dal sito www.gazzetta.it
SUSO, POI ROMAGNOLI FA AUTOGOL E GOL
Subito in vantaggio con lo spagnolo, i rossoneri si fanno raggiungere da un'autorete di Romagnoli a inizio ripresa. Poi il capitano si fa perdonare con il gol partita
Operazione zona Champions compiuta. All'ultimo respiro, o quasi, come nel 2-1 alla Roma. Stesso risultato contro il Genoa, per il Milan, e quarto posto agganciato (a pari punti con la Lazio). Romagnoli al 91': da brividi per il popolo rossonero, in una notte di Halloween in cui i fantasmi sembravano riaffiorare. Si ritorna al via, come nel Gioco dell'Oca, perché Diavolo e Grifone dovevano recuperare la sfida della prima giornata, rinviata per i tragici fatti del ponte Morandi. Si torna al via e Gattuso trova i tre punti che mancavano alla sua classifica.
SUBITO JESUS — Il primo scherzetto di Halloween lo fa Biglia: polpaccio destro k.o. in rifinitura e buco in regia, dove l'argentino è la sola opzione di livello, visto l'accantonamento di Montolivo e lo scarso utilizzo di Mauri. Si cambia modulo, allora, con la difesa a tre e la rinuncia ad Abate: Rodriguez fa il centrale, in mediana ci sono Kessie, Bakayoko e Calhanoglu, con Suso e Laxalt larghi. Proprio lo spagnolo, dopo appena 4' firma il secondo scherzetto della serata, quello dell'ex, segnando l'1-0 con un bolide di sinistro, specialità della casa. Capolavoro. E San Siro si scalda subito, nonostante la fredda pioggia d'autunno.
ARRETRAMENTO — Il Genoa usa il 3-5-2, esattamente come il Milan d'emergenza, anche se ogni tanto Suso lo fa diventare 3-4-1-2. Juric porta Criscito tra i centrali e allarga Zukanovic (il capitano, diffidato, rimedierà un giallo nel primo tempo): i suoi rossoblù escono alla distanza, dopo lo svantaggio-shock, ma ci riescono anche grazie a un Milan che tende ad arretrare progressivamente il baricentro, come al solito. I rossoneri, va detto, hanno le loro chance per il raddoppio, anche se non clamorose, con Kessie e Cutrone, confermatissimo accanto a Higuain. Dall'altra parte, il miglior marcatore dei 5 campionati europei top, Piatek, è messo in azione più che altro da qualche errore in palleggio della difesa rossonera. Come Kouamé, suo partner d'attacco. Si cambia campo sull'1-0.
PASTICCIO ROSSONERO — La ripresa si apre con Radu che vola a intercettare il primo squillo del Pipita, un destro deviato. Operazione che, all'11', non riesce a Donnarumma: la deviazione stavolta è di Romagnoli sul tiro di Kouamé, palla in rete, 1-1. E se Gigio incassa il gol per il 16° turno di campionato consecutivo deve "ringraziare" anche l'errore in disimpegno di Calhanoglu e Bakayoko. Il francese prova a farsi perdonare recuperando subito un pallone che arma il destro di Higuain: Radu è super nel mandarlo in corner. Dentro Abate per Laxalt, dietro si torna a quattro. E il Milan riparte alla carica con qualche certezza tattica in più.
CUORE DI CAPITANO — Il problema per Gattuso è che Radu sembra in serata: ci mette ancora i guanti su Kessie, dopo un riflesso lento di Higuain in area. Ed è sveglio anche su Suso, a dieci minuti dalla fine. Bel confronto tra Under 21 con Donnarumma, che gli risponde a stretto giro di posta con gran tuffo sul rasoterra velenoso di Lazovic. Nel finale, però, Radu fa cilecca. E questa pazza partita, in qualche modo, sorride al Diavolo. L'uscita del portiere, al 91', fa andare il pallone proprio sul piede di Romagnoli, lui pure in attacco a caccia del gol-partita. E il capitano entra di nuovo nel tabellino dei marcatori, stavolta dalla parte giusta. Milan da batticuore, come gli capita spesso. Ma quarto. Ed è questo che conta.
Stefano Cantalupi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - LO SCHERZETTO DI ROMAGNOLI, IL COLPO DA STREGONE DI SUSO. GIGIO, PARATONA DA TRE PUNTI
G. Donnarumma 7: la deviazione di Romagnoli sul tiro di Kouamé lo mette fuori causa senza possibilità di intervenire. Vola sulla puntata di Lazovic nel finale di gara.
Musacchio 6,5: buona prova di Mateo che spesso ha il compito di prendere in consegna Kouamé e poi Piatek quando Juric inverte i due attaccanti.
Romagnoli 7: annulla Piatek per tutta la partita. Poi la sfiga ci si mette di mezzo quando devia il tiro di Kouamé facendogli prendere una parabola imparabile per Donnarumma. Poi, nell’ultimo assalto, trova il gollonzo della vittoria che pesa come un macigno.
Rodriguez 6,5: ottima prova da terzo centrale. Ci ha preso gusto ai cambi di gioco e trova spesso e volentieri l’apertura panoramica giusta ad aprire la scatola difensiva del Genoa.
Suso 7: apre la partita con un siluro che fa secco Radu. Criscito e Zukanovic abbonderanno di Oki questa sera perché lo spagnolo gli fa venire il mal di testa ogni volta che tocca il pallone.
Kessie 6,5: parte con il doppio ruolo, quello di interno di centrocampo e poi di terzino. Quando si riposiziona in mezzo al campo con la linea a quattro, sale il livello della prestazione. Radu gli nega il gol con una paratona.
Bakayoko 5,5: il motivo per il quale non rinvii via il pallone in occasione del gol del pareggio ospite entra di diritto nei misteri dolorosi di questa stagione. Incomprensibile e rovina una prova che, seppur con qualche difficoltà, si era assestata sulla sufficienza.
Laxalt 5,5: molto meno dinamico e pericoloso rispetto alla sfida con il Genoa. Potrebbe sovrastare Lazovic, ma finisce per essere troppo timido. (dal 62’ Abate 6: entra bene in partita. Salta anche l’uomo e tiene in ansia la banda mancina del Genoa).
Calhanoglu 5: dispiace dirlo, ma è ancora troppo fuori fase. Gattuso lo piazza dietro le punte, poi come mezzala e poi esterno nel 4-4-2. In nessuno di questi tre ruoli riesce a fare la differenza. (dall’83’ Castillejo sv)
Cutrone 6: non gli arrivano palloni giocabili nel suo giardino preferito, ma fa un grande lavoro in fase di pressione, chiudendo le linee di passaggio verticali a Gunter. In più costringe il difensore agli straordinari quando lo deve prendere a uomo.
Higuain 6: Radu gli nega due volte il gol volando sui suoi tiri. Come Cutrone riceve poca assistenza ed è lui la punta delegata alla partecipazione alla manovra, tanto è vero che spesso opera da trequartista.
Gattuso 6,5: ribalta la squadra rispetto a domenica con il 3-4-1-2 per poi ridisegnarla con il 4-4-2. Che ci sia una nuova fiamma si vede, perché i suoi giocatori non mollano fino all’ultimo e si vanno a prendere una vittoria fondamentale che permette al Milan di agguantare il quarto posto.
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