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19 ottobre 2017, Milan vs AEK Atene 0-0




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - RODRIGUEZ NEL TERZETTO DIFENSIVO, TORNANO LOCATELLI E MONTOLIVO. DOPPIA PRIMA PUNTA DAVANTI
Ipotecare la qualificazione alla fase successiva di Europa League per reagire al tris di sconfitte in campionato, tornando a macinare gioco, punti e convinzione contro l'AEK Atene. Questo l'obiettivo del Milan di Vincenzo Montella, chiamato domani sera a San Siro a centrare la terza vittoria in altrettante gare nel gruppo D: tante assenze tra i convocati dell'allenatore rossonero, soprattutto in difesa, e undici modificato nella sostanza ma non nella forma, con il 3-5-2 come modulo base di partenza.
RODRIGUEZ NEI TRE - Davanti a Gigio Donnarumma, la difesa a tre dovrebbe essere composta da Mateo Musacchio, Leonardo Bonucci e Ricardo Rodriguez, pronto a sostituire Romagnoli (lievemente acciaccato e fuori dalla lista dei convocati) e a rioccupare una posizione già ricoperta ai tempi del Wolfsburg.
GIRANDOLA DI CAMBI IN MEDIANA - La linea del centrocampo a 5 rossonero sarà invece composta da Borini (confermatissimo sulla destra dopo le ultime, ottime prove) e Calabria nel ruolo di esterni, con il ritorno di Riccardo Montolivo ed Hakan Calhanoglu come interni in mediana. In regia, invece, toccherà a Manuel Locatelli prendere il posto di Biglia, pronto a tornare titolare dopo la positiva prova contro il Rijeka.
DOPPIA PUNTA - Le indicazioni nel secondo tempo del derby sono state chiare: con l'ingresso di un'altra punta come Cutrone, il Milan ha aumentato peso offensivo e capacità di far muovere maggiormente la difesa avversaria: motivo per cui domani, dal 1', sia il giovane prodotto del vivaio rossonero che André Silva scenderanno in campo l'uno al fianco dell'altro, con il recuperato Kalinic in panchina.
Questa, dunque, la probabile formazione scelta da Montella per la sfida di domani sera all'AEK Atene:
3-5-2 - G.Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Rodriguez; Borini, Montolivo, Locatelli, Calhanoglu, Calabria; Cutrone, André Silva.





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Il biglietto della partita
(by Andrea Leva)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 20 ottobre 2017)
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dal sito www.gazzetta.it

MONTELLA NON ESCE DALLA CRISI
Dopo un brutto primo tempo, i rossoneri provano una reazione ma sono fermati dal portiere Anestis. Il Milan resta primo nel girone
Se persino l’aria buona di Europa League comincia a farsi irrespirabile, allora c’è da drizzare le antenne sul serio: qualcuno può ostinarsi ancora a chiamarla “fase di rodaggio”, ma questa è una crisi vera. Il Milan non vince più, nemmeno nella sua comfort zone: lo 0-0 con l’Aek Atene, primo pareggio in stagione, rischia di pesare sul futuro di Vincenzo Montella più delle sconfitte accumulate in serie in campionato. Perché i segnali di capolinea ci sono tutti: il d.s. Mirabelli che parla di “un tempo per ognuno di noi” a pochi minuti dall’inizio e che lascia la tribuna per affiancare il tecnico in panchina nella ripresa; un gioco che non c’è; i primi, assordanti, fischi per capitan Bonucci. Il Diavolo resta in testa al gruppo D, con due punti proprio sui greci (e le distanze che si accorciano con il successo del Rijeka a Vienna), ma la classifica del girone, in questo momento, è l’ultima cosa a cui pensare in casa rossonera.
FUORI RUOLO — La brutta serata con l’Aek suggerisce che il buon Milan con il centrocampo tutto qualità visto nella ripresa del derby era soprattutto figlio della rabbia da svantaggio contro l’Inter: il cuore spingeva le gambe e accendeva le idee. Evaporato il clima da derby, la mediana rossonera torna ad essere un parcheggio di giocatori fuori ruolo: da Suso a Bonaventura, da Calhanoglu allo stesso Rodriguez, “costretto” a scalare nei tre della difesa per lasciare spazio a Jack. Il Milan tiene palla ma non la fa viaggiare: a scandire la serata sono i fischi di San Siro (al 20’ e al 30’, quando arrivano i primi brividi) e le occasioni dell’Aek, che sfiora il gol con Simoes per gentile concessione di Musacchio e con un colpo di testa di Tzanetopoulos parato da Donnarumma.
FATICA — La convivenza da separati in area di Silva e Cutrone dimostra che non basta sommare i gol dei due ragazzi per farne una coppia d’attacco assortita: meglio Patrick, che se non altro si fa sentire di più dentro l’area e legge quasi sempre le poche invenzioni di Suso. Lo spagnolo lo pesca un paio di volte ma Anestis si fa trovare pronto, mentre a inizio match è una posizione al limite a cancellare il bel gol dell’ex Primavera. E quando Kalinic prende il posto del portoghese, nel secondo tempo, gli bastano pochi minuti per mandare in porta il solito Cutrone: prove di un feeling che potrebbe sbocciare, se solo il resto della squadra girasse come dovrebbe. Invece niente o quasi (Suso sfiora il gol in ripartenza prima di uscire per Borini), ai gialloneri di Jimenez basta coprire le posizioni, con un 3-4-1-2 che diventa un 4-5-1 in fase di non possesso, per soffrire pochissimo: le soluzioni rossonere più gettonate sono lo scarico dell’attaccante per il tiro dal limite di Locatelli (mai nello specchio) o le palle inattive (una punizione velenosa di Calhanoglu nel finale quasi inguaia l’ottimo Anestis). La soluzione dei 20mila del Meazza, invece, è una sola: fischi, e basta.
Marco Fallisi 


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - CALHA, UN FANTASMA. SUSO E CUTRONE I MIGLIORI DI UN MILAN SENZA TESTA NÉ CODA
G. Donnarumma 6: la parata nel finale sulla punizione di Bakesetas evita la beffa e l’intervento, tecnicamente, non è per niente facile perché ha dovuto cambiare l’impostazione della parata. Con i piedi ha ancora molto da migliorare, visto il pasticciaccio che combina con Musacchio nel primo tempo.
Musacchio 5,5: un suo disimpegno errato, nel giro palla difensivo, permette a Simoes di trovare la conclusione che, per poco, non sblocca il risultato. Poi Livaja non gli crea grattacapi così come Lazaros quando passa sul suo lato.
Bonucci 6: rispetto alle ultime uscite, leggero miglioramento. Parte con un rinvio ciabattato, ma nel resto della gara tiene bene il reparto.
Rodriguez 6: terzo di difesa in fase di possesso, quarto quando la palla ce l’hanno gli altri. Spinge raramente, ma in copertura si disimpegna bene.
Calabria 6: anche lui chiamato al doppio ruolo, fa il suo provando a metter dentro qualche pallone buono in area di rigore ed è uno degli ultimi a mollare.
Suso 6,5: libero di fare quello che vuole, si rende pericoloso in più circostanze con il portiere greco che gli disinnesca una serpentina di grande qualità. (38’ st Borini ng), Locatelli 6: è il giocatore del Milan che cerca maggiormente la conclusione in porta. Ma non è il suo compito. In fase di costruzione si fa trovare spesso libero e muove bene il pallone.
Calhanoglu 4,5: un fantasma. Non incide per nulla nella manovra, non trova mai uno spunto che possa cambiare il volto alla partita. Unico guizzo, una punizione velenosa che viene disinnescata da Anestis.
Bonaventura 5: se nel derby è stato uno dei migliori, contro i greci viene dirottato largo a centrocampo e li, oggettivamente, non riesce a liberare i suoi colpi migliori. (dal 28’ st Kessie ng).
André Silva 5: il bello delle notti europee, con il primo freddo e la prima nebbia, si congela davanti alla difesa greca. Non trova mai una conclusione degna di tale nome (17’ st Kalinic 5,5: un po’ meglio di Silva, ma anche lui non si vede mai dove conta).
Cutrone 6,5: diteci quello che volete, ma se la squadra avesse la sua anima, il Milan difficilmente perderebbe. Lotta come un matto contro tutta la difesa greca e si crea anche una delle due occasioni del match, con Anestis che anestetizza il suo mancino.