dal sito www.gazzetta.it
IL MILAN BATTE LA SPAL MA NON BASTA PER LA CHAMPIONS: GATTUSO È QUINTO
I rossoneri passano a Ferrara con i gol di Kessie (2) e Calhanoglu, ma Inter e Atalanta vincono. L'anno prossimo il Diavolo giocherà in Europa League. Per gli emiliani a segno Vicari e Fares
Il Milan manca l’aggancio alla Champions, ma è stato in corsa fino all’ultima curva. L’assenza dalla grande Europa, iniziata nella stagione 2013-2014, continua. Gattuso se l’è giocata fino in fondo e a Ferrara ha schierato la formazione tipo. La Spal già salva da un mese è distratta prima ma si rimette presto in partita, così da rimandare il verdetto agli ultimi 45’ di stagione. Il primo tempo è infatti tutto rossonero, la squadra di Gattuso trasferisce in campo la volontà di centrare il grande traguardo. La prima occasione è di Piatek già dopo cinque minuti, ma il Pistolero manca il bersaglio. Il gol arriva al 18’, sull’asse Kessie-Calhanoglu: il primo trova libero il compagno e il destro a incrociare è perfetto per rendere inutile l’opposizione di Viviano. La cronaca racconta ancora notizie rossonere. La prima riguarda Donnarumma che va k.o. per un guaio muscolare ed è costretto al cambio: entra Reina al 21’. Già al 23’ il raddoppio milanista: ora è Kessie a essere protagonista diretto. Protagonista vero: controllo di destro e conclusione mancina all’angolo. In cinque minuti la partita si riapre: Murgia crossa e Vicari trova la deviazione dell’1 a 2. Poco altre occasioni, se non per Calhanoglu che tenta il tris rossonero. Non va ma quanto già raccolto è comunque più che sufficiente a chiudere il primo tempo al quarto posto.
SOGNO INFRANTO — Un’illusione che ha reso ancora più brusco il risveglio: di nuovo succede tutto in un tempo ristrettissimo. La Spal pareggia dopo otto minuti: Fares, di testa, su cross di Cionek. Da San Siro arriva il vantaggio dell’Inter, da Reggio Emilia quello dell’Atalanta. Il Milan accusa il colpo, la Spal onora fino in fondo un campionato giocato a ottimi livelli. La carta di Rino è Cutrone, dentro per Abate. Non è lui a conquistare subito dopo il rigore, ma Piatek. Sul dischetto ne va un altro ancora, Kessie: non sbaglia, ed è 3 a 2. Frank alimenta l’illusione Champions, che si infrange definitivamente per i risultati della concorrenza. Il Milan non era padrone del proprio destino ma qui ha fatto tutto quello che poteva fare: nel finale si è giocato più in attesa di notizie dagli altri campi che non in questo stadio. Il sogno Milan finisce qui. L’anno prossimo sarà ancora Europa League, un anno che inizierà con la rivoluzione che riguarderà dirigenti e, forse, allenatore.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - KESSIE E CALHANOGLU I MIGLIORI NEL TENER VIVA LA SPERANZA
G. Donnarumma 6: finché rimane in campo, controlla senza problemi l’area di rigore. Poi si fa male. (dal 20’ Reina 6,5: la parata su Lazzari è determinante, incolpevole sui due gol che portano la Spal al pareggio).
Abate 5,5: l’ultima da rossonero la chiude con una prova sufficiente, dove regala anche qualche discesa, soprattutto nel primo tempo.
Musacchio 6: Nel bodycheck con Petagna fa pari.
Romagnoli 6: tiene a bada Antenucci con tranquillità.
Rodriguez 6: Lazzari lo mette alla frusta per tutta la partita, lui regge fino alla fine.
Kessie 7,5: due gol e assist per lui, che prima apparecchia la tavola a Calhanoglu, col turco che spacca la porta di Viviano, poi è lui a trovare la rete del raddoppio. Perde Vicari in occasione del gol del 1-2 dei padroni di casa. Glaciale nel trasformare il rigore del 3-2.
Bakayoko 6.5: forse anche lui all’ultima da rossonero, ma conferma la sua dominanza in mediana. A 38 milioni difficile trovare qualcuno che possa fare meglio di lui
Calhanoglu 7,5: eccola, finalmente, la balistica. Kessie gli dà un pallone dosato con i tempi e lui trova i tre passi decisivi per calciare e buttare giù la porta spallina. Fa anche l’assist per il primo gol di Kessie, ricambiando il favore.
Suso 5,5: perde la marcatura su Fares in occasione del 2-2 biancoceleste. Meno creativo rispetto alle ultime tre partite dove aveva dato importanti segnali di ripresa con giocate importanti e gol.
Piatek 6: procura il rigore del 3-2. Non ha grandi occasioni per sparare verso la porta di Viviano. Non trova la doppia cifra in rossonero.
Borini 6: corsa e sostanza, prima da esterno offensivo e poi da terzino. Fares è un brutto cliente.
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