dal sito www.gazzetta.it
GIGIO SALVA IL MILAN, POI ENTRA REBIC E LA RISOLVE ANCHE A BRESCIA
La squadra di Corini gioca meglio e mette in crisi i rossoneri, ma ci pensa ancora il croato. Nel finale traversa di Hernandez
Il Milan vince 1-0 a Brescia grazie al gol di Rebic e continua la risalita. Il Brescia senza Mario Balotelli (squalificato) si presenta con Florian Ayé in attacco al fianco di Ernesto Torregrossa e ritrova titolare Daniele Dessena mezzala. Il Milan si presenta con Zlatan Ibrahimovic titolare e Simon Kjaer al centro della difesa.
IBRA, CHE ERRORE — La gara è intensa, ma il primo tiro arriva solo al 17’ con un sinistro dal limite di Bennacer che accarezza la rete esterna. Ed è ancora il Milan due minuti dopo a costruire una buona occasione, questa volta con Ibra il cui colpo di testa viene respinto da Joronen. Il Brescia passa la prima mezzora senza costruire occasioni nitide, ma non è sottomesso ai rossoneri. Tant’è che proprio a cavallo del 30’ la squadra di Eugenio Corini schiaccia il Milan per alcuni minuti. E al 34’ sul calcio d’angolo di Tonali la testa di Torregrossa arriva decisa ma imprecisa finendo fuori per poco. Un minuto dopo è ancora Brescia con una velocissima ripartenza: Sabelli crossa da destra, Ayé di testa obbliga Gigio Donnarumma a respingere proprio sulla riga. La partita resta sullo 0-0 anche quando accade l’impensabile: cross basso da sinistra di Hernandez, Chancellor scivola e Ibra in area piccola manca il gol con un piatto estremamente facile. Il primo tempo finisce senza reti.
BRESCIA, AVVIO SPRINT — Si riparte con le stesse facce in campo. Al 6’ Torregrossa illude il Rigamonti con una girata meravigliosa nel cuore dell’area: palla fuori di pochissimo. Il Brescia spinge e al 10’ andrebbe anche in vantaggio con Torregrossa se non fosse stato annullato per fuorigioco del capitano del Brescia. Al 13’ Tonali sfiora il vantaggio con un tiro-cross che ha ricordato quello più fortunato visto contro il Genoa (segnò su piazzato). Un altro minuto e Torregrossa schiaccia troppo un sinistro dall’interno dell’area sul quale Donnarumma interviene facile. Ma è un assedio, con lo stesso numero 11 del Brescia che obbliga ancora Gigio alla parata in corner. Il Milan tenta di respirare al 19’ con un destro di Calhanoglu che sfila sul fondo di poco. Il Brescia torna a farsi vivo con Chancellor che sporca un angolo di Tonali andando vicino al gol. Ma basta una disattenzione bresciana per concedere il vantaggio ai rossoneri. Al 26’ Ibrahimovic entra in area dalla destra, cross dello svedese, Chancellor non riesce a liberare bene e nemmeno un suo compagno lo aiuta, Rebic irrompe e pulisce tutto segnando l’1-0. La prima reazione bresciana è di Ndoj che raccoglie una palla orfana al limite e la calcia non benissimo con Donnarumma rapido a deviare. Al 38’ Castillejo raddoppia, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Il Milan prova a chiuderla con la cavalcata di Hernandez, ma la botta finale si stampa sulla traversa. Termina con il successo del Milan per 1-0 e il Brescia allunga la striscia negativa a sei partite consecutive (4 sconfitte e due pareggi).
Matteo Brega
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - REBIC, È MAGIC MOMENT. GIGIO È MOSTRUOSO. PASSO FALSO PER LEAO
G. Donnarumma 8: ancora una volta, sul risultato finale, ci sono le sue parate e caratterizzare la sfida. Inizia con Ayé nel primo tempo, togliendogli un’incornata sul primo palo. Poi inizia il duello con Torregrossa che lo costringe a tirar fuori il meglio del repertorio. Devastante la parata ad una mano a togliere il pallone da sotto l’incrocio sul capitano bresciano. Passa quasi in secondo piano quella su Bisoli in avvio di ripresa.
Conti 6: in una partita dove il lato forte del 4-4-2, ovvero le fasce, diventa quello debole, lui ci mette attenzione e sacrificio. È costretto anche a prendere un giallo per bloccare una ripartenza bresciana nata sul primo errore di Bennacer.
Kjaer 6: pronti, via e si becca un giallo per fallo tattico. Giocare così non è semplice e Torregrossa è un brutto cliente. Cresce nella ripresa e quando esce Ayé, respira di più.
Romagnoli 6: toglie un pallone velenoso di Sabelli dalla testa di Ayé. Soffre un po’ troppo Torregrossa, ma quando c’è da reggere il momento di sbandamento, tiene il volante nelle mani. E quando gli sfugge, ci pensa Gigio.
Theo Hernandez 5,5: dopo tante belle prove, ecco una battuta d’arresto. Tanti palloni scoperti e persi che avviano altrettante azioni del Brescia e fanno infuriare i compagni di reparto e anche Ibrahimovic, al quale serve il pallone del potenziale 0-1. Nel finale si riabilita spaccando la traversa con una grande discesa, ma un passaggio a vuoto ci può stare se avviene in una vittoria.
Castillejo 6: più sostanza che intraprendenza. È un osso, nel senso buono del termine, che non molla mai nemmeno un pallone nei contrasti. Segna il 2-0, ma il fuorigioco di Ibrahimovic rende vano il tutto.
Bennacer 6,5: cresce gara dopo gara e per 70-75 minuti vince il duello con Tonali. Da interno destro ha il piede mancino orientato verso l’interno e apre con più rapidità il gioco. Prende il 10° giallo stagionale che gli farà saltare il Verona. Sono oggettivamente troppi.
Kessie 5,5: dopo 35 secondi ciabatta un pallone che poteva già scoperchiare la partita. Poi va calando nella parte calda della gara, salvo poi riemergere nel finale quando intercetta alcuni palloni. Ma non si può concedere pause così lunghe in match tirati.
Calhanoglu 5,5: preme il tasto start sull’azione dello 0-1 e, poco prima, aveva liftato troppo il collo esterno destro che per poco esce alla sinistra di Joronen. Ma Pioli non può essere soddisfatto della sua prova, dove è stato spesso messo in difficoltà sul passo da Sabelli. (dal 77’ Krunic 6: fa legna per difendere il vantaggio).
Leao 5: disegna il cross per il colpo di testa di Ibrahimovic nel primo tempo. Fine. Anche lui, come Theo, non riesce a brillare nel gelo di Brescia ed è il primo sacrificato nella girandola dei cambi. (dal 58’ Rebic 7: l’uomo del momento. Entra dalla panchina e si trova al posto giusto al momento giusto. 3 gol in due partite, sei punti per il Milan e tanta autostima ritrovata. Ha fiducia e condizione e va sfruttato al massimo).
Ibrahimovic 6: fino all’azione del gol non era una bella prova la sua, con l’errore su assist di Theo nel primo tempo che non è da lui. Joronen gli toglie dall’incrocio un colpo di testa deviato da Cistana. Meglio nella ripresa, quando le maglie si allargano e lui trasforma in dinamite l’apertura di Calhanoglu che poi Chancellor mette sui piedi di Rebic.
ALLENATORE:
Pioli 6: non è stato un Milan bello. Il Brescia, sul piano del gioco, si è fatto preferire. Ma ha il merito di pescare ancora una volta Rebic dal mazzo e la scelta si rivela vincente. Bene così, ma bisogna alzare il livello delle prestazioni.
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