dal sito www.gazzetta.it
PAZZA INTER, IL DERBY È TUO CON UN'INCREDIBILE RIMONTA! AL MILAN NON BASTA IBRA
Lo svedese e Rebic mandano avanti i rossoneri per 2-0 all'intervallo, poi il poker nerazzurro che vale la vetta: Brozovic, Vecino, De Vrij e Lukaku firmano l'impresa
Più pazza di cosi...hai voglia a cambiargli nome, l'Inter vince il derby della pazzia 4-2, ribaltando il doppio vantaggio Milan del primo tempo e agganciando la Juventus in testa alla classifica, proprio quando la partita pareva aver preso la via rossonera. Esulta Conte, che viaggia in campionato più forte dei tempi del triplete. E 24 ore dopo la sconfitta di Sarri a Verona, con il peso della vittoria della Lazio a Parma, manda al campionato il messaggio più forte.
PRIMO TEMPO — Pioli legge perfettamente la partita, il primo tempo che ne viene fuori è un dominio rossonero perché Calhanoglu oscura Brozovic, Theo Hernandez e Rebic fanno a fette Candreva e Godin sulla fascia, Ibra risulta dominante nei pallini aerei e nel gioco di sponda. Si capisce subito l'antifona, dopo 2' Castillejo prova a innescare Ibra, che con il destro al volo anticipa Godin ma spedisce alto. Spinge la squadra di Pioli, l'Inter non riesce a prendere campo. Calhanoglu al 7' innesca Rebic, ma il tiro viene ribattuto. E ancora Calhanoglu pericolosissimo al 9': bravissimo a farsi trovare libero tra linee, riceve palla e scarica il destro che prende il palo a Padelli battuto. Conte si sbraccia, fa cenno ai suoi di saltare il centrocampo per cercare Lukaku. Il giochino riesce quasi mai, il Milan ha ritmi altissimi che calano solo intorno a metà frazione. Ed è lì che l'Inter costruisce le uniche palle gol del primo tempo: al 19' un angolo di Sanchez trova la testa di Godin, pallone fuori di poco. Poi Lukaku fa tutto da solo: minuto 24, il belga difende un pallone sulla destra, si gira e si invola, prendendo campo a Romagnoli e servendo sul piatto d'argento il pallone del possibile vantaggio a Vecino, che però tira debolmente e favorisce la respinta di Donnarumma. È un fuoco di paglia, invece di impaurirsi il Milan ricomincia a macinare gioco. Al 33' Brozovic perde un pallone sanguinoso sulle trequarti, Conte si mette la mani in testa perché intuisce il pericolo, Calhanoglu si infila in area e viene murato solo in extremis da De Vrij. Il vantaggio rossonero sembra nell'aria. E infatti arriva al 40': Castillejo alza un pallone in area, Ibrahimovic sovrasta Godin, De Vrij non interviene, Padelli esce a vuoto e per Rebic è un gioco da ragazzi mettere dentro a porta vuota. La replica nerazzurra non arriva. De Vrij rischia l'autogol al 45', deviando in angolo un cross di Theo Hernandez. E sul corner successivo Kessie fa la sponda trovando Ibrahimovic (perso completamente da Skriniar) sul secondo palo, il cui colpo di testa vale il 2-0 e l'esultanza a braccia aperte sotto la curva Nord nerazzurra.
RIPRESA — Si riparte senza sostituzioni. E l'inizio è diametralmente opposto. Perché come all'improvviso al 6' prima Donnarumma è costretto a intervenire su un tiro-cross di Candreva, poi Brozovic con un destro al volo riapre il match. Neppure il tempo di rimettere in ordine che all'8' Godin trova in profondità Sanchez, bravo a controllare sull'uscita di Donnarumma e serve dietro per Vecino che trova il pareggio. È 2-2, l'Inter risorge dall'inferno in un attimo. E ora il match è in equilibrio, anche in termini di gioco. Ibra ci prova da fermo: punizione dai 25 metri al 22' che termina non lontano dal paolo alla sinistra di Padelli. Il Milan prova a riscrivere le trame del primo tempo, l'Inter ha capito che deve saltare il centrocampo e ora cerca con più frequenza Lukaku e Sanchez in profondità. Minuto 25, attenzione: Lukaku si vede deviare in angolo il tiro. E sull'angolo battuto da Sanchez, De Vrij trova con la testa l'angolo lontano, su cui Donnarumma non può nulla. Ribaltone completato. Conte cambia subito: fuori Sanchez, dentro Eriksen. Il Milan ora avanza quasi per inerzia, l'Inter è in controllo. Minuto 35, altri due cambi: Leao per Castillejo, Moses per Candreva. E per poco Eriksen non fa venir giù San Siro: traversa piena con una punizione gioiello da 30 metri. Pioli cambia ancora: fuori Kessie, dentro Paquetà, poi anche Bonaventura per Rebic. Siamo al rush finale. E succede di tutto. Barella in un coast to coast al 44' si fa ipnotizzare da Donnarumma, mentre al 45' dall'altra parte Ibra vede svanire il 3-3 sul palo, dopo un colpo di testa su cross di Paquetà. È l'ultimo acuto Milan, perché dall'altra parte - minuto 48 - Vecino temporeggia sulla bandierina, la palla arriva a Moses che mette dentro per Lukaku, il cui colpo di testa fa rima con 4-2. È trionfo nerazzurro: derby e primo posto, più di così...
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - IBRA E REBIC ILLUDONO. CONTI E ROMAGNOLI, DISATTENZIONI FATALI
G. Donnarumma 6: parata determinante a metà primo tempo su Vecino, dopo che in avvio aveva tenuto bene un assalto nerazzurro dalla destra milanista. Bene anche su Candreva prima del gol di Brozovic. Prova a volare su De Vrij, ma non ci può fare davvero niente.
Conti 4,5: tiene in gioco, col piede, Sanchez in occasione del gol del 2-2. Incrocio maledetto per lui, che si rende protagonista involontario del pari nerazzurro. Lukaku gli mangia in testa per il gol del 4-2.
Kjaer 6: fa la sua gara, onesta e di lotta. Tiene Lukaku nei corpo a corpo. Incolpevole su tutti e 4 i gol interisti.
Romagnoli 5: perde De Vrij in occasione del gol del 3-2 che completa la rimonta interista. Aveva fatto una buona prova nel contenere Lukaku, chiudendo un paio di diagonali importanti. Tutto vanificato.
Theo Hernandez 6: primo tempo devastante, secondo tempo in calando. La squadra imbarca acqua dopo il primo gol interista, saltano le catene e lui non ha più il punto di riferimento davanti.
Kessie 5,5: come tutta la squadra, fa un primo tempo di sostanza, trovando anche due tiri murati che potevano voler dire tanto. Poi crolla mentalmente e tecnicamente. (dall’81’ Paquetà 5: è necessario vederlo ancora in campo?).
Bennacer 6,5: nel disastroso secondo tempo milanista, è l’unico che tiene dritta la barra. Prova di grande livello per l’algerino che sa sempre cosa fare. Anche quando i compagni perdono la bussola.
Castillejo 6: partita frizzante dello spagnolo, che avvia l’azione del vantaggio milanista con il lancio trasformato in assist da Ibra per Rebic. (dal 79’ Leao sv).
Calhanoglu 6: inaugura il derby con un destro violento che va a stamparsi sul palo. Nei primi 45’ è ovunque, offrendo soluzioni di passaggio e aprendo corridoi ai compagni. Poi nel secondo tempo si offusca dopo il 2-2, quando la partita cambia definitivamente.
Rebic 6,5: apre il derby con il suo quarto gol in campionato, sfruttando la torre di Ibrahimovic e il buco della banda Padelli-de Vrij. Mette in grande difficoltà la banda destra dell’Inter. Nella ripresa, complice il calo complessivo della squadra, si spegne. (dall’84’ Bonaventura sv)
Ibrahimovic 7,5: parte forte, conclude il primo tempo fortissimo e da assoluto protagonista. De Vrij gli toglie un pallone al bacio di Rebic, poi fa da assist man per il gol di Rebic e, infine, batte Padelli per lo 0-2 di fine primo con tanto di segno di Dio sotto la Nord, preceduto da un bacio ironico, e poi sotto la Sud. Nemmeno lui si sarebbe aspettato il crollo della squadra in avvio di ripresa. Sfiora il 3-3, mandando sul palo. Il suo l’ha fatto e anche bene.
ALLENATORE:
Pioli 5,5: primo tempo da manuale, dove imbusta la partita all’Inter con il 4-2-3-1. La sua squadra, però, gestisce malissimo la ripresa e dopo il 2-2 interista, viene staccata la corrente a tutti.
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