare con Lazio e Juventus, la sua squadra soffre di più, ma tiene botta.