dal sito www.gazzetta.it
DOPPIETTA DI PIATEK
Il bomber polacco, alla prima da titolare in rossonero, trascina i suoi segnando due gol nel primo tempo. Ora sulla strada della finale resta la vincente tra Inter e Lazio
Bum bum, i primi due colpi del Pistolero. E che colpi. La pistola è sempre quella, il destro micidiale che aveva già messo in mostra a Genova. Il risultato anche: gol, sempre gol. La settima e l’ottava rete in Coppa Italia di Krzysztof il polacco permettono al Milan di schiantare il Napoli nel remake della sfida di campionato, giocata tre giorni fa nella stessa cornice. E di iscriversi per primo alla semifinali, mentre San Siro acclama il suo nuovo eroe.
CICLONE KRIS — Bastano 10 minuti e un secondo a Kris per spingere Higuain ancora un po’ di più in soffitta, insieme ai rimpianti per ciò che non è stato. E per mostrare un fiuto del gol fuori dal comune. Accortosi della dormita di Maksimovic sul lancio di Laxalt, lo brucia e fredda Meret col destro. Bum. Per il bis basta attendere altri 16 giri di lancette, e stavolta al suo cospetto c’è il signor Koulibaly: niente, Piatek fa secco anche lui, piazzando di nuovo il destro dove Meret non ha chance di intervento. Bum, bum. Mai (o quasi) s’era visto il campione senegalese così in difficoltà: Krzysztof lo fa ammonire, come era accaduto in precedenza con Malcuit, e lo porta in giro per tutto il fronte d’attacco, con Castillejo e Borini che si preoccupano soltanto di tenere ampio il raggio d’azione milanista.
POCO AZZURRO — E il Napoli? Per tutto il primo tempo dà l’impressione di soffrire i 5 cambi decisi da Ancelotti rispetto alla formazione che qui ha pareggiato sabato. Ci prova soltanto Insigne, ben cinque volte, ma il Meazza non è il suo stadio del cuore. E quando il destro è più insidioso, Donnarumma è pronto in tuffo. La mossa di Ancelotti, dopo l’intervallo, è Ounas per Allan, con Fabian Ruiz che si accentra e il 4-4-2 che diventa 4-3-3. Ne nascono subito un paio di mischie che mettono in affanno la difesa rossonera, costringendo anche giocatori di qualità come Paquetà a dare una mano dietro. Dentro anche Mertens, ma il primo a chiamare Gigio a un vero intervento è Ounas con un destro da lontano.
OVAZIONE — Quando Piatek lascia il campo, allo scoccare del minuto 78, i 22mila coraggiosi che hanno sfidato la “merla” di San Siro gli tributano un’ovazione caldissima. Che vale anche per Cutrone, uno che pare aver trovato un concorrente in attacco ben più temibile di Higuain. Gattuso sorride: averne, di questi problemi. E dopo la rivincita sul maestro Ancelotti, chissà che in semifinale non arrivi anche quella su Spalletti… ma manca ancora un passaggio fondamentale, perché l’Inter la qualificazione se la deve ancora conquistare.
Stefano Cantalupi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - PIATEK, BOOM BOOM BOOM. BAKAYOKO DOMINATORE. ROMAGNOLI SONTUOSO
G. Donnarumma 6: un solo intervento, nel primo tempo, su una conclusione centrale. Poi si limita all’ordinaria amministrazione.
Abate 6.5: prestazione di grande sostanza per Ignazio, che conferma il suo ottimo momento mentale e fisico. Non è lui quello che deve spingere, perché Gattuso affida il compito a Laxalt. Bene anche nel forcing finale.
Musacchio 6,5: una sola svirgolata, a metà secondo tempo, che crea una bella occasione per il Napoli. Poi però domina insieme a Romagnoli il centro della difesa.
Romagnoli 7: dominatore assoluto del duello con Milik. Il napoletano, in due giorni, non l’ha mai vista con Alessio che è anche scientifico nelle chiusure aeree sui cross sul primo palo.
Laxalt 6.5: trova la traccia giusta per mettere in porta Piatek per l’1-0 con un lancio lungo e preciso. Tiene Malcuit e Ounas e quando si sgancia, finalmente, da la sensazione di poter far male.
Kessie 6.5: più preciso del solito e molto combattivo. È l’anello di chiusura delle imbucate diagonali quando il Napoli cerca Insigne. Martella e si prende anche qualche scarpata.
Bakayoko 7,5: riscattatelo domani mattina, per favore. Una piova, muro invalicabile per i palleggiatori del Napoli. Arriva ovunque e chiunque passi dalla sua zona, trova il casello chiuso. Impressionante.
Paquetà 6,5: altra prova convincente di Lucas, che è l’unico a giocare di fino in mezzo al campo. Limita alcuni leziosismi in zone del campo da bollino rosso e compie un paio di recuperi da mediano. (dall’85’ Rodriguez sv).
Castillejo 6: punge poco, ma si sacrifica a fare ora il quarto ora il quinto di centrocampo.
Piatek 8: spara due gol da bomber di razza. Il primo su lancio lungo di Laxalt, piazzando il pallone alla sinistra di Meret. Il secondo è una perla: controllo sul lato corto e pistolettata imprendibile per il portiere del Napoli. Fa impazzire Koulibaly, che non la vede quasi mai (dal 78’ Cutrone)
Borini 6: non si vede molto, ma fa il suo compito dignitosamente. (dal 60’ Calhanoglu 6: buona prova in fase di ripiegamento per contenere le scorribande del Napoli sulla sua fascia).
Gattuso 7: impacchetta la partita al Napoli chiudendo le linee di passaggio in verticale, con la sua squadra che aggredisce gli spazi. Piatek lo ripaga con una doppietta, ma anche il resto della squadra regala solidità e certezze.
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