dal sito www.gazzetta.it
CUTRONE DECIDE AL 94', MA CHE BRIVIDI
A San Siro Montella avanti con André Silva e Musacchio, ma nel finale i croati pareggiano con Acosty e Elez su rigore: serve la zampata dell'ex Primavera per centrare la seconda vittoria su due nel girone
L’Europa continua a essere territorio del Milan che vince con il brivido finale: sesta partita internazionale della stagione e sei vittorie rossonere, preliminari e playoff inclusi. Sei come i gol "stranieri" fin qui realizzati da André Silva, fermo in campionato ma mattatore di coppa. Anche se la notte mette in copertina il suo compagno di reparto Cutrone. Il Milan vince contro il Rijeka la seconda gara del girone, la prima casalinga, restando a punteggio pieno: ora, con animo più disteso, potrà dedicarsi al prossimo impegno contro la Roma, ancora qui a San Siro.
SOLITO ANDRÉ — Lo stadio ospitava oltre quattromila tifosi croati (qualche disordine nel pomeriggio in centro e poi fuori da San Siro: 7 fermati) ma a divertirsi sono quelli di casa. O meglio, all’inizio sono gli ospiti a crederci di più: il Rijeka gioca in avanti, senza paura, e in area prova a pungere. Lo fa due volte, la prima rendendosi pericoloso con Heber. Poi però è André Silva a spegnere subito l’entusiasmo con il gol del vantaggio rossonero: bella azione sulla fascia, sterzata su Zuparic e destro all’angolo di Sluga. Tutto il gruppo lo festeggia. Ora il Milan è più sciolto e controlla anche se a sbagliare il possibile secondo gol della serata è Puljic con un colpo di testa debolissimo che finisce tra le braccia di Gigio. Un destro a giro di Borini, fuori, e di nuovo André Silva: un bell’aggancio a centrocampo porta Bradaric al fallaccio e alla prima ammonizione.
CUTRONE GOL — La ripresa si apre con una novità nel Milan e con il solito Rijeka: nei rossoneri fuori Calhanoglu per una contusione al gluteo, dentro Bonaventura, mentre i croati cercano di proporsi in avanti, come all’inizio di primo tempo. E ancora tutto va come nei primi 45’: il Rijeka si affaccia e il Milan lo punisce, stavolta con Musacchio che appoggia di destro dietro Sluga dopo azione d’angolo e assist di Bonucci. I croati si fanno notare di nuovo: stavolta per il lancio di fumogeni da parte dei tifosi che costringe l’arbitro a interrompere la partita. In gara è Misic dalla distanza a mettersi in mostra: Donnarumma in angolo. Il Milan comanda senza gran dispendio di energie o, almeno, tenterebbe: la partita è riaperta a pochi minuti dalla fine da Acosty che in contropiede sorprende tutti, specie Bonucci e Gigio. Maxwell è una giovane-vecchia conoscenza della Serie A e di Montella, che lo accolse in un ritiro alla Fiorentina. E, clamorosamente, il Rijeka trova il pareggio nel finale su rigore, procurato da un fallo di Romagnoli su Crnic. Sul dischetto va Elez e Gigio può solo toccarla prima di vederla sfilare in rete. Ma non è finita qui: questo inizio di stagione è di Cutrone, c’è ancora l’uomo del destino rossonero a impedire la beffa a Montella e regalare la gioia finale a San Siro. Con fatica, ma il Milan va e vince 3 a 2. Bell’invito di Borini e Patrick che con il mancino buca Sulga. Un buon modo, comunque, per dimenticare Marassi.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - CUTRONE-BORINI BRAVI A CREDERCI FINO IN FONDO. ANDRÉ SILVA E L’EUROPA, ARIA DI CASA. ROMAGNOLI, ERRORE DA MATITA ROSSA
Donnarumma 5,5: fino a 5’ dalla fine vive tutto sommato una serata tranquilla, controllando senza problemi due conclusioni da fuori di Misic. Poi, all’improvviso, anche la sua serata volge in negativo: sul gol di Acosty tarda leggermente il tempo d’uscita, andando in maniera poco convinta a contrastare l’ex esterno del Latina, intuendo ma non respingendo il non irreprensibile rigore di Elez.
Musacchio 6: dopo due panchine consecutive in campionato non parte benissimo, rischiando un disimpegno avventato in apertura di gara e commettendo un fallo su una ripartenza avversaria che poteva costargli il giallo. Il prosieguo della gara, tuttavia, va più che in discesa: dei tre difensori rossoneri risulta, e non per la prima volta, il migliore.
Bonucci 5 - Aveva ammesso di non essere soddisfatto del proprio attuale rendimento in rossonero: e anche la partita di stasera, come ulteriore conferma, ha mostrato ancora troppe lacune per un leader di carisma ed esperienza. Alterna buone aperture ed uscite ad errori in fase di disimpegno : lampante quello che permette ad Acosty, con rimpallo fortunoso, di riportare in partita il Rijeka.
Romagnoli 5 - La sua gara sta tutta in un’ingenuità: l’errore sul rigore del pari concesso al Rijeka e trasformato da Elez rischia di condannare il Milan ad un imperdonabile e inatteso pareggio casalingo, dopo un vantaggio amministrato con fin troppa tranquillità fino a 10’ dal termine. A rendere meno amara la dormita sul pari croato ci pensa la connection Borini-Cutrone, ma il monito a mantenere ben più elevato il livello di concentrazione è servito ad altissimo volume: ulteriori errori da matita rossa simili risulteranno difficilmente tollerabili.
Abate 6 - Salva con tempismo fondamentale sul pericoloso cross di Kvizic in apertura di ripresa, disputando nel complesso una gara attenta.
Kessie 6 - Onnipresente in campo in questo avvio di stagione, disputa la sua classica gara di quantità in mezzo al campo, preservando la maggior quantità di energia possibile in vista della sfida alla Roma (dal 71’ Mauri: s.v.)
Locatelli 6,5 - Nel primo tempo gioca bene e a testa alta, cambiando in un paio di occasioni il fronte di gioco per la gioia degli invocatori al cambio di lato nel possesso di palla rossonero. Offre un buon contributo anche in fase di interdizione, salvando su un cross basso in avvio di gara: nella ripresa amministra, prima del black-out degli ultimi 10’. Concreto e poco impreciso: tra i migliori.
Calhanoglu 5.5 - Dopo aver brillato a Vienna, con gol e doppio assist, il turco torna a non incidere, pareggiando il livello delle prestazioni offerte in campionato. Ancora troppo poco incisivo Hakan in fase di rifinitura, capace di mostrare paradossalmente cose migliori in fase di interdizione prima di chiudere al 45’ la sua gara per una forte contusione al gluteo. Rimandato. (Bonaventura 5.5 - Combina poco più rispetto all’ex Bayer: qualche movimento in più ad appoggiare la fase offensiva della squadra, proponendosi maggiormente, potrebbe portare certamente più pericoli agli avversari).
Borini 6,5 - Fino al 93’ disputa una gara tutto sommato anonima, fatta di tanta corsa sulla sinistra e di un timido tentativo verso la porta avversaria nel primo tempo spentosi abbondantemente sul fondo. La palla per il gol vittoria di Cutrone, tuttavia, vale oro, tre punti e mezzo voto in più: bravo a crederci fino in fondo.
Cutrone 7,5 - Giudicando le sue partite, ciò che emerge spesso è la capacità di sbagliare pochissimo in tutto ciò che fa: sponde, appoggi, movimenti e carattere. Nel corso della gara tenta di rendersi pericoloso come può, “spento” dalla non clamorosa produzione di occasioni rossonere: il guizzo vincente a tempo scaduto è da bomber veri. E da chi, a 18 anni, sta dimostrando una mentalità esemplare in campo e fuori, meritando tutto ciò che di bello ha vissuto in questo avvio di stagione.
André Silva 7 - 4 gol con i primi 4 tiri nella fase a gironi di Europa League: il 5° finisce tra le braccia di Sluga, ma l’impressione è che il portoghese in Europa League si senta particolarmente ispirato. Bello l’assolo per il gol del vantaggio, intestardendosi nell’uno contro uno anche con la presenza di due uomini a rimorchio: nel resto della gara, si perde in qualche palla scaricata con eccessivo ritardo. Ma nel complesso, la prova non può che essere più che positiva: a quando, tra gestione e prestazioni, un rendimento simile anche in campionato? (Suso 82’ s.v.)
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