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CALHANOGLU GOL, FIORENTINA AL TAPPETO. E IL MILAN CREDE ANCORA NELLA CHAMPIONS
Una rete del turco nel primo tempo regala tre punti fondamentali ai rossoneri per restare nella scia dell'Atalanta e credere al quarto posto. Viola contestati e vivi solo nella ripresa
Per il Milan era il vero snodo Champions: avrebbe continuato la corsa solo con i tre punti. Altrimenti si sarebbe fermato qui. Gattuso si è imposto ed è un successo fondamentale. La Fiorentina non aveva obblighi di classifica ma, come aveva spiegato Montella, giocava per l'onore. Non è bastato.
SUBITO CALHA - Nel primo tempo prevale nettamente la linea rossonera. È il Milan a fare la partita, a tenere la palla e a creare occasioni. La voglia di riagganciare il quarto posto vince su quella viola di ben figurare nel proprio stadio, dove la curva resta vuota nel primo tempo e dagli altri settori sottolineano l'insoddisfazione. Il primo pericolo è di Suso, che nonostante la posizione favorevole e il pallone sul mancino spara centrale su Lafont. Suso si rifà poco dopo, riuscendo in qualcosa di più difficile: un traversone tagliato che trova la testa di Calhanoglu. Anche il colpo di testa del dieci rossonero è un ottimo numero, ed è quello che porta il Milan in vantaggio. Rino sembra aver ritrovato i suoi due esterni d’attacco, anonimi per settimane. Calha era stato pericoloso anche con un tiro dalla distanza, mentre Kessie aveva sprecato da posizione decentrata. Tracce di Fiorentina zero.
BASTA UN GOL - Nel secondo tempo il Milan ricade in un peccato frequente: arretra e si ritrova impaurito. Un tiro a giro di Chiesa è alto poi però Donnarumma è impegnato due volte. La prima è bravo su Mirallas, altrettanto bravo a costruirsi l'azione e molto meno nella conclusione finale. La miglior parata di Gigio è però su Kessie, in un improbabile disimpegno difensivo. La mossa di Rino per ravvivare la squadra è Cutrone dentro per Piatek, senza gol da più di un mese. Il nuovo entrato non si presenta meglio: partecipa al contropiede ma spreca a lato. È l'unica vera occasione in un secondo tempo molto più modesto. Stavolta però l'errore di indietreggiare e calare di ritmo non è punito. E il gol di Calhangolu è più che sufficiente per la vittoria. Il massimo con il minimo: il Milan può continuare la sua lotta Champions. La Fiorentina è alla quinta sconfitta consecutiva.
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LE PAGELLE - CALHA LA DECIDE, GIGIO LA MANTIENE. BAKA E ROMAGNOLI DOMINANTI
G. Donnarumma 7: prese d’acciaio sui cross che vengono sparati nell’area piccola. Nel secondo tempo disinnesca benissimo Mirallas e Chiesa, ma l’intervento più importante (e decisivo) è quello che compie su Kessie, che indirizza sul primo palo – in maniera involontaria – un cross da destra da parte della viola.
Abate 6,5: c’è sostanza nella prestazione di Ignazio, che tiene a cuccia Biraghi sulla sua corsia e sceglie bene i tempi di quando salire e quando stare in copertura. Nel finale rifila un paio di scarpate educative a Chiesa.
Musacchio 6,5: i continui cambi dei tre attaccanti viola potevano essere un problema, Mateo ha il 4G con segnale pieno e prende bene le misure a chiunque passi nella zona centrale. Utile anche in zona offensiva, dove mette in porta Suso.
Romagnoli 7: la chiusura su Vlahovic nel secondo tempo ha un valore epocale dentro la partita. Come Musacchio, cura bene gli attaccanti viola e regge con testa nel forcing finale fiorentino.
Rodriguez 6: Mirallas gli scappa un paio di volte e, su una si queste, arriva davanti a Donnarumma. Nel primo tempo si propone anche nella metà campo offensiva.
Kessie 6: in una gara dove c’era bisogno di sostanza, lui ce la mette. Anche troppa quando rischia l’autogol, ma nel finale cancella anche un contropiede generato da un suo errore, con una serie di recuperi palla decisivi.
Bakayoko 6,5: la ragion di stato diceva che doveva giocare e la ragion di stato gli ha dato ragione. Dominante su ogni pallone che gravita attorno al pianeta Baka, Edmilson e Benassi avranno gli incubi per come sono stati sovrastati dal francese. Ehi, in dirigenza, occhio a lasciarlo andare con troppa facilità.
Calhanoglu 7: deve avere un conto aperto con la Fiorentina, visto che è il terzo gol che gli rifila in quattro confronti, il secondo nella porta sotto la Fiesole, il secondo con una valenza molto importante per l’economia della classifica del Milan. Lafont gli aveva negato la gioia del gol con un grande intervento, poi lo fa secco di testa. Consistente nella ripresa.
Suso 6,5: il pallone che Calhanoglu tramuta nel gol vittoria è una pennellata che lui ha nel suo repertorio e che troppo spesso ha lasciato nella tavolozza. Poteva sbloccare la partita, quando Musacchio lo pesca solo in area. Biraghi lo picchia per tutta la gara. (dall’81’ Castillejo sv)
Piatek 5,5: i gesti verso i compagni sono eloquenti, chiedendo disperatamente qualche pallone giocabile nel suo terreno di caccia. Ma lo fa invano e il linguaggio del corpo, quando lui detta il passaggio e questo non gli arriva, è evidente. (dal 74’ Cutrone 5,5: ha la chance per chiudere la partita, ma il suo diagonale non trova l’angolino giusto. Impegno e determinazione, come sempre, encomiabili).
Borini 6,5: Laurini non riesce a tenerlo in più di un’occasione. Poi regala anche un grande salvataggio su Mirallas nel primo tempo. Ci mette ritmo e intensità fino a quando non va ko. (dall’88’ Laxalt sv)
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